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Categoria: "Cure Naturali"

le mucillagini di malva un toccasana per stomaco e intestino

Le mucillagini di malva sono contenute nei fiori e nelle foglie

Agiscono sulla mucosa gastrica creando una barriera bioadesiva e lenitiva che protegge la mucosa irritata nelle situazioni di iperacidità.

Nelle prime passeggiate di primavera è facile imbattersi nei caratteristici fiori di colore rosa-violaceo striati che costeggiano il cigli erbosi delle strade: si tratta della malva (Malva sylvestris), una piantina erbacea che si trova comunemente nei luoghi erbosi dove fiorisce da marzo ad ottobre.

Il suo nome è sinonimo di pianta emolliente per il suo contenuto in mucillagini, particolarmente concentrate nelle foglie e nei fiori. Le mucillagini vegetali sono polisaccaridi che, a contatto con l’acqua, si rigonfiano formando una specie di gel. In generale fanno parte delle fibre dietetiche e si riferiscono a parti vegetali che non possono essere digerite dall’uomo (sono cioè resistenti agli enzimi digestivi), in particolare fanno parte delle fibre solubili insieme alle gomme, pectine, e emicellulose.

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Come agiscono le mucillagini di malva
Poiché non vengono assorbite dall’organismo, queste sostanze non possono esplicare la loro attività a livello sistemico; possono agire soltanto sulla mucosa con la quale vengono a contatto (cavo orale, esofago, stomaco, intestino). Per questo gli estratti acquosi da piante contenenti polisaccaridi sono ampiamente utilizzati sulle mucose irritate.

mucillagini di malva azione stomaco
Le mucillagini di malva vengono assunte anche per sfiammare e regolarizzare l’intestino
Le mucillagini di malva nello specifico sono costituite da una gamma eterogenea di polisaccaridi rappresentati da strutture fortemente ramificate di D-Galattosio, L-Ramnosio, acidi D-Glucuronico e D-Galatturonico con presenza di ramnosogalatturonano e arabinogalattano.

A cosa servono le mucillagini di malva
Assunte oralmente e utilizzate in caso di muscosa irritata, manifestano una azione protettiva grazie alla presenza di polisaccaridi bioadesivi e mucillaginosi che portano alla formazione fisica di un gel tipo mucina che riveste la superficie dei tessuti. Le mucillagini di malva hanno inoltre proprietà gastroprotettive e utili nelle situazioni di iperacidità e reflusso gastroesofageo.

A cura di Bios Line

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Quali sono le piante per curare i polmoni e come usarle: elenco completo, chi e quando puo usarle

Quali sono le piante per curare i polmoni e come usarle: elenco completo, chi e quando può usarle

Quali sono le migliori erbe e piante medicinali che fanno bene ai polmoni? Ecco la lista completa delle piante per curare i polmoni:

Curcuma: il migliore antibiotico e antinfiammatorio naturale per i polmoni. Ha proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse, bronchite e polmonite) e raffreddore.

Zenzero: broncodilatatore naturale, aiuta a respirare meglio in caso di asma o di piccoli fastidi respiratori. Ha proprietà antibiotiche e antinfiammatorie e contribuisce a ridurre la nausea che accompagna la chemio.
Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite.
Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, balsamiche, fluidificanti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma e bronchite.

Liquirizia: tra le piante per curare i polmoni è tra le più efficaci. La sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa. Riduce l’infiammazione a carico dell’apparato respiratorio e allevia dagli spasmi bronchiali, bloccando i radicali liberi che causano l’infiammazione.
Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio. Svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione e lenisce le irritazioni del setto nasale e della gola.
Farfara: ha proprietà bechiche, espettoranti, mucolitiche, fluidificanti. Ottima in caso di asma, bronchite e di altri disturbi polmonari come infezioni.
Lobelia: ottima per il trattamento dell’asma, contiene lobelina. Un alcaloide che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie e migliorando la salute dell’ apparato respiratorio.
no per chi ha la pressione alta!

Origano: ottima per rafforzare il sistema immunitario, decongestionante naturale ha effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale.

