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Categoria: "Cure Naturali"

Chlorella, l'alga meravigliosa

Il website Green Med Info ha esaminato una serie di studi realizzati nell’arco di circa 10 anni comprovanti l’evidenza che la Chorella può essere d’aiuto nel prevenire o migliorare oltre 40 patologie.

Questa lista di patologie include:

  • Ipertensione
  • Anemia
  • Diabete
  • Stress acuto
  • Fibromialgia
  • Cancro del fegato

Secondo uno degli studi:

“La Chlorella vulgaris (CV) è stata riconosciuta possedere proprietà antiossidanti ed anticancro... Il nostro studio dimostra che CV possiede un definito effetto chemopreventivo inducendo apoptosi (morte cellulare autoindotta, NdT) ... in epatocarcinomi [cancro del fegato] indotti nei ratti”.

La Chlorella, un’alga monocellulare, è una delle più studiate alghe al mondo. E’ spesso definita come il cibo perfetto, in quanto ricerche condotte negli anni hanno permesso di identificare un sorprendente numero di benefici sulla salute. Mentre è ben nota per la sua abilità nel disintossicare il corpo legando le tossine e permettendo all’organismo di espellerle, questa non è certamente l’unica azione valida.

Un’impressionante lista di benefici per la salute

Come potete vedere, la Chorella sembra soddisfare la descrizione di nutriente miracoloso, che assolve molto più che a una sola funzione.

Ecco una lista di alcuni dei benefici effetti sulla salute associati a questa alga verde:

  • Ripara i tessuti nervosi
  • Aumenta il livello energetico
  • Stimola il sistema immunitario
  • Normalizza i livelli di zuccheri nel sangue
  • Migliora la digestione
  • Normalizza la pressione sanguigna
  • Promuove un corretto livello di pH nell’intestino, permettendo ai batteri utili di proliferare
  • Rimuove i potenziali metalli tossici dal corpo
  • Esalta la concentrazione e la focalizzazione
  • Elimina l’alitosi

La Chlorella può essere benefica ai vegetariani ed ai vegani che cercano una fonte non animale di proteine e vitamine del gruppo B. Essendo composta di proteine per circa il 60% e poiché contiene tutti gli aminoacidi essenziali dei quali il corpo necessita, è considerata una “proteina completa”.

La Chlorella è anche ricca in:

  • GABA (acido gamma amino butirrico, NdT)
  • Folati (come l'acido folico, NdT)
  • Vitamina B12
  • Ferro

Sei patologie che la Chlorella può prevenire o trattare

> Insulino resistenza - Quest’anno, i ricercatori hanno scoperto che la Chlorella ha la capacità di migliorare la sensibilità fruttosio-indotta dell’insulina.  Come discusso in numerose occasioni, l’eccessivo consumo di fruttosio è la causa numero uno dell’insulino resistenza e del diabete di tipo 2. In questo studio sugli animali, dopo essere stati nutriti con mangimi ricchi in fruttosio per 4 settimane, ai ratti venne somministrata la Chlorella tre volte al giorno per 5 giorni, il che ha riportato alla normalità i valori di glucosio-insulina.

Gli autori hanno concluso che “La somministrazione orale di Chlorella permette di migliorare la sensibilità all’insulina e può rappresentare un valido aiuto nella terapia dei pazienti con insulino resistenza.”

> Disintossicazione - E’ particolarmente di aiuto quando usata insieme alla sauna ad infrarossi ed assunta due ore prima della sauna. In questa maniera la Chlorella è presente nell’intestino, capace di legare le tossine che vengono rilasciate durante la sauna. Si legherà irreversibilmente alle tossine e sarà eliminata in tutta sicurezza attraverso le feci.

> Diabete – Recenti studi evidenziano la capicità della Chlorella di migliorare la sensibilità all’insulina. L’alga è capace di migliorare la sensibilità all’insulina e la captazione del glucosio nel fegato di topi con diabete di tipo 1. Gli autori suggeriscono che l’effetto ipoglicemizzante della Chlorella sia dovuto alla migliorata captazione del glucosio nel fegato e nei muscoli. Un altro meccanismo può essere messo in relazione con l’abbassamento degli acidi grassi non esterificati (NEFA), poiché la sensibilità all’insulina è solitamente ostacolata dal tasso elevato di questi acidi grassi presente nel diabete di tipo 1.

> Ipertensione – I risultati di uno studio in doppio cieco pubblicato due anni fa suggerisce che la Chlorella può significativamente ridurre la pressione alta ed i casi di ipertensione borderline. Gli autori propongono la Chlorella come un benefico supplemento alla dieta per prevenire l’ipertensione arteriosa, senza effetti collaterali.

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> Anemia, proteinuria ed edema in gravidanza - L’ipertensione e l’anemia in gravidanza sono due condizioni comuni e potenzialmente pericolose. Una delle cause primarie di queste condizioni è lo stato nutrizionale delle donne. Uno studio pubblicato l’anno scorso evidenzia che la Chlorella può migliorare entrambe queste condizioni nelle donne gravide, probabilmente grazie al suo alto contenuto in folati, vitamina B12 e ferro.

I soggetti assunsero sei grammi di Chlorella al giorno, iniziando tra la 12° e la 18° settimana, fino al parto. Il gruppo che assumeva l’alga chlorella riportò significativi bassi livelli di anemia rispetto al gruppo di controllo. Inoltre si verificarono minori episodi di proteinuria ed edema, due sintomi associati all’ipertensione in gravidanza. Ancora gli autori conclusero che: “Il supplemento di Chlorella può essere utile come fonte naturale di folati, vitamina B12 e ferro per le donne in gravidanza.”

> Fibromialgia – Sebbene i risultati individuali emersi dallo studio furono vari, vale la pena di considerare l’impiego della Chlorella in persone sofferenti per fibromialgia. Lo studio pubblicato nel 2000 verificò l’efficacia di due prodotti commerciali a base di Chlorella in persone con diagnosi di fibromialgia ed il risultato mostrò un 22% di riduzione nell’intensità del dolore. Comunque, mentre sette persone riportarono un miglioramento nei sintomi, sei persone non riportarono alcun effetto, mentre cinque pazienti affermarono di aver avuto un peggioramento. Questo è da tenere presente se si decide di provare l’alga: alcuni ne avranno beneficio, altri no.

> Cancro del fegato – Uno studio pubblicato nel 2009 permise di scoprire che la Chlorella stimola l’apoptosi (morte cellulare), il che suggerisce che può essere utile nella prevenzione del cancro al fegato. Gli autori conclusero: “Il nostro studio dimostra che la Chlorella ha un effetto chemopreventivo inducendo apoptosi deprimendo l’espressione di Bcl-2 (un gene anti apoptosi, NdT) ed aumentando l’espressione di caspasi 8 (le caspasi rivestono un ruolo importante nella trasmissione del segnale apoptotico, NdT) nell’epatocarcinogenesi indotta nei ratti.”

Per notizie sulle ultime ricerche e scoperte, consultate la pagina del sito Green Med Info, che elenca più di  40 situazioni patologiche nelle quali la Chlorella può essere di aiuto.

Chlorella – un potente agente disintossicante

I metalli pesanti tossici, come pure la tossicità da sostanze chimiche, sono divenuti alcuni dei più pressanti attacchi alla salute dei nostri giorni e qui è dove la clorella può essere estremamente utile. La sua abilità nel legare le tossine da metalli pesanti, permettendo che siano eliminate in tutta sicurezza dal corpo, è stata riconosciuta. La sua capacità è cruciale nell’eliminazione sistemica del mercurio, perché la maggior parte del mercurio viene eliminata con le feci. Una volta che il carico di mercurio si è abbassato nell’intestino, questo metallo inizierà a migrare dagli altri tessuti verso l’intestino dove la clorella lo potrà rimuovere.

Si può anche aggiungere il Cilantro (Coriandrum sativum o coriandolo, NdT), che agisce in sinergia con la Chlorella nel processo di disintossicazione. Questa combinazione è particolarmente utile quando si consuma il pesce, che normalmente è ormai contaminato da metalli pesanti e sostanze chimiche. Si può assumere durante il pasto, in modo che l’alga possa legare direttamente le tossine mentre sono nell’intestino, prima che vengano assorbite dal corpo.

Per un’ottima disintossicazione da metalli pesanti, bisogna assumere almeno 4 grammi di Chlorella al giorno.

Effetti collaterali. Quando il corpo inizia a disintossicarsi si possono avere inizialmente una leggera nausea e/o una leggera diarrea e malessere (è la reazione di Herxheimer, o crisi si eliminazione, con la quale si assiste ad un iniziale peggioramento dei sintomi, seguito poi dalla guarigione, tipica di molte pratiche di disintossicazione. NdT). Se questi sintomi sono troppo pesanti, sarà il caso di diminuire la dose iniziale per poi aumentarla gradatamente. Non appena il corpo sarà ripulito dalle tossine, anche questi effetti collaterali scompariranno. Le saune all’infrarosso sono un altro fenomenale metodo disintossicante. Una sauna di una ventina di minuti tutti i giorni è molto salutare.

Il dettaglio fondamentale dell’efficacia della Chlorella

La chiave della funzione disintossicante della Chlorella risiede all’interno delle sue cellule, protette da membrane fibrose (cell walls) non digeribili dagli esseri umani. Ecco perché molti prodotti a base di Chlorella specificano che le membrane cellulari sono state rotte, per descrivere il fatto che in questo modo l’alga è resa digeribile.

Se un prodotto non riporta specificato che le membrane cellulari delle alghe utilizzate sono rotte, assumere quel prodotto equivale a buttare i soldi nella toilette, poiché la Chlorella passerà semplicemente inalterata attraverso l’intestino, senza produrre alcun effetto benefico.

Anche se non siete dei fautori della integrazione alimentare, perché pensate che quello che vi serve si trovi già nei cibi che consumate, considerate il fatto che la Chlorella può considerarsi essa stessa un ottimo cibo, ma deve essere per forza di cose lavorata in maniera appropriata e diventare quindi un integratore affinché esplichi le sue meravigliose proprietà benefiche sulla salute e possa quindi costituire un’ottima aggiunta ad una dieta sana.

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I BENEFICI DELLE BACCHE DI GOJI

DETTO “IL FRUTTO DELLA LONGEVITÀ”, UN POTENTE INTEGRATORE NATURALE CHE RAFFORZA IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO. LE BACCHE DI GOJI DA MIGLIAIA DI ANNI SONO AMATE E COLTIVATE DA POPOLAZIONI DEL TIBET E DELL’ HIMALAYA, OGGI LE BACCHE DI GOJI VENGONO CONSIDERATE DA ESPERTI IN TUTTO IL MONDO TRA LE FONTI DI CIBO NATURALE PIU RICCHE DI NUTRIENTI E ANTIOSSIDANTI ESISTENTE SULLA TERRA.

IL LYCIUM BARBARUM O PIÙ COMUNEMENTE BACCHE DI GOJI CRESCONO SPONTANEAMENTE NELLE VALLI HIMALAYANE, DELLA MONGOLIA, DEL TIBET E NELLE PROVINCE DELLA CINA DELLO XINJIANG E DEL NINGXIA DOVE SONO APPREZZATE DA MIGLIAIA DI ANNI E SONO CONSIDERATE IN TUTTO L’ORIENTE UNA POTENTE RISORSA ANTI-INVECCHIAMENTO.

 

 

QUALI SONO I BENEFICI DELLE BACCHE DI GOJI? COSA LE RENDE COSÌ NUTRIENTI?

LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO PIÙ BETA-CARATONE DELLE CAROTE, PIÙ FERRO DEI SPINACI E PIÙ PROTEINE DEI CEREALI. QUESTE PICCOLE BACCHE ROSSE CONTENGONO BEN 21 TRACCE DI MINERALI, INCLUSO IL GERMANIO – UN POTENTE MINERALE TRACCIA EFFICACE NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CELLULARI E RARAMENTE SI TROVA IN ALTRI CIBI NATURALI.LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO 18 AMINOACIDI, VITAMINA E, E 500 VOLTE LA QUANTITÀ DI VITAMINA C DI QUELLA CONTENUTA NELLE ARANCE. VITAMINE B1, B2 E B6 CHE FACILITANO LA COSTRUZIONE DI NUOVE CELLULE E IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.

