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Categoria: "Cure Naturali"

Bacche di acai: proprieta', benefici e dove trovarle

Le bacche di acai sono piccoli frutti di colore blu originari della foresta pluviale sudamericana. Sono imparentate con i mirtilli, con cui condividono un elevato contenuto di antiossidanti.

 

 

Per secoli, le bacche di acai hanno rappresentato un alimento basilare per le popolazioni indigene dell'America Meridionale. Essi credevano che le bacche di acai potessero infondere forza e coraggio. Soltanto negli ultimi anni la ricerca scientifica ha iniziato ad indagare le loro proprietà benefiche per la salute.

Proprietà e benefici delle bacche di acai

 

Le bacche di acai sono ricche di antiossidanti considerati utili per proteggere il cuore e l'apparato cardiocircolatorio. Contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue e contengono steroli vegetali, preziosi per salvaguardare vasi sanguigni. Le sostanze benefiche presenti nelle bacche di acai migliorano la circolazione e rendono più elastiche le pareti delle arterie.

Secondo alcuni studi scientifici condotti presso l'Università Federale di Rio de Janeiro, l'estratto ricavato dalle bacche di acai è efficace per combattere i germi che minacciano il nostro organismo. Le bacche di acai vengono consigliate a coloro che vogliono dimagrire o tenere sotto controllo il proprio peso. Uno studio condotto dal National Institutes of Medicine ha dimostrato che la polpa ricavata dalle bacche di acai è in grado di ridurre gli effetti negativi di una dieta ricca di grassi.

Dalle bacche di acai viene estratto un olio portentoso per la pelle. Il suo impiego come ingrediente nei prodotti di bellezza e nelle creme antietà è piuttosto frequente. Le stesse bacce di acai, quando vengono inserite nell'alimentazione, aiutano la pelle a riacquistare lo splendore perduto ed un aspetto più salutare. Le popolazioni del Brasile utilizzano da secoli le bacche di acai come rimedio naturale per i problemi dell'epidermide.

Coloro che soffrono di problemi digestivi possono assumere le bacche di acai per trovare sollievo. Hanno proprietà disintossicanti, risultano utili per il fegato e sono un'importante fonte di fibre vegetali, indispensabili per il corretto funzionamento dell'intestino. Presentano proprietà anti-infiammatorie che contribuiscono a supportare il sistema immunitario ed a prevenire le reazioni allergiche.

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Più in generale, le bacche di acai proteggono le cellule di tutto il nostro organismo dagli attacchi dei radicali liberi e dall'azione degli agenti esterni. Presentano proprietà anti-cancro. Sono molto ricche di vitamina C e di acido ellagico, un polifenolo antiossidante. La combinazione delle due sostanze supporta il sistema immunitario.

Secondo uno studio scientifico pubblicato dal Journal of Agriculture and Food Chemistry, i polifenoli contenuti nelle bacche di acai sono in grado di ridurre la proliferazione delle cellule cancerogene fino all'86%. Le sostanze presenti nelle bacche di acai agirebbero annientando le cellule tumorali prima che esse si moltiplichino.

Le bacche di acai migliorano i livelli generali di energia del nostro organismo. Contribuiscono a contrastare l'affaticamento e lo stress. Secondo alcuni studi preliminari, il loro consumo potrebbe risultare utile per prevenire i sintomi tipici della menopausa, oltre che per migliorare la qualità dei rapporti sessuali, favorendo la circolazione sanguigna verso gli organi genitali, soprattutto per quanto riguarda gli uomini.

Dove trovare le bacche di acai

 

Le bacche di acai migliori provengono da agricoltura biologica. La loro assunzione viene facilitata dalla presenza in commercio di succhi e integratori a base dei loro estratti, che possono essere acquistati in erboristeria oppure tramite gli shop online. Il succo di acai biologico e puro al 100% è considerato utile per tenere il peso sotto controllo, proteggere il cuore e i vasi sanguigni e depurare l'organismo. E' ricco di omega 3, omega 6 e vitamine.

