Categoria: "Alimentazione"
LA DIETA SENZA MUCO:CATARRO ADDIO
Gen 28th
LA DIETA SENZA MUCO: CATARRO ADDIO
Pochi sanno che i cibi fatti con la farina bianca e i latticini in genere creano una specie di colla che, pian piano, aderisce alle pareti intestinali creando uno strato che impedisce ai nutrimenti di essere assorbiti ed avvelena quelli che riescono ad attraversarlo (prof. Arnold Ehret's).
LE NOSTRE CONSIDERAZIONI SULLA DIETA SENZA MUCO
In questo articolo vi presentiamo la teoria del prof. Arnold Ehret's vissuto negli Stati Uniti e morto nel 1923. Considerando le conoscenze scientifiche dell'epoca le sue intuizioni sono state veramente stupefacenti e molti dei principi da lui enunciati si sono dimostrati validi nel tempo. Utilizzando come al solito il buon senso e un pizzico di analisi critica siamo certi che saprete ricavare anche voi delle informazioni interessanti.
Lo scopo non è effettuare del "terrorismo alimentare" ma semplicemente proporre al lettore differenti chiavi di lettura circa le "incrostazioni fecali" che, ricoprendo le pareti dell'intestino, limitano e inquinano l'assorbimento di alcuni importanti nutrienti.
Le teorie del Prof. Arnold Ehret's sono state riprese, aggiornate e approfondite in tempi recenti da un importante medico, il Dott. Bernard Jensen, che ha pubblicato i risultati dei suoi studi nel libro "Intestino libero" edito da Macro Edizioni che consigliamo vivamente a chiunque voglia approfondire l'argomento.
IL CORPO UMANO SECONDO IL PROF. EHRET'S
Oggi vengono dati molti nomi alle varie disfunzioni presentate dal corpo umano. Si pensi che la medicina ufficiale cataloga più di 4000 malattie mentre Ippocrate, il primo medico scientifico, ne catalogò circa trecento.
Secondo la medicina naturistica le malattie possono ricondursi a due grandi categorie:
- quelle di origine nervosa (malattie psicosomatiche: oggi la anche la medicina ufficiale ritiene che abbiano un ruolo preponderante),
- quelle dovute all'intossicazione dell'organismo.
Secondo il prof. Arnold Ehret's, il corpo umano è paragonabile ad un complicatissimo apparato idraulico, con una grande quantità di condutture e di liquidi in circolazione. Il nostro corpo è composto di acqua per l'80% e ciò significa che una persona di 60 chilogrammi ne contiene ben 48 litri che entra nei vari liquidi organici ed entra a far parte della costituzione dei tessuti e delle ossa. Appare evidente che l'ostruzione di una delle condutture creerà degli scompensi a tutta la struttura, cosi come l'ostruzione di uno dei tanti tubicini nel motore di un'automobile può pregiudicarne il buon funzionamento.
L'infarto, l'embolia, la stitichezza, il raffreddore, l'arteriosclerosi, la gotta, le vene varicose, i foruncoli e la pressione alta o bassa, non sono che alcuni esempi di come una cattiva circolazione dei liquidi possa causare dei gravissimi disturbi. Le cause possono quasi sempre essere imputate all'ostruzione dei condotti, siano essi all'interno od all'esterno dei vari organi.
I calcoli alla cistifellea sono un classico esempio di condotto ostruito, mentre quelli al fegato o reni, dimostrano come i materiali estranei possono accumularsi anche all'interno di un organo specifico. Per comprendere i motivi che possono portare all'ostruzione di qualche tubo o tubicino del nostro organismo bisogna analizzare gli alimenti e come questi vengono digeriti ed assimilati.
Il processo della digestione consiste nel sottoporre il cibo a sostanze in grado di ridurlo in parti piccolissime. Il punto principale di questo processo è lo stomaco dove vengono secreti degli acidi ed in particolare l'acido cloridrico. Lo stomaco serve principalmente per digerire i prodotti animali ed in particolare la carne, il pesce e gli insaccati.