 

IL BETACATOTENE È UN IMPORTANTE SOSTANZA PER IL NOSTRO CORPO, CHE CONVERTITA IN VITAMINA A DAL NOSTRO ORGANISMO AIUTA NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CARDIACHE E PROTEGGE LA SALUTE DEGLI OCCHI E DELLA PELLE DAI DANNI CAUSATI DAL SOLE.

 

LE BACCHE DI GOJI SONO UNA RICCA FONTE DI VITAMINE DEL GRUPPO B, ANTIOSSIDANTI CHE FORNISCONO ENERGIA ALL’ORGANISMO, FONDAMENTALI PER IL METABOLISMO ED ESSENZIALI AL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.

 

LE BACCHE DI GOGI SONO ANCHE RICCHE DI POLISACCARIDI, GLUCIDI COMPLESSI CHE COSTITUISCONO LA FONTE FONDAMENTALE DI ENERGIA IN QUALSIASI DIETA BILANCIATA, INOLTRE CONTENGONO 18 TIPI DIVERSI DI AMINOACIDI E SONO UN NOTEVOLE FONTE DI POTASSIO E DI MAGNESIO.

 

GLI ANTIOSSIDANTI

 

SONO CONSIDERATE TUTTE QUELLE SOSTANZE PREZIOSE ASSIMILATE DAL CORPO AL FINE DI RALLENTARE IL PROCESSO DI OSSIDAZIONE CELLULARE, VITAMINE, MINERALI, AMINOACIDI ESSENZIALI, FLAVONOIDI TUTTI NUTRIENTI IN GRADO DI CONTRASTARE EFFICACEMENTE L’AZIONE DEI RADICALI LIBERI E IL CONSEGUENTE PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI.

 

L’ ORAC (OXYGEN RADICAL ABSORBANCE CAPACITY) È UN TEST SCIENTIFICO SVILUPPATO DAL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI, IL QUALE MISURA LA “CAPACITÀ DI ASSORBIMENTO DEI RADICALI DELL’ OSSIGENO”, OVVERO IL LIVELLO DI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI PRESENTI NEGLI ALIMENTI VEGETALI.

 

ECCO QUI DI SEGUITO I VALORI ORAC (PER 100GR DI PRODOTTO) DI ALCUNI ALIMENTI VEGETALI NOTI PER I LORO BENEFICI PER LA SALUTE:

MELOGRANO

10.450

MIRTILLI

3.750

UVETTA

2.830

FRAGOLE

2.475

SPINACI

2.450

CAVOLI

2.250

ARANCE

750

IL VALORE ORAC DELLE BACCHE DI GOJI È STATO CERTIFICATO DI OLTRE 25.000!

 

“IL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI HA PUBBLICATO I DETTAGLI DI QUESTO STUDIO DICHIARANDO CHE GLI ALIMENTI CON UN ELEVATO VALORE ORAC AIUTANO A RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI E PROTEGGONO LE CELLULE DAI DANNI DELL’ OSSIDAZIONE CAUSATI DAI RADICALI LIBERI”.

 

 

BENEFICI DEL GOJI PER IL PH

TUTTE LE REAZIONI ALL’INTERNO DEL NOSTRO ORGANISMO, CHE DEFINISCONO LE CONDIZIONI ESSENZIALI DI UN AMBIENTE IN CUI LA “VITA” SIA POSSIBILE, SI SVOLGONO NELL’AMBITO DI DETERMINATI VALORI, TRA QUESTI IL PIÙ IMPORTANTE È IL RAPPORTO ACIDO/BASICO. PER UNA BUONA SALUTE QUESTO RAPPORTO DOVREBBE SEMPRE RIMANERE COSTANTE. FUNGHI, BATTERI E TOSSINE CHE ARRIVANO NEL SANGUE POSSONO INFLUENZARE NEGATIVAMENTE IL PH E L’ALCALINITÀ DEL SANGUE, CREANDO CONDIZIONI TROPPO ACIDE O TROPPO BASICHE E FACILITARE L’INSORGERE DI MALATTIE. IN QUESTO VIDEO (IN INGLESE), VIENE ANALIZZATO ATTRAVERSO UNA RICERCA MEDICA, COME I NUTRIMENTI CONTENUTI NELLE BACCHE DI GOJI POSSONO COSÌ TREMENDAMENTE AIUTARE IL LAVORO DEI GLOBULI BIANCHI NEL RIPULIRE IL NOSTRO SANGUE DALLE TOSSINE E RIEQUILIBRARE IL PH DEL SANGUE.

 

CHIUNQUE GUARDI CON ATTENZIONE ALLA STORIA DELL’ANTICA CINA, TROVERÀ MOLTI RIFERIMENTI AI POTERI CURATIVI DELLE BACCHE DI GOJI E NUMEROSI SCRITTI DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE DESCRIVONO IL FRUTTO DEL GOJI COME UN POTENTE RIMEDIO ANTI-ETÀ, DALLE GRANDI PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI.

 

UN CURIOSO RIFERIMENTO RITROVATO, NARRA DIUN POZZO D’ACQUA NEI PRESSI DI UN TEMPIO BUDDHISTA IN TIBET.

DURANTE LA DINASTIA TANG (CIRCA 800 D.C.), QUESTO POZZO ERA CIRCONDATO DA PIANTE DI GOJI; GLI ABITANTI DEL LUOGO CHE REGOLARMENTE SI RECAVANO AL TEMPIO PER PREGARE, BEVEVANO LA SUA ACQUA.ESSI GODEVANO DI OTTIMA SALUTE, ANCHE ALL’ETÀ DI 80 ANNI NON AVEVANO CAPELLI BIANCHI E NON AVEVANO PERSO NEANCHE UN DENTE. LE BACCHE DI GOJI CHE CIRCONDAVANO IL POZZO CADEVANO NELL’ACQUA, RENDENDOLA COSÌ “MAGICA”.

http://www.bacchedigoji.it

 

Cosa sono, da dove arrivano e perché è consigliabile includere le bacche di Goji nella nostra alimentazione? E perchè anche i più fedeli sostenitori del cibo di stagione, fresco, e locale come naturopati e nutrizionisti, guardano con attenzione a questo frutto rosso e lo consigliano sempre più spesso anche in Europa ?

Lycium Barbarum

In realtà le bacche di Goji non sono una novità per il mondo orientale, esse sono conosciute da migliaia di anni e considerate un elemento essenziale nella medicina tradizionale cinese che le usa anche per curare una grande varietà di disturbi, oltre ad essere parte dell'alimentazione tradizionale come ingredienti per le zuppe. Le bacche di Goji o Goji Berries (Lycium Barbarum) infatti sono frutti di piante spontanee originarie dell'Asia, più precisamente delle valli Himalayane, del Tibet, della Mongolia ed di alcune aree della Cina. Queste bacche rosse simili a ciliegie allungate sono ormai considerate un "superfood" ed i benefici che possono apportare al nostro benessere li rendono un'eccezione ai buoni e sempre validi consigli di alimentarsi con cibo di stagione e possibilmente locale.

Un potente antiossidante

Esperti di tutto il mondo concordano nel definire le Goji Berries uno degli alimenti naturali più nutrienti e soprattutto più ricchi di antiossidanti, e quindi con importanti proprietà anti-invecchiamento. In effetti un altro soprannome usato per le bacche di Goji è "frutto della longevità" e numerose ricerche mediche hanno dimostrato che costituiscono un potente integratore naturale che può contribuire a rafforzare il nostro sistema immunitario. Spieghiamo meglio: molti frutti come arance, fragole, mirtilli, e melograno sono spesso consigliati per le loro proprietà antiossidanti, ebbene, il potere antiossidante delle bacche di Goji è notevolmente superiore ad ognuno di loro. La capacità antiossidante degli alimenti è stata codificata in una tabella denominata “Orac”, nella quale una scala definisce il grado di capacità di un vegetale di neutralizzare i radicali liberi, uno dei fattori responsabili dell’invecchiamento del corpo umano. La tabella Orac deriva dal un test (il test ORAC appunto), acronimo di Oxygen Radicals Absorbance Capacity (Capacità di Assorbimento dei Radicali dell’Ossigeno), e misura la capacità antiossidante degli alimenti contro i radicali liberi presenti nel nostro organismo. Questo test è stato messo a punto all'università di Boston dai dottori Cao e Prior. Per completezza di informazione segnaliamo anche che i dati per il test ORAC si basano esclusivamente su esami in vitro e che di conseguenza non è detto che ci sia corrispondenza esatta tra un elevato valore ORAC e la sua biodisponibilità. Ebbene le bacche di Goji si sono posizionate al massimo livello della scala Orac con capacità antiossidante sette volte superiore al mirtillo e quasi 3 volte superiore al melograno. PubMed un sito di riferimento del mondo scientifico che vanta un archivio di milioni tra documenti, ricerche e referti biomedici da tutto il mondo, stima più di 100 articoli sulle proprietà benefiche del Lycium Barbarum. tra pubblicazioni, molte delle quali in lingua cinese, riconoscono gli effetti antitumorali del frutto del Goji.

Proprietà nutrizionali

 

Le proprietà nutrizionali variano sensibilmente in relazione al luogo di provenienza per cui scegliamo di non pubblicare tabelle dettagliate limitandoci a evidenziare i nutrienti importanti e il loro contenuto in relazione ad altri cibi. Le Bacche di Goji contengono betacarotene, più di quanto ne contengono le carote, proteine dei cereali, notevoli quantità di ferro(8/9 mg per 100 grammi, più degli spinaci, come le lenticchie) ben 21 tracce di minerali, 18 aminoacidi, Vitamina E, Vitamina C in quantità assolutamente superiore a quella delle arance (fino a 400 volte maggiore per unita di peso), Vitamine del gruppo B (B1, B2 e B6), oligoelementi, polisaccaridi.

 

 

Perchè mangiarle ?

 

- Perchè sono naturali e buone

- Per contrastare l’invecchiamento

- Per rinforzare le difese immunitarie

- Per aiutare a prevenire l’insorgere di malattie

- Per stimolare il metabolismo

- Per rinforzare i capelli

 

- Per dimagrire (nell'ambito di una alimentazione sana e una moderata attività fisica)

 

- Per variare ulteriormente l'alimentazione (un altro ottimo motivo)

Curiosità (le bacche dei lupi)

 

Il Goji appartiene alla famiglia delle solanacee, e tra le altre caratteristiche che rendono interessanti i suoi frutti è il fatto che provenga da zone del globo ancora incontaminate, il cui suolo è molto ricco di minerali e sostanze preziose per la sua crescita. Le qualità provenienti dalla Cina rispondono al nome di Wolfberries, ed il loro nome originale "Gou Qi Zi" si traduce letteralmente in inglese in Wolf+Energy+Berries, ovvero "bacche energetiche dei lupi", in quanto già nel 700 gli agricoltori avevano notato che nel periodo del raccolto i lupi si aggiravano tra gli arbusti e si cibavano di queste preziose bacche.

 

Come si consumano

In frutti freschi, frutti essiccati, e succo. La forma più diffusa in Italia è il frutto essiccato che si presenta con aspetto simile all'uva sultanina, ad eccezione del colore marcatamente rosso.

 

Il sapore

Il sapore è molto gradevole, leggermente zuccherino, ma come spiegare a parole un sapore di un frutto mai assaggiato? Il consiglio è di assaggiarle, per goderne degli effetti benefici ne bastano pochi grammi al giorno.

 

Le Goji Berries bacche della longevità

 

Alcuni siti internet riportano un interessante racconto riferito ad un pozzo d’acqua che ai tempi della dinastia Tang nell'800 d.C. si trovava nei pressi di un tempio buddhista in Tibet, il quale pozzo era era circondato da piante di Goji. Gli abitanti del luogo che si recavano al tempio per pregare, e che abitualmente bevevano la sua acqua, godevano tutti di ottima salute, al punto che anche in anziana età erano sani, avevano mantenuto il colore dei loro capelli e tutti i loro denti. Tutto ciò grazie alle bacche di Goji che cadendo nell'acqua del pozzo la rendevano “un elisir di giovinezza”.