Le bacche di acai vengono inoltre vendute sotto forma di integratore naturale ad alta concentrazione. L'integratore a base di estratti di acai favorisce il metabolismo e la trasformazione dei grassi in energia, pernettendo di affrontare la giornata con più grinta. Inoltre, è consigliato per proteggere la vista. I prodotti disponibili sul mercato sono solitamente costituiti da capsule vegetali che racchiudono un elevata quantità di estratto concentrato di bacche di acai.

Ecco un'ultima opzione: le bacche di acai in polvere. La polvere di bacche di acai biologica è considerata il miglior modo per integrare questo prezioso frutto nella propria alimentazione. Viene usata come dimagrante, ma è allo stesso tempo ricca di benefici per la salute, per via del suo contenuto di vitamine, antiossidanti, amminoacidi e sali minerali, tra i quali troviamo calcio, potassio e fosforo. La polvere di bacche di acai deve essere disciolta in piccole quantità nell'acqua, nei frullati o nelle bevande per la colazione, in modo tale da renderne semplice e gradevole l'assunzione.

Marta Albè

http://www.greenme.it/mangiare/altri-alimenti/10851-bacche-di-acai-proprieta

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Congiuntivite: 10 rimedi naturali

La congiuntivite è un disturbo che colpisce gli occhi provocando arrossamento, lacrimazione e forte irritazione. Può essere provocata da virus e batteri. Viene accentuata dall'affaticamento degli occhi dovuto ad una lunga permanenza al computer.

 

 

Può inoltre rappresentare un sintomo di allergia o di eccessiva esposizione allo smog. Come comportarsi in caso di congiuntivite? Ecco alcuni rimedi naturali che possono essere d'aiuto per alleviare i fastidi.

1) Bustine di tè

 

Vi avevamo già parlato dei numerosi usi alternativi e delle proprietà benefiche del tè. Gli impacchi di tè possono essere d'aiuto in caso di congiuntivite. Tenete da parte due bustine che avrete utilizzato per la normale preparazione del tè, lasciatele raffreddare e applicatele sugli occhi arrossati pre trovare un po' di sollievo.

Leggi anche: 50 strabilianti usi alternativi del tè

2) Impacchi di camomilla

 

Gli impacchi di camomilla sono uno dei più noti rimedi a cui ricorrere in caso di congiuntivite e occhi arrossati. Dopo aver preparato la camomilla, conservate le bustine, lasciatele raffreddare e strizzatele prima di applicarle sugli occhi. Oppure imbevete di infuso di camomilla dei fazzoletti di cotone puliti e utilizzateli per degli impacchi sugli occhi da lasciare agire per qualche minuto.

3) Amamelide

 

L'amamelide, insieme all'olio essenziale di camomilla, è un valido rimedio naturale contro la congiuntivite. E' necessario aggiungere una goccia di olio essenziale di camomilla a un cucchiaio di tintura madre di amamelide (la si trova in erboristeria). Il composto deve essere mescolato a 30 millilitri di acqua di rose e lasciato riposare per 6/7 ore. Poi va filtrato attraverso una garza e applicato sugli occhi chiusi come un impacco.

Leggi anche: Congiuntivite: un semplice rimedio naturale da provare

4) Argento colloidale

 

L'argento colloidale è un antibiotico naturale che può essere utilizzato sia per le persone che per gli animali (non è testato su di essi). Una delle nostre lettrici, ad esempio, lo ha impiegato con successo per curare la sua cagnolina, che aveva una grave congiuntivite. Il trattamento è avvenuto applicando due o tre volte al giorno l'argento colloidale come collirio. Sugli animali può essere utilizzato per combattere infezioni causate da batteri e parassiti. E' adatto anche per noi, dato che elimina i germi e rafforza il sistema immunitario senza compromettere l'azione degli enzimi del nostro corpo.

