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Categoria: "Cure Naturali"

TIROIDE : cure naturali

Curare patologie come ipotiroidismo e ipertiroidismo con le cure naturali si può anche se il medico deve sempre tener sotto controllo il paziente per sicurezza

IPOTIROIDISMO

Descrizione e cause della patologia: l’ipotiroidismo è determinato dall’insufficiente produzione, assoluta o relativa, di ormoni tiroidei. Il momento in cui s’instaura la carenza è critico. L’ormone tiroideo, infatti, esercita un’azione importante sullo sviluppo e sulla differenziazione dei tessuti e sulla maturazione psicosomatica del soggetto; per esempio, gli ormoni tiroidei hanno un ruolo fondamentale nella maturazione del sistema nervoso. L’ipotiroidismo può essere primario, cioè causato da patologie che coinvolgono la tiroide, con distruzione del tessuto funzionante, come nelle tiroiditi, nell’infiltrazione neoplastica o infiammatoria da malattie sistemiche, per deficit ormonale congenito; oppure può essere determinato da agenesia (assenza di un organo) o ipogenesia della ghiandola. Questa malattia può anche essere secondaria a patologie ipofisarie o ipotalamiche.

 

Sintomi: il quadro clinico è principalmente legato al momento in cui l’ipotiroidismo si instaura nella vita dell’individuo. Consideriamo, pertanto, le varie possibilità. Nell’ipotiroidismo neonatale e giovanile la patologia inizia nella vita intrauterina, l’ipotiroidismo, in questo caso, è determinato dalla mancanza totale o parziale della ghiandola, oppure da assunzione di farmaci tossici. La mancanza di ormoni tiroidei, se non trattata tempestivamente, produce effetti irreversibili particolarmente gravi a carico delle facoltà mentali e dei processi di crescita somatica. Raramente l’ipotiroidismo è diagnosticato alla nascita, se non attraverso lo screening neonatale. Nei primi mesi di vita si manifesta con suzione svogliata e inefficace, stipsi, movimenti lenti e ipotonia muscolare, pianto rauco, tendenza alle infezioni respiratorie; più avanti presenta anche un rallentamento della normale curva di accrescimento staturale, con nanismo disarmonico (arti corti e testa grande) e ritardo dello sviluppo psichico (con torpore), difficoltà nella deambulazione e nella fonazione, riduzione dell’affettività.

 

Il grave ritardo intellettivo arriva al cretinismo, per cui la vita affettiva e di relazione del soggetto sono fortemente compromesse. Si ha ritardo della dentizione e, spesso, anche della pubertà. E’ una delle cause relativamente comuni dei difetti della crescita. La faccia diventa tipica: è amimica, presenta naso a sella con radice allargata, macroglossia, labbra e palpebre ispessite e volto “gonfio”, detto mixedematoso, la pelle è secca, fredda e giallognola. Nell’ipotiroidismo dell’adulto, o mixedema, la patologia si sviluppa nel soggetto maturo in seguito ad asportazione o irradiazione della tiroide, o per l’assunzione di farmaci ad azione tireostatica, oppure per processi infiammatori cronici della ghiandola, come nelle tiroiditi autoimmuni; infine può essere determinato da fattori dietetici e ambientali. Esordisce spesso in modo subdolo: si manifesta con astenia, scarsa concentrazione, torpore, faticabilità, intolleranza al freddo, stipsi e senso di gonfiore, aumento di peso.

 

 

Nella forma conclamata i sintomi diventano più evidenti, e sono: ispessimento della cute, che è secca, fredda, desquamante, di colorito cereo, con cadute di peli, rarefazione del terzo esterno delle sopracciglia, capelli sottili e fragilità delle unghie. Il sottocutaneo è infarcito di liquido, che gli conferisce l’aspetto tipico di chi è affetto da questa patologia: palpebre tumefatte, volto largo, sguardo inespressivo, naso e lingua ingrossati;coinvolgimento cardiovascolare: bradicardia precoce, cardiomegalia con frequente versamento pericardico, raramente scompenso cardiaco;sistema nervoso centrale: letargia ingravescente, perdita di memoria e lentezza ideativa. A volte ci sono disturbi di deficit cerebellare (atassia). In un certo numero di casi di lunga data insorge una psicosi maniaco-depressiva. Il coma è un evento finale delle gravi forme. La neuropatia periferica è dovuta per lo più alla compressione dei nervi da parte del rigonfiamento dei tessuti; nelle forme avanzate si può avere una miopatia per aumento di volume dei muscoli striati, che diventano rigidi e dolenti; anche la lingua si ingrossa per questo motivo e per accumulo dell’infiltrazione mixedematosa dell’interstizio. Il timbro della voce diventa basso e la voce roca per ipertrofia della laringe e delle corde vocali;

 

* apparato gastro-enterico: un terzo soffre di stipsi, la peristalsi è rallentata fino a giungere, talvolta, all’ileo paralitico;

* sfera genitale: riduzione della libido, infertilità, oligospermia negli uomini, cicli anovulatori, irregolari fino all’amenorrea nelle donne;

* apparato emopoietico: un terzo presenta anemia microcitica (deficit di assorbimento di ferro) o macrocitica (deficit di assorbimento di vitamina B12, associate alle forme autoimmuni per autoanticorpi)

 

Decorso: la forma più frequente di ipotiroidismo è quella autoimmune (tiroidite di Hashimoto), che si manifesta dopo i quarant’anni. Questa patologia prevede una terapia sostitutiva con ormoni tiroidei per tutta la vita.

