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Categoria: "Cure Naturali"

Antinfiammatorio Naturale, Depurativo e Immunomodulante : la rosa canina

La Rosa Canina è una di quelle piante che gli amanti delle farmacie naturali tengono spesso in casa e utilizzano al bisogno. Conosciuta soprattutto perché le sue bacche e gemme sono una fonte particolarmente ricca di vitamina C (acido ascorbico) e bioflavonoidi, una combinazione eccellente per favorire l’assorbimento di questa vitamina con tutti i benefici che esso comporta.

 

 

Ma scopriamo meglio le sue proprietà...

Immunomodulante: questa pianta ha doti immunomodulanti, ovvero è in grado di equilibrare il funzionamento del sistema immunitario e regolarlo a seconda delle necessità del momento. Ottima quindi in fase preventiva e ai primi sintomi di influenze, raffreddori e tosse così come anche nella fase di guarigione per evitare ricadute e accelerare il ripristino completo dello stato di salute.

Antinfiammatoria: grazie a questa proprietà la Rosa Canina viene utilizzata nella prevenzione delle allergie e delle riniti, ma può contribuire anche ad alleviare problematiche di tipo infettivo come possono essere appunto tosse e raffreddore. Queste bacche poi, hanno azione astringente e dunque sono spesso consigliate anche in caso di diarrea.

Tonica e depurativa: la Rosa Canina ha un effetto tonico sull’organismo e a volte se ne consiglia l’assunzione nei periodi di particolare stanchezza. Un’altra potenzialità di questa pianta è poi quella di favorire l’eliminazione delle tossine dal corpo tramite l’urina ma in maniera dolce, senza affaticare i reni. Infine è di aiuto anche per la circolazione sanguigna.

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Dove trovarla e come assumerla:

La Rosa Canina sia sotto forma di tisana che in tintura madre, gemmoterapico o estratto secco titolato si trova in tutte le erboristerie. A seconda dell’uso che ne volete fare, chiedete consiglio all’erborista su dosi e modalità di assunzione. Tenete presente però che solo i frutti freschi (in realtà sono falsi frutti) mantengono alte dosi di vitamina C, mentre il processo di essiccazione distrugge in gran parte le riserve di questa vitamina. A livello curativo, dunque, meglio scegliere il gemmoterapico o ancora l’estratto secco titolato e standardizzato in cui il principio attivo all’interno è garantito dato che il processo di essiccazione viene fatto evitando temperature troppo elevate che possano danneggiare appunto i principi della pianta.

La Rosa Canina da utilizzare come vero e proprio integratore di vitamina C, spesso è associata con l’Acerola, una specie di ciliegia anch’essa ricchissima di acido ascorbico. Se invece quello che si vuole è aiutare l’organismo a prevenire la comparsa delle classiche malattie stagionali si può associare questa pianta all'Echinacea o al Propoli (se già i sintomi sono in corso).

E’ sempre sconsigliato l’uso di integratori a base di Rosa Canina in gravidanza o allattamento in quanto mancano ricerche scientifiche a riguardo.

Alla prossima

Francesca

http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/1589-rosa-canina-proprieta-benefici-usi

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Dolori Cervicali e rimedi naturali ...

Il dolore cervicale è un disturbo estremamente diffuso, che si concentra all’altezza del rachide cervicale, colpendo tutte le strutture del collo: muscoli, nervi e vertebre.

 

Spesso dipende dall’assunzione di posture scorrette, da colpi di freddo o anche da stress. La variante acuta, invece, è collegata a cause più serie, tra cui colpi di frusta, ernie cervicali, ipercifosi dorsale o anche sport sovraccaricano la parte.

 

In alcuni casi, il dolore cervicale è dovuto a fattori tra di loro concatenati, che uniscono sia la sfera psicologica che quella corporea.

 

Sintomi

Il dolore cervicale porta con sé una serie di sintomi molto fastidiosi, oltre che dolorosi, tra cui rigidità del collo, mal di testa, vertigini, problemi alla vista e formicolio e intorpidimento degli arti. Ogni situazione si può presentare in maniera soggettiva, comprendendo anche la difficoltà di compiere i movimenti, la nausea e la perdita di equilibrio.