 

In conclusione

 

Ne moda ne cibo miracoloso ma frutti certamente interessanti dal punto di vista nutrizionale e dell'alimentazione naturale, le bacche di Goji hanno caratteristiche nutrizionali analoghe ai frutti rossi di casa nostra ed in particolare mi riferisco ai mirtilli e al melograno. Tuttavia le particolari caratteristiche nutrizionali conferiscono loro un certo interesse, ecco perchè avendo trovato diversi buoni motivi per inserirle nella nostra alimentazione, se ci piacciono, senza cadere in eccessivi entusiasmi il suggerimento è di usarle per arricchire la nostra dieta, mangiandone una manciata ogni tanto (10/15 grammi), ad esempio come spuntino di metà mattina, o meta pomeriggio, da sole, oppure durante la colazione.

Claudio Monteverdi

http://www.naturopataonline.org/articoli/31-cosa-mangiamo/2449-bacche-di-goji-supercibi-antiossidanti-e-frutti-della-longevita/1.html

 

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Bacche Di Goji Controindicazioni: Diarrea, Interazioni Farmaci e Ormoni

 

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Indice Articolo

 

>> Che cosa sono le Bacche di Goji?

>> Composizione chimica delle Bacche di Goji

>> Bacche di Goji Effetti Benefici Sulla Salute

>> Dosaggi: Quante bacche di goji o quanto estratto consumare?

>> Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali Gravi

 

Viola Dante, Palermo – Goji Berries è il termine più diffuso al mondo per identificare un tipo di bacche considerate la nuova sorgente della giovinezza.

A loro sono stati imputati un numero ragguardevole di effetti salutari benefici.

 

Ma come in tutte le medicine e come ogni altra cosa al mondo: il troppo storpia! Ed allora sarebbe bene sottolineare eventuali effetti secondari, le famose controindicazioni, per coloro che potrebbero abusarne in maniera scriteriata.

 

 

 

Che cosa sono le Bacche di Goji?

 

 

La bacca di goji è anche chiamata wolfberry, che in italiano potremmo tradurre “bacca del cacciatore”.

 

E’ un frutto di colore arancio misto a rosso e la sua provenienza è orientale. Si tratta, infatti, di una pianta nativa della Cina, dove gli abitanti consumano questa bacca da generazioni nella convinzione che preservi la salute e garantisca una vita lunga.

 

A parte questa generalizzazione, se ne suggeriva il consumo soprattutto a quei soggetti che sembravano soffrire di diabete, pressione alta, febbre, diminuzione della vista correlata all’età, etc.

 

Le bacche del Goji sono i frutti di due specie particolari di piante decidue che appartengono alla famiglia delle Solanacee: Lycium barbarum e Lycium chinense.

 

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E’ piuttosto comune trovarle in regioni dal clima temperato e nelle regioni subtropicali. Oltre alla Cina, Himalaya, Tibet e Mongolia possono vantarne una coltura diffusa.

 

Se consumate con moderazione non apportano nessun effetto secondario serio, almeno stando alle ricerche sin qui condotte.

 

Ma le cose cambiano qualora se ne facesse un uso eccessivo.

 

Le bacche di goji vengono tradizionalmente consumate crude. Ma ho letto anche di preparati cotti o essiccati al sole (proprio come i fichi o l’uva passa). Il più delle volte vengono aggiunti a tisane o succhi o vini.

 

Tempo addietro la nostra cara Daniela ci aveva suggerito come introdurre le bacche di goji all’interno della nostra dieta.

 

LINK: Cinque Modi Per Aggiungere Le Bacche Di Goji Alla Vostra Dieta

 

 

 

>> Indice

 

 

Composizione chimica delle bacche di goji

 

 

Gli studi condotti sulle bacche di goji hanno permesso di isolare carotenoidi come il betacarotene, la luteina, il licopene, la zeaxantina, la zeaxantina dipalmitato, polisaccaridi (presenti specialmente nella polpa di cui compongono da soli circa il 30%), le vitamine (C ed E), acidi grassi, betaina (permette la ritenzione idrica nelle cellule, proteggendole dagli effetti della disidratazione, leggasi >> migliore tonicità ed elasticità della pelle) e peptidoglicani.

 

Le bacche contengono quantità ottimali di calcio, potassio, ferro, zinco e selenio e di riboflavina. Possiedono inoltre un 14% di proteine, un 8% di fibre ed un 20% (totale) di carboidrati.

 

La composizione aromatica, invece, è fortemente influenzata da sostanze volatili quali: steroidi, glicolipidi (è inclusa la presenza dei cerebrosidi), glicosidi, glucopyranosides e alcaloidi (tanto per fare due nomi diciamo spermina alcaloide e alcaloidi poliossidrilati). Ma sono presenti altri composti come i flavonoidi fenolici, le ammidi, i composti peptidi ciclici ed i sesquiterpeni (classe di terpeni costituiti da tre unità isopreniche).

 

Nella foglia sono inoltre presenti rutina, acido clorogenico (chimicamente è l’estere dell’acido caffeico con l’acido-chinico) e lyciumosides.

 

Nella corteccia della radice, invece, sono state identificate diverse ammidi fenoliche.

 

>> Indice

 

 

Bacche di Goji Effetti Benefici Sulla Salute

 

 

Diverse ricerche sono concordi con il fatto che consumare abitualmente le bacche di goji possa portare a dei benefici salutari.

 

Infatti grazie ai potenti antiossidanti di cui sono composte, e grazie ad altre sostanze che analizzeremo più avanti, le wolfberries (e ad essere onesti anche altri frutti di bosco in generale, seppur in quantità minore) aiutano l’organismo a mantenersi giovane (gli antiossidanti combattono i radicali liberi che potrebbero danneggiare il DNA), a difendersi dalle neoplasie (il sistema immunitario diviene più efficiente nella lotta alla formazione di cellule tumorali) e da altre malattie a carico del sistema cardiocircolatorio (abbassando i livelli di colesterolo cattivo).

 

Ma scendiamo nei dettagli (anche se ancora molti studi devono essere confermati ed ampliati).

 

» Le baccje di goji sono ricche di contenuto in Vitamina A

 

La vitamina A è una importantissima molecola per la lotta all’invecchiamento e non solo. Basti pensare che una carenza di retinolo e ritinoidi (termini alternativi a quello di vitamina a) può determinare una inibizione della crescita, una deformazione delle ossa e delle preoccupanti e serie alterazioni delle strutture epiteliali (a ragione di una fallace differenziazione degli epiteli mucosi e una mancata cheratinizzazione degli epiteli, che porta ad un processo noto come metaplasia squamosa) con danni anche alla vista e degli organi deputati alla riproduzione (tanto da incidere notevolmente sul tasso di mortalità materna in gravidanza).

 

» Le bacche di goji contengono un componente chiamato zeaxantina

 

La zeaxantina è una sostanza colorante naturale che da sul giallo-arancio. La possiamo annotare tra i carotenoidi della classe delle xantofille, molecola maggiormente ossidata del carotene.

 

In natura la zeaxantina assorbe con estrema efficacia le radiazioni solari che potrebbero interferire con il processo di fotosintesi, comportando dei danni alle piante del tutto simili alle bruciatore o all’assenza di acqua.

 

Nel nostro corpo, invece, la zeaxantina protegge le cellule della retina da quella degradazione e degenerazione maculare tipica negli anziani che non ci vedono più bene.

 

♣ Bacche in qualità di Antiossidanti: in particolare gli estratti dei polisaccardi delle bacche di goji si sono dimostrati degli ottimi “spazzini” nei confronti di radicali liberi e anioni superossidi, che sono una delle possibili cause di degenerazione delle cellule sane in cellule malate e una delle cause che incidono sull’invecchiamento precoce della pelle e dell’organismo intero (attività enzimatica delle cellule cerebrali, epatiche e cardiache).

 

Stando agli studi condotti fino ad ora sui ratti, l’attività antiossidante di 500 mg di estratto di polisaccaridi delle bacche di goji è maggiore rispetto alla classica vitamina c (naturalmente parliamo di quantitativi equivalenti e quindi sono stati testati anche 500 mg di vitamina c).

 

» Le baccje di goji sembrano stimolare il sistema immunitario e mantengono alte le soglie di allarme ottimizzandone l’efficacia.

 

Inoltre alcuni studi mettono in luce una spiccata dote nel preservare la salute del cervello, tanto da far pensare ad un loro impiego nella prevenzione contro l’Alzheimer.

 

Ma non solo. Infatti esse migliorano la circolazione sanguigna, proteggono il fegato e coadiuvano efficacemente la fertilità. Inoltre ad un loro consumo regolare viene puntualmente imputata una riduzione del rischio di ammalarsi di cancro e di malattie a carico del sistema cardiaco.

 

Spesso gli atleti ne fanno uso per migliorare il proprio metabolismo, la qualità del sonno, l’umore in generale e naturalmente le prestazioni fisiche.

 

♣ Attività Anti Cancro: gli esperimenti condotti sulle bacche di goji in laboratorio sui ratti affetti da neoplasie indotte hanno evidenziato un aumento del peso del timo e della milza contestuale ad un miglioramento dell’attività dei macrofagi. Inoltre sempre degli studi effettuati sui topi, ma questa volta anche su delle cellule umane in vitro, hanno portato alla luce un aumento dell’attività dei linfociti T citotossici e delle citochine TNF (conosciute anche come fattore di necrosi tumorale, coinvolte in numerosi processi cellulari come la apoptosi – morte programmata della cellula – la proliferazione, il differenziamento ed anche la cancerogenesi e la replicazione virale).

 

Degli estratti acquosi sembrano inibire la proliferazione e l’accrescimento del tumore, inducendo anche una autodistruzione indotta alle cellule epatiche degenerate.

 

♣ Attività Sul Sistema Nervoso Centrale: stando a tutta un’altra serie di esperimenti, le bacche di goji paiono aumentare l’attività elettrica spontanea nella regione dell’ippocampo con contestuale diminuzione del rischio di ischemie. Inoltre nei ratti la neuro-tossicità del peptide beta amiloide sembra affliggere meno il cervello. Il peptide beta amiloide è il maggior costituente delle placche amiloidi (o senili), coinvolte in quel processo degenerativo che conduce all’Alzheimer.

 

♣ Altri Effetti Ipotizzati: un estratto preparato con la corteccia della radice sembra possedere azione antifungina da Candida albicans e antimicrobica da Staphylococcus aureus resistente alla meticillina.

 

>> Indice

 

 

Dosaggi: Quante bacche di goji o quanto estratto consumare?

 

 

A dire il vero non ci sono dati a sufficienza per poter tracciare con assoluta precisione una curva dose effetto e dose tossicità.

 

Diciamo comunque che 15 grammi di bacche al giorno dovrebbero garantire in un uomo adulto un aumento di zeaxantina nel sangue e di conseguenza dovrebbero apportare tutti i benefici trattati precedentemente.

 

>> Indice

 

 

Bacche di Goji Controindicazioni ed Effetti Collaterali Gravi

 

 

 

 

Anche se abbiamo detto tutto il bene possibile delle bacche di goji, dobbiamo anche rivelare che ci sono tutta una serie di possibili interazioni con eventuali trattamenti farmacologici in un soggetto.

 

Ad esempio coloro che assumono warfarina (un farmaco anticoagulante cumarinico) dovrebbero evitare il consumo di goji. Le bacche inoltre sembrano interferire con i farmaci regolatori della pressione sanguigna e del diabete.

 

☻ Soggetti che assumono farmaci regolatori della pressione non dovrebbero consumare a cuor leggero le wolfberries. Esse tendono a far calare la pressione sanguigna potendo causare anche ipotensione a causa di un suo sinergismo con eventuali farmaci ipertensivi.

 

☻ Soggetti che assumono anticoagulanti per ridurre eventuali ostruzioni nei vasi sanguigni potrebbero andare in contro ad un maggiore rischio di sanguinamento emorragico.

 

☻ Soggetti che assumono bacche in quantità eccessiva possono andare in contro a diarrea e crampi addominali di diversa entità. Infatti le bacche di goji, come tanti frutti secchi, vengono usate da tempo come rimedio naturale contro la costipazione.

 

☻ Inoltre devono stare attenti i soggetti allergici al polline. Una loro assunzione potrebbe portare a crisi respiratorie, nausea, orticaria e capogiri.