Menta: contiene mentolo, ha un’azione antiossidante, decongestionante, lenitiva e rilassa la muscolatura del tratto respiratorio consentendo di respirare meglio.

Salvia: ottima per i disturbi respiratori più comuni, contro il mal di gola e la tosse. (se non hai disturbi ormonali)

Qual’è il più potente rimedio naturale per i polmoni, in realtà non ne esiste solo uno. Anzi, l’azione combinata e sinergica di più piante per curare i polmoni presenti nell’elenco favorisce il corretto funzionamento.

La piantaggine si trova in commercio come sciroppo, infuso, estratto o tintura madre. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi. Oppure assunti in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici. La radice di curcuma e quella di zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana. Per respirare meglio, e hanno largo impiego in cucina come spezie per la preparazione di vari piatti.

Salvia così come il timo, la menta e l’origano tra le piante per curare i polmoni, sono più facilmente reperibili e coltivabili in vaso in appartamento o in giardino. L’olio essenziale di salvia può essere usato per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari. Mentre viene usata sotto forma di infuso o tintura vinosa contro tosse e asma. La menta e l’origano possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane sia puri che associata ad altre erbe. Oppure si possono trovare in erboristeria sia sotto forma di tintura madre che vinosa. La lobelia può essere acquistata in granuli o in gocce, esiste anche il tè di lobelia. Ma è difficilissimo da trovare in Italia. La farfara si trova facilmente come infuso ed è ottima per sedare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Mentre se volete preparare una tisana disintossicante per ripulire i polmoni dalle tossine accumulate occorrono 15g di eucalipto, 15g di timo, 10g di fiori di lavanda, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, 2-3 volte al giorno (lontano dai pasti) per almeno 10 giorni.

Quando usare le erbe e piante per curare i polmoni e controindicazioni

Le migliori piante per curare i polmoni naturalmente apportano tanti benefici alla salute e permettono di pulirli in modo naturale dal catrame, dall’inquinamento. Oltre che essere di aiuto per curare la bronchite, la polmonite e altre patologie.

Ma ma come tutti i rimedi naturali, non sono esenti da controindicazioni ed effetti collaterali, infatti alcune di queste piante, se non usate correttamente, possono essere addirittura tossiche.

Ecco perché prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Le controindicazioni ovviamente variano da pianta a pianta. Ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate senza esagerare.

Curcuma e zenzero sono sconsigliati se si utilizzano farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere.

Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione, insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

La lobelia, invece è una pianta da utilizzare con cautela e solo sotto consiglio del medico, in quanto i suoi principi attivi sono molto forti. Se assunta a dosi maggiori è altamente tossica e provocare vomito, nausea, diarrea, tachicardia, convulsioni e addirittura il coma. L’uso dell’origano è da evitare in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Anche la mente deve essere evitata da chi soffre di gastrite, ulcere glaucoma e disfunzioni alla tiroide. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

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Quali sono le migliori erbe e piante medicinali che fanno bene ai polmoni? Ecco la lista completa delle piante per curare i polmoni:

Curcuma: il migliore antibiotico e antinfiammatorio naturale per i polmoni. Ha proprietà immunostimolanti, antitumorali ed espettoranti. Consigliato in caso infiammazioni alle vie respiratorie (mal di gola, tosse, bronchite e polmonite) e raffreddore.

Zenzero: broncodilatatore naturale, aiuta a respirare meglio in caso di asma o di piccoli fastidi respiratori. Ha proprietà antibiotiche e antinfiammatorie e contribuisce a ridurre la nausea che accompagna la chemio.
Piantaggine: ha proprietà antinfiammatorie ed espettoranti. Utile in caso d’infiammazioni delle mucose che rivestono bocca, gola e vie respiratorie, in caso tosse, catarro bronchiale, bronchite cronica, allergia, sinusite.
Timo: grazie alle sue proprietà espettoranti, balsamiche, fluidificanti, antisettiche e antibatteriche aumenta la produzione di secreto bronchiale, facilitandone l’espulsione, contrasta tosse, asma e bronchite.

