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Categoria: "Cure Naturali"

Orzaiolo: rimedi naturali

Cosa fare quando si presenta un orzaiolo? Si tratta di un'infiammazione acuta che interessa le ghiandole sebacee situate nei pressi delle palpebre. Può formarsi all'interno o all'esterno. L'orzaiolo è un disturbo di tipo infettivo da non confondere con il calazio, che si presenta quando il dotto di una delle ghiandole oculari risulta ostruito.

 

 

I rimedi naturali possono rappresentare un aiuto molto utile, ma non è detto che siano miracolosi o sempre risolutivi. Per questo motivo, soprattutto nei casi più gravi, è bene consultare il proprio medico o un erborista di fiducia.

1) Bottiglia dell'olio

 

E' il rimedio della nonna più popolare quando si tratta di orzaiolo. Consiste nel guardare nella bottiglia dell'olio per qualche secondo, o meglio, nell'appoggiare l'occhio all'imboccatura della bottiglia d'olio aperta. C'è chi giura di essere guarito proprio così da questo disturbo. Del resto, tentare non costa nulla. E ricordiamo che all'olio extravergine sono state attribuite numerose proprietà curative. La scienza lo paragona all'ibuprofene come antidolorifico.

Leggi anche: 23 usi alternativi dell'olio d'oliva

2) Tè verde

 

Applicate sulla zona interessata dell'infuso di tè verde, se volete che l'orzaiolo scompaia rapidamente. Utilizzate il tè verde dopo averlo filtrato e lasciato raffreddare, così che possa risultare tiepido, ma non bollente. Per l'applicazione servitevi di un batuffolo di cotone. Lasciate agire per qualche minuto senza strofinare.

Leggi anche: 50 strabilianti usi alternativi del tè

orzaiolo

3) Acqua calda

 

Un impacco di acqua calda può essere utile per trattare l'orzaiolo. In questo caso il caldo, piuttosto che il freddo, aiuta a ridurre il gonfiore. Provate ad immergere in acqua calda un fazzoletto di stoffa o una garza e ad applicarlo sull'occhio per 5-10 minuti.

4) Aloe

 

L'aloe è considerato un prodotto adatto per favorire la scomparsa dell'orzaiolo. Applicate il gel d'aloe direttamente sulla zona interessata, in piccole quantità, come nel caso di un impacco. altrimenti potrete utilizzare una foglia d'aloe dopo averla incisa, applicandola dalla parte interna per qualche minuto, in modo che la sostanza benefica entri a contatto con l'orzaiolo.

LEGGI anche: 20 fantastici utilizzi dell'Aloe Vera

5) Semi di coriandolo

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Se avete a disposizione dei semi di coriandolo, preparate un infuso a freddo, un rimedio naturale considerato utile per ridurre il gonfiore dell'orzaiolo. Versate un cucchiaino di semi di coriandolo in un bicchiere d'acqua. Lasciate riposare per un'ora, filtrate e utilizzate il liquido ottenuto per risciacquare l'occhio.

6) Camomilla

 

Immergete una bustina di camomilla in un bicchiere d'acqua. Potrete utilizzare le bustine imbevute dopo la preparazione della bevanda e dopo averle lasciata intiepidire. Applicate la bustina di camomilla sull'occhio, in posizione sdraiata, e lasciate agire per 15-20 minuti. Ripetete il rimedio anche 2 o 3 volte al giorno.

7) Foglie di acacia

 

Raccogliete una manciata di foglie di acacia e portatele ad ebollizione in un pentolino, con 500 millilitri d'acqua. Lasciate sobbollire per 5 minuti e filtrate il liquido. Rimuovete le foglie e lasciate raffreddare. Quando risulterà tiepido, imbevete un panno nell'acqua e applicatelo sull'occhio, in modo da ottenere un impacco caldo. Lasciate agire per 15-20 minuti alla sera, prima di andare a dormire.

8) Curcuma

 

Versate 2 cucchiaini di curcuma in polvere in un bicchiere d'acqua. Mescolate, trasferite in un pentolino e portate ad ebollizione. Lasciate sobbollire fino a quando la quantità d'acqua si sarà dimezzata. Filtrate il liquido attraverso un telo sottile, più volte, fino a rimuovere i granelli di curcuma. Applicate il liquido filtrato in gocce sull'orzaiolo un paio di volte al giorno.