Leggi anche: Argento colloidale ionico: un antibiotico naturale dai mille utilizzi

5) Limone

 

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Il limone non è soltanto un frutto dalle proprietà straordinarie, ma un vero e proprio farmaco naturale. E' adatto in caso di congiuntivite. Daniela, una delle nostre lettrici, ce lo ha suggerito, dopo averlo provato si di sé. Il succo di limone, a suo parere, è uno dei più potenti ed efficaci colliri. Il dolore durerebbe solo pochi secondi, per dare spazio ad un effetto decongestionante. Daniela ha usato il succo di limone contro la congiuntivite nella quantità di 1 goccia per occhio 2 o 3 volte al giorno, risolvendo il problema nel giro di un paio di giorni.

Leggi anche: 22 usi, alimentari e non, del limone

6) Malva

 

Come la camomilla, la malva è una pianta officinale dall'effetto calmante, adatta per gli macchi sugli occhi in caso di congiuntivite. In erboristeria è possibile acquistare della malva in bustine per la preparazione di un infuso, seguendo le istruzioni riportate sulla confezione. Potrete applicare come impacco, sugli occhi chiusi, le bustine di malva strizzate e lasciate raffreddare o dei fazzolettini imbevuti nell'infuso tiepido o freddo.

7) Acqua fredda

 

L'acqua fredda è il rimedio più immediato ed alla portata di tutti in caso di congiuntivite. Gli impacchi di acqua fredda vengono consigliati soprattutto per la congiuntivite virale, per dare sollievo a dolore e prurito. La congiuntivite virale può essere una delle conseguenze di un forte raffreddore o di un'influenza. Per evitare il contagio degli occhi da parte dei virus quando siete ammalati, evitate di strofinarli con le dita.

Leggi anche: Congiuntivite virale: come difendersi in caso di influenza

8) Eufrasia

 

L'eufrasia è un rimedio erboristico adatto per alleviare i sintomi dell'infiammazione oculare causata dalla congiuntivite. Può essere acquistata in erboristeria per la preparazione di un infuso che dovrà essere filtrato ed utilizzato freddo per la preparazione di impacchi calmanti da applicare sugli occhi. L'eufrasia viene utilizzata anche sotto forma di rimedio omeopatico.

9) Agopuntura

 

L'agopuntura viene indicata come un rimedio utile a cui ricorrere in caso di congiuntiviti leggere o dovute ad allergie. L'agopuntura ha un'azione antinfiammatoria ed antidolorifica locale, che può risultare efficace per alleviare dolore e rossore. E' necessario affidarsi ad un esperto per sottoporsi al trattamento più adatto.

LEGGI anche: Agopuntura: 10 possibili applicazioni

10) Medicina cinese

 

Soprattutto in caso di congiuntivite provocata da allergie, la medicina cinese suggerisce di intervenire nel trattamento del disturbo attraverso una maggiore cura dell'alimentazione. Potrà essere utile evitare carni rosse, crostacei, spezie, caffè e cibi troppo grassi e conditi. Tra gli alimenti consigliati troviamo orzo, zucchine, melone, sedano, broccoli, carote, alghe, cachi, anguria, verza e cicoria.

Marta Albè

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/10876-congiuntivite-rimedi-naturali

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Mirtilli contro cistiti e infezioni (ma utile anche per i cateteri)

Potere antinfettivo per nuovi materiali

Da 100 anni la medicina tradizionale suggerisce il consumo di mirtillo e dei suoi estratti per combattere cistiti e infezioni urinarie, disturbi diffusi a tutte le età, prevalentemente nelle donne. Sono oltre 150 milioni i casi ogni anno e il consumo di antibiotici per combattere il problema è uno dei più elevati. Una ricerca della McGill University, in Canada, ha svelato adesso un altro tassello del meccanismo medico che permette al cranberry, varietà di mirtillo rosso americano, di liberare le vie urinarie dai batteri. In particolare, spiega lo studio pubblicato sul Canadian Journal of Microbiology, il potere antimicrobico e antinfettivo è concentrato nelle proantocianidine, una classe di polifenoli e quindi di potenti antiossidanti, che riescono ad inibire diversi batteri. È il caso di Proteus mirabilis: il mirtillo rosso riduce la mobilità di questo batterio impedendo la formazione del flagello, organello che permette ai microrganismi di muoversi. Lo stesso potere agisce su Escherichia Coli, batterio presente in colonie popolatissime nell'intestino, ma anche agente infettivo se presente nei cibi e in ambienti poco igienici.