Liquirizia: tra le piante per curare i polmoni è tra le più efficaci. La sua radice ha un’azione espettorante, calmante e sedativa sulla tosse, in particolare contro la tosse grassa. Riduce l’infiammazione a carico dell’apparato respiratorio e allevia dagli spasmi bronchiali, bloccando i radicali liberi che causano l’infiammazione.
Eucalipto: ottimo in caso di infiammazioni dell’apparato respiratorio. Svolge un’azione disinfettante e stimola la respirazione e lenisce le irritazioni del setto nasale e della gola.
Farfara: ha proprietà bechiche, espettoranti, mucolitiche, fluidificanti. Ottima in caso di asma, bronchite e di altri disturbi polmonari come infezioni.
Lobelia: ottima per il trattamento dell’asma, contiene lobelina. Un alcaloide che fluidifica il muco, combattendo la congestione delle vie respiratorie e migliorando la salute dell’ apparato respiratorio.
no per chi ha la pressione alta!

Origano: ottima per rafforzare il sistema immunitario, decongestionante naturale ha effetti positivi diretti sul tratto respiratorio e nasale.

Menta: contiene mentolo, ha un’azione antiossidante, decongestionante, lenitiva e rilassa la muscolatura del tratto respiratorio consentendo di respirare meglio.

Salvia: ottima per i disturbi respiratori più comuni, contro il mal di gola e la tosse. (se non hai disturbi ormonali)

Qual’è il più potente rimedio naturale per i polmoni, in realtà non ne esiste solo uno. Anzi, l’azione combinata e sinergica di più piante per curare i polmoni presenti nell’elenco favorisce il corretto funzionamento.

La piantaggine si trova in commercio come sciroppo, infuso, estratto o tintura madre. Il timo e l’eucalipto possono essere assunti sotto forma di infusi, inalati attraverso suffumigi. Oppure assunti in gocce sotto forma di gemmoderivati o estratti idroalcolici. La radice di curcuma e quella di zenzero vengono spesso usate insieme per preparare una tisana. Per respirare meglio, e hanno largo impiego in cucina come spezie per la preparazione di vari piatti.

Salvia così come il timo, la menta e l’origano tra le piante per curare i polmoni, sono più facilmente reperibili e coltivabili in vaso in appartamento o in giardino. L’olio essenziale di salvia può essere usato per l’inalazione di vapori, per dissipare sinusite e disturbi polmonari. Mentre viene usata sotto forma di infuso o tintura vinosa contro tosse e asma. La menta e l’origano possono essere utilizzati per preparare infusi o tisane sia puri che associata ad altre erbe. Oppure si possono trovare in erboristeria sia sotto forma di tintura madre che vinosa. La lobelia può essere acquistata in granuli o in gocce, esiste anche il tè di lobelia. Ma è difficilissimo da trovare in Italia. La farfara si trova facilmente come infuso ed è ottima per sedare le infiammazioni dell’apparato respiratorio.

Mentre se volete preparare una tisana disintossicante per ripulire i polmoni dalle tossine accumulate occorrono 15g di eucalipto, 15g di timo, 10g di fiori di lavanda, 10g di menta. Un cucchiaio di questa miscela va lasciato infondere in una tazza di acqua bollente per 10 minuti, 2-3 volte al giorno (lontano dai pasti) per almeno 10 giorni.

Quando usare le erbe e piante per curare i polmoni e controindicazioni

Le migliori piante per curare i polmoni naturalmente apportano tanti benefici alla salute e permettono di pulirli in modo naturale dal catrame, dall’inquinamento. Oltre che essere di aiuto per curare la bronchite, la polmonite e altre patologie.

Ma ma come tutti i rimedi naturali, non sono esenti da controindicazioni ed effetti collaterali, infatti alcune di queste piante, se non usate correttamente, possono essere addirittura tossiche.

Ecco perché prima di utilizzare un qualsiasi rimedio naturale è opportuno consultare il proprio medico curante. Specialmente in caso di malattie pregresse, assunzione di farmaci o integratori alimentari, oppure in caso di allergia verso uno o più componenti che lo costituiscono. Le controindicazioni ovviamente variano da pianta a pianta. Ecco perché è fondamentale rispettare sempre le dosi consigliate senza esagerare.