 

Quale alimentazione

Non esiste una letteratura specifica che indichi quali cibi assumere e quali evitare in caso di dolori cervicali. In linea generale, però, possiamo dire che vanno bene tutti quegli alimenti che danno sostegno al fegato e alla cistifellea, visto che, in alcuni casi, il dolore è correlato ad alcune difficoltà di funzionamento di questi organi. Quindi: sì a verdure dal gusto amaro, come la cicoria, le cime di rapa e il radicchio, ma anche i carciofi e l’ortica. Naturalmente, il tutto deve essere inserito in un regime alimentare equilibrato, ricco di frutta e verdura e povero di grassi, che favorisca anche il funzionamento del sistema linfatico.

 

Rimedi naturali contro il dolore cervicale

 

Veniamo adesso a un elenco dei rimedi naturali veri e propri che possono aiutarci ad alleviare i fastidiosi problemi legati alla nostra cervicale.

 

Tisane rilassanti

All’inizio del nostro articolo abbiamo spiegato come, spesso, i dolori cervicali siano collegati anche a un fattore psicologico o, semplicemente, all’aumento di tensioni e stress. Per questo, c’è chi suggerisce di assumere quotidianamente tisane rilassanti o ansiolitiche. Tra le più efficaci, ricordiamo quelle a base di camomilla, valeriana, melissa e tiglio.

 

Ribes Nigrum

Abbiamo già parlato dei benefici legati all’assunzione del Ribes Nigrum, quando abbiamo descritto alcune alternative naturali all’uso di cortisone. In quell’occasione abbiamo visto, ad esempio, come il ribes nigrum sia un potente antinfiammatorio naturale, efficace in caso di dolori reumatici e muscolari. Naturalmente, i tempi di reazione sono più lunghi se paragonati a quelli dei farmaci tradizionali, ma il suo uso offre comunque una valida alternativa.

È disponibile sotto forma di tintura madre.

 

Curcuma

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Come ben sappiamo, la curcuma è un potente antinfiammatorio naturale. La sua radice è impiegata da tempo nella medicina ayurvedica per contrastare i processi infiammatori, i dolori articolari e legati all’artrite e all’artrosi cervicale.

 

La curcumina, il suo principio attivo, riduce i livelli di un enzima chiamato cicloossigenasi-2 (COX-2), responsabile della produzione di molecole che provocano l’infiammazione. Può essere consumata aggiunta per insaporire i nostri piatti o, ancora meglio, sotto forma di infuso.

 

Artiglio del diavolo

L’artiglio del diavolo è tra le soluzioni naturali più potenti che conosciamo, utili ad alleviare e risolvere i dolori articolari, muscolari e reumatici. Gli antinfiammatori naturali in esso contenuti, come i glucosidi iridoidi, i fitosteroli e i flavonoidi, determinano un’attività antinfiammatoria e analgesica molto efficace. Può essere assunto in diversi modi: per via orale o come pomata da passare sulle zone da trattare.

 

Boswellia

La Boswellia serrata è una pianta indiana molto utilizzata nella medicina ayurvedica. Dal suo tronco e dai suoi rametti si estrae una gommoresina in grado di svolgere una potente azione antinfiammatoria e analgesica per contrastare diverse patologie collegate al sistema osteo-articolare. Ultimamente, il suo uso si sta diffondendo come rimedio per curare i problemi legati all’artrite. È disponibile sotto forma di estratto, come pomata o compresse ed è consigliata per il trattamento delle infiammazioni locali, dei disturbi degenerativi delle articolazioni e, appunto, per i dolori cervicali

.

Massaggi con olio di rosmarino

Per trovare sollievo dai dolori che ci attanagliano, possiamo anche pensare di ricorrere a una soluzione per uso esterno. Si tratta di creare un composto formato da 50 ml di olio vegetale e 15 gocce di essenza di rosmarino. La lozione ottenuta sarà poi utilizzata per massaggiare la parte dolorante. Questo rilasserà la muscolatura e consentirà al corpo di usufruire delle proprietà antinfiammatorie del rosmarino.

 

Oli essenziali

Anche gli oli essenziali vengono impiegati per combattere il dolore cervicale. Scaldano la zona, alleggerendo l’infiammazione degli strati sottostanti, consentendoci anche di usufruire di qualche momento in più di relax.