 

Ma approfondiamo il discorso (anche se ancora molti studi devono essere confermati ed ampliati).

 

» Le bacche di goji contengono l’alcaloide atropina: un antagonista dell’acetilcolina per i recettori muscarinici

 

L’atropina provoca nell’uomo effetti parasimpaticolitici senza proprie attività intrinseche.

Una eccessiva assunzione di atropina si manifesta con secchezza della bocca e diminuzione della secrezione salivare; rallentamento dell’attività gastroenterica con stipsi, riduzione della minzione e difficoltà nel dissipare il calore; midriasi e graduale offuscamento della vista; tachicardia.

 

I sintomi possono essere attenuati dalla somministrazione di fisostigmina, agonista indiretto dell’Ach (acetilcolina).

 

» Le Goji berries possiedono un alto contenuto in selenio

 

Il selenio è un elemento la cui presenza è essenziale IN TRACCE all’interno del nostro corpo. Purtroppo, in casi molto rari, alte dosi di selenio possono portare all’insorgenza di defezioni che riducono la fertilità nelle donne, danneggiano la nervatura corporea e possono anche portare a dei problemi gastrointestinali.

 

Riepilogando sulle controindicazioni

 

Tanti effetti negativi del consumo di bacche di goji (ed eventuali succhi) sono dovuti alla loro interazione con diversi farmaci. Stiamo parlando di controindicazioni molto serie.

 

Quindi, a meno che il vostro stato di salute non sia ottimale, se state seguendo delle terapie farmacologiche, vi sconsigliamo di fare di testa vostra e consumare le bacche di goji senza un controllo medico.

 

Viola Dante

http://www.salute-e-benessere.org/nutrizione/bacche-di-goji-approfondimento-scientifico-su-benefici-e-controindicazioni/

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Come curare i piccoli disturbi dei nostri bimbi quando arrivano i primi freddi

Si sa, quando arrivano i primi freddi i bimbi sono i primi ad ammalarsi. L’asilo, la scuola, le loro attività sono tutte occasioni di contatto e scambio che possono portare a piccoli raffreddori, a qualche linea di febbre, se non ai soliti mal di pancia, spesso anche solo dovuti allo stress di tornare a scuola. 
Proprio perché sono tutti fenomeni molto comuni, non è necessario ricorrere subito ai farmaci, ma può essere di aiuto conoscere rimedi naturali che, sebbene un po’ più lenti nella loro azione, sicuramente non hanno controindicazioni. Vediamone qualcuno.

Mal di pancia
Nei bimbi più piccoli in genere è dovuto alle coliche gassose. Se allattati al seno, è bene chiedere al pediatra quali alimenti eliminare o ridurre dalla dieta della mamma. Se allattati con latte artificiale, è consigliabile utilizzare una tettarella anti colica e assicurarsi che i fori non siano troppo grandi. Per aiutare il bimbo a superare quei fastidiosi momenti può essere utile inoltre:
- Regolarizzare le poppate
- Fare un bagno caldo quotidiano al bambino
- Massaggiare la pancia con movimenti circolari leggeri 
- Cullare il bimbo con movimenti dolci e regolari tenendolo a pancia in giù
Se il bambino è più grande, il mal di pancia può avere cause diverse, dal virus gastrointestinale alla stipsi fino all’intolleranza alimentare. In generale, è bene fare rientrare nell’alimentazione il giusto apporto di fibre, yogurt, verdure e frutta di stagione, oltre a una quantità di liquidi sufficiente a idratare bene l’organismo. Se però il problema persiste o si manifesta in maniera acuta, ovviamente è meglio chiamare il pediatra.

Tosse
Per calmare la tosse esiste uno sciroppo, adatto per i bambini, ricavato dalla bava di lumache. In grado di fluidificare il catarro, dotato di proprietà espettoranti, lo sciroppo di lumaca è ideale per gli stati influenzali ed è ottimo per la tosse. Non ha controindicazioni e può essere usato anche in via preventiva per difendere le vie respiratorie.
Se l’idea della bava di lumaca non vi entusiasma, potete ricorrere al succo di zenzero dolcificato con miele da bere due o tre volte al giorno. Lo zenzero è un espettorante e disinfettante. Unito al potere lenitivo del miele, diventa un ottimo rimedio facile da preparare.

Mal di gola
Anche per il mal di gola il miele è un ottimo rimedio. Da mescolare con il succo di limone, che secca la congestione, e da bere tiepido un cucchiaino alla volta.

Febbre
La febbre è il primo campanello d’allarme che avvisa che qualcosa non va. Non è da sottovalutare, ma non è nemmeno necessario reprimerla subito con i farmaci. Il the allo zenzero è uno dei rimedi possibili per abbassare la temperatura, così come l’uso di melissa, camomilla, menta piperita, liquirizia e sambuco. Per rafforzare le difese immunitarie sono ottime l’echinacea e l’idraste. Possono dare sollievo al piccolo anche alcuni sistemi per diminuire la temperatura dall’esterno: per esempio impacchi di acqua tiepida e aceto bianco oppure di alcool puro favoriscono la dispersione del calore in eccesso se passati su polsi, fronte, tempie, pancia e gambe.

 



I pidocchi
Non sono malanni di stagione, ma sicuramente sono legati al contatto con gli altri bambini a scuola, soprattutto nei primi anni delle elementari. Chi preferisce usare i metodi casalinghi ai rimedi naturali già confezionati – come per esempio quelli a base di fiori di crisantemo – può provare seguendo questi consigli:
• Utilizzare olio di timo o di lavanda per massaggiare il cuoio capelluto, lasciando agire durante la notte facendo indossare al bambino un cappello di cotone.
• Preparare una soluzione di olio di timo e aceto molto concentrata per sfregare il cuoio capelluto. Anche in questo caso è bene lasciare agire per una notte.
• Dopo ogni shampoo risciacquare con aceto.

 

 

http://www.fioriblu.it/mamma/angolo-pediatrico/come-curare-i-piccoli-disturbi-dei-nostri-bimbi.htm

 

 

 

 

Per combattere il freddo in arrivo

 

Quel fastidioso bruciore in gola. Il naso chiuso. Le due linee di febbre che ci mettono k.o. Non sempre abbiamo voglia di correre subito ai ripari con le medicine, a volte per necessità a volte per principio. Per questo può essere utile conoscere le proprietà benefiche di alcuni rimedi naturali. Perché è più facile trovarli a casa e ci rassicurano grazie all’assenza di controindicazioni.

Una dieta ad hoc
Come sempre, grande importanza riveste l’alimentazione. Per ridurre le possibilità di raffreddamento, è particolarmente indicato assumere alimenti ricchi di vitamine (C ed E prima di tutto), sali minerali e betacarotene: carote, zucca, patate, pomodori, spinaci, carciofi, barbabietole rosse, broccoli, cavolfiori e peperoni sono ricchi di beta carotene; mandorle, nocciole e olio extravergine d’oliva contengono vitamina E. Infine, tutti gli agrumi e i kiwi sono preziosi per la vitamina C.
Bere molto è una buona abitudine anche d’inverno, perché aiuta a eliminare le tossine più velocemente. A questo scopo, the, tisane, latte caldo sono ideali perché, oltre a scaldare, aiutano ad assumere liquidi in modo piacevole. 

La propoli
Come molti di voi sapranno, la propoli è una sostanza di origine prettamente vegetale che ha subito un processo di rielaborazione da parte delle api, con l’aggiunta di cera, polline ed enzimi prodotti dalle api stesse. Famosa per le sue numerose proprietà terapeutiche, annovera innanzitutto l’azione batteriostatica e battericida, cui si aggiungono una funzione fungicida e proprietà antivirali e cicatrizzanti. Antiossidante e vaso protettiva, favorisce anche l’assimilazione della vitamina C e, se assunta per via interna, migliora la secrezione dei succhi gastrici. Pertanto si dimostra utile in diverse situazioni, dal mal di gola all’herpes, perché è antisettica e protegge l’organismo dallo sviluppo di batteri, virus e funghi.

L’echinacea
Particolarmente adatta per potenziare il sistema immunitario, l’echinacea si può trovare facilmente sotto forma di the in bustine o infuso. Può agire sia come rimedio sia come prevenzione, perché va ad attivare le difese immunitarie, quindi è ideale per intervenire nei momenti di indebolimento, anche con presenza di stati febbrili e influenzali.

Il miele
Oltre a essere ricco di monosaccaridi per l’80% e di saccarosio pari al 10%, il miele contiene in basse quantità proteine (come albumina, globulina), amminoacidi, sali minerali (calcio, potassio, sodio, zinco), vitamine (B, C, E e K, nota come sostanza antiemorragica). 
Le sue proprietà cambiano a seconda del tipo:
• Miele di abete
Antisettico polmonare e delle vie respiratorie, è preferibile in caso di bronchiti, tracheiti, riniti e influenza. 
Miele di acacia
Particolarmente adatto per lattanti e bambini, si usa in caso di infiammazione delle vie respiratorie o dell’apparato gastrointestinale.
• Miele d’arancio o di agrumi
Antispasmodico e sedativo, è adatto in caso di nervosismo, ansia e insonnia. Inoltre è un buon cicatrizzante che lo rende il trattamento ideale per le ulcere. 
Miele di eucalipto
Ha proprietà antispasmodiche, anticatarrali, antiasmatiche, emollienti, calmanti della tosse, antisettiche delle vie respiratorie, delle vie urinarie e dell’intestino.
Miele di biancospino
Particolarmente adatto per chi ha problemi di cuore, è consigliato nei casi di ipertensione arteriosa, palpitazioni, angina pectoris, arteriosclerosi, spasmi, convulsioni.
Miele di tiglio
Calmante e antispasmodico, è consigliato per ridurre nervosismo e insonnia.
Miele di timo
Ha proprietà antisettiche molto forti, per cui è preferibile nei casi di malattie e per disinfettare bronchi e intestino.

Il roiboos
Molto di moda ultimamente, quello che chiamano il the rosso in realtà non è un the perché non contiene teina né caffeina. Al contrario, è ricco di molte sostanze importanti per l’organismo, tra cui fosforo, ferro, vitamina C, magnesio, calcio, manganese e fluoruro. Sembra avere una forte azione antivirale, oltre ad avere effetti benefici contro il nervosismo, ideale per chi soffre di insonnia. Grazie alle sue proprietà antispasmodiche e calmanti, è adatto come trattamento delle coliche infantili. È usato anche per trattare i disturbi digestivi dello stomaco e dell’intestino. Infine, se applicato localmente, ha anche un effetto calmante sulla pelle: allevia le irritazioni cutanee, gli eczemi, riduce acne e macchie cutanee.

La camomilla
Sono i suoi fiori a essere impiegati a scopo terapeutico. La camomilla ha proprietà sedative che la rendono ideale per i problemi di insonnia, ma è efficace anche per i problemi digestivi e intestinali provocati, fra l’altro, dai virus invernali. Ha effetti anche antinfiammatori.

L'eucalipto
Famoso per la sua azione balsamica, l’eucalipto è anche un fluidificante delle secrezioni catarrali dell'apparato respiratorio e un sedativo della tosse. Per questo motivo l'olio essenziale di eucalipto è presente in molte specialità farmaceutiche registrate, perché presenta proprietà espettoranti, balsamiche, antinfiammatorie, antireumatiche, antisettiche, antibatteriche, antimicotiche, febbrifughe, ipoglicemizzanti e diuretiche.

L’erba cornacchia o erba dei cantanti
Così chiamata per le sue proprietà contro le laringiti, l’erba cornacchia ha un effetto mucolitico e antinfiammatorio, per cui è molto indicata nelle tracheobronchiti.

Il caco
In questo caso, non ci riferiamo al frutto ma alle foglie. Una tisana preparata con le foglie del caco è un buon rimedio per attivare le difese immunitarie. Bastano 4-5 foglie di cachi tritate, inclusi il picciolo e i semi, da mettere in infusione e bere a fine pasto.