 

 

MALATTIA DI BASEDOW (IPERTIROIDISMO)

 

Descrizione e cause della patologia: la Malattia di Basedow è dovuta all’eccessiva produzione di ormoni tiroidei per aumento della funzionalità della ghiandola. L’iperfunzionalità della tiroide insorge a volte senza cause apparenti, oppure in seguito ad uno stress emotivo. E’ considerata una malattia autoimmune.

Sintomi: all’inizio il soggetto avverte nervosismo, palpitazioni, dimagrimento, diarrea, aumento della sete. Questi indizi si aggravano progressivamente e, dopo qualche tempo, si manifestano i sintomi ritenuti tipici di questa malattia: occhi sgranati e sporgenti, sguardo fisso e spaventato, cute pallida e madida di sudore e un ingrossamento diffuso della tiroide, detto gozzo. Inoltre continua il dimagrimento, si ha un aumento della temperatura corporea, della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. Sono poi presenti sintomi psichici, quali irritabilità, irrequietezza, insonnia, esaltazione della capacità ideativa e disturbi nell’area sessuale, come amenorrea nella donna e impotenza nell’uomo.

 

Decorso: la Malattia di Basedow colpisce maggiormente le donne, in età compresa tra i venti e i cinquant’anni. Le forme lievi possono anche guarire spontaneamente. Le forme gravi, se trascurate, possono sfociare in uno scompenso cardiaco grave, in un dimagrimento estremo, oppure nell’aggravamento acuto di tutti i sintomi, fino al coma.

 

CURE E RIMEDI NATURALI

 

Ecco alcune erbe officinali che possono coadiuvare nel controllo dei disturbi della tiroide:

 

Il Fucus vesiculosus detto anche quercia marina è un'alga bruna il cui tallo (corpo vegetativo) è particolarmente ricco in sali minerali, oligoelementi (rame, cromo, zinco, selenio, manganese, ferro, iodio), vitamine (C, B1, B2, B6, B12). Il fucus è un interessante alleato antifatica ed è molto utilizzato nelle diete dimagranti grazie ai talli disidratati che, una volta ingeriti si reidratano nello stomaco ed aumentano il loro volume, tagliando la sensazione di fame. Inoltre, il fucus è utilizzato come stimolante tiroideo e anti-gotta nei casi di ipotiroidismo, ma va comunque assunto sotto il controllo medico per stabilire il giusto apporto dello iodio che contiene.

 

Il Coleus forskholii è una pianta della famiglia delle labiate, originaria dell’Asia, molto gradevole all’aspetto e per questo coltivata e usata come pianta ornamentale. Tra le sue proprietà c’è quella di provocare un aumento della funzionalità degli ormoni tiroidei (il che può favorire l’incremento del ritmo metabolico e per questo è usata a volte per dimagrire.) Il coleus può infatti offrire un beneficio regolando la lipolisi, ovvero il consumo o distruzione del grasso immagazzinato e aumentando la produzione e la liberazione dell'ormone tiroide. Agisce aumentando la concentrazione dell'AMPc (AMP ciclico) all'interno delle cellule, un messaggero cellulare che attiva numerosi enzimi.

 

Altro rimedio naturale abbastanza accreditato è il marrubio d’acqua, che deve ai suoi fiori le proprietà antitireotrope. I fiori del marrubio d’acqua contengono infatti i polifenoli e i flavonoidi, che concorrono a riequilibrare la situazione in caso di ipertiroidismo. Sempre per l’ipertiroidismo è utile la pianta cardiaca, per via delle sue proprietà sedative che la rendono adatta in veste di calmante nelle condizioni in cui l’attività di un organo è sopra le righe. Rientrano nella categoria i problemi cardiocircolatori e l’ipertiroidismo. Per quanto riguarda la terapia farmacologica la levotiroxina viene utilizzata come sostegno in caso di tiroidite allo scopo evitare l'ingrossamento della ghiandola e il relativo gozzo. Infatti, in assenza di ormone tiroideo, il TSH cresce (è l'ormone che da gli ordini alla tiroide) e la tiroide aumenta di volume per cercare di produrre l'ormone tiroideo sufficiente. In molti casi, quando l'ipotiroidismo si aggrava, o la tiroide aumenta troppo di volume, è assolutamente indispensabile compensare questa carenza, ma è vero, e in questo concordiamo con la lettrice, che troppo spesso si fa uso della levotiroxina al minimo segno di carenza tiroidea e spesso senza neanche aspettare quella. Serve quindi cautela, e pur chiedendo alla lettrice di valutare con attenzione la sua eventuale necessità di integrazione, segnaliamo alcune delle indicazioni naturali più semplici per interferire sulla funzione tiroidea, mirando al suo riequilibrio.

 

Terapeuticamente e indispensabile lavorare sul controllo dell'insulina e sulla riduzione dell'infiammazione generale. Questo punta a un riequilibrio nella regolazione del consumo energetico dell'organismo. In particolare per tenere sotto controllo l'insulina è indispensabile seguire una dieta che si rifaccia almeno nei punti fondamentali al metodo DietaGIFT. Cerchiamo di riassumere i punti fondamentali:

 

1. unire sempre carboidrati e proteine a tutti i pasti e in particolare durante le prima colazione.