 

I colori della salute: resveratrolo e antocianine contro il declino cognitivo

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Oltre a evidenziare il ruolo che “il consumo di cranberry potrebbe ricoprire nella prevenzione delle infezioni croniche”, i ricercatori canadesi guidati da Nathalie Tufenkji, hanno diretto la loro attenzione anche su due benefici ulteriori. La riduzione dell'uso di antibiotici per curare le infezioni del tratto urinario che si traduce in minor costi sanitari, ma anche in un freno al fenomeno della resistenza batterica che produce microrganismi sempre meno vulnerabili ai farmaci. L'altro fronte è lo sviluppo di prodotti biomedicali a cui gli estratti attivi di cranberry potrebbero aggiungere efficacia antibatterica. I ricercatori pensano a nuovi biomateriali – silicone più antocianine – che, per restare nello stesso campo, sarebbero utili alla creazione di cateteri “naturalmente” antimicrobici in grado di ridurre il numero di infezioni e i casi ospedalieri.

http://salute24.ilsole24ore.com/articles/15652-mirtilli-contro-cistiti-e-infezioni-ma-utile-anche-per-i-cateteri

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Cancro: nuova cura ricavata da una molecola contenuta nel caffe'. La scoperta e' italiana

Il tumore è una patologia molto virulenta nonché principale causa di morte dei paesi industrializzati. Per questa grave malattia non sono state ancora trovate cure efficaci ed è quindi oggetto di continue ricerche. Fortunatamente questa volta la ricerca è made in Italy e proviene dall'Università di Urbino. Il lavoro è il frutto di una sinergia multidisciplinare tra due gruppi di ricerca, quelli del dott. Mirco Fanelli di estrazione prettamente biomedica, e l'altro, del prof. Vieri Fusi, prettamente chimica.

Il Dott. Fanelli e il Prof. Fusi hanno individuato nel "maltolo", sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività antineoplastica. Questa scoperta rappresenta un notevole passo in avanti nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro tanto da avere ottenuto il brevetto nazionale, nell'attesa di quello internazionale.

Della scoperta tutta italiana avevamo già parlato in QUESTO articolo, la nostra Redazione ha voluto però approfondire ulteriormente l'argomento realizzando un'intervista al team di Ricerca Vieri Fusi/ Mirco Fanelli.

IBTimes: A che punto è l'iter relativo all'ottenimento del brevetto internazionale per la scoperta della vostra molecola?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: Il brevetto internazionale, dopo l'approvazione di quello a livello nazionale, sta seguendo il suo iter burocratico nei vari paesi di sottomissione senza intoppi e al momento la nostra classe di molecole è coperta dallo sfruttamento da parte di terzi grazie anche allo sforzo economico della nostra università, l'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo", che ha creduto in noi e ci ha sostenuto finora in questo iter.