 

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http://www.fioriblu.it/benessere-bellezza/rimedi-naturali/per-combattere-il-freddo-in-arrivo.htm

 

 

 

 

Rimedi sicuri per mamma e figlio

 

La gravidanza è un’esperienza molto importante per una donna. Spesso i nove mesi scorrono senza troppi problemi, ma a volte capita di avere qualche piccolo disturbo che bisogna gestire con più attenzione per evitare l’uso di farmaci dannosi al nascituro. Similmente, anche in fase di allattamento è necessario curarsi imparando a evitare le sostanze che potrebbero essere nocive per il neonato. Vediamo come si può porre rimedio in modo naturale ad alcuni dei disturbi più frequenti in gravidanza e subito dopo. In generale, per cercare di fronteggiare la stanchezza, è bene prendere (per quanto possibile) del tempo per sé per camminare, fare un po’ di moto e mangiare in modo regolare. Non è sempre facile, ma porsi l’obiettivo di trovarlo è già positivo.

Tosse e raffreddore
Per evitare di raffreddarsi e prendere la tosse è necessario consumare alimenti contenenti vitamina B, C e zinco. Aglio e cipolla sono efficaci contro le infezioni, sebbene non siano alimenti che facilitano la socializzazione. Fondamentale utilizzare un umidificatore e fare inalazioni di vapore con eucalipto, lavanda, limone o tea tree.

Il bruciore di stomaco
In gravidanza è bene ridurre la quantità di cibo e aumentare il numero di pasti durante il giorno, per permettere all’organismo di digerire con più facilità. Sia prima sia dopo la nascita del bimbo è bene mangiare yogurt, evitare cibi piccanti e grassi, bere tisane di menta, finocchio, malva, anice, camomilla o liquirizia (se non avete la pressione alta). Ovviamente banditi fumo e caffè.

La nausea
Per ridurre la nausea dei primi mesi può aiutare fare uno spuntino a base di proteine prima di andare a dormire, per ridurre la quantità di zucchero presente nel sangue al mattino. Alzarsi lentamente dal letto, respirare in modo profondo e fare sempre esercizi di rilassamento. Lo zenzero è molto efficace contro la nausea, da bere sotto forma di the o tisana o da assumere come infusione della radice. Se non vi piace lo zenzero, provare con un cucchiaino di aceto di sidro sciolto in una tazza di acqua calda.

Per allattare meglio
Tutti sanno che la tradizionale tisana al finocchio, insieme ad anice e galega, stimola la produzione di latte materno, bevuta nella quantità di un litro al giorno. Utili anche le piante medicinali come la rosa canina, l'ortica, l'equiseto, l'alfa alfa, ricche di vitamine e sali minerali.
Per ridurre i dolorini al seno dovuti all’allattamento si dimostra efficace l’olio di iperico, da applicare dopo la poppata, perché lenisce e disinfiamma.

Intestino regolare
Dopo la gravidanza, spesso si dimostra necessario ripristinare la regolare attività dell’intestino. Si può ricorrere al tarassaco, al carciofo e al boldo che, alla funzione di stimolare la secrezione della bile migliorando lo stato del fegato, uniscono quella disintossicante.
Ovviamente l’esercizio fisico deve essere praticato regolarmente: camminate, nuotate quotidiane tengono l’intestino in esercizio. Bere molti liquidi lontano dai pasti aiuta, così come integrare nella dieta molta frutta, verdura e fibra. Può essere utile anche bere un cucchiaino d’olio d’oliva prima dei pasti e bere a digiuno tisane di finocchio, malva, semi di lino, acqua calda e miele.

Ripresa del ciclo
Finito l’allattamento ci si aspetta che torni il ciclo regolare. Se si ripresenta più doloroso, può essere utile prendere in gocce l’alchemilla, per regolare il flusso, da associare all’artemisia nei dieci giorni precedenti il ciclo. Se il ciclo torna quando ancora si allatta, evitare l’artemisia perché contiene il tujone che passa nel latte materno e potrebbe rivelarsi tossico per il neonato.

 

 

http://www.fioriblu.it/mamma/mamma-in-forma/rimedi-sicuri-per-mamma-e-figlio.htm

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CALVIZIE : Rimedi Naturali Perdita capelli e calvizia. La natura in nostro soccorso !

La caduta dei capelli è contrastabile rimuovendo le cause : stress carenza di vitamine e Sali minerali ed alimentazione scorretta. Vediamo le vitamine gli aminoacidi e le piante utili a regolare la fragilità del capello ed il cuoio capelluto.

 

La perdita dei capelli è un evento traumatico contrastabile rimuovendo le cause : stress carenza di vitamine e Sali minerali ed alimentazione scorretta. Vediamo le vitamine gli aminoacidi e le piante utili a regolare la fragilità del capello ed il cuoio capelluto.

 

Causa della perdita dei capelli

 

Frequentemente la perdita dei capelli è causata da Stress , debilitazione fisica , alimentazione incompleta da un punto di vista nutrizionale. Uso di alcuni farmaci ed alterazioni ormonali.

 

Soia e fitoestrogeni

 

Prima di tutto occorre precisare che la tanto decantata soya è ricca di fitoestrogeni, quindi e' sconsigliabile usarla abitualmente sotto tutte le forme; e' utile usare la soya solo in premenopausa e menopausa. Assolutamente sconsigliata per gli uomini.

 

Controllare l’ effettivo diradamento dei capelli

 

Molte donne si lamentano della eccessiva perdita di capelli che in alcuni mesi dell'anno si intensifica, ma molte delle donne che si lamentano hanno capelli lunghi, un capello lungo che cade fa molta piu' impressione di uno corto.... controllare se veramente e' in atto un diradamento

 

Consigli basilari

 

Fare in modo che il cuoi capelluto possa respirare liberamente: I Capelli legati stretti, l’ utilizzo di gel , lacche e altri prodotti chimici non facilitano la respirazione e danneggiano direttamente i capelli. Ovviamente colore, permanente o altri trattamenti estetici sono da evitare. Lavare i capelli senza essere troppo vigorosi e non lavarli troppo spesso .

 

Integrazione nutrizionale e vitaminica

 

Esistono in commercio numerosi composti efficaci complessi che riducona la caduta dei capelli.

 

La loro composizione si avvale di

 

- aminoacidi solforati

 

- EPA

 

- Antiossidanti

 

- Biotina

 

- Vitamine

 

Vitamine e Aminoacidi utili in relazione al capello

 

Inositolo Vitamina B7 : rende più forti i capelli e ad alti dosaggi si comporta come ansiolitico

 

L-Cisteina . Aminoacido solforato che fa parte della composizione del capello stesso. La Cisteina è indispensabile per la formazione della cheratina. La cheratina è il componete principale del capello

 

Acido Paraminobenzoico . Aminoacido favorente la produzione di melanina .Contrasta la comparsa dei capelli bianchi.

 

L-Metionina: Aminoacido solforato fondamentale per l’ utilizzo del Selenio. Agente fortemente antiossidante in combinazione con altri antiossidanti utile a prevenire l’ insorgenza dei radicali liberi. Utile anche per contrastare l’ eccesso di estrogeni.

 

Selenio, Antiossidante di cui abbiamo ampiamente discusso in questo articolo

 

Vitamina E o Tocoferolo. Antiossidante a livello della membrana cellulare. Protegge le altre vitamine e gli acidi grassi insaturi da degradazione prematura. Favorisce un miglior utilizzo dell’ ossigeno a livello cellulare. Anticancerogeno a livello del seno ovaie e retto. Peressodi lipidici ed estrogeni sono antagonisti della vitamina E

 

Betacarotene. È il precursore della Vitamina A mantiene l’ integrità degli epiteli, e la sintesi proteica. La vitamina A protegge il timo dall’ invecchiamento precoce causato da stress fisici ed ambientali. E’ un potente antiossidante e antitumorale

 

Biotina o Vitamaina B8 la biotina entra in gioco nel metabolismo degli zuccheri dei grassi e delle proteine. Fu scoperta per la sua capacità di contrastare la perdita di peli su cavie da laboratorio !

 

Zinco. E’ un minerale indispensabile alla vita. Sono oltre 80 gli enzimi zinco dipendenti. Lo zinco è fondamentale per la pelle e per il collane. La sua azione è sinergia alla vitamina A C e B6

 

Piante utili

 

Serenoa :è una palma il cui fitocomplesso regola la produzione sebo cutaneo che influisce sui bulbi piliferi.

 

Salvia. Riequilibra le ghiandole sebacee rendendo i capelli più forti.

 

Equiseto : potente azione rimineralizzante.

 

http://www.naturopataonline.org/articoli/38-domande-e-risposte/601-rimedi-naturali-perdita-capelli-e-calvizia-la-natura-in-nostro-soccorso/1.html

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DISINTOSSICANTE NATURALE : zeolite il minerale con tante caratteristiche : un Vulcano per la nostra Salute

Disintossicante naturale : la zeolite

Oltre alla zeolite potete utilizzare anche le ALGHE BRUNE [ click qui ]

Sono le zeolitiminerali di origine vulcanica che si formano per lo più dall'incontro tra lava incandescente e acqua di mare.
Si presentano come minerali naturali dalla struttura microporosa, costituita da migliaia di piccoli canali in grado di legare rilevanti quantità di tossine e metalli pesanti dannosi alla nostra salute.

I russi sono stati fra i primi a sfruttare la capacità della zeolite di attrarre e trattenere gli ioni positivi, come i metalli pesanti e gli isotopi radioattivi: nel 1986, a Chernobyl, tonnellate di zeolite furono utilizzate per erigere barriere e per bonificare i terreni contaminati. In quell'occasione la clinoptilolite fu utilizzata anche per decontaminare le acque, e furono preparati biscotti e cioccolate alla zeolite da dare ai bambini colpiti dalle radiazioni per proteggerli dalle loro terribili conseguenze.

La zeolite è anche in grado di ridurre i radicali liberi in eccesso, chiamato stress ossidativo, responsabili dell'insorgenza o dell'aggravamento di molte malattie come diabete, malattie cardiovascolari, tumori ed invecchiamento precoce.

In Austria, il professor Wolfgang Toma dell'Ospedale di Villach, utilizza la zeolite in oncologia allo scopo di ridurre gli effetti collaterali della chemioterapia tradizionale.

Il nome “zeolite” deriva dalle parole greche “zeo” = “bollire” e “lithos” = “pietra”, pertanto significa pietra che
bolle
 e deriva dal fatto che, quando viene scaldata, libera acqua senza modificare la struttura dell’alluminosilicato e sembra che bolla.

Esistono più di 100 tipi diversi di zeolite, che possono essere raggruppate in quelle a struttura fibrosalamellare e cristallina sferica. A causa delle sue particolari proprietà, la Clinoptilolite, i cui cristalli hanno struttura lamellare, ha dimostrato negli anni di essere la più adatta per l’uso nella medicina umana e veterinaria. In Giappone le zeoliti sono state approvate come additivi alimentari fin dal 1996;  39 brevetti relativi all’applicazione delle zeoliti nell’uomo sono stati registrati in tutto il mondo dal 1986.

La clinoptilolite è una zeolite di origine naturale formata dalla conversione di materiali vulcanici vetrosi in struttura cristallina nelle acque dei laghi o dei mari milioni di anni fa ed è la più ricercata ed ampiamente utilizzata.

Quando i nostri corpi sono “occupati” da sostanze nocive i minerali essenziali benefici come magnesio, calcio, ferro, potassio provenienti dai cibi possono non raggiungere le loro destinazioni nell’organismo e quindi compaiono i sintomi di mancanza di sali minerali importanti per il corretto funzionamento delle attività cellulari e soprattutto questi metalli pesanti, sostanze radioattive (presenti nell'aria o cibi a casa di disastri nucleari come Fukushima oppure dovuti alla presenza di scorie radioattive depositate nel sottosuolo) e quant'altro danneggiano il nostro intelligente ma delicato corpo.

Le zeoliti attualmente stanno suscitando tanto interesse in quanto la loro rigorosa struttura cristallina è composta da minuscoli canali diretti in tutte le direzioni che hanno una carica negativa e quindi consente l'assorbimento di numerose tossine che essendo perlopiù caricate positivamente, vengono attirate dalla zeolite e intrappolate nei canali cristallini. Poichè la zeolite non viene assorbita dall'apparato gatro-intestinale, essa viene espulsa con le feci insieme a tutta la robaccia che ha incontrato nel suo percorso.