 

2. colazione abbondante : ridistribuire le calorie durante la giornata concentrandole soprattutto a colazione finendo la giornata solo con una cena leggera. In pratica una colazione da re, un pranzo da signore e una cena da povero!

 

3. Masticare: la masticazione ha un ruolo fondamentale nei processi fisiologici della fame e nel permettere una digestione ottimale priva di spiacevoli fermentazioni intestinali; permette inoltre una ottimale assimilazione dei microelementi fondamentali in una sana alimentazione.

 

4. Attività fisica aerobica continuata per almeno un'ora almeno tre volte la settimana. Ci riferiamo in pratica ad un'ora di corsa, un'ora di bicicletta o anche ad un'ora di camminata svelta.

 

5. Crudo, vivo e colorato: in pratica mangiare prima di ogni pasto un pezzo di frutta o verdura non cotto, non condito e non zuccherato. Questa semplice abitudine permette di sviluppare tolleranza per tutte le diverse classi alimentari.

 

Per quanto riguarda invece il controllo dell'infiammazione è di fondamentale importanza il controllo delle eventuali intolleranze alimentari sia seguendo una dieta di rotazione (e NON di eliminazione) sia utilizzando dei vaccini a bassa dose personali riconoscibili con il Test DRIA.

 

Alcuni integratori sono di particolare utilità. Oltre a quelli sotto indicati, l'apporto di Coenzima Q10, di alghe ricche di iodio naturale, e di Vitamine del gruppo B (come in alimento B50) mira a riottenere l'equilibrio della produzione ormonale. Utilissimo anche il giusto apporto di sostanze iodate, vitamina C e selenio. Un quadro completo come questo molto spesso è in grado di tenere in equilibrio una situazione complessa come l'ipotiroidismo di Hashimita e di evitare la assunzione di altri farmaci.

http://doctorsane.blogspot.it/2013/02/ipertiroidismo-ipotiroidismo-argilla.html

 

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IL MIO COMBATTIVO APPROCCIO ANTI-EUTIROX

 

LETTERA

 

DA SPORTIVO, NON HO CEDUTO ALLE PRESSIONI MEDICHE

 

Grazie Valdo. I risultati parlano chiaro. Nel Maggio 2012, il mio TSH stava a 6,4. Un po' alto secondo i medici, vogliosi di propinarmi l'Eutirox. Non potevo accettarlo! Non riuscivo a capire il percome ed il perché. Volevo trovare la causa e i conti non tornavano. Da sempre faccio sport ed evito gli eccessi, ho sempre curato il mio corpo e la mia mente, eppure non era sufficiente! Ho iniziato a cercare dentro e fuori di me, e la risposta migliore l'ho trovata in lei Valdo Vaccaro.

 

IL MIO APPROCCIO ANTI-EUTIROX

 

Ho eliminato quasi totalmente latte e derivati, il glutine, le carni, il sodio, il glucosio e le cole. Ho introdotto i centrifugati a colazione, la frutta a pranzo, a volte accompagnata da frutta secca. Verdure crude prima di cena, seguite cereali integrali. Il tutto quotidianamente, irrinunciabilmente. Risultati? L'energia aumentava, le dermatiti sparivano, gli sbalzi di umore si smorzavano.

 

LA MIA MISSIONE È FAR STAR BENE LA GENTE

 

Un paio di volte a settimana cena libera, per cui mangio quello che trovo. Non amo gli estremismi. Se posso mi alimento al meglio come sopra citato, ma al mondo molta gente non ha da mangiare! Quindi non demonizzo il cibo quando sono ospite di qualcuno. Tuttavia cerco di dare consigli a chiunque voglia rispettare se stesso e gli altri. In fin dei conti mi occupo di fitness. La mia missione è far stare bene la gente.

 

HO RIPORTATO IL TSH AI VALORI NORMALI SENZA EUTIROX

 

Arriviamo a Febbraio 2013. Le analisi confermano le mie condizioni attuali. Il TSH risulta migliorato e ridotto a 4,8. Tutto questo senza Eutirox. Migliorato da 6,4 a 4,8. Meraviglioso! Grazie-Valdo-grazie. Non solo per me. Non mi sono mai allarmato, sono sempre stato fiducioso e desideroso di risposte, anche se sempre curioso.

 

SERVA IL MIO SUCCESSO COME PROVA E COME INSEGNAMENTO

 

Grazie perché conosco meglio il mio corpo e comprendo tutta la sua potenza. Grazie perché tanti altri vedranno questo successo come riferimento e prova. Grazie perché anche i medici devono avere la possibilità di imparare dai loro errori.

 

NON È SOLO QUESTIONE DI VALORI TABELLARI, MA DI BENESSERE GENERALE

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Qualcuno ha detto: "Se non hai soldi per acquistare una centrifuga, vendi l'auto e farai molta più strada". Credete a questo detto per favore! Lasciatemi dire una cosa. Non smetterò mai di alimentarmi come Valdo consiglia. Il corpo ha bisogno di questo per funzionare e sprigionare tutto il suo vero potenziale. Permettemi di aggiungere che le crisi di fame compulsiva che mi tormentavano sono solo un ricordo, come i vuoti di energia, come le emicranie, come le insonnie. Niente più febbre e raffreddori ricorrenti, solo forza, potenza, calma e serenità. Grazie Valdo. Continuerò a seguirla e a sostenerla

per quanto possibile.