E' ovvio che lo stomaco, essendo fatto di carne, deve proteggersi dagli attacchi degli acidi e lo fa coprendosi di una sostanza mucillaginosa (una specie di colla) chiamata "muco", che alla fine della digestione passa nell'intestino con il cibo digerito. La farina bianca ed i prodotti derivati (pane, pasta, pizza, dolciumi, ecc.), durante l digestione diventano una specie di colla; fino a non molti anni fa si utilizzava una colla fatta di farina bianca cotta in poca acqua e ancora oggi la celebre "Coccoina" è prod può essere considerata come una sorgente di muco e costituisce uno dei tanti fattori di inquinamento del nostro organismo.
Il prof. Arnold Ehret's ritiene che molte malattie dipendano dal muco accumulato in qualche organo o in qualche "conduttura", in quantità tale da alterarne il naturale funzionamento.
Tra di esse:
-Raffreddore: sforzo per eliminare i prodotti di rifiuto (muco) dalla testa, dalla gola e dai condotti bronchiali.
-Polmonite: il raffreddore è sceso in profondità, è presente uno sforzo per eliminare il muco dagli organi più spugnosi: i polmoni.
-Reumatismi e gotta: vi sono acidi urici e muco accumulati, la circolazione dell'energia vitale è pertanto carente.
-Foruncoli:evidente eliminazione di sostanze indesiderate.
-Sordità: accumulo di muco nei condotti uditivi.
-Stitichezza: accumulo dei rifiuti nel tratto intestinale.
Ognuno di noi, anche se crede di essere in buona salute, ha accumulato fin dalla prima infanzia una certa quantità di materiali di rifiuto in special misura sulle pareti intestinali. Si pensi al proposito che esami di autopsia hanno riscontrato che nel 50/60% dei colon esaminati (ultimo tratto intestinale) erano contenuti fino a 6-7 chilogrammi di rifiuti di cui alcune parti risalenti a diversi anni prima.
Risulta evidente che in questo caso le sostanze nutritive, prima di raggiungere il sangue, devono passare attraverso lo strato di rifiuti che agiscono come un "filtro" (purtroppo sporco), che tende a degradare anche un cibo di ottima qualità. Talvolta anche una fame continua, e mai soddisfatta potrebbe essere ricondotta alla situazione descritta, perché molti valori nutritivi vengono persi a causa del "filtro" descritto.
Inoltre, la dieta di molti è basata su cibi lenti da digerire, come la carne e i grassi, che possono provocare putrefazione e l'insorgere di batteri nocivi che impediscono l'assorbimento delle sostanze nutritive attraverso la parete intestinale.
Il comune raffreddore è un classico esempio di accumulo di muco nelle vie respiratorie e il muco crea il terreno ideale per la moltiplicazione dei microbi. Ricordiamo che ogni specie vivente necessita di "terreno adatto" ed il muco è quanto di meglio possiamo offrire per ospitare in noi i microorganismi apportatori di influenze, forme catarrali e così via.
I NOSTRI SUGGERIMENTI PER RIDURRE IL MUCO INTESTINALE
-Iniziare la giornata con un bicchiere di acqua tiepida a cui sia stato aggiunto il succo di mezzo limone (si può dolcificare con poco fruttosio o zucchero di canna o miele). Questa bevanda, presa il mattino a digiuno, è un ottimo sistema per liberarsi del muco. Aspettare 5-10 minuti prima di iniziare la colazione.
-Evitare o ridurre drasticamente i cibi che creano il muco: farina bianca e derivati, riso brillato, uova, formaggi, carne, pesce, salumi e insaccati. (Vedi tabella).
-Utilizzare cibi che sciolgono il muco: agrumi, fichi freschi o secchi, uva passa, verdura e frutta cruda in genere. (Vedi tabella).
-Usare frutta e verdura cruda possibilmente di stagione e assumerla o per colazione o lontana dai pasti.
-Due cucchiaini di amaro svedese (si trova in farmacia) presi in acqua calda dopo il pranzo, rappresentano una cura assai valida per sciogliere il muco.
La nostra esperienza ci ha mostrato come il muco intestinale (oggi più modernamente definito "incrostazioni fecali") possa molto spesso essere la causa del mal di testa frontale di cui soffrono saltuariamente molte persone.
Può capitare che chi assume il succo degli agrumi o le fragole con il limone verifichi l'insorgenza di malesseri o dolore alla testa