LEGGI anche: Curcuma: le straordinarie proprieta' curative

9) Anello d'oro

 

Si tratta di un altro dei rimedi popolari più noti in passato per quanto riguarda la cura casalinga dell'orzaiolo. Si crede che appoggiare e strofinare delicatamente sull'orzaiolo un oggetto in oro, come un anello, un ciondolo o un orecchino, possa portare il rigonfiamento a scomparire più rapidamente.

10) Cura con le erbe

 

Per un approccio più scientifico, ma pur sempre naturale, l'enciclopedia "La salute senza medicine - Curiamoci con le erbe naturali" consiglia di eseguire periodicamente una cura a base di dulcamara, genziana, betulla e menta per prevenire l'orzaiolo. Per intervenire localmente, si consigliano impacchi a base di infuso di salterella.

Conoscete altri rimedi naturali contro l'orzaiolo?

Marta Albè

http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/11530-orzaiolo-rimedi-naturali

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Nichel: 10 alimenti che lo contengono in maggiore quantita'

L'allergia e l'intolleranza al nichel sono sempre più diffuse. Possono presentarsi sia a livello cutaneo che alimentare. Chi è fortemente allergico o intollerante al nichel potrebbe ricevere dal proprio medico alcune indicazioni sui cibi da preferire, da limitare o da escludere. La maggior parte degli alimenti contiene nichel e una dieta fatta di privazioni e di esclusioni spesso diventa difficile da seguire. Alcuni alimenti contengono nichel più di altri.

 

 

Chi ha una forte intolleranza o allergia al nichel, dovrebbe evitare in generale gli alimenti contenuti in scatolette di alluminio e lattine e preferire le confezioni in vetro. Attenzione anche alle pentole in alluminio e alle padelle in teflon. In genere si consiglia di sostituire il più possibile le pentole e le teglie con alternative in vetro pirex. Se l'allergia al nichel non è soltanto alimentare, ma anche da contatto, fate attenzione soprattutto ai gioielli, oltre che ai gancetti, ai bottoni e alle cerniere di abiti, scarpe e accessori.

La tolleranza all'allergene può variare molto da un soggetto all'altro. Di norma chi è allergico o intollerante al nichel a livello alimentare sa quali sono i cibi che è in grado di consumare soltanto in piccole quantità o quali sono gli alimenti che preferisce evitare per salvaguardare la propria salute. Alcuni medici potrebbero suggerirvi di evitare determinati alimenti per un certo periodo. Online sono presenti numerose tabelle che indicano gli alimenti più o meno adatti a chi mal sopporta il nichel, ma è sempre bene valutare con il proprio medico il da farsi e seguire una dieta adatta a seconda delle proprie esigenze e condizioni di salute. Ciò che è certo, è che alcuni alimenti contengono più nichel di altri. Ecco un breve elenco di alcuni degli alimenti che contengono più nichel:

1) Cioccolato e cacao in polvere: il cioccolato è una delle fonti di nichel più concentrate. Il cioccolato fondente ne contiene 2,6 microgrammi per grammo, il cioccolato al latte 1,2 e il cacao in polvere 9,8.

2) Anacardi: gli anacardi contengono 5,1 microgrammi di nichel per grammo. Tra la frutta secca, gli anacardi sono una delle maggiori fonti di nichel, a cui sarà necessario fare più attenzione, soprattutto se presenti in tracce nei prodotti industriali e confezionati.

3) Pomodori e ortaggi: tra gli ortaggi più ricchi di nichel troviamo i pomodori, ma il nichel è contenuti anche in asparagi, broccoli, carote, cavoli, cavolfiori, fagiolini, finocchi, lattuga, sedano, radicchio e altri ortaggi. Sono di solito più tollerati: cetrioli, zucca, zucchine, melanzane e peperoni.

4) Spinaci: anche gli spinaci contengono una certa quantità di nichel, pari a 0,30 microgrammi per grammo e sono tra le verdure da tenere maggiormente sotto controllo in caso di allergia o intolleranza al nichel, accanto a cibi come pomodori e lenticchie.

5) Legumi e frutta secca: chi è allergico al nichel potrebbe dover moderare il consumo di legumi e di frutta secca, con particolare riferimento alle lenticchie, ai ceci, alla soia, alle noci, alle nocciole e alle mandorle. I fagioli rossi, ad esempio, contengono 0,45 microgrammi di nichel per grammo.