 

DUE VALORI LEGGERMENTE ESONDANTI

 

Vorrei porle infine un quesito. Ft4 18,5 (valori riferimento 8-17 pg/mL) su Tsh 4,8 e linfociti 47 (val max 44) cosa può significare? Alla precedente analisi del Tsh 6,4 non ho misurato l' Ft4, e credo che anche questo valore si stia normalizzando? Grazie ancora.

Giuseppe

 

*****

 

RISPOSTA

 

LINFOCITI ED FT4

 

Ciao Giuseppe. Quota 47 nei linfociti, seppur altina non è conta da destare preoccupazioni di sorta. Basta una banale infiammazione di un dente per tenertela lievitata. Quanto alla tetraiodotironina libera alta si spiega proprio col fatto che hai invertito la tendenza dall'ipotiroidismo verso la direzione opposta. Gli sbalzi tiroidei tra ipo e ipertiroidismo sono all'ordine del giorno.

 

CONDIVIDO IN PIENO IL TUO ENTUSIASMO

 

Trattasi comunque di variazioni minime e temporanee. Vale e prevale dunque, a mio avviso, il sentirsi in forma ed in equilibrio. Non mi preoccuperei per questo dettaglio e non penso assolutamente serva fare ulteriori test. Questi due dettagli non inficiano in alcun modo la brillantezza dei risultati che stai conseguendo.

 

NON C'È PARAGONE TRA PROMOZIONE SUL CAMPO E PROMOZIONE TABELLARE

 

D'altra parte, lo ricordo ancora, vale 10 volte di più il sentirsi obiettivamente in forma, che il subire un qualsiasi asterisco tabellare. Chi fa sport, senza stimolazioni e doping, mette poi quotidianamente alla prova il proprio organismo, per cui i feedback sono probanti e non illusori. Debolezza, emicrania, insonnia, influenze ricorrenti, nervosismo ed irritabilità, tutte messe in un sacco e scaricate nel bidone delle immondizie, mi pare un risultato significativo e tale da giustificare il tuo entusiasmo.

 

TESINE DA LEGGERE

 

- Tiroidite, malessere linfatico e rivoluzione culturale, del 24/9/12

- Miglioramenti tiroidei senza farmaci, del 31/10/12

- La tiroidite e tutto il resto, dell'11/4/10

- La tiroide ballerina, del 2/10/09

- Tiroide normalizzata e piscine avvelenate, del 18/11/10

- Tiroiditi migliorate risolte senza Eutirox, del 18/11/10

- Squilibrio tiroideo Hashimoto, del 3/9/12

- Ipertiroidismo, morbo di Basedow e tapazole, dell'8/7/12

 

Valdo Vaccaro

http://valdovaccaro.blogspot.it/2013/02/iol-mio-combattivo-approccio-anti.html

 

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Tiroide e ipotiroidismo da tiroidite di Hashimoto

 

Aloe Tiroidite di Hashimoto

 

L’ipotiroidismo è uno stato in cui la ghiandola tiroidea funziona a un livello inferiore al normale.

Da un punto di vista pratico, per ricorrere ad una immagine molto semplice potremmo considerare la tiroide “l’acceleratore” del metabolismo. Se la tiroide produce troppi ormoni (T3 e T4) si avranno ansia, calorosità, fretta, palpitazioni di cuore, movimenti intestinali esagerati (fino alla diarrea), aumento della pressione, sguardo brillante e teso, ecc. Tutto il contrario se la ghiandola produce troppo pochi ormoni. Queste sono tuttavia situazioni già patologiche.

 

Molto più frequenti sono stati in cui c’è un aumento o una diminuzione funzionale dell’attività della ghiandola, ma con ormoni ancora normali o appena alterati.

 

 

 

Bisogna anche sapere che la funzione della tiroide è regolata da un’altra ghiandola, l’ipofisi, tramite un ormone chiamato TSH. Vi è un meccanismo “a bilancia”: se la tiroide “batte la fiacca” l’ipofisi aumenta la produzione di TSH per stimolare la ghiandola, viceversa nella situazione contraria.

 

 

 

Molto frequente è una alterazione chiamata tiroidite autoimmune o di Hashimoto. L’organismo produce auto-anticorpi, cioè anticorpi contro la propria tiroide.

 

E’ poi abbastanza frequente un’altra situazione: che vi siano o no auto-anticorpi, l’ipofisi aumenta la produzione di TSH già quando gli ormoni della tiroide sono ancora normali. Questo è in effetti il primo segno che qualcosa non va, e questa situazione viene chiamata “ipotiroidismo pre-clinico o sub-clinico” nel senso che non vi sono ancora sintomi o segni di ipotiroidismo.

 

La prassi medica corrente somministra già in questa situazione omoni tiroidei di sintesi .

 

Che cosa avviene allora? L’ipofisi non è in grado di distinguere fra gli ormoni prodotti dalla tiroide e quelli somministrati dall’esterno, il TSH si normalizza ed apparentemente tutto si sistema.

 

Quali sono i limiti e gli inconvenienti di questa terapia?