IBTimes: Secondo voi a che punto si trova la ricerca nel campo oncologico e quali sono gli sviluppi futuri? Pensate che la "nutraceutica", o comunque molecole ricavate da sostanze naturali, svolgeranno un ruolo sempre più importante?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: La ricerca è in continuo avanzamento e affinamento sia per comprendere sempre di più i meccanismi alla base dello sviluppo dei vari tumori che per lo sviluppo di approcci e terapie sempre più "intelligenti" sia a livello farmacologico che biologico per contrastarli e/o eliminarli. Ad oggi, c'è urgente necessità di terapie per affrontare alcuni tipi di tumori particolarmente aggressivi e ad oggi incurabili e quei tumori che si sviluppano (o sopravvivono) in seguito a trattamenti terapeutici (le cosiddette recidive); per tanto, si cerca di sviluppare molecole (più o meno intelligenti) capaci di risolvere questi problemi. Inoltre, si cerca di comprendere sempre più le peculiarità molecolari (genetiche ed epigenetiche) cruciali nello sviluppo tumorale e della sua sensibilità ai farmaci; la conoscenza dei meccanismi molecolari "errati" che portano all'insorgere della cellula neoplastica potrà portare in un prossimo futuro al design di nuove molecole terapeutiche sempre più selettive.

Per quanto ci riguarda la "nutraceutica", noi non possiamo avere un approccio limitativo o preferenziale riguardo le molecole da sviluppare con possibile azione in qualsiasi campo. A nostro avviso, bisognerebbe sgombrare il campo da pregiudizi sugli effetti benefici di molecole o composti provenienti da sostanze naturali contro quelli di origine sintetica; la provenienza naturale non ne garantisce azione benefica, tollerabilità ed azione efficacie, basti pensare a tutti i veleni naturali che esistono. Chi assicurerebbe un'azione benefica ad un decotto di cicuta o di oleandro!. Quello che è importante è la conoscenza dell'azione e dei meccanismi di un composto, sia un principio naturale come di un composto sintetico, questo può portare ad eventuali modificazioni sintetiche per esaltarne e migliorarne l'azione specifica. In altri termini, se anche la natura ci avesse fornito tutti gli ingredienti necessari per migliorare la nostra qualità di vita biologica, sta a noi attraverso il nostro studio scoprirli, accoppiarli, modificarne la struttura molecolare per far sì che ciò avvenga. La classe di molecole sviluppata si pone su questa traccia.

Team di ricerca Prof. Mirco Fanelli | Credit:

Team di ricerca Prof. Mirco Fanelli | Credit: Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo"

IBTimes: Si arriverà un giorno alla sostituzione di farmaci oncologici tradizionali con quelli di derivazione naturale, con meno controindicazioni e ad azione più localizzata?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: Al momento, per quanto detto sopra, la nostra risposta non può essere che negativa.

Noi invitiamo a non aver paura del "non naturale" come a diffidare dall'origine "naturale"; il nostro organismo non distingue se il farmaco assunto sia di origine naturale o sintetica ma reagisce solo ai suoi componenti molecolari. Ogni farmaco assunto deve sottostare a protocolli che ne determinino l'azione e gli effetti sul nostro organismo indipendentemente dall'origine, questa deve essere la garanzia per l'utente. Le controindicazioni come l'azione più o meno localizzata non sono dovute alla provenienza ma al principio contenuto nel farmaco (in molti casi una sola molecola).

 

IBTimes: Come siete venuti a conoscenza delle proprietà del maltolo?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: Il maltolo è una molecola conosciuta a livello chimico e da solo ha l'effetto conosciuto di esaltatore di dolcezza, di aroma nonché di antiossidante. La scelta di sviluppare una classe di molecole dal maltolo è stata dettata dalla sua struttura molecolare da cui dipendono le sue proprietà chimiche e quindi la reattività ma da solo il maltolo non svolge l'azione che noi abbiamo rilevato. Esso è attivo e svolge l'azione antiproliferativa solo quando è parte integrante di una struttura chimica più complessa e che è stata sintetizzata e sviluppata nel nostro laboratorio di ricerca.