Curcuma e zenzero sono sconsigliati se si utilizzano farmaci per il diabete, antinfiammatori e anticoagulanti, specialmente prima di un’intervento. Lo zenzero può provocare gastriti e ulcere se si superano le dosi giornaliere.

Non esistono particolari controindicazioni per l’assunzione della piantaggine. Si consiglia di evitarne l’uso in caso di allergia accertata verso le piante del genere Plantago. La liquirizia deve essere evitata da chi soffre di ipertensione, insufficienza renale, cirrosi epatica e diabete.

La lobelia, invece è una pianta da utilizzare con cautela e solo sotto consiglio del medico, in quanto i suoi principi attivi sono molto forti. Se assunta a dosi maggiori è altamente tossica e provocare vomito, nausea, diarrea, tachicardia, convulsioni e addirittura il coma. L’uso dell’origano è da evitare in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti od ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Anche la mente deve essere evitata da chi soffre di gastrite, ulcere glaucoma e disfunzioni alla tiroide. Può produrre effetti collaterali come: irritazioni delle mucose, nausea, vomito vertigini ed aumento del reflusso gastroesofageo.

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RIMEDI NATURALI CONTRO L INSONNIA E CONSIGLI PER DORMIRE MEGLIO

RIMEDI NATURALI CONTRO L’INSONNIA E CONSIGLI PER DORMIRE MEGLIO

di ESI
Il termine insonnia viene spesso utilizzato impropriamente per indicare diversi disturbi del sonno, il sonno leggero e la difficoltà ad addormentarsi. In realtà si può parlare di insonnia solo di fronte a determinate caratteristiche, che durano costantemente per un lungo periodo di tempo e causano seri problemi fisici e mentali. Scopri nell'articolo tutti i rimedi naturali contro l'insonnia e i consigli per ritrovare il riposo notturno!

Qualità o quantità del sonno?
Per determinare un reale disturbo del sonno, bisogna prima stabilire una durata del sonno ottimale standard. Nella pratica però è difficile identificare quante ore dobbiamo dormire dato che si tratta di un aspetto estremamente individuale che varia da persona a persona. Possiamo dunque affermare che per capire se si offre di insonnia è importante analizzare la qualità del sonno piuttosto che la quantità.

Vi sono soggetti che necessitano di poche ore di sonno e altri, invece, che hanno di bisogno di dormire di più per poter restare in salute. E’ un fatto noto che con l’avanzare dell’età l’esigenza di dormire diminuisca e anche le caratteristiche psicologiche e caratteriali influenzano questo aspetto. E’ stato dimostrato che chi ha un carattere più estroverso, attivo e sicuro di sé generalmente ha bisogno di dormire di meno, rispetto ad una persona introversa, nevrotica e pessimista che tende invece a dormire per tempi più lunghi.

Quante ore al giorno bisogna dormire?
Sfatiamo subito le 8 ore per notte. Spesso infatti l’insonnia o altri disturbi del sonno vengono associati a poche ore di sonno per notte. Ma in realtà come abbiamo spiegato poco fa, esistono soggetti che necessitano di dormire solo poche ore. Alcune persone pur dormendo 4 o 5 ore al giorno si sentono riposate come chi ne ha dormite 9.

Il punto non è quante ore dormi, ma se le ore di sonno sono sufficienti per il tuo corpo e la tua mente per sentirti in salute. E’ fondamentale imparare a conoscere le proprie esigenze e rispettarle per evitare forme di stress. Ad esempio, è inutile imporsi di andare a dormire presto la sera se poi non riesci ad addormentarti rischiando di farti prendere dall’ansia.

Quindi: soffro d’insonnia, sì o no? Capire se si soffre di insonnia è relativamente semplice: se il giorno successivo non ti senti riposato allora potresti soffrire di un disturbo del sonno.