Questo vale anche per le sostanze tossiche che si trovano già all'interno del corpo che vengono richiamate dentro il lume intestinale, come attirate da una calamita, con il risultato di una efficace disintossicazione sistemica.

L’influenza sull’intero organismo deriva quindi dall' equilibrio esistente fra questo e l’intestino.

A causa degli equilibri osmotici tra parete intestinale e il resto dell'organismo, più si sottraggono sostanze dall'intestino più l'organismo invia nel lume intestinale le stesse sostanze che ha accumulato a livello sistemico. La ZEOLITE, quindi, attraverso il richiamo nel lume gastro-intestinale sottrae dall'intero organismo sostanze tossiche di varia natura. Queste sostanze sono presenti spesso nell'ambiente e possono venire a contatto con l'organismo diventando cause o concause di diverse disfunzioni fisiologiche, attraverso l'alterazione degli equilibri metabolici.

Questo minerale, nel suo viaggio lungo il canale digestivo assorbe sostanze nocive come: metalli pesanti, radionuclidi, sostanze chimiche provenienti dai cibi e dalle medicine, virus, batteri, funghi e loro tossine, tossine fermentative che derivano da una alimentazione scorretta e da una flora batterica in disequilibrio ed eccessi di acidità nell’organismo.

Ma non solo: la zeolite rilascia nell’organismo degli oligoelementi e minerali di cui esso necessita. Il corpo cosi viene disintossicato, de-acidificato e snellito e contemporaneamente rimineralizzato: i suoi depositi di minerali vengono di nuovo riempiti. Infatti la sua struttura cristallina contiene cationi quali  calcio, magnesio, sodio, potassio ed altri oltre a molecole di acqua.

Ancor più importante è che fegato e reni vengono alleggeriti, perché molte tossine vengono già “afferrate” nel canale digestivo e non raggiungono quindi la circolazione. Si possono notare anche benefici nel sonno: nel prendere sonno e nel dormire.

Per questo “alleggerimento” ringrazieranno anche i tessuti connettivi (depositi di scorie) : si fa pulizia e questo beneficia anche le cellule.

La Zeolite stimola anche la funzione intestinale, pulisce l’intestino e di conseguenza la flora batterica e influenza positivamente l’aspetto della pelle e la tolleranza ai cibi.

Uno degli esempi di utilizzo della zeolite, che dà risultati immediatamente visibili, è quello negli sportivi, specialmente in quelli che fanno un'attività estenuante come la maratona o le gare di ciclismo. Durante una gara massacrante come una maratona, oltre alla produzione di acido lattico che disturba la prestazione, l'organismo produce anche ammoniaca, che è tossica per il cervello ed è responsabile di molte delle crisi di fatica che chi ha provato questi sport ben conosce.
L'uso della zeolite limita parecchio gli effetti negativi delle crisi di fatica riducendo la quantità di ammoniaca che intossica il cervello. Adesso i lettori si domanderanno se questa zeolite è la panacea, ossia il mitico farmaco universale ricercato fin dai tempi antichi. Sicuramente no, anche se gli studi in corso potrebbero riservare nuove sorprese. Siccome gli effetti di questa sostanza sono reali e non ci sono controindicazioni al suo uso, la zeolite può essere assunta anche dalle persone sane, perché rappresenta un ottimo fattore di prevenzione delle malattie

Come accennato sopra questo minerale è altresì tra quegli elementi efficaci per combattere e neutralizzare i radicali liberi. Un'alimentazione sbagliata, una vita sedentaria, un'eccessiva esposizione al sole e agli agenti inquinanti e, soprattutto, il fumo di sigaretta, sono responsabili di questo eccesso che è chiamato, in linguaggio tecnico, stress ossidativo.

Risulta essere cosi una sostanza sia detossificante che antiossidante, oltre che assorbente, che viene eliminta con le feci dopo aver svolto la sua azione nel tratto gastro-intestinale.

La zeolite da noi ben poco nota e molto impiegata in Usa, Russia, Giappone, Cina. Infatti è stata usata nei disastri nucleari di Chernobyl e Fukushima per la sua capacità di assorbire le sostanze radioattive: è stata usata quindi per purificare l'acqua inquinata e rimuovere la radiazione dai corpi della popolazione.

In Russia viene anche inserita nei concimi per l'agricoltura e nei mangimi animali con lo scopo di rafforzare il sistema immunitario degli animali da allevamento, regolare il metabolismo, prevenire l'infezione gastro-intestinale. Il risultato è una prole sana, una crescita sana, una buona salute generale. Essi hanno anche dimostrato in un gran numero di studi su animali un'aumento della fertilità e la nascita di progenie sana.

La zeolite contiene quasi tutti gli elementi della tavola periodica e quindi oltre ad espellere le tossine reintegra gli elementi essenziali per il nostro organismo attraverso un intelligente scambio ionico in cui fornisce ciò ci cui l'organismo è carente e toglie ciò che ha in eccesso apportando quindi notevoli e numerosi benefici:

- aumento delle prestazioni fisiche e mentali
- aumento della motivazione
- alleggerimento dell’umore
- migliore gestione dello stress
- aumento delle difese immunitarie
- sostegno delle risorse di autoguarigione dato l’apporto all’autoregolazione

Ecco quindi le proprietà della Zeolite Clinoptilolite:

- E' un "magnete" molto forte per i metalli pesanti e sostanze radioattive facilitando la loro rimozione dal corpo;

-Agisce come una spugna per le tossine, attirandole nei suoi numerosi canali e la rimozione dal corpo attraverso le feci;

- Promuove il processo di disintossificazione a livello epatico;

- Migliora il sistema immunitario e la resistenza del corpo allo stress;

- Normalizza il metabolismo dei lipidi, proteine ⿿⿿e carboidrati grazie alla sua proprietà catalitica;

- Stimola la funzione riproduttiva;

- Ottimizza il funzionamento del sistema endocrino;

- Impedisce il restringimento dei vasi sanguigni;

- Promuove un aumento della superficie di reazioni biochimiche nell'intestino, migliorando così l'apporto di sostanze nutritive (vitamine, minerali, amminoacidi);

- Promuove la regolarità dei movimenti intestinali, contribuendo così al suo stato di salute generale;

- Aiuta a prevenire l'anemia;

- Promuove la rimozione dei radicali liberi dal corpo;

- Agisce come un'assorbente e detergente per le cellule del corpo aiutando quindi a stabilire e mantenere la salute a livello cellulare;

- Aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule, riducendo così la probabilità di formazioni tumorali maligni.

Un gruppo di ricercatori ha pubblicato un articolo in cui dimostrano gli effetti positivi dell'uso della zeolite nel trattamento della cura del cancro: La zeolite clinoptilolite applicata a topi e cani affetti da una varietà di tipi di tumore ha portato ad un miglioramento dello stato di salute generale, il prolungamento della durata della vita, e riduzione della dimensione dei tumori. L'applicazione locale di clinoptilolite al cancro della pelle di cani ha efficacemente ridotto la formazione e la crescita tumorale. Inoltre, gli studi tossicologici su topi e ratti hanno dimostrato che il trattamentonon ha effetti negativi.

Le zeoliti sono in grado di assorbire composti a basso peso molecolare (ad esempio idrocarburi, biossido di zolfo, ed ossidi di azoto) oltre che micotossine. Esse agiscono come setacci molecolari ed adsorbono gas e sostanze disciolte di determinate dimensioni, e quindi anche tutto lo smog che involontariamente ci "mangiamo".

Per la prima volta ci troviamo di fronte ad una sostanza in grado di svolgere le funzioni antiossidante e detossicante oltre a quella adsorbente esplicandole nel tratto gastro-intestinale per essere poi eliminata con le feci.

A chi può essere utile:
• SPORTIVI. Le zeoliti clinoptiloliti attivate, anche in sinergia con altri principi attivi, vengono usate per ridurre l'acidosi lattica e aumentare la resistenza ed il recupero.
• MANAGER DI OGNI ETA' E SESSO, LAVORATORI, IMPRENDITORI, STUDENTI. Le zeoliti aiutano ad aumentare la concentrazione (attraverso la riduzione di ioni ammonio nel corpo) ed a ridurre stress ossidativo e stanchezza.
• ANZIANI, CONVALESCENTI E PERSONE SOTTOPOSTE A STRESS. Le zeoliti possono favorire la riduzione di stress e stanchezza aiutando a superare affaticamento e debolezza con risorse proprie e naturali.
• Chi ha elevato STRESS OSSIDATIVO La riduzione dello stress ossidativo provocata dall'assunzione di zeolite clinoptilolite aiuta a ridurre l'insorgenza di molte patologie (prevenzione) e migliora la qualitò della vita (migliore funzionamento degli organi secondo la loro fisiologia).

• TUTTI: elimina i metalli pesanti e pesticidi presenti nei cibi e nell'aria.

I prodotti composti di zeoliti, classificati come dispositivi medici, hanno la seguente classificazione codificata in EU: sostanze ad uso orale adatte ad assorbire/chelare e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel tratto gasto-intestinale ( es. metalli pesanti, nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi (radioattivi), pesticidi) riducendone l'assorbimento nel corpo. Funzionano anche come anti-ossidanti catturando radicali liberi e riducendo la formazione di ROS ( reactive oxygen species ).

In aggiunta alle numerose applicazioni industriali delle zeoliti (filtri per emodialisi, trattamento di acque potabili e  di scarico, decalcificazione  delle acque, ecc.) un brevetto è stato registrato in Giappone nel 1992 che dichiara che la zeolite, se addizionata a prodotti farmaceutici o cosmetici, aumenta gli effetti medici e cosmetici. Il brevetto riferisce inoltre che gli alimenti dimostrano maggiori capacità nutrizionale se addizionati di zeolite. Inoltre, è stata osservata una minore incidenza delle indigestioni. Tutto ciò è dovuto al fatto che l’ammoniaca, le  tossine batteriche e le sostanze tossiche prodotte nella digestione delle proteine, grazie alla zeolite, vengono rimosse per adsorbimento con effetti positivi sulla digestione. Quando la zeolite viene utilizzata in prodotti cosmetici aiuta a liberare la pelle dalle tossine batteriche e dalle sostanze presenti su di essa; stimola inoltre la rigenerazione della pelle con un eccellente risultato da un punto di vista cosmetico. Anche l’azione farmacologia dei medicinali può essere incrementata per aggiunta di zeolite.

Di conseguenza l'utilizzo della zeolite risulta particolarmente adatta in presenza di fattori di inquinamento ambientale come polveri sottili, smog, stress elevato ed in tutte le patologie correlate con aumento di sostanze tossicche e radicali liberi. Qualora vi sia un eccesso di ioni ammonio nell'organismo, la sua azione si manifesta in breve tempo incrementando la capacità di concentrazione dell'individuo. La riduzione di ioni ammonio, insieme a quella dei metalli pesanti, tossine e radicali liberi agevola il ripristino delle funzionalità dell'intero organismo.

La Zeolite non ha controindicazioni di alcun genere, non ci sono problemi di troppa o troppa poca assunzione. Una buona dose giornaliera sono 2-3 cucchiaini al giorno, e se assunta per 2 mesi si instaura una sorta di ciclo di disintossicazione. La Zeolite va messa in poca acqua e bevuta, se rimane della polvere sul fondo va messa altra acqua per bere il residuo rimasto. E' consigliabile assumerla ad almeno 30 minuti lontano dai pasti.

Se volete acquistare la Zeolite Clinoptilolite, di cui ne esistono molte qualità,  potete contattarmi e riceverete maggiori informazioni.

Struttura Chimica

Le Zeoliti costituiscono una famiglia di alluminosilicati minerali strutturalmente diversi dai normali silicati o alluminati (Harben, 1999).

La clinoptilolite non è la miscela di due sali (silicato ed alluminato) ma ha una struttura cristallina costituita da due tetraedri di SiO4 ed AlO4 legati mediante ponti ossigeno che genera ampi spazi liberi e canali nei quali possono essere accolti cationi e molecole relativamente grandi (Mumpton, 1983).

Infatti le posizioni di Al ed Si possono essere determinate applicando la regola di Lowenstein che proibisce la presenza di un legame OAl-O nella struttura. Le cariche negative delle unità alluminato e silicato sono neutralizzate dalla presenza di cationi quali calcio, magnesio, sodio, potassio ed in alcuni casi ferro.