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6) Frutta essiccata: la frutta essiccata contiene quantità di nichel maggiori rispetto alla frutta fresca. ciò potrebbe dipendere anche dai trattamenti industriali. Tra la frutta essiccata possiamo trovare fichi, uvetta, albicocche e prugne.

7) Bevande: chi è particolarmente sensibile al nichel dovrebbe fare attenzione ad alcune bibite e bevande, con particolare riferimento alla cioccolata, al caffè, al tè e alla birra, ma anche a tutte le bibite contenute in lattina.

8) Cibi in scatola: i cibi conservati possono incrementare il loro contenuto di nichel a causa del materiale del contenitore. Attenzione a lattine e scatolette. Tra i cibi in scatola si possono trovare tonno, carne, legumi, frutta e verdure. Meglio scegliere le alternative fresche o confezionate in altri materiali in caso di allergia al nichel.

9) Cereali: tra i cereali più ricchi di nichel troviamo l'avena, il mais, il miglio e il grano saraceno. Bisogna prendere in considerazione sia i cereali in chicco che le relative farine e i prodotti confezionati che possono contenerle.

10) Frutti di mare e pesce: per quanto riguarda gli alimenti non vegetali, tra le maggiori fonti di nichel troviamo i frutti di mare e il pesce (ben nota fonte di metalli pesanti), con particolare riferimento alle ostriche, al salmone, ai gamberi e alle cozze, ma anche ad aringhe e sgombri.

Alimenti contenenti Nichel

Tra gli alimenti da limitare o evitare, a seconda dei casi, si trovano anche alcuni tipi di latticini, come formaggi fusi, formaggini, yogurt al malto o ai cereali e panna montata; alcuni tipi di dolci, come il marzapane e la liquirizia e tutto ciò che contiene cacao o cioccolato. Attenzione anche al lievito chimico e ai cibi che lo contengono, alla composizione degli integratori di vitamine e di minerali, ai funghi, alla margarina e ad alcuni tipi di frutta fresca, tra cui pere, albicocche, ananas e kiwi, oltre che ai grassi vegetali idrogenati, al dado da brodo, alle patatine fritte e alle gallette di mais o di avena. Il panorama degli alimenti permessi o da evitare è molto variegato.

E' forse impossibile seguire una dieta che escluda del tutto il nichel. Può capitare di essere sensibili a certi alimenti, ma di tollerarne bene altri, anche se contengono nichel. Per compiere le scelte migliori, soprattutto nei casi più gravi, è bene rivolgersi ad uno specialista.

Marta Albè

http://www.greenme.it/mangiare/alimentazione-a-salute/11568-nichel-alimenti-da-evitare

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ROSACEA : cure naturali

Le cure naturali per curare acne rosacea naturalmente? Le cure naturali per la rosacea purtoppo possono interessare moltissime persone vista la diffusione della patologia, la rosacea una malattia cronica della pelle e tendenzialmente donne, di carnagione chiara di età compresa tra 30 e 60 anni hanno una maggiore probabilità di esserne colpite. I sintomi ed i segni della rosacea comprendono, zone arrossate sul viso, bolle rosse o pustole sul naso, guance, fronte e / o il mento, evidenti piccoli vasi sanguigni sul naso e / o le guance (detti teleangectasie) e tendenza ad arrossamenti ed arrossire.

 

 

 

Cure naturali acne rosacea

Acne rosacea cure naturali

Rosacea può anche presentarsi sotto forma di naso rosso a patata.

 

Ciò viene chiamato rinofima.

 

Oppure come una sensazione di bruciore sugli occhi, e ciò viene chiamato rosacea oculare.

 

Possibili trattamenti e cure utili per migliorare la condizione del soggett ocolpito da acne rosacea:

Durante i trattamenti convenzionali per la rosacea è bene evitare i fattori scatenanti della rosacea che potrebbero avere effetti negativi anche sulla cura. La terapia laser può essere una buona soluzione per ridurre le vampate di calore e la comparsa di vasi sanguigni.

 

Crema a base di Chrysanthellum Indicum, una pianta molto efficace nella cura della rosacea. Infatti i componenti di tale pianta sembrano rafforzare i capillari. Un ampio studio che ha coinvolto 246 persone affette da rosacea ha testato la sicurezza e l'efficacia di una crema contenente un estratto di cento Chrysanthellum indicum (applicata 2 volte al giorno). Dopo 12 settimane dal trattamento i risultati della cream sono stati molto evidenti e si è verificato un netto miglioramenti dei sintomi della rosacea come gli arrossamenti delle zone del viso compite dalla rosacea.