Un tempo minimo di sonno è fondamentale
Gli studiosi hanno stabilito che esiste un tempo minimo di sonno indispensabile per restare in salute, equivalente ad almeno 2 ore per notte. Un’attenzione a parte merita il cosiddetto sonnellino pomeridiano: è sicuramente una fonte di piacere, ma non può sostituire le ore di sonno notturne.

Non pensate però che dormire tanto faccio bene! L’orologio biologico stabilisce anche il numero massimo di ore da dedicare al sonno pari a 15 ore consecutive al giorno. Anche dormire troppo è sintomo di un disturbo e un campanello dall’allarme da non sottovalutare.

Rimedi naturali per dormire meglio

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Riuscire a dormire in maniera continuativa per diverse ore è la base per un benessere fisico e mentale, in quanto ogni organo risulta più attivo ed energico, ed il nostro umore migliore e positivo.
Rimedi naturali per dormire meglio
Mai come negli ultimi venti anni riuscire a riposare bene è diventata quasi un'utopia. La nostra vita frenetica, le ore di lavoro interminabili che ci lasciano pensieri per tutto il giorno, i ritmi alterati sonno-veglia e le preoccupazioni giornaliere non fanno altro che influire negativamente sulla possibilità di un buon sonno.

Riuscire a dormire in maniera continuativa per diverse ore è la base per un benessere fisico e mentale, in quanto ogni organo risulta più attivo ed energico, ed il nostro umore migliore e positivo. L'insonnia, i risvegli continui o i sonnellini di poche ore stanno lentamente diventando un problema, sia a livello personale che per la società, in quanto chi dorme male rende meno, si sente più nervoso e irritabile, e con una fragilità che altrimenti sarebbe riuscito a gestire meglio. Per i casi più gravi di mancanza di sonno o difficoltà, ci si può rivolgere al medico, che indagherà sulle cause, psicologiche, fisiche o legate allo stile di vita, e che inizierà ad intervenire con farmaci o con consigli alimentari o di rilassamento. Per tutte le altre forme, che ancora non interferiscono sulla vita quotidiana della persona, si possono assumere delle sostanze naturali, delle erbe con proprietà calmanti e benefiche sotto forma di gocce naturali per dormire o di sonniferi naturali. Ma quali sono questi rimedi naturali per dormire meglio e più profondamente? Scopriamolo insieme

Rimedi naturali all'insonnia
Riuscire a dormire bene è un toccasana per il fisico e per la mente, il nostro cervello risulta più attivo e noi ci sentiamo bene, in forza ed energici. La carenza di sonno invece porta conseguenze negative sullo stile di vita delle persone, influendo sull'apprendimento, sulla memoria e sulla capacità decisionale, oltre a problematiche legate alla forza fisica. Per fortuna ci sono delle erbe che possono risolvere questi disturbi, quando ovviamente non sono conseguenze di malattie serie o croniche come il diabete e la celiachia. La natura ci viene in soccorso, offrendoci della soluzioni e aiuti per dormire bene di notte.

Melatonina
La melatonina è il primo prodotto che viene in mente quando pensiamo ad un piccolo aiuto per il sonno, visto che viene spesso utilizzata per far riposare meglio i neonati nelle ore notturne. Più specificatamente la melatonina, che è un ormone prodotto dal corpo, riesce a diminuire il tempo per addormentarsi aumentando la quantità di ore di sonno. Puù tranquillamente essere assunta per lunghi periodi di tempo in quanto non comporta nessun effetto collaterale.

Passiflora
La passiflora viene usata molto frequentemente dai soggetti che hanno difficoltà nel prendere sonno o nel dormire diverse ore di seguito. Questo rimedio può essere assunto sia come integratore che come infuso, senza trovar differenze nell'attività benefica, ed essenzialmente aiuta il fisico a rilassarsi e la mente a calmarsi, ed ad avere quindi un sonno più lungo e profondo.

Valeriana
La valeriana è un'erba usata spessissimo dalla popolazione italiana ed è originaria dell'Europa e dell'Asia. La sua radice è famosa per essere utilizzata come cura naturale per gli stati d'ansia, depressivi e per aiuto nell'irritabilità dovuta alla menopausa. La sua assunzione costante può essere un valido aiuto per gli adulti e per le persone in buona salute, ma non ci sono ancora studi sufficienti o approfonditi sulla mancanza di effetti collaterali nei bambini e nelle donne incinta. Si raccomanda quindi di assumere la valeriana per brevi periodi o solo dopo aver consultato il proprio medico di fiducia.