 

IBTimes: A che punto ci troviamo della ricerca? Sono stati registrati ulteriori sviluppi in merito all'efficacia della molecola? Quando comincerà la fase di sperimentazione clinica? Sviluppi immediati e futuri?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: La ricerca ovviamente sta procedendo, stiamo allargando la casistica verso più target tumorali e stiamo estendendo e approfondendo gli esperimenti in vivo su alcune delle classi di tumori che già avevano risposto positivamente in vitro (un lavoro dovrebbe uscire tra poco su un'importante riviste internazionale del settore). Al momento ci siamo focalizzati su due molecole appartenenti a questa classe e gli esperimenti hanno finora sempre dato risultati positivi e incoraggianti. Siamo in attesa di una partnership (pubblica o privata) che ci permetta di poter approfondire gli studi in vivo che sono molto costosi nonché ci permetta di passare alla vera fase clinica. In questi casi, la sperimentazione clinica ha sempre un iter molto lento ma soprattutto occorrono molti fondi e infrastrutture a cui da soli non possiamo avere accesso.

IBTimes: Ci potete spiegare nello specifico come agisce la molecola?

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: Come potete capire, parte dell'azione di questa classe di molecole è coperta da brevetto e non è affatto semplice spiegarla in due parole. Quello che a oggi possiamo dire è che tali molecole, un volta fornite alle cellule tumorali ne alterano la capacità di replicazione e le inducono in ultimo, ad un vero e proprio suicidio (denominato morte cellulare programmata). La novità risiede nel fatto che esse sembrano agire attraverso nuovi meccanismi riconducibili a modificazioni strutturali della cromatina.

Questa sembra essere dovuto alle proprietà chimico-fisiche di queste molecole che le rende capaci sia di raggiungere l'interno della cellula che di esplicare le loro funzioni nel nucleo, dove risiede il nostro genoma. La somministrazione delle due nuove molecole altera enormemente l'espressione genica in funzione di una risposta atta a eliminare quelle micro modificazioni che tali molecole sono capaci d'indurre all'interno della cellula.

Tale meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplastica, è alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali.

Prof. Vieri Fusi/ Prof. Mirco Fanelli: Avete scoperto qualche principio che in sinergia può aumentare l'efficacia della molecola?

Questo è forse l'aspetto ancor più innovativo e recentemente sviluppato della nostra ricerca; purtroppo anche qui non possiamo approfondire troppo l'argomento ma abbiamo evidenziato che l'azione combinata delle nostre molecole con alcuni principi già in uso e in vendita diventa sinergico e migliorativo rispetto alla loro azione isolata, aprendo la prospettiva di un utilizzo combinato per aggredire patologie ad oggi incurabili.

 

 

 

Read more: http://it.ibtimes.com/articles/52878/20130716/tumore-cancro-intervista-mirco-fanelli-vieri-fusi-cura-contro-il-cancro-dal-caffe-universita-di-urbi.htm#ixzz2ZCInXKcM

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Piedi e cattivi odori: 10 rimedi naturali

Con l'estate a l'arrivo del caldo la sudorazione aumenta, anche a livello dei piedi, che dovrebbero però essere sempre freschi e profumati. Come risolvere il problema del cattivo odore dei piedi?

 

 

Fortunatamente esistono dei rimedi naturali e fai-da-te per arginare e per prevenire il problema che aumenta si si fa uso di scarpe chiuse e di gomma che impediscono la traspirazione. Scopriamone insieme alcuni.

1) Vodka

 

Ricorrere a della vodka è un rimedio rapido per deodorare e rinfrescare i piedi durante l'estate. E' necessario utilizzare un panno imbevuto con della vodka da strofinare sui piedi. Questa bevanda alcolica ha un'azione efficace contro i cattivi odori e i batteri. Funziona da disinfettante e da antisettico, proteggendo i piedi dalle infezioni e dai germi.

Leggi anche: Vodka: come utilizzarla per le pulizie di casa e non solo

 

2) Aceto

E' possibile unire all'acqua del pediluvio dell'aceto di vino o dell'aceto di mele per ottenere un effetto deodorante. Il pediluvio deve essere formato da due parti di acqua e da una parte di aceto, l'acqua utilizzata dovrà dunque essere di quantità doppia rispetto all'aceto. Un pediluvio efficace ha la durata di 20 minuti. L'aceto non soltanto elimina i cattivi odori, ma aiuta a contrastare l'eventuale presenza di funghi e micosi.