Crema al tè verde. Uno studio svolto nel 2005 negli Stati Uniti ha dimostrato come questa crema aiuti coloro affetti da rosacea. Molte persone che sono state coinvolte nei test di tale studio avevano bolle rosse e pustole, altre avevano degli evidenti vasi sanguini. Ad alcuni ( coloro con le pustole) è stata applicata, due volte aggiorno, la crema al tè verde e ad altri una normale crema di tipo placebo. Solo coloro a cui è stata applicata la crema al tè verde, dopo 4 settimane hanno mostrato netti miglioramenti.

Crema a base di Niacinamide: questa sostanza è composta dalla Vitamina B3 e viene tipicamente utilizzata per curare la rosacea. Si pensa che serva a migliorare la barriera cutanea, migliorare il livello di umidità della pelle, e ridurre l' infiammazione. Uno studio simile a quello effettuato sulla crema al Tèverde ( una parte di persone hanno usato la crema di Niacinamide ed altre una crema base di tipo placebo) ha dimostrato che coloro che hanno usato la crema a base di Niacinamide hanno avuto un miglioramento nella barriera cutanea.

Liquirizia: trattamento topico usato per la rosacea. Studi effettuati sulla liquirizia hanno dimostrato che questa serve ad alleviare l'arrossamento cutaneo entro 4 a 8 settimane dall'uso di tale pianta.

Enzimi digestivi: Alcune persone che hanno la rosacea spesso soffrono di indigestione, soprattutto dopo aver mangiato pesante. Uno studio ha dimostrato che aggiungendo enzimi digestivi ai cibi, i pazienti hanno trovato miglioramento nella digestione e della rosacea.

Vitamine di tipo B: Uno studio ha dimostrato che l' inadeguata riboflavina, causata da un apporto alimentare insufficiente o di scarso assorbimento nel tratto digestivo, può essere associato alla rosacea. Ecco perché è consigliata l'implementazione di Vitamina B.

Crema a base di acido azelaico: tale crema ha elementi presenti nel frumento, nel segale e nell'orzo. Tali elementi pare abbiano un effetto molto positivo nella cura della rosacea, riducendo le pustole, gli arrossamenti e le bolle. In particolare, l'Università British Columbia ha fatto uno studio che ha scoperto che una crema fatta al 20% di acido azelaico è altrettanto efficace rispetto al metronidazolo topico (crema 0,75 per cento) nel ridurre il numero di papule. Inoltre, entrambe le creme hanno apportato un pari miglioramento dei sintomi di secchezza, bruciore, prurito della pelle affetta da rosacea. Fra gli effetti collaterali dell' acido azelaico: esaltazione delle zone scure della pelle.

Intolleranze alimentari: anche queste possono causare la rosacea in quanto gli alimenti possono provocare il rilascio di sostanze chimiche che dilatano i vasi sanguigni . Infatti è bene mangiare in modo da rispettare le proprie intolleranze alimentai.

9) Aceto di mele: il mangiare con un condimento di aceto di mele è uno dei rimedi "casalinghi" per la rosacea. Si pensa l'aceto di mele stimoli il rilascio di enzimi digestivi che contribuiscono la normalizzazione dell'equilibrio batterico intestinale.

Altri rimedi naturali per la rosacea:

Aloe

Bardana

Camomilla

Betaina HCl

Trifoglio rosso

Rosa

Selenio

Vitamina B

Zinco

Considerazioni finali sulle cure naturali per l'acne rosacea:

In conclusione, se pensi che il rossore sulle gote che non scompare, o che le bollicine sottocutanea della zona più rossa del tuo viso siano normali, forse è il caso di consultare un medico. Qualora si trattasse di rosacea, ci sono tantissime soluzioni naturali come hai potuto imparare in questo articolo.

http://www.inerboristeria.com/acne/cure-naturali-acne-rosacea.html

 