 

la tiroide non viene curata al fine di riprendere la sua attività. L’ormone artificiale verrà somministrato per tutta la vita, e la tiroide pian piano cesserà di funzionare e si atrofizzerà;

la produzione di ormoni non è proporzionata alle differenti situazioni di attività o riposo dell’organismo; è fissa e sempre uguale;

sono possibili effetti collaterali tipo ipertiroidismo, perché non sempre è facile dosare l’omone in modo ottimale;

la produzione di auto-anticorpi (che è il fattore che negli anni porterà a danneggiare la tiroide) a volte cessa o diminuisce, a volte no ma questo è ritenuto inevitabile;

 

 

E’ possibile invece (posso attestarlo per esperienza personale) curare la tiroide con l'omeopatia e l'omotossicologia riducendo il fabbisogno di ormone esterno ed a volte sospendendolo del tutto; allora è la tiroide della persona che guarisce e riprende la sua funzione.

 

Anche l’Aloe Arborescens sì è dimostrata molto utile nel regolare e spesso fare scomparire la produzione di auto-anticorpi, per un effetto chiamato immuno-modulante (e non immuno-soppressivo come il cortisone o altri farmaci).

 

Anche i noduli alla tiroide - noduli tiroidei - rispondono molto bene all'omeopatia, omotossicologia, aloe e altre cure naturali.

 

Ovviamente andrà curato anche l’organismo in modo olistico, come sempre si insiste in questa visione della salute e della malattia.

http://www.leviedellasalute.it/it/salute_e_consigli/tiroidite_di_hashimoto/

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Diabete: i 7 alimenti naturali che aiutano a mantenere bassi i livelli di glucosio nel sangue

Diabete: i 7 alimenti naturali che aiutano a mantenere bassi i livelli di glucosio nel sangue

 

Il diabete mellito, secondo la pagina di definizione della malattia del Mayo Clinic's (1) è un gruppo di malattie che colpiscono tutti, il vostro corpo trasforma gli zuccheri che vengono da voi mangiati. Comunemente indicato come il glucosio, lo zucchero nel sangue nutre letteralmente tutte le vostre cellule. Lo zucchero nel sangue è fonte di energia per il vostro corpo, e senza di esso, anche le vostre cellule cerebrali morirebbero di fame. Lo zucchero nel sangue non viene assorbito solo da alimenti zuccherati.

 

Il tuo corpo processa naturalmente i carboidrati di tutti i tipi che trasforma in zuccheri, i cereali, ortaggi e frutta. Quando a qualcuno viene diagnosticato il diabete, vuol dire che il suo corpo non elabora gli zuccheri correttamente. I loro livelli di glucosio nel sangue diviene innaturale e pericolosa quando alta.

 

 

Alti livelli di zucchero nel sangue, se non trattato, può portare a malattie cardiache, ictus, danni renali, cecità, ulcere, infezioni, cancrena e anche la morte prematura .

 

Il diabete sta diventando un'epidemia

 

Se vi è stato recentemente diagnosticato il diabete di tipo 2, sappiate che non siete i soli.

 

 

 

Secondo la Harvard School il magazine online di The Nutrition Source, citando la sanità pubblica afferma che (2), 24 milioni di persone negli Stati Uniti hanno questa grave condizione di salute, e ben 6 milioni di questi non sanno nemmeno di averlo. E, se il tasso di nuovi casi continua al ritmo attuale, entro il 2050, ben 48 milioni di americani avranno il diabete. Inoltre, la rivista afferma che, il diabete è già la principale causa di cecità e di insufficienza renale tra gli adulti.

 

 

 

Standard cure mediche e insulina, al momento della sua scoperta, è stata considerata un farmaco miracoloso. Così poco si è conosciuto sul diabete , fino ad allora, e la gente moriva da malattia. Ma, come con molti farmaci, anche se l'insulina ha salvato molte vite, ha portato anch'essa i suoi effetti collaterali, alcuni di loro vi mettono in pericolo di vita come la malattia stessa.

 

C'è un'altra opzione? non sarebbe meglio se le devastazioni di alto livello di zucchero nel sangue potessero essere affrontati come parte di una buona salute generale, piuttosto che semplicemente come una malattia che necessita di trattamento farmacologico?

 

Recenti studi hanno rivelato che molti alimenti hanno effetti stabilizzanti dello zucchero nel sangue di zucchero.

 

Qui ce ne sono sette:

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Cannella - Noi tutti riconosciamo questa buona, stupenda spezia, ma lo sapevate che la cannella può regolare lo zucchero nel sangue delle persone con diabete? Uno studio pubblicato dalla rivista della American Diabetes Association, Diabetes Care (3), ha mostrato che, dopo 40 giorni di utilizzo, la cannella abbassato nei partecipanti al test i livelli di zucchero nel sangue di ben il 26 per cento.

Semi di fieno greco - Il fieno greco sono dei semi, una spezia piccante che alcune persone dicono abbia il sapore di liquirizia. Tostato e aggiunto alle insalate o cereali, o presi in polvere, fieno greco può abbassare i livelli di glucosio nel sangue. Il fieno greco è anche un anticoagulante, quindi occorre prestare attenzione se si usa anche farmaci che fluidificano il sangue come il warfarin o aspirina.