Leggi anche: 10 usi alternativi per l'aceto di mele

 

3) Tè nero

 

Un ulteriore rimedio naturale per contrastare i cattivi odori dei piedi è costituito da un pediluvio a base di tè nero. Una tazza di tè nero tiepido può essere mescolata all'acqua del catino per il pediluvio. L'azione deodorante è data dalla presenza di tannini nella bevanda, che possono aiutare a contrastare la sudorazione eccessiva e dunque a tenere a bada i cattivi odori.

 

4) Bicarbonato di sodio

 

Un'ulteriore opzione è costituita da un pediluvio caldo a base di bicarbonato di sodio. Si dovranno aggiungere all'acqua da utilizzare semplicemente due cucchiai di bicarbonato. Dopo il pediluvio, i cattivi odori risulteranno scomparsi. Il bicarbonato può essere utilizzato anche per deodorare le scarpe e le scarpiere, riponendolo in piccoli sacchetti o contenitori.

 

 

5) Salvia

 

La salvia è una pianta aromatica e officinale dal naturale potere deodorante. Per un pediluvio contro i cattivi odori è possibile preparare un decotto a base di foglie di salvia fresche. Portate ad ebollizione in mezzo litro d'acqua una manciata di foglie di salvia appena raccolte, lasciate sobbollire per 15 minuti e fate raffreddare prima di filtrare. Aggiungete il decotto di salvia all'acqua per il pediluvio.

 

 

 

6) Amido di mais

 

L'amido di mais (o maizena) può essere utilizzato per la preparazione casalinga di un deodorante in polvere per i piedi, da applicare come se si trattasse di un borotalco, e che risulta adatto anche per eliminare i cattivi odori dalle suole e dall'interno delle scarpe, oltre che per assorbire il sudore. Utilizzate piccole quantità di amido di mais puro o addizionato con poche gocce di olio essenziale di lavanda o di eucalipto, per ottenere anche un effetto profumato.

 

 

7) Prezzemolo

 

Come la salvia, anche il prezzemolo è dotato di un potere deodorante naturale. Un pediluvio con l'aggiunta di un decotto di prezzemolo lascerà i piedi deodorati e profumati. Portate ad ebollizione in mezzo litro d'acqua una manciata di foglie di prezzemolo fresco, lasciate sobbollire per 15 minuti e versate il decotto freddo, anche senza filtrare, nel catino per il pediluvio insieme all'acqua necessaria.

Leggi anche: Orto sul balcone: il prezzemolo

 

8) Sale

 

Ecco un rimedio per deodorare i piedi molto semplice e davvero alla portata di tutti. Si tratta di aggiungere del comune sale da cucina, meglio se grosso, all'acqua calda da utilizzare per il pediluvio. Aggiungete un paio di cucchiai di sale al vostro catino d'acqua e lasciate i piedi in immersione per 10 minuti.

 

 

9) Limone

 

Il limone è ben noto come rimedio naturale efficace per eliminare i cattivi odori dalle mani, causati soprattutto dal contatto con alimenti dal forte aroma, come aglio, porri e cipolle. Il medesimo rimedio vale anche per i piedi e consiste nel strofinarli con alcune gocce di succo di limone o con la parte interna della buccia di un limone spremuto.

 

 

10) Zenzero

 

Con un pezzetto di zenzero è possibile preparare un decotto per risolvere il problema dei cattivi odori dei piedi. Lasciate cuocere una manciata di fettine di zenzero in acqua bollente per 15-20 minuti. Lasciate raffreddare e filtrate. Aggiungete il liquido ottenuto all'acqua del pediluvio e utilizzate una piccola quantità di decotto puro per strofinare i piedi ogni sera, con costanza, in modo da raggiungere i risultati desiderati.

 

 

Marta Albè

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/10813-piedi-cattivi-odori-rimedi-naturali

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