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La rosacea è una malattia infiammatoria cronica della pelle (dermatosi) che colpisce prevalentemente la parte centrale del viso (guance, naso,fronte). La pelle del volto si presenta arrossata con papule, pustole e teleangectasie. Spesso si assiste a un ispessimento (ipertrofia) dei tessuti, che a volte diviene particolarmente evidente a livello del naso, che si presenta gonfio e bulboso (rinofima). Oltre ai problemi cutanei, la rosacea può provocare, seppur raramente, manifestazioni oculari (per esempio, blefarocongiuntivite) e cheratite. Pur assumendo a volte un aspetto acneico, si differenzia dall’acne essenzialmente per l’età di insorgenza e per l’assenza di comedoni. Questa dermatosi si presenta prevalentemente nelle persone di mezza età e nelle persone con carnagione e capelli chiari. Le donne ne sono colpite più degli uomini. Le cause di insorgenza della rosacea sono sconosciute, ma si ritiene probabile un’origine vascolare legata sia a una predisposizione genetica sia a cause ambientali. La tendenza ad arrossire facilmente in conseguenza a stimoli emotivi (eccitazione, ansia, paura ecc.), esterni (caldo, freddo, luce solare, sforzi fisici ecc.) o fisiologici (digestione, ingestione di cibi piccanti, assunzione di bevande alcoliche, vampate della menopausa ecc.) è considerata un fattore predisponente. Anche l’assunzione di alcuni farmaci (vasodilatatori e alcuni antipertensivi) può scatenare (o peggiorare) il quadro clinico. È stato infine ipotizzato che nell’insorgenza della rosacea possano essere coinvolti sia batteri (Helicobacter pilori) che acari (Demodex folliculorum).

 

Trattamento della Rosacea con gli oligoelementi

Trattandosi di una dermatosi infiammatoria progressiva, il trattamento farmacologico, di esclusiva competenza del dermatologo, deve essere iniziato il più presto possibile.

Se il problema viene sottovalutato, la malattia progredisce e può deturpare il volto, Alcune norme comportamentali possono contribuire a migliorare la condizione, o quantomeno, non aggravarla.

• Evitare, per quanto possibile, i fattori scatenanti (cibi caldi o spezia- ti, esposizione al sole, al caldo o al freddo intensi, sbalzi di temperatura ecc.).

• Usare creme protettive contro i raggi UV, con fattore di protezione pari almeno a 15, meglio se resistenti all’acqua. Dal momento che non è ben chiaro se i raggi UVB o gli UVA siano fattori scatenanti, è consigliabile dare la preferenza a filtri che li blocchino entrambi, Utilizzare inoltre creme idratanti che proteggano la pelle anche nei confronti delle temperature rigide e del vento.

• Dopo aver fatto un bagno in mare o in piscina, togliere immediatamente dalla pelle il cloro e il sale che si sono depositati.

• Evitare prodotti cosmetici contenenti sostanze potenzialmente irritanti come ad esempio l’alcol, il benzoilperossido, il mentolo, I ‘eucaliptolo; in ogni caso preferire prodotti privi di profumo.

Per le donne può essere di aiuto l’uso di make up coprente (colore verde) che è in grado di mascherare l’aspetto eritematoso della pelle sottostante,

 

Rimedi omeopatici consigliati per la Rosacea

• Le lesioni hanno una distribuzione simmetrica: Amica, una monodose alla i 5CH, 3 volte a settimana, fino al miglioramento. Questo rimedio agisce positivamente anche sui capillari dilatati.

• Gli zigomi e le guance presentano dolori brucianti e trafittivi peggiorati dal caldo, specie nelle donne con mestruo scarso o nella menopausa: Sanguinaria canodensis, 5 granuli alla 5CH, 2 volte al giorno.

• Per la terapia spec[fica del rinofima, ossia del naso con arrossamento e teleangectasie: Lachesis, una monodose alla 300H, una volta ogni 10-20 giorni.

 

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Le cure della fitoterapia

I rimedi qui elencati non sostituiscono le cure mediche, ma possono essere utili per alleviare i sintomi della malattia.

• In tutti i casi di rosacea: preparare una miscela d’erbe con 20 g di radice di bardana, 15 g di foglie di ribes nero, 15 g di foglie di rusco; porre un cucchiaino del mix in una tazza di acqua calda, lasciare in infusione per 10 minuti, quindi filtrare e berne una tazza al mattino e una alla sera.

Abbinare l’assunzione di 30 gocce di tintura madre (TM) di bardana, 3 volte al giorno, 15 minuti dopo pranzo e dopo cena.

 

Trattamento con i macerati glicerici

In tutti i casi di rosacea: assumere Aesculus hippocastanum, 50 gocce in poca acqua, due volte al giorno, per 4-6 mesi consecutivi.