Questi ioni possono essere facilmente sostituiti da altre sostanze quali metalli pesanti o ione ammonio (Semmens, 1983). Tale possibilità viene definita capacità di scambio cationico e rappresenta una delle caratteristiche preminenti della clinoptilolite.
Inoltre la sua caratteristica struttura elettronica e le cariche negative presenti in essa la rendono particolarmente attiva nel neutralizzare i radicali liberi e nell'adsorbimento di tossine (funzione di setaccio molecolare).

La chimica dello stato solido ha permesso di ricavare approfondite informazioni riguardo la struttura e le proprietà delle zeoliti. Questi minerali presentano una intelaiatura strutturale a base di alluminosilicato con cationi intrappolati all'interno di cavità a "tunnel" o a "gabbia". Una classe cospicua ed importante di zeoliti possiede una struttura a gabbia sodalite, consistente in un ottaedro tronco ottenuto asportando con il taglio tutti i vertici. Dato che le gabbie possiedono simmetria cristallina, le zeoliti rappresentano una classe di setacci molecolari con selettività maggiore rispetto, ad esempio, alla silice o al carbone attivo, che possiedono vuoti irregolari.

Altra peculiarità consiste nello scambio ionico, processo chimico-fisico consistente nello scambio del catione contenuto all'interno della struttura cristallina con ioni presenti in soluzione e che possiedono dimensioni e proprietà elettrostatiche compatibili con la struttura entro la quale vanno ad inserirsi. Ad esempio, zeoliti naturali contenenti cationi Na+ o K+ sono in grado di scambiare specie ioniche quali Ca2+ e Mg2+.

Le zeoliti sono in grado di scambiare i loro cationi liberi ( Na+, K+, Ca2+, Mg2+) con metalli pesanti, ioni ammonio, radioisotopi o altri cationi ( Cd2+, NH4 +, Fe2+, Pb2+, Cu2+, Cs+, Sr2+), per i quali esiste una grande selettività. Questa è una proprietà importante della clinoptilolite.

Zeolite Clinoptilolite Attivata

Per attivazione si intende in genere l'applicazione di un procedimento chimico, chimico-fisico o fisico a un materiale perché possa reagire più facilmente. Nel caso di particolari solidi caratterizzati dalla capacità di legare sostanze tossiche sulla loro superficie come il carbone, si cerca di incrementarne la porosità o di aumentarne la superficie attraverso la diminuzione delle dimensioni delle particelle.

Ciò consente di avere a disposizione un maggior numero di canali capaci di legare le sostanze tossiche. Recentemente è stato messo a punto un particolare processo di micronizzazione della zeolite clinoptilolite, oggetto di brevetto, realizzato sottoponendo il minerale ad un processo di collisione delle particelle fra di loro in mulini appositamente realizzati e brevettati, in modo che esse non venissero inquinate dai metalli.

Il risultato è l'aumento del numero di particelle con dimensioni ridotte, un incremento della loro superficie ed un'attivazione strutturale che consente loro di legare più velocemente e più stabilmente tossine, radicali e metalli, incrementandone l'attività. Infatti, partendo da una dimensione di circa 3 m2/g di ZC, dopo l'attivazione si raggiungono persino i 1000 m2/g.

In mulini particolari costituiti da dischi controrotanti ad altissima velocità le particelle di zeolite clinoptilolite vengono accelerate e fatte collidere fra di loro. Questo genera una micronizzazione molto spinta con enorme aumento della superlicie di contatto e di cariche negative superficia li.

Zeolite Clinoptilotite: Nuovo adiuvante nella terapia anti-cancro

Articolo originale inglese http://truecancerfacts.com/images/cancerstudy.pdf

Le caratteristiche peculiari della zeolite clinoptilolite attivata sono costituite dalla capacità di legare, a livello intestinale, radicali liberi, metalli pesanti, ione ammonio e tossine, allontanandole dall’organismo, attività descritte nella definizione stilata dal Nomenclatore Europeo dei dispositivi medici.

Una combinazione con entità variabili dei quattro tipi di sostanze tossiche prima riportate è stata rilevata nei tumori nei quali esse possono svolgere la funzione di responsabili diretti nella loro insorgenza odi adiuvanti nella loro induzione, come dimostrato da numerose ricerche.

Materiali di silice naturali, compresi la zeolite  clinoptilotite, rivelano molteplici attività biologiche, e sono già impiegate con  successo come vaccino-adiuvante e per il trattamento della diarrea. In questo articolo si  elaziona in merito ad una nuova applicazione della clinoptilotite in polvere come potenziale adiuvante nella  terapia antitumorale. Trattamenti alla clinoptilotite di  topi e cani, affetti da una molteplicità di tumori, hanno portato ad un miglioramento dello stato di salute generale, ad un prolungamento della durata della vita e ad una diminuzione della massa tumorale. L’applicazione locale di clinoptilotite in caso di carcinoma nei cani ha portato ad una riduzione della formazione del tumore e della  sua crescita. Inoltre  studi tossicologici sui topi e sui ratti hanno dimostrato che il trattamento non comporta effetti negativi.

Studi in vitro della coltura dei tessuti hanno  dimostrato che la clinoptilotite tritata finemente comporta

- Inibizione della proteina chinasi B (c-Akt)

- Provoca l’espressione di p21WAF1/CIP1 e p27KIP1-proteine inibitrici - tumore

- Blocca la crescita cellulare di molteplici linee-cellulari tumorali

I dati dimostrano che un trattamento alla clinoptilotite potrebbe influire sulla crescita del tumore, indebolendo i segnali vitali delle cellule tumorali e provocando la soppressione dei geni tumorali delle cellule trattate.

Gli effetti collaterali generati dalla radiooterapia sono legati all’elevata energia che viene assorbita dalle cellule circostanti la massa tumorale con formazione di radicali liberi che comportano un incremento dello stress ossidativo e dalla reazione infiammatoria locale, anche a livello del derma, che modifica la fisiologia cellulare. La capacità adiuvante della zeolite nella terapia antitumorale, chemio e radio, può essere quindi attribuita alla sua partecipazione alla sintesi proteica, alla capacità di contribuire alla costruzione del tessuto connettivo, all’azione adsorbente, al controllo del metabolismo del calcio nelle cellule da parte del silicio presente nella sua struttura ed infine all’azione antiossidante.

M. Colic Al, K. Pavelic, Journal of Molecular Medicine 78, 333—336, (2000)
K. Pavelic et al. Molecular Medicine 78: 708-720 (2001)
K. Hecht, E. Hecht-Savoley, Natur-Mineralien, Regulation und Gesundheit. Schibri-Verlag, Berlin! Milow (2005)

Applicazioni dermatologiche

La pelle rappresenta una barriera protettiva dell’organismo nei confronti degli agenti atmosferici ed è caratterizzata da una bassissima permeabilità ai composti elettricamente carichi ed all’acqua mentre può essere attaccata da solventi e composti scarsamente carichi e quindi elettricamente neutri (es solventi organici come la trielina o creme costituite da una base di acidi grassi).

Proprio a causa di queste sue caratteristiche può subire attacchi da batteri che possono entrare nei suoi pori e da molte sostanze presenti nell’atmosfera quali polveri, metalli, sostanze acide, oltre che dalle radiazioni solari che possono dare origine ad eritemi, vere e proprie infiammazioni della pelle, dovute alla reazione dell’organismo che tenta di difendersi dall’acquisizione dell’elevata energia rilasciata dalle radiazioni stesse e che genera la formazione di radicali liberi che possono danneggiare la funzionalità delle cellule del derma. Si possono quindi avere infezioni della pelle come l’acne, gli eczemi e patologie fungine o infiammazioni con eritema.

La pelle può rappresentare anche una zona di accumulo di sostanze tossiche presenti nell’organismo come avviene nelle dermatiti generate da allergia da nichel dovute all’ingresso nell’organismo di piccole quantità del metallo rilasciato da monili a contatto con la pelle (es. orecchini e tutti gli oggetti che attraversano lo strato cutaneo nel piercing) che si accumulano in essa dando un eritema dovuto alla tossicità del metallo. Inoltre si possono verificare infezioni virali dell’organismo nelle quali i virus si localizzano a livello del derma in vicinanza delle terminazioni nervose, come nel caso deIl’Herpes zoster o fuoco di S. Antonio. Infine è stato dimostrato che vi è una diretta interazione tra le modificazioni della funzionalità intestinale e la presenza di acne.

Nella letteratura russa si trovano numerosi testi relativi all’impiego della zeolite clinoptilolite naturale nell’ambito della dermatologia e attenzione viene dedicata particolare all’acne Di seguito sono riassunti i risultati di alcuni studi. Fonte: K. Hecht, E. Hecht-Savoley: Klinoptilolith - Zeolith Siliziummineralien und Gesundheit. Spurbuch Verlag, 2008

La Zeolite contiene Silicio: L'Elemento Fondamentale alla Vita

Traduzione e sintesi da una informativa del prof Karl Hecht, medico e professore di neurofisiologia ed emerito professore di fisiologia e patologia clinica alla università di Humboldt (Berlino). Articolo integrale in tedesco http://www.zeolith.org/Stellungnahme.pdf

Cosa fa nel corpo umano la zeolite?

- Assorbe
- scambia ioni
- funziona da catalizzatore
- autoregola l’organismo
- introduce biossido di silicio colloidale (SiO2), che è’ un minerale arcaico di tutti gli esseri viventi.

Il silicio come è noto è il secondo elemento più diffuso – dopo l’ossigeno- su questo pianeta. Il SiO2, che in natura non si trova solo nella clinoptilolite-zeolite, ma anche nell’argilla ed in alcune piante (per esempio nel bamboo, nelle ortiche e nelle conifere), è il mezzo curativo e cosmetico più antico della umanità 
Il gruppo di ricerca russo intorno a M. G. Voronkov, nel 1975 pubblicò (in lingua tedesca) un libro: “ Il silicio e la vita” (Silizium und Leben), in cui vengono riportate ben oltre 5.000 fonti di letteratura scientifica.

La ricercatrice sul silicio, l’americana E. M. Carlisle pubblicò, tra il 1970e 1986, molti risultati scientifici. Nel 1986 diede luogo ad un simposio sul tema, di cui si pubblicò un volume.

Il silicio è l’elemento base della vita, senza l’SiO2 non sono possibili processi vitali, crescita e bioelettricità. Esseri viventi con carenza di silicio invecchiano e si ammalano in fretta.

Tra le funzioni fisiologiche principali dell’SiO2, troviamo:

• regolazione del metabolismo (funzione autopilota)
• eliminazione delle sostanze nocive dall’organismo (Detossificazione)
• regolazione della attività intestinale e quindi anche del riassorbimento dei principi attivi
• rafforzamento del sistema immunitario aspecifico nella matrice extracellulare
• allontanamento dei radicali liberi = azioni antiossidante
• accelerazione nella guarigione delle ferite
• effetto antiinfiammatorio
• rigenerazione delle membrane cellulare e dei mitocondri 
• idratazione dei tessuti
• disinfezione
• effetto anti-aging (anti-invecchiamento) 
• regolazione della funzione emolitica
• contro la distruzione delle isole pancreatiche causa aggressivi macrofagi
• azione antivirale e antibatterica
• effetto antimicotico

Da tempi immemorabili l’SiO2 viene definito minerale di bellezza e ringiovanimento, poiché ferma il processo di invecchiamento e può mantenere lisci capelli e pelle 

Che succede quando prendiamo la zeolite? 

Quando la zeolite raggiunge il tratto digestivo, questo è più o meno quel che succede:

- uno scambio di cationi contro i metalli pesanti e le tossine
- aumento generale dell’assorbimento
- detox generale grazie al processo fisico di superficie della zeolite naturale
- migliore riassorbimento delle sostanze che si trovano nel canale digestivo
-  rilascio di liquido cristallino grazie alla guaina idratante della griglia cristallina della zeolite clinoptilolite naturale
- costituzione dell’idrossido di alluminio e del silicato di magnesio-alluminio, che vengono utilizzati come regolazione dell’equilibrio acido-basico nell’intestino   

Il prof Hecht in un articolo riportato da Raum & Zeit del 2008 (nr 152) dice che lui (84 anni allora) e la moglie (73) da oltre 8 anni prendono 5-10 gr di zeolite al giorno. Il risultato è che non hanno più infezioni e hanno maggiori prestazioni mentali e fisiche.