Lavanda
La lavanda è una delle piante presenti sul mercato di tutto il mondo, non solo per i diversi impieghi dei suoi fiori o per un utilizzo alimentare della nuova cucina, ma anche per la sua particolare fragranza che può indurre il sonno. Tantissimi studi, con tipologie di persone diverse, hanno confermato che questa erba dalle molteplici qualità ha effettivamente proprietà benefiche senza nessuna reazione negativa. Annusare l'olio di lavanda trenta minuti prima di dormire, per esempio, migliora la qualità del sonno e del riposo, specialmente nei giovani e e nelle donne, o l'aromaterapia alla lavanda, su soggetti anziani con disturbi d'ansia e di stress, ha lo stesso risultato positivo provocato dai farmaci. Naturalmente ogni soggetto con patologie dovrà assumere un integratore di questo tipo solo dopo consiglio medico, discorso inverso invece per l'olio o l'aromaterapia, visto che non hanno nessuna controindicazione.

Magnesio
Il magnesio, minerale dalle mille caratteristiche e qualità, oltre che essere utilizzato per la salute del cuore, aiuta a calmare ed a facilitare l'addormentamento. Uno studio ha riportato che una carenza di questo minerale nel corpo potrebbe causare problemi d'insonnia o di risvegli continui, e quindi assumere integratori di questo tipo potrebbe essere la risoluzione a queste problematiche, specialmente nelle persone anziane.

Conclusione
Riposare bene è la base per un benessere psicofisico duraturo, e che ci si rivolga a rimedi naturali per dormire meglio, ad uno stile di vita più sano o ad una dieta equilibrata, l'importante è trovare la soluzione più adeguata per un buon rilassamento ed un sonno tranquillo. Affrontare le mille problematiche quotidiane con una mente più attenta ed un fisico attivo renderà tutto molto semplice ed alla nostra portata.

Richy Garino

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Metodo Di Bella per i tumori

Metodo Di Bella

Alcune Farmacie di Farmagalenica sono farmacie che preparano la Terapia Di Bella (conosciuta anche come Cura Di Bella, Metodo Di Bella farmacie o MDB) per i pazienti che ne avessero bisogno.
In particolare le farmacie preparano:

melatonina coniugata compresse
sciroppo multivitaminico (conosciuto anche come sciroppo ai retinoidi)
glifosina

L’importanza della melatonina coniugata

Per quanto riguarda la melatonina coniugata, nella cura di Bella è fondamentale realizzare compresse e non capsule.
Da alcune parti vengono allestite capsule di melatonina coniugata con la giustificazione che “sono uguali”: lo stesso professor Luigi Di Bella asseriva che ciò non è vero. Infatti durante la compressione (realizzata mediante comprimitrice) si hanno la formazione di legami, cosa che non avviene invece nella produzione di capsule.
Ecco quindi spiegata l’importanza di utilizzare compresse e non capsule.

Lo sciroppo ai retinoidi o sciroppo “multivitaminico

Lo sciroppo ai retinoidi è composto da alfa totocoferolo acetato (vitamina E), betacarotene, acido trans-retinoico e axeroftolo palmitato. Viene preparato estemporaneamente, cioè sul momento, ogni volta che viene presentata la ricetta medica.
Infatti, sia per lo sciroppo che per la melatonina coniugata della terapia di Bella è necessaria ricetta medica ripetibile, valida per la’allestimento di 10 preparazioni nell’arco di 6 mesi.

ATTENZIONE: si rimanda alla lettura del seguente articolo per informazioni su un formalismo importante nel caso di prescrizione di melatonina a dosaggi > 2 mg.