 

Tratta mento con gli oligoelementi

È utile abbinare al trattamento fitoterapico prescelto l’impiego degli oligoelementi più indicati.

• manganese-cobalto: i fiala tutti i giorni per alcuni mesi, la mattina al risveglio.

• zinco: i fiala tutti i giorni per 3-4 mesi, a metà mattina.

• rame: 3 fiale a settimana, a metà giornata, per 2 mesi.

http://www.altrasalute.it/pelle_000026.html

 

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La rosacea è un disturbo piuttosto comune e difficile da sconfiggere. Anche l'alimentazione e alcuni rimedi naturali possono aiutare a restituire alla pelle di chi ne soffre un aspetto migliore

 

Come curare la rosacea con l'alimentazione e altri rimedi naturali

La rosacea è un disturbo piuttosto comune in cui la pelle, arrossata, assume un aspetto simile a quello della pelle acneica. I sintomi principali sono, infatti, macchie rosse o rosate, piccoli brufolini rossi che possono contenere pus, cisti rossastre, occhi irritati o congiuntivite e la presenza di piccoli vasi sanguigni rotti sulla superficie della pelle.

 

Per molte persone che ne soffrono l’unico problema è diventare facilmente rossi in viso o avere una pelle molto sensibile ai raggi solari e in molti casi nemmeno si sa di soffrire di un disturbo che potrebbe essere opportunamente trattato. I sintomi, che tendono sì ad essere cronici, ma la cui gravità può oscillare nel tempo, possono essere alleviati utilizzando detergenti specifici, creme, antibiotici o altri medicinali. Non solo, anche il laser, la luce pulsata e la terapia fotodinamica possono ridurli ad un ricordo anche per mesi o anni.

 

Se, però, non si vogliono assumere medicinali o non ci si vuole sottoporre ai trattamenti si può tentare un’altra strada: quella di una corretta alimentazione e dei rimedi naturali.

 

Cibi “sì” e cibi “no”

 

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Alcuni alimenti favoriscono la comparsa dei sintomi della rosacea. Evitarli, invece, aiuta ad alleviarli. In generale chi soffre di rosacea dovrebbe evitare il cioccolato, il vino rosso, cibi speziati, le bevande calde e gli alcolici, ma i fattori scatenanti possono variare da persona a persona. Per identificarli può essere utile tenere un diario alimentare. Oltre a quelli già citati, fra di essi potrebbero essere inclusi:

 

i latticini: yogurt, panna acida e molti formaggi;

salsa di soia;

estratto di lievito;

melanzane, avocado e spinaci;

alcuni legumi, ad esempio i piselli;

agrumi, pomodori, banane, prugne, uvetta e fichi;

birra, vodka, gin, bourbon e spumante

Fra i cibi che aiutano a combattere la rosacea sono, invece, inclusi quelli non speziati, quelli freschi, le bevande fresche non alcoliche e quelle senza caffeina, i formaggi senza latte.

 

I rimedi naturali

 

Esistono, poi, dei rimedi naturali che possono aiutare a ridurre i sintomi della rosacea, ma è sempre bene fare attenzione a non irritare ulteriormente una pelle già di per sé piuttosto sensibile. Eccone alcuni:

 

Applicazioni di aceto diluito (1 parte di aceto e 6 di acqua). L’aceto è un disinfettante naturale e può ridurre il numero di lieviti e batteri sulla pelle. Meglio, però, provarlo su un piccolo pezzo di pelle prima di utilizzarlo su tutto il viso: in alcune persone l’effetto ottenuto potrebbe essere contrario rispetto a quello desiderato. Se la prova non aggrava la rosacea le applicazioni possono essere ripetute quotidianamente o settimanalmente.

Applicazioni di tè verde. Riducono rossore e infiammazione grazie alle proprietà anitinfiammatorie del tè verde.

Creme a base di Chrysanthellum indicum. La loro efficacia è dimostrata da uno studio pubblicato sul Journal of the European Academy of Dermatology and Venereology, secondo cui il loro utilizzo non ha particolari effetti collaterali.

Creme a base di vitamina B3. Uno studio pubblicato sulla rivista Cutis ha dimostrato che una particolare forma di vitamina B3, la niacinamide, può migliorare lo stato della pelle in 4 settimane.