Ginseng - ginseng americano, come riportato nel eCAM studio pubblicato (Ginseng on Hyperglycemia: Effects and Mechanisms) "Ginseng e iperglicemia: Effetti e meccanismi," (4) può abbassare sia a digiuno che la glicemia post-pasto. Come funziona il ginseng non è del tutto chiaro, ma i primi studi suggeriscono che l'erba aumenta la produzione di insulina e rallenta la morte di beta-cellule pancreatiche. La radice ginseng può essere presa come un supplemento, oppure può essere aggiunto alla dieta con il The. Inoltre, è un anticoagulante, il ginseng deve essere assunto con cautela da parte di persone che usano farmaci che fluidificano il sangue o quelli con malattie autoimmune.

Broccoli - il Cromo ha dimostrato di contribuire a stabilizzare lo zucchero nel sangue, e con una singola porzione di broccoli, secondo la società: alimenti più sani del mondo (World's Healthiest Foods)(5), il 53 per cento della presa dietetica di riferimento (DRI) di cromo, è uno delle migliori fonti naturali. I Broccoli sono anche ricchi di fibre, che lo rende vantaggioso per le persone che cercano di invertire il diabete.

Farina d'avena - Le fibre sono in cima alla lista delle sostanze naturali stabilizzanti del glucosio nel sangue, e un intero pacchetto di avena contiene ben16 grammi di fibra per singola tazza. L'avena è anche ricca di magnesio. Un quarto di una tazza d'avena contiene oltre il 17 per cento del DRI (presa dietetica di riferimento).

Arachidi - Le arachidi e il burro di arachidi hanno dimostrato di abbassare i livelli di zucchero nel sangue. Stabilizzano lo zucchero nel sangue e protegge il pancreas ed evita di essere oberati di lavoro e toglie la fame. Altri dadi hanno lo stesso effetto, ma le arachidi sono facili da aggiungere alla vostra dieta.

 

Il testo di questo articolo è liberamente utilizzabile a scopi non commerciali, citando la fonte sadefenza e l'autore della traduzione Vàturu

 

Fonti:

 

1) http://www.mayoclinic.org

 

2) http://www.hsph.harvard.edu

 

3) http://care.diabetesjournals.org

 

4) http://science.naturalnews.com

 

5) http://www.whfoods.com

 

http://sadefenza.blogspot.it/2014/06/svelati-i-segreti-della-dieta-per.html

http://terrarealtime.blogspot.it/2014/06/diabete-i-7-alimenti-naturali-che.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+TerraRealTime+(TERRA+REAL+TIME)

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Vene varicose: rimedi naturali

Le vene varicose, o varici, sono una condizione patologica che riguarda le vene. Il disturbo compare soprattutto negli arti inferiori, anche se può manifestarsi in qualsiasi parte del corpo.

 

Le vene assumono un aspetto allungato, tortuoso ed evidente, rappresentando un disagio estetico per chi ne è colpito e soprattutto la causa di molti fastidi, come gonfiore, formicolii, crampi, dolori forti.

 

Possono essere la conseguenza di diversi disturbi, dovuti a fattori genetici, trombi a carico delle vene profonde, insufficienza venosa, problemi di circolazione, deficienza della pompa muscolare, obesità.

 

La patologia colpisce solo le vene superficia li che corrono nello strato grasso, subito al di sotto della pelle e che, oltre a gonfiarsi, assumono un colore porpora scuro o blu.

 

I fastidi, come abbiamo detto, non sono solo estetici, ma anche fisici: stanchezza continua, difficoltà nei movimenti, dolore. Ecco alcuni rimedi naturali che possono alleviare i sintomi delle vene varicose.

 

Sollevare le gambe. Il primo consiglio, il più semplice da seguire, è quello di sollevare le gambe quando vedete che sono diventate troppo gonfie. Questo aiuterà la circolazione e allevierà i sintomi delle vene varicose. Di tanto in tanto, provate a sdraiarvi per qualche minuto con le gambe sollevate da cuscini.

Vitamina C. La vitamina C è utile sia nella prevenzione che nel trattamento delle vene varicose. Questo perché contribuisce alla formazione del collagene e rafforza le pareti venose. Non dimenticate quindi di inserire nella vostra dieta frutta e verdura che ne contengono di più.

Aceto di mele. Passiamo ai rimedi naturali veri e propri. L’aceto di mele uno dei rimedi della nonna più utilizzati per le vene varicose, applicato sulla parte con dei leggeri massaggi al mattino e alla sera, consente una parziale restrizione dei vasi.

vene varicose Vene varicose: ridurre i sintomi con i rimedi naturali

 

Erbe che migliorano la circolazione. Tra le erbe che migliorano la circolazione sanguigna troviamo il biancospino, il capsico e la radice di frassino spinoso. Anche il grano saraceno contiene sostanze utili, come i flavonoidi, a dare tono ai vasi sanguigni. Da assumere sotto forma di decotti o alimenti nel caso del grano saraceno. Altre erbe importanti sono il pungitopo, la centella asiatica e le foglie di vite.

Calendula. In genere utilizzato per la preparazione di unguenti e pomate, questa pianta ha un’azione astringente. La lozione di calendula andrà quindi massaggiata con delicatezza sulle gambe, dal basso verso l’alto, per favorire il flusso sanguigno. Se lasciata in frigorifero prima dell’applicazione, questa soluzione avrà anche un effetto rinfrescante.