Bibliografia

http://mywellnesswarehouse.com

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Oltre alla zeolite potete utilizzare anche le ALGHE BRUNE [ click qui ]

 

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TOSSICITA' PRESENTE NEGLI ALIMENTI

ALIMENTO POSSIBILE TOSSICITA’

PESCE Può contenere metalli pesanti (mercurio) e metalli radioattivi (cesio), inoltre è soggetto a trattamenti di conservazione a volte molto tossici.

CARNE

Può contenere antibiotici, antiparassitari, anabolizzanti (vietati in EU) che sono tossine di tipo esogeno. Il suo metabolismo produce ammoniaca, putrescina, cadaverina e altre sostanze azotate all’interno del corpo. Anche nella carne ci possono essere micotossine derivanti dalla alimentazione degli animali. (Lo Zearalenone è una muffa da fungo che influenza negativamente l’attività ormonale).

VERDURA E FRUTTA La verdura può contenere residui di sostanze chimiche usate in agricoltura. Il residuo più comune e noto è dato dai nitrati che generano nitriti che non possono essere eliminati ma si trovano nelle fibre dei prodotti. Questi generano nitrosammine che causano mutazione genetica. Altri residui chimici come antiparassitari, anticrittogamici, erbicidi, diserbanti, che derivano dalla coltivazione e cere, conservanti e ormoni derivanti dal ciclo di raccolta e conservazione, anche se in parte eliminabili possono diventare sinergici tra di loro e con altri inquinanti aumentando stress ossidativo e tossine.

NB: molti prodotti per il trattamento dei vegetali sono sistemici, cioè entrano nelle radici, fusto e foglie e quindi difficili da eliminare completamente.

LATTE E FORMAGGI La pastorizzazione altera la struttura delle proteine del latte e po’ renderle immunogene. Molte persone hanno un deficit di lattasi (l’enzima che serve per metabolizzare il lattosio) e quindi lo zucchero del latte per queste persone diventa una tossina. Possono contenere micotossine.

PASTA Se essiccata troppo in fretta altera la struttura delle proteine del grano rendendole immunogene. Per il resto vedi cereali.

PANE

Se cotto a temperatura troppo elevata può produrre Acrilamide, tossina esogena cancerogena. Per il resto vedi cereali.

PIZZA

Gli impasti di farine se cotti in forni refrattari ad elevate temperature possono produrre Acrilamide, tossina esogena cancerogena. Per il resto vedi cereali.

CEREALI

Possono contenere micotossine prodotti da muffe (ad. Es. Aflatossine cioè tossine dell’ Aspergillus Flavus), altre tossine determinate da processi di cottura o dalla modificazione genetica dei semi (il grano Creso usato in Italia è una modificazione genetica del grano Cappelli e contiene più glutine).

LEGUMI

Possono contenere micotossine. Contengono (soprattutto fagioli rossi) più di altri alimenti delle lectine che possono comportarsi come inibitori di enzimi e causare danni al metabolismo (agglutinazione dei globuli rossi), specialmente se non cotti adeguatamente.

NB: se secchi si consiglia di lasciarli in ammollo non meno di 48 ore.

CARNE

Può contenere antibiotici, antiparassitari, anabolizzanti (vietati in EU) che sono tossine di tipo esogeno. Il suo metabolismo produce ammoniaca, putrescina, cadaverina e altre sostanze azotate all’interno del corpo. Anche nella carne ci possono essere micotossine derivanti dalla alimentazione degli animali. (Lo Zearalenone è una muffa da fungo che influenza negativamente l’attività ormonale).

FRUTTA SECCA I semi oleosi (arachidi in testa) possono contenere micotossine, funghi e muffe.

ZUCCHERO - DOLCI

La quantità di zuccheri semplici (da intendersi non solo lo zucchero bianco o falsamente imbrunito ma anche pasta, pane, pizza, dolci preparati con farine bianche e patate) aumenta il carico glicemico e di conseguenza il rischio di malattie metaboliche e cronico-degenerative. Da dipendenza.

ACQUA

Può contenere metalli pesanti, pesticidi da agricoltura (da falde inquinate), nitrati e ormoni (soprattutto se in PET, derivanti

dagli sbiancanti per le plastiche).

ALCOLICI In elevate quantità aumenta pericolosamente il carico glicemico. Hanno una forte tossicità epatica e pancreatica e contribuiscono a generare molto ione ammonio che è tossico soprattutto a livello cerebrale. Danno dipendenza. Aumentano la probabilità di patologie cardiovascolari, tumorali e gastroenteriche. Possono portare gravi problemi testicolari e nelle donne in gravidanza gravi danni al feto (nel primo trimestre si aumenta il rischio di aborto).

IL CAFFÈ, THÈ NERO E ALCUNE BIBITE Possono contenere cadmio e nichel insieme ad altri residui chimici derivanti dalla coltivazione. La caffeina può dare dipendenza ed in eccesso essere tossica per il sistema nervoso.

CAFFÈ DECAFFEINATO Può contenere acetato di metile, diclorometano e cadmio.

FARMACI Hanno una tossicità (necessaria per il loro buon funzionamento) documentata anche dagli effetti collaterali. Possono causare molte patologie (nuocere gravemente alla salute).

PENTOLE E POSATE Possono rilasciare metalli come nichel e alluminio, ma più spesso rilasciare residui di detersivi.

IMBALLAGGI PER ALIMENTI In metallo possono essere fonti di alluminio e altri metalli pesanti. Quando sono in carta e cartoni rilasciano collanti e coloranti. Le materie plastiche rilasciano monomeri. La ceramica può rilasciare residui di verniciatura.

 

COSA RESPIRO? POSSIBILE TOSSICITA’

SULLA STRADA Sulla strada possiamo respirare le polveri sottili PM10 sino alle PM2,5 (da 10 a 2,5 micron) generalmente frutto di combustioni chimiche, quali metalli, solfati, nitrati, ceneri, fibre di amianto, polveri di cemento e carbone. A queste si aggiungono le nano polveri in grado di penetrare direttamente la cellula. Vale la legge che più sono sottili più fanno male. In campagna non si sfugge a questi inquinanti molto sensibili ai venti, ma a questi si aggiungono i prodotti chimici volatili dell’agricoltura che possono avere sinergie tossiche. Sono in aumento gli studi scientifici che mettono in relazione i valori di inquinamento dell'aria e l'insorgere e l'aggravarsi di alcune patologie.

AL LAVORO

Sono senza fine gli esempi di intossicazioni professionali sui luoghi di lavoro commesse con le specifiche dei prodotti e delle strutture/impianti. Negli uffici si è soggetti a respirare le sostanze volatili disperse dai materiali di arredo, computer e stampanti.

A CASA La casa può essere luogo di una sommatoria delle caratteristiche esterne dell’aria a quelle interne che individua anche nella presenza di acari (feci di acaro) e di residui volatili dei prodotti da pulizia, e dei prodotti di costruzione (edilizia e mobilio) fonti di vero e proprio inquinamento. A questo si aggiunge talvolta il Radon, un gas radioattivo che può risultare cancerogeno se inalato, in quanto emettitore di particelle alfa. La principale fonte di questo gas risulta essere il terreno (altre fonti possono essere in misura minore i materiali di costruzione, specialmente se di origine vulcanica come il tufo o i graniti e l'acqua), dal quale fuoriesce e si disperde nell'ambiente, accumulandosi in locali chiusi ove diventa pericoloso. Si stima che sia la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di sigaretta, ed alcuni studi evidenziano sinergie fra le due cause.

 

 

TOSSICITA' DEGLI OGGETTI

COSA? POSSIBILE TOSSICITA’

INDUMENTI I trattamenti dei prodotti tessili non garantiscono sempre il fissaggio dei coloranti che possono contenere metalli e composti amminici. Fate attenzione ai prodotti non made in Italy che arrivano da paesi che non seguono le nostre normative.

AL LAVORO Sono senza fine gli esempi di intossicazioni professionali sui luoghi di lavoro commesse con le specifiche dei prodotti e delle strutture/impianti. Negli uffici si è soggetti a respirare le sostanze volatili disperse dai materiali di arredo, computer e stampanti. In particolare il toner delle stampanti laser, una polvere finissima che normalmente contiene particelle di carbone, ferro e resina. Inoltre il forno fusore delle stampanti laser emette COV (benzene), formaldeide e ozono durante la sua attività, sostante riconosciute come cancerogene e/o tossiche.

GIOIELLI In alcuni casi fonte di nichel e altri metalli.

TEMPO LIBERO La piscina è fonte di cloro. Alcuni hobbies ci portano a contatto con molte sostanze tossiche come colle, vernici etc… come nel caso del modellismo.

CURA DEL CORPO Attraverso molti prodotti per la cura del corpo entriamo in contatto con: Fenossietanolo (phenoxyethanol) e il glicole dietilenico monoetiletere (ethoxydiglycol). I parabeni, sono una classe di composti organici utilizzati da oltre 50 anni come conservanti nell'industria cosmetica, farmaceutica, e alimentare per le loro proprietà battericide e funghicide. Sono presenti, anche sotto forma dei relativi sali in diverse formulazioni di cosmetici e farmaci sia per uso topico che parenterale. Alcuni parabeni trovano impiego come additivi alimentari. Alcuni ingredienti, contaminati da determinate sostanze, quali ad esempio il cancerogeno 1,4 dioxane, possono concorrere alla formazione di complessi nocivi. In discussione sono soprattutto gli ingredienti che appartengono alle categorie con suffisso PEG, Eth, Oxynol.

 

TOSSICITA' DEGLI STRUMENTI ELETTRONICI

STRUMENTI POSSIBILE TOSSICITA’

CELLULARE, COMPUTER, GRANDI IMPIANTI Il cellulare, il computer, i grandi impianti elettrici che creano forti campi magnetici possono creare interferenze con il funzionamento degli organi sino ad antagonizzare alcuni elementi (es. calcio magnesio). L'effetto più preoccupante di questo inquinamento potrebbe essere l’indebolimento dell’effetto barriera dei tessuti cellulari, dall’intestino alla barriera ematoencefalica.

INQUINAMENTO VISIVO

STIMOLO POSSIBILE TOSSICITA’

ILLUMINAZIONE DEI LUOGHI Forti bagliori continuati, luci ad intermittenza molto forti come in discoteca, l'utilizzo di schermi per giochi e computer possono nuocere alla salute e determinate patologie specifiche

IMMAGINI L'eccessiva frequenza di immagini di ogni tipo, soprattutto se continuamente cariche di significati non elaborati, può portare a profondi disagi. I bambini sono i soggetti più esposti a questo bombardamento di immagini/stimolo. Le immagini inquinanti non provengono soltanto dalla televisione. Anche cinema, computer, cartellonistica stradale e certe riviste offrono troppi stimoli visivi che vanno ben oltre la normale capacità di sopportazione della mente umana, senza dare il tempo di adattarsi.

EMOTIVITA' E STRESS

STIMOLO POSSIBILE TOSSICITA’

IL CLIMA EMOTIVO:

COME DORMO, COME MANGIO, COME LAVORO, COME VIVO Tra tutti i casi riportiamo il più estremo e studiato: la perdita di una persona amata genera uno stress ossidativo elevatissimo. Il clima emotivo influenza tutte le azioni diurne e il sonno; K. Hecht ha fatto studi approfonditi chiarendo che dormire non sempre coincide con recuperare e può generare un certo stress. La fase dell’assunzione del cibo è fortemente influenzata dal clima emotivo in cui vivo, quindi cosa mangio è tanto importante quanto il come mangio. Il come vivo (dato dal rapporto soprattutto con i contenuti inconsci) determina una tensione di fondo costante, come e perché? Perché gli eventi inconsci vengono gestiti e controllati attraverso tensioni ‘corporee’ inconsce che alterano le funzioni di organi e strutture fisiologiche.

http://info.pegaso.eu/pubblico/Pegaso_mappa_della_tossicita.pdf

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