 

I più indicati per il trattamento dei dolori cervicali sono il rosmarino e la lavanda. Da non sottovalutare assolutamente il potere dell’olio essenziale di ginepro, di abete bianco e di quello di zenzero. Tutti e tre, infatti, svolgono un’azione antinfiammatoria, con uno spiccato effetto analgesico. Vanno diluite 3 gocce in n cucchiaio di olio di arnica.

 

Meditazione e yoga

Come abbiamo già visto, la meditazione ha notevoli effetti benefici sulla fisiologia umana. Abbiamo guardato da vicino, ad esempio, uno studio pubblicato sulla rivista Psychoneuro endocrinology, secondo cui la meditazione aumenta la produzione di telomerasi nel corpo umano, con conseguente beneficio delle funzioni immunitarie cellulari.

Meditazione e yoga svuotano la mente, allentando il carico di stress e consentendo ai nostri muscoli e alle nostre articolazioni di rilassarsi. Lo yoga, nello specifico, rilassa i muscoli indolenziti e favorisce il recupero di una postura corretta. Soluzione adatta per chi soffre soprattutto di cervicale causata da contratture muscolari o dall’assunzione abituale di posizioni scorrette.

I dolori cervicali possono essere collegati a patologie gravi. Ogni rimedio descritto non può assolutamente sostituirsi al parere medico, a cui è indispensabile affidarsi, prima di decidere di intraprendere una qualsiasi terapia.

http://mazzarini-assistenza.blogspot.it/2014/02/dolori-cervicali-ecco-come-rimediare.html

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PRESTAZIONI FISICHE : un aiuto dal succo di Barbabietola

Migliorare naturalmene le proprie prestazioni fisiche nello sport è possibile? Certamente grazie alla barbabietola o rapa rossa, e in particolar modo al suo succo, un concentrato di nitrati estremamente preziosi per il nostro organismo e fondamentali per combattere la fatica, ma non solo perchè essa possiede proprietà fondamentali anche contro l'anemia e durante la gravidanza anche per il suo apporto di acido folico.

Le proprietà del succo di Barbabietola, un alleato indispensabile di ogni atleta e sportivo

Da molti anni oggetto di molte indagini e ricerche grazie al suo alto contenuto di vitamine, sali minerali, nitrati e antiossidanti, il succo di barbabietola è stato testato sul campo molte volte e non hai mai deluso gli sportivi che l'hanno assunto a livello agonistico prima di una gara. Un esempio lampante è la ricerca della University of Exetere (UK) che dopo aver somministrato a diversi ciclisti professioni mezzo litro di questo famoso succo prima di percorrere varie distanze hanno osservato un netto miglioramento nei tempi e un totale distacco rispetto di quasi 11 secondi nella breve distanza e di quasi 45 secondi su quelle più lunghe, rispetto a coloro che avevano assunto il succo "deprivato" di nitrati.

 

succo-barbabietola-biologicoGli effetti benefici sul cuore di questo succo: adatto a atleti e non solo

 

Note anche come "Beta Vulgaris" le barbabietole portano benefici specialmente al sistema circolatorio e a quello cardiaco, riducendo la pressione sanguigna e permettendo un maggiore afflusso di sangue nel resto del corpo, permettendo così l'espansione dei vasi sanguigni e diminuendo l'ossigeno consumato dal nostro corpo e di conseguenza anche lo stress subito dalle arterie.

Di conseguenza chiunque anche chi non pratica sport o solo in forma saltuaria può beneficiare enormemente di questo energy drink completamente naturale.

 

Il succo di Barbabietola: il migliore per i corridori

 

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Un altra importante ricerca deve essere citata quando parliamo del succo di barbabietola, ovvero quella dell'istituto di St. Louis, che pubblicò sul Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics, i risultati del consumo di barbabietola su diversi atleti, corridori che percorsero ben 5 km paragonando il consumo di mirtilli e di barbabietole (in diversi soggetti) ottenendo risultati sorprendenti infatti non solo i precedenti dati emersi da simili studi vennero confermati ma anche le prestazioni migliori: maggiore velocità sostenuta dall'intero campionamento di atleti e media migliore sulla distanza percorsa dal singolo, furono ottenuti entrambi dagli atleti che consumarono barbabietole, perchè più ricco di nitrati rispetto al mirtillo.