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Ippocastano. Sotto forma di macerato glicerinato, l’ippocastano è un rimedio utilizzato per trattare la stasi venosa e le condizioni derivanti dalla cattiva circolazione del sangue. Ha un’azione astringente, che riduce il volume delle vene e migliora il flusso del sangue e l’ossigenazione dei tessuti.

Oli essenziali. Anche gli oli essenziali possono darci una mano nel trattamento di questa fastidiosa condizione. Potete mescolare 12 gocce di olio essenziale di cipresso, in due cucchiaini di olio di mandorla, applicando la soluzione con leggeri massaggi, dal basso verso l’alto delle gambe. Ancora, potete utilizzare il lentisco, applicando due gocce del prodotto sulla varice, massaggiando delicatamente dal basso verso l’alto.

Oltre a questi rimedi naturali, ricordate che possono essere utili anche le calze a compressione graduata che favoriscono la circolazione a livello delle gambe.

 

 

 

 

Qualche suggerimento in più…

 

Non dimenticate: nella battaglia contro le vene varicose, soprattutto in fase di prevenzione, è utile prestare attenzione al controllo del peso, per minimizzare il rischio di una degenerazione dei sintomi.

 

Inoltre, praticate esercizio fisico regolarmente, per favorire la circolazione sanguigna, prestando attenzione ad evitare sport che richiedono scatti o movimenti bruschi. Preferite invece il nuoto e le lunghe camminate.

 

Evitate il consumo di alimenti grassi, fritture, cibi salati, alcool ma anche caffè e tè forti.

 

Quelli proposti sono solo alcuni rimedi naturali per alleviare i sintomi. Non sottovalutate comunque il problema delle vene varicose e rivolgetevi sempre prima a un esperto.

http://ambientebio.it/vene-varicose-ridurre-i-sintomi-con-i-rimedi-naturali/

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sindrome premestruale : rimedi naturali

Sono veramente tante le donne che soffrono di sindrome premestruale (PMS), una condizione che può iniziare durante o dopo l’ovulazione e termina a conclusione del flusso mestruale.

 

I sintomi più comuni, che variano da persona a persona, sono: gonfiore, crampi, mal di testa, ritenzione idrica, mal di schiena, depressione, pressione addominale, ansia, tensione mammaria, insonnia, sbalzi d’umore e acne.

 

Molte donne accettano questa condizione come una parte imprescindibile del loro ciclo mensile, ignorando che invece, con piccoli accorgimenti, i disturbi da sindrome premestruale possono essere alleviati.

 

A causa della dieta, di uno stile di vita sbagliato e dello stress eccessivo, la PMS è più diffusa nelle società occidentali che nei paesi asiatici e meno sviluppati. Lo squilibrio nel corpo può essere infatti psicologico, nutrizionale o ormonale. Vediamo adesso alcuni accorgimenti che possono aiutarci a ridurre questi fastidi mensili.

 

1 Alimentazione

 

Una dieta sana è vitale per il miglioramento a lungo termine dei sintomi legati alla sindrome premestruale. Per combattere questa problematica, infatti, è necessario affidarsi a una dieta anti-infiammatoria ricca di frutta biologica, verdura, cereali integrali, noci e semi. Questi alimenti sono ricchi di vitamine e minerali essenziali che possono contribuire molto a ridurre i sintomi.

 

Uno studio condotto dalla University of Massachusetts ha evidenziato come le donne che si affidano a una dieta ricca di ferro (circa 20 mg al giorno) beneficiano di una riduzione del 36% dei sintomi. Lo studio, che ha monitorato oltre 3.000 donne, era legato anche a una maggiore assunzione di zinco (circa 15 mg al giorno), altrettanto benefico. La stessa cosa avviene nelle donne che adottano una dieta ricca di Vitamina D e Calcio.

 

Quando i sintomi sono gravi, però, la dieta da sola potrebbe non essere sufficiente.

 

sindrome premestruale sintomi 20 rimedi naturali che aiutano contro la sindrome premestruale

 

Ecco quindi un elenco di sostanze naturali che possono risultare utili:

 

2 Vitamina B6: è molto utile per alleviare i dolori che derivano dalla sindrome premestruale. Questo perché funge da rilassante per la muscolatura liscia, diminuendo i crampi. Come diuretico, inoltre, riduce la ritenzione idrica e il gonfiore. Attenzione, più B6 si assume (sotto forma di integratore) più magnesio occorre al nostro organismo.

 

3 Magnesio: calma il sistema nervoso e allevia l’ansia, la depressione, l’irritabilità e l’insonnia. Come antispasmodico, allevia i crampi e mal di schiena. Il magnesio aiuta anche a ridurre il desiderio di dolci.

 

4 Acido gamma-linolenico: è un precursore della prostaglandina-E1, una sostanza simile agli ormoni che aiuta a regolare le funzioni neurologiche e ormonali, a ridurre gli spasmi muscolari, i crampi, la voglia di zucchero, gli sbalzi d’umore e l’acne.

 

5 Acido eicosapentaenoico (EPA): si trova nell’olio di pesce e nell’olio di semi di lino, anche questo produce la prostaglandina-E3

 

6 Vitamina E: riduce i crampi e la tensione mammaria dei seni, che spesso gonfiano prima del periodo mestruale di una donna.