Creme a base di acido azelaico. E’ una sostanza ottenibile da grano, orzo e segale che secondo uno studio pubblicato sugli Archives of Dermatology è efficace in caso di rosacea con brufoli e foruncoli. La ricerca ha dimostrato la validità sia di creme al 20%, sia di gel al 15%, ma la’cido azelaico può avere effetti collaterali, ad esempio evidenziare le aree della pelle inscurite.

http://www.benessereblog.it/post/42797/come-curare-la-rosacea-con-lalimentazione-e-altri-rimedi-naturali

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SENSUALITA' : in aiuto gli oli essenziali

Riportiamo di seguito un articolo preso dal sito Il Filo rosso, per offrire qualche spunto a chi vuole trascorrere un San Valentino creando un’atmosfera speciale con l’aiuto degli oli essenziali. Fin dai tempi degli antichi egizi, gli oli profumati sono stati utilizzati per dare una mano alla salute, alla bellezza, alla virilità e, naturalmente, all’amore. I […]

 

 

 

 

 

 

 

Riportiamo di seguito un articolo preso dal sito Il Filo rosso, per offrire qualche spunto a chi vuole trascorrere un San Valentino creando un’atmosfera speciale con l’aiuto degli oli essenziali.

 

Fin dai tempi degli antichi egizi, gli oli profumati sono stati

utilizzati per dare una mano alla salute, alla bellezza, alla

virilità e, naturalmente, all’amore. I Greci hanno appreso dagli

Egizi l’uso degli oli aromatici per aumentare la passione e questa

conoscenza si è diffusa poi rapidamente in tutto il mondo.

 

Oggi, la ricerca moderna ha confermato che gli oli essenziali

possono influenzare il cervello e la sua complessa chimica a

cambiare in modo sottile. E’ stato osservato più volte che in un

individuo alcuni oli essenziali producono reazioni emotive

specifiche e ripetibili.

 

Così quali sono gli oli essenziali migliori per suscitare le

passioni?

 

Olio essenziale di INCENSO:

Infonde tranquillità e serenità, contribuisce a dissipare le

preoccupazioni quotidiane. In stato di calma il profumo dell’olio

essenziale di Incenso stimola i sensi e i desideri e contribuisce a

scatenare la sensualità. Quasi un profumo in sé, l’olio essenziale

di Incenso può essere usato da solo o aggiunto ad uno qualsiasi

degli oli elencati qui di seguito.

 

Olio essenziale di GELSOMINO:

Era un fiore sacro nell’antica Persia, il gelsomino era conosciuto

per il suo aroma irresistibile che attirava l’amante. L’olio

essenziale di Gelsomino influenza profondamente la nostra parte

emozionale ed è particolarmente utile per aiutarci a sciogliere i

blocchi emotivi relativi alle relazioni e del sesso. Ci aiuta a

ridurre la tensione psicologica, la frigidità, la freddezza, la

paura e la paranoia e contribuisce a portare un senso di euforia.

 

Olio essenziale di PATCHOULI:

profondo e misterioso, l’olio essenziale di Patchouli è in grado di

sbloccare dal profondo la passione!

Se voi e il vostro partner state avendo scontri turbolenti, l’olio

essenziale di Patchouli riduce la suscettibilità ed elimina la

sensazione di fastidio e di irritazione. Questo olio, dalla

fragranza molto persistente, è meglio usarlo in combinazione con

altro oli essenziali. Se aggiungerai appena una goccia a qualsiasi

tua miscela gli donerai un pizzico di mistero orientale.

 

Olio essenziale di NEROLI:

olio essenziale di Neroli è ricavato dai fiori d’arancio. Ha un

aroma sensuale che calma e sveglia allo stesso tempo!

Le spose vittoriane indossavano un rametto di neroli nella loro

acconciatura ed avevano fiori di neroli nel bouquet da sposa, nel

tentativo di calmare i nervi e stimolare nella prima notte di nozze.

 

Olio essenziale di ROSA DAMASCENA:

questo è sicuramente il più femminile di tutti gli oli essenziali,

ha una potente azione seducente e sensuale, può essere utilizzato

in diluizione da solo, o in miscela con i seguenti oli essenziali:

Sandalo, Geranio, Lavanda, Incenso e Patchouli.

Per le donne da provare la miscela di rosa e sandalo assolutamente

divina! :-) ))

 

Olio essenziale di SANDALO:

con la sua sensualità del profumo legnoso, l’olio essenziale di

Legno di Sandalo è grande di per sé, e un olio ideale per

risvegliare le passioni dall’interno!