La formula dello sciroppo multivitaminico può essere decisa dal Medico, ma solitamente queste sono le dosi originali:

Alfa-tocoferil acetato 1000 g
Axeroftolo palmitato 0,5 g
Acido trans-retinoico 0,5 g
Beta-carotene 2 g
Scadenza e costi dei galenici nella terapia Di Bella
Per quanto riguarda la scadenza dei farmaci galenici del Metodo Di Bella, per legge la scadenza massima attribuibile sono 6 mesi di validità.

Per quanto riguarda i costi, è fondamentale chiarire che il prezzo finale del farmaco NON è calcolato autonomamente dal Farmacista, ma stabilito in base alle indicazioni della Tariffa Nazionale dei Medicamenti e dal prezzo delle materie prime.
Per questo, il grosso della spesa è legato allo sciroppo multivitaminico ai retinoidi: il costo elevato della vitamina E (alfa tocoferolo acetato) rappresenta sicuramente il principale ostacolo.
La spesa è comunque detraibile, tramite lo scontrino parlante, fornendo al Farmacista il Codice Fiscale al momento della dispensazione.

Alcune Farmacie di Farmagalenica sono farmacie che preparano la Terapia Di Bella (conosciuta anche come Cura Di Bella, Metodo Di Bella farmacie o MDB) per i pazienti che ne avessero bisogno.
In particolare le farmacie preparano:

melatonina coniugata compresse
sciroppo multivitaminico (conosciuto anche come sciroppo ai retinoidi)
glifosina

L’importanza della melatonina coniugata

Per quanto riguarda la melatonina coniugata, nella cura di Bella è fondamentale realizzare compresse e non capsule.
Da alcune parti vengono allestite capsule di melatonina coniugata con la giustificazione che “sono uguali”: lo stesso professor Luigi Di Bella asseriva che ciò non è vero. Infatti durante la compressione (realizzata mediante comprimitrice) si hanno la formazione di legami, cosa che non avviene invece nella produzione di capsule.
Ecco quindi spiegata l’importanza di utilizzare compresse e non capsule.

Lo sciroppo ai retinoidi o sciroppo “multivitaminico

Lo sciroppo ai retinoidi è composto da alfa totocoferolo acetato (vitamina E), betacarotene, acido trans-retinoico e axeroftolo palmitato. Viene preparato estemporaneamente, cioè sul momento, ogni volta che viene presentata la ricetta medica.
Infatti, sia per lo sciroppo che per la melatonina coniugata della terapia di Bella è necessaria ricetta medica ripetibile, valida per la’allestimento di 10 preparazioni nell’arco di 6 mesi.

ATTENZIONE: si rimanda alla lettura del seguente articolo per informazioni su un formalismo importante nel caso di prescrizione di melatonina a dosaggi > 2 mg.

La formula dello sciroppo multivitaminico può essere decisa dal Medico, ma solitamente queste sono le dosi originali:

Alfa-tocoferil acetato 1000 g
Axeroftolo palmitato 0,5 g
Acido trans-retinoico 0,5 g
Beta-carotene 2 g
Scadenza e costi dei galenici nella terapia Di Bella
Per quanto riguarda la scadenza dei farmaci galenici del Metodo Di Bella, per legge la scadenza massima attribuibile sono 6 mesi di validità.

Per quanto riguarda i costi, è fondamentale chiarire che il prezzo finale del farmaco NON è calcolato autonomamente dal Farmacista, ma stabilito in base alle indicazioni della Tariffa Nazionale dei Medicamenti e dal prezzo delle materie prime.
Per questo, il grosso della spesa è legato allo sciroppo multivitaminico ai retinoidi: il costo elevato della vitamina E (alfa tocoferolo acetato) rappresenta sicuramente il principale ostacolo.
La spesa è comunque detraibile, tramite lo scontrino parlante, fornendo al Farmacista il Codice Fiscale al momento della dispensazione.

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IL BENESSERE DEGLI OCCHI AFFATICATI yoga per gli occhi

IL BENESSERE DEGLI OCCHI AFFATICATI

Yoga per gli occhi: 6 esercizi per alleviare lo stress da computer

Allevia la secchezza oculare, riduce l'affaticamento da computer e simili, combatte il prurito da allergia.