 

I Nitrati e lo sport: assumerli sempre naturalmente

 

Dopo simili risultati è palese l'attribuzione ad i meriti sportivi ai nitrati, di cui la barbabietola rossa è molto ricca, non sono da sottovalutare i vantaggi per la nostra salute di questo alimento ricco di vitamine A e B (tra cui l'acido folico importantissimo in gravidanza per evitare malformazioni nel feto), flavonoidi, potassio, ferro e magnesio.

Sono molte le ragioni per assumere questi nitrati naturalmente e non attraverso altre e molte volte poco raccomandabili fonti, soprattuto per chi fa sport il succo di barbabietola rossa può essere una vera e propria panacea se assunto sempre con moderazione.

 

 

Autore: Mario Di Coste

 

http://www.naturopataonline.org/sport-e-benessere/alimentazione-e-sport/995-il-succo-di-barbabietola-per-migliorare-naturalmente-le-prestazioni-atletiche.html

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RITENZIONE IDRICA : in aiuto alimenti naturali

Quello della ritenzione idrica è un problema molto diffuso che colpisce soprattutto le donne.

 

Il termine “ritenzione idrica” indica la tendenza del nostro organismo a trattenere liquidi soprattutto in alcune zone particolari, come addome cosce e glutei. All’origine del problema possono esserci diverse cause: da un semplice stiva di vita sbagliato, all’uso di alcuni farmaci, fino ad arrivare a gravi patologie responsabili di disfunzioni cardiache o renali. Per questo è sempre bene, prima di tutto, capire qual è il fattore scatenante.

 

Il rigonfiamento dei tessuti è uno dei segni principali che indica la presenza di ritenzione idrica. Assieme ai liquidi vengono trattenute nel nostro corpo anche numerose tossine che vanno ad alterare il metabolismo cellulare, già intaccato dal ridotto apporto di ossigeno e nutrienti.

 

Esistono vari alimenti ed erbe che possono aiutare contro la ritenzione idrica; alimenti dall’azione antiossidante, drenante e disintossicante. Vediamone insieme alcuni.

 

Melone

Tra i cibi che aiutano maggiormente il nostro organismo a combattere la ritenzione idrica troviamo il melone. Le proprietà che lo rendono così indicato per il nostro scopo sono soprattutto il suo alto contenuto di potassio, che bilancia i livelli di sodio, e le sue fibre che regolano il transito intestinale. Inoltre, è un frutto ricco di acqua, antiossidanti, come il betacarotene, e vitamina C.

 

Ananas

L’ananas rientra tra i frutti che aiutano a combattere la ritenzione idrica grazie alle sue proprietà diuretiche e disintossicanti. Indicato nelle diete dimagranti, ha un alto contenuto di potassio, acido citrico, vitamine A, B e C. Non solo, secondo una ricerca, la bromelina, un enzima estratto dai gambi di questo frutto, sarebbe utile nel contrastare il cancro.

 

Uva

Anche nell’uva è contenuto un buon quantitativo di potassio. Questo la rende un ottimo diuretico e drenante. È un frutto molto calorico, ma è ricco di acqua, vitamine del gruppo b, vitamina C e Sali minerali. È un ottimo antiossidante naturale, inoltre, i flavonoidi in esso contenuti aiutano a rafforzare le pareti dei vasi sanguigni, migliorando la circolazione e favorendo il drenaggio dei liquidi e l’eliminazione dei ristagni.

 

Mirtilli

I mirtilli sono uno dei più potenti antiossidanti naturali, grazie alla varietà di vitamine in esso contenute e di antocianine, di cui la più importante è la mirtillina. Sono utili per tutti i problemi venosi caratterizzati da pesantezza alle gambe, formicolii, prurito, crampi, gonfiore e varici. Stimolano la circolazione e rafforzano le pareti dei capillari. Grazie al loro contenuto di acqua e minerali, inoltre, favoriscono la diuresi e contrastano la ritenzione idrica.