 

Omeopatia

 

Anche l’omeopatia si è dimostrata utile nel trattamento della sindrome premestruale. Il rimedio omeopatico scelto deve corrispondere ai sintomi descritti. Ecco i più conosciuti:

 

7 Lachesis: aiuta nella maggior parte dei sintomi fisici ed emotivi che accompagnano la PMS, come il mal di testa, il dolore alle ovaie, la sensibilità al seno. È un rimedio indicato quando i sintomi peggiorano con il calore e con un abbigliamento ristretto intorno all’addome.

 

8 Lacaninum: si usa quando l’unico sintomo è un seno doloroso e gonfio. Il dolore si interrompe una volta iniziato il flusso mestruale e la persona tende ad essere irritabile.

 

9 Bovista: è indicato quando i sintomi gastrointestinali, come la diarrea, si verificano prima dell’inizio del periodo mestruale. Ci possono essere anche tracce di sangue che precedono il flusso effettivo. Il corpo è gonfio, spesso lo sono anche le mani.

 

10 Pulsatilla: fa un bene soprattutto per sconfiggere i sintomi emotivi della sindrome premestruale caratterizzati da depressione. Aiuta anche a ridurre un forte desiderio di dolci.

 

11 Natmur: la persona che ne ha bisogno è malinconica, triste, e i sintomi emotivi peggiorano quando gli altri cercano di consolarla. Spesso il ciclo è accompagnato da mal di testa che si verifica prima, durante o dopo il periodo. C’è un forte desiderio di cibi salati.

 

12 Sepia: è indicata in presenza di sintomi come depressione, indifferenza e scoraggiamento. Spesso prima delle mestruazioni si avvertono dolori simili a coliche.

 

13 Belladonna: è utilizzata quando il sintomo principale sono i dolori o i crampi che appaiono e scompaiono improvvisamente. Il fastidio peggiora con il movimento ed è associato al mal di testa.

 

14 Magnesia phos: è raccomandato per crampi che migliorano con il calore, o semplicemente chinandosi, o massaggiando l’addome.

 

 

 

 

15 Colocynthis: è indicato per i crampi simili a quelli appena descritti e accompagnati da sentimenti di estrema irrequietezza e irritabilità.

 

16 Ignatia: il soggetto è gonfio, avverte dolori forti nel basso ventre e sperimenta sbalzi di umore.

 

17 Cimicifuga: è utilizzato per il gonfiore accompagnato da dolori acuti in tutto il corpo, come sciatica o mal di schiena. I dolori sono difficili da tollerare e spesso causano isteria.

 

18 Nux Vomica: va bene per le persone fortemente stressate che soffrono di gonfiore e nausea accompagnati a irritabilità.

 

19 Riflessologia

 

La riflessologia è un’arte basata sul principio che nei nostri piedi esistono delle zone riflesse che corrispondono a ogni parte del corpo. Massaggiare zone specifiche nei piedi aiuta a migliorare il funzionamento degli organi e delle ghiandole specifiche. Sembra che per ciò che riguarda la sindrome premestruale, la riflessologia riesca ad aiutare maggiormente se eseguita tre o quattro giorni prima e poi durante le mestruazioni.

 

20 Disintossicazione del fegato

 

Secondo alcuni esperti, disintossicare il fegato può alleviare diversi problemi di salute femminili, come sindrome premestruali gravi. Abbiamo già visto alcuni rimedi naturali per farlo e come il carciofo sia uno degli alimenti più adatti alla salute di questo organo.

 

http://ambientebio.it/20-rimedi-naturali-che-aiutano-contro-la-sindrome-premestruale/

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OSSA e OSTEOPOROSI : rimedi naturali

L’ equiseto, noto anche come coda cavallina, è una pianta che prospera lungo fiumi e torrenti, comune in quasi tutto il pianeta. Per molti contadini è un erba infestante, di cui è difficile sbarazzarsi, ma in ambito erboristico l’equiseto ha proprietà interessanti.

 

Infatti è considerata un erba officinale a tutti gli effetti, che è possibile utilizzare come rimedio, o prevenzione, verso diversi problemi a livello articolare ed osseo e in caso di anemie (carenza di ferro, emoglobina ecc..).

 

Proprietà dell’Equiseto

 

La sua proprietà principale è il suo alto contenuto di silice, elemento indispensabile per la sintesi delle fibre di collagene presente nella cartilagine. La carenza di silicio nell’organismo infatti causa una riduzione del collagene che tiene insieme le molecole della nostra cartilagine. Un basso tasso di silicio causa la demineralizzazione dell’osso e di conseguenza l’osteoporosi, per questo l’equiseto può essere un valido aiuto per la salute delle ossa e per curare anche unghia e capelli.

 

Questa pianta ha anche un alto contenuto di carbonato di calcio, solfato di potassio, magnesio, ferro, manganese, da qui la sua ottima azione remineralizzante, soprattutto in caso di anemie.

 

Consigli del dottor Mozzi

 

equiseto tintura madreIl dottor Mozzi consiglia l’utilizzo dell’Equiseto soprattutto in forma di tintura madre per un azione più marcata, oppure come infuso per un azione più blanda da ripetere più volte al giorno.

Il dottor Mozzi lo consiglia per TUTTI I GRUPPI SANGUIGNI

 

L’equiseto è indicato per

 

decalcificazioni

demineralizzazioni

carenze di minerali

osteoporosi

anemie

oliguria

ritenzione di liquidi.

FONTE :

http://dietagrupposanguigno.altervista.org/equiseto-problemi-ossa/

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