La cosa sorprendente di legno di sandalo è che può essere mescolato

con qualsiasi altro olio essenziale per aggiungere una nota dolce e

seducente. Miscela 2 gocce di olio essenziale di Sandalo, 1 goccia

di olio essenziale di Geraneo e 1 goccia di olio essenziale di

Lavanda per una miscela esotica e floreale e anche economica. E’

un’essenza molto interessante per gli uomini.

 

Olio essenziale di YLANG YLANG:

ha un profumo morbido, dolce e erotico che stimola la sensualità

femminile, l’euforia e gli stati d’animo erotici. Il profumo

stimola la parte del cervello che rilascia endorfine quindi ha

proprietà anti-depressive ed è ottimo per la depressione nervosa e

di tensione. L’olio essenziale di Ylang Ylang ha la capacità di

armonizzare la parte emozionale e sensuale del nostro essere,

liberando la paura della sensualità. Alcune persone trovano l’olio

essenziale di Ylang Ylang un po’ inebriante, in questo caso si può

unire all’olio essenziale di Bergamotto per ridurre la dolcezza.

 

http://www.guidaerboristeria.it/003206_come-festeggiare-il-san-valentino-con-gli-oli-essenziali.html

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Fame Nervosa : curala con gli oligoelementi

Chi di noi non ha mai sperimentato quel fastidioso senso di fame improvvisa che arriva con una morsa allo stomaco a metà mattina o nel tardo pomeriggio?

 

A volte, se il pasto precedente è stato poco sostanzioso, si tratta di un normale “campanello d’allarme” lanciato dall’organismo. Ma se invece si segue una dieta equilibrata, studiata per fornire ai pasti il giusto apporto calorico?

Il motivo della fame, in questo caso, potrebbero essere le cosiddette “crisi ipoglicemiche post prandiali tardive”.

Si tratta, in sostanza, di momenti di abbassamento lieve e transitorio del livello di glucosio nel sangue, che provocano attacchi improvvisi di fame e umore ansioso e irritabile (ecco perché la definizione di “fame nervosa”) generlamente intorno alle 11 del mattino e alle 19 della sera.

 

Un buon metodo per contrastare questi sintomi senza fare ricorso ai farmaci è quello offerto dall’oligoterapia.

Sono chiamati oligoelementi (dal greco “oligos”, cioè poco) quelle sostanze che servono all’organismo in dosi piccolissime e che vengono misurate in microgrammi.

 

Sebbene le quantità indispensabili siano piccolissime, il loro apporto attraverso una corretta alimentazione è fondamentale.

In altre parole, gli oligoelementi sono elementi nutritivi presenti nell’organismo e nei cibi in combinazioni organiche e inorganiche. Pur costituendo solo il 4-5% del peso corporeo, sono basilari per il benessere fisico e mentale, perché costitutivi di tutti i tessuti e dei fluidi degli organismi.

 

Inoltre, gli oligoelementi sono fattori importanti per il mantenimento dei processi fisiologici, rafforzano le strutture scheletriche, catalizzano molte reazioni biochimiche, e sono importanti nella produzione di ormoni e anticorpi, e contribuiscono a mantenere il delicato equilibrio idrico.

 

Va da sé che tutti i minerali riconosciuti necessari per il corpo umano devono essere presenti nella dieta, apportati come sostanze alimentari essenziali, che l’organismo non è in grado sintetizzare in quantità sufficienti.

Un’integrazione esterna di queste sostanze, però, può essere utile per alleviare alcuni disturbi, come appunto la fame nervosa.

 

In oligoterapia, questo sintomo viene tenuto in grande considerazione, e trattato con zinco in associazione al nichel e cobalto

 

Lo zinco è fra gli oligoelementi presenti in maggior quantità sia nel regno vegetale che animale (nell'uomo adulto il contenuto totale di zinco è di circa 2,5 g), ed è il catalizzatore del tropismo ipofisario, ovvero è in grado di regolarne le funzioni alterate.

 

Ecco perché, in associazione con nichel e cobalto, viene usata nelle disfunzioni ipofiso-pancreatiche, come le crisi ipoglicemiche post prandiali tardive.

 

Per avere dei buoni risultati contro la fame nervosa, il complesso dei tre oligoelementi deve essere assunto prima di colazione e prima di cena, per almeno un mese.

http://www.miadieta.it/notizie/Oligoterapia_contro_Fame_Nervosa_scopri_gli_elementi.html

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