 

Carciofi

Anche i carciofi sono un ottimo alimento utile a combattere la ritenzione idrica. Hanno infatti un’importante azione diuretica e favoriscono l’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccessi accumulati nel nostro organismo. Contengono inoltre degli ottimi antiossidanti che favoriscono la protezione delle cellule del nostro corpo, evitando inutili accumuli di grasso. Infine, aiutano il fegato a svolgere le sue funzioni. Anche qui troviamo una buona concentrazione di potassio.

Asparagi

Gli asparagi sono un alimento ricco di fibre, vitamine, e antiossidanti naturali. Le fibre in esso contenute sono molto efficaci per stimolare e regolarizzare il transito intestinale. Inoltre, l’ottimo quantitativo di potassio, come spiegato prima, facilita l’eliminazione dei ristagni di liquidi. Un’altra sostanza molto importante in essi contenuta è la rutina, utile per la circolazione sanguigna, perché rafforza le pareti dei capillari, delle arterie e delle vene.

 

Passiamo adesso ad alcune erbe che possono aiutarci contro i ristagni di liquidi.

 

Crescione

Il crescione è una pianta aromatica, dall’odore dolciastro e dal sapore molto particolare, quasi pungente. Questa pianta è un diuretico naturale ed è ricco di potassio. Non solo, gli isosolfocianati in esso contenuti, oltre a essere utili per stimolare l’apparato respiratorio e rinforzare il cuoio capelluto, sono utili a stimolare la circolazione.

 

Tarassaco

Il tarassaco è una piccola pianta primaverile, molto diffusa. Conosciuta fin dall’antichità per le sue numerose virtù, è da sempre presente in erboristeria con le sue utili radici e foglie. È da sempre usata per le sue proprietà diuretiche, di cui sono responsabili i flavonoidi e il potassio in esso contenuti. Per questo è indicato, tra le altre cose, per combattere la cellulite e l’ipertensione.

 

Cibi da evitare

Naturalmente, oltre agli alimenti che combattono la ritenzione idrica, ci sono anche quelli che invece la favoriscono. Per evitare un eccesso di ristagno di liquidi nel nostro organismo, dobbiamo prestare attenzione a cibi confezionati e trasformati, insaccati e cibi troppo salati.

 

Alcune cose da ricordare…

Ecco alcuni piccoli consigli da ricordare se volete sconfiggere la ritenzione idrica.

 

Bere tanta acqua. Si potrebbe pensare che limitare la quantità di acqua riduce il gonfiore. Non è così. Paradossalmente, più idratato è il corpo, meno liquidi trattiene. Cercate quindi di bere 8 bicchieri di acqua al giorno.

 

Sì a frutta e verdura. Ortaggi a foglia verde, sedano, cetrioli, lattuga, pomodori, carote e altri alimenti ricchi di potassio vi aiuteranno a espellere i liquidi in eccesso. Per la frutta, ok a meloni, angurie ma anche e soprattutto agli agrumi.

http://mazzarini-assistenza.blogspot.it/2014/02/come-combattere-la-ritenzione-idrica.html

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MORBO DI CROHN : rimedi naturali per aiutare chi ne soffre

Sono veramente tante le persone che soffrono delle cosiddette malattie infiammatorie croniche intestinali. Malattie fastidiose, tra cui si annovera, tra le altre, il morbo di Crohn.

 

Le cause di queste infiammazioni croniche dell’intestino sono tutt’ora sconosciute. La teoria più diffusa è che si tratti di una reazione immunologica eccessiva da parte dell’organismo, verso antigeni normalmente presenti.

 

Tra i sintomi più comuni del morbo di Crohn troviamo:

diarrea più o meno ricorrente, con o senza sanguinamento;

dolori addominali anche forti;

in alcuni casi, febbre e dimagrimento causati da diminuzione di appetito o malassorbimento.

Allo stato attuale, la terapia prescritta per il morbo di Crohn riguarda essenzialmente l’utilizzo di farmaci cortisonici in dosi elevate che cercano di inibire l’infiammazione a vari livelli. In alcuni casi si fa ricorso anche alla chirurgia.

 

Ma qualcosa può essere fatta anche attraverso l’alimentazione.

I cibi che ingeriamo influiscono, quali più, quali meno, sul livello di infiammazione del nostro intestino. Fare attenzione a ciò che mangiamo potrà alleviare i sintomi ed evitare l’aggravarsi della patologia.