E' lo 'Eye Yoga', una nuova tendenza che si sta diffondendo negli Stati Uniti.
L'oculista Dilip Darjee ha spiegato al Daily Mail il suo allenamento per facilitare la ripresa degli occhi stanchi, un problema sempre più comune tra chi lavora al computer.

Si tratta di sei esercizi mattutini per allenare i muscoli che muovono il bulbo oculare

Iniziare con lo stretching

Appena svegli, bisogna iniziare con un po' di stretching.
Ci si siede a gambe incrociate e ci si concentra sulla respirazione. Intanto, si muovono gli occhi concentrando lo sguardo prima su e poi giù per cinque volte. Poi si chiudono gli occhi.

Dopo qualche istante si rifà l'esercizio guardando, però, a destra e a sinistra. Dopodiché l'esercizio si ripete muovendo gli occhi in diagonale: quindi, dall'angolo destro alto all'angolo sinistro basso per cinque volte; dall'angolo sinistro alto a quello destro basso per altre cinque volte.
Concluse le quattro fasi, si strofinano i palmi delle mani e li si poggia sugli occhi. Come spiega l'oftalmologo Andrew Bridges al Daily Mail: "Riscaldare le mani e porle sugli occhi dovrebbe aiutare a stimolare le lacrime e a lubrificare gli occhi secchi". MEGLIO MANI APERTE AL REIKI!

Sviluppare la vista

Tenendo una penna in mano, si distende il braccio e si focalizza lo sguardo sulla penna. Questa va lentamente avvicinata al naso, senza mai interrompere il contatto degli occhi con essa. Ripetuto dalle cinque alle dieci volte, l'esercizio aiuta a migliorare la concentrazione e a rinforzare i muscoli dell'occhio.

Rilassare i muscoli oculari

Dopo aver riscaldato i palmi delle mani per riscaldarLi, si posizionano delicatamente ad arco sopra le palpebre senza toccarle. L'esercizio va ripetuto tre volte, ovviamente ad occhi chiusi.
Dopo gli occhi saranno riposati e rilassati.

STRIZZARE un po' lo sguardo

Aprire e chiudere gli occhi molto in fretta dovrebbe idratarne e rilassarne i muscoli. Serrare le palpebre con fermezza per tendere i muscoli degli occhi e tenerli in questa posizione per tre secondi, quindi riaprirli rapidamente. Ripetendolo almeno quattro volte, le palpebre saranno lubrificate e idratate. Attenzione, però, a non chiuderle troppo.

LACRIMARE per ripulire gli occhi

Le lacrime liberano gli occhi da polvere e materiale dannoso. Ma è impossibile piangere a comando una volta al giorno, quindi il dottor Darjee ha ideato un'esercizio che va fatto solo subito prima di mettersi a letto. Ci si siede a gambe incrociate su un cuscino e si fissa la fiamma di una candela posta a un metro di distanza. Non appena gli occhi iniziano a pizzicare, si deve smettere.
Dopo l'esercizio sarebbe utile rilassarsi per dieci minuti.(provato, funziona)

  • le borse sotto gli occhi*

Il gonfiore e le borse che appesantiscono lo sguardo sono un effetto della ritenzione dei liquidi. Infatti, quando si dorme gli occhi non fanno il solito movimento 'apri-chiudi', quindi accumulano liquidi.

Battere le palpebre per circa trenta secondi dovrebbe contribuire a sbarazzarsi più in fretta dei liquidi in eccesso.

https://www.adnkronos.com/salute/medicina/2016/05/19/yoga-per-gli-occhi-esercizi-per-alleviare-stress-computer_yZTcQTTKjgnd1VtFMHZ7bK.html?refresh_ce

è valida anche un’interruzione di un paio di minuti ogni mezz’ora circa di lavoro, per permettere così agli occhi di riposare.

“Distogliere lo sguardo dal monitor, guardando un punto lontano (esempio fuori dalla finestra) è una procedura semplice, senza fatica ma molto utile per il benessere dei nostri occhi.

Vi sono poi, dei particolari occhiali con lenti protettive (blue-protect); inoltre sono ottimi anche i protettivi corneali, per il benessere naturale degli occhi.

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