 

La prima cosa da fare è capire se si è soggetti a eventuali allergie o intolleranze alimentari. Spesso, infatti, il morbo di Crohn si accompagna anche a celiachia e intolleranza da lattosio.

 

Le intolleranze alimentari hanno un’importanza cruciale per chi soffre di questa patologia: possono innescare una sovra-stimolazione del sistema immunitario che può peggiorare la predisposizione alle malattie autoimmuni, aumentando il livello di infiammazione dell’intestino.

 

Se si conosce a quali alimenti si è intolleranti, ad esempio, si può effettuare una dieta per il recupero della tolleranza e la riduzione dell’infiammazione da cibo, prevedendo giorni in cui astenersi da quegli alimenti che ci causano fastidi e giorni durante i quali reintrodurli in piccole quantità.

 

Oltre a ciò è assolutamente necessario evitare gi alimenti che possono aumentare il disturbo, ad esempio quelli che favoriscono la produzione di prostaglandine di tipo infiammatorio.

 

Cibi da evitare: caffè, cioccolato, bevande analcoliche e gassate, fritture, grassi idrogenati, insaccati, carni grasse, carne di maiale, zucchero raffinato, semi di lino.

 

Un discorso particolare si deve fare per i latticini e per il grano, tra gli alimenti più comuni nelle liste delle intolleranze alimentari. Da evitare se si è intolleranti, da limitare se non lo si è: aumentano infatti l’irritazione dell’intestino.

 

Controverso anche il discorso delle fibre: integrare molte fibre potrebbe peggiorare la situazione. In genere queste sostanze proteggono il nostro intestino, ma il loro beneficio dipende anche dallo stato di partenza dell’infiammazione. Riducendola si potrà gradualmente, sotto la guida di un esperto, introdurre una maggior quantità di fibre senza alcun problema. Nel frattempo, si consiglia di eliminare, soprattutto durante la fase di acuzie della malattia, le fibre (frutta e verdura) in quanto legate ad un fattore meccanico che potrebbe mantenere l’infiammazione.

 

Cibi consentiti: pasta di semola, semolino, polenta, riso, carne magra e poco fibrosa, verdure cotte (solo patate, carote, zucchine) e pomodori sia cotti che crudi privati dei semi e della buccia. Tra la frutta, meglio prediligere mele e banane.

 

L’alimentazione non è l’unico fattore che può influenzare i livelli di infiammazione. È importante modificare alcune abitudini: ad esempio, masticare bene, evitare bevande eccessivamente fredde e cercare di diminuire gli stress emotivi.

 

Ricordate: inghiottire il cibo senza masticare non fa altro che rendere più difficile la digestione irritando l’intestino.

 

Rimedi naturali

Infine, concludiamo con una serie di rimedi naturali che, in genere, vengono consigliati per diminuire i disagi derivanti da questa patologia.

 

Acqua calda e limone appena alzati. Abbiamo già descritto i benefici di questa pratica. Secondo molti, bere appena svegli una spremuta di limone in acqua aiuta a pulire e disinfettare tutto il tratto gastro-intestinale. Non solo, sembra che aiuti anche a depurare le articolazioni che rappresentano spesso un problema per i malati di Crohn.

 

Succo di carote. La carota è un regolatore sia del fegato che dell´intestino con azione depurativa e cicatrizzante anche grazie all´alto contenuto di carotenoidi. Potrebbe essere utile, a tal proposito, berne un bicchiere due volte la settimana.

 

Succo di cavolo. A quanto pare, c’è chi consiglia anche l’assunzione di una spremuta di succo di cavolo per i principi attivi presenti in questo ortaggio, in particolare per le sue proprietà cicatrizzanti utili sia per lo stomaco, che per l´intestino ed il colon.

 

Il morbo di Crohn è un disturbo che non va assolutamente sottovalutato. Va da sé che è sempre necessario innanzitutto una diagnosi della malattia, ottenuta attraverso strumenti specifici, e un confronto con uno specialista. I consigli dati non possono assolutamente sostituirsi a un parere medico.

http://mazzarini-assistenza.blogspot.it/2014/02/quale-lalimentazione-piui-corretta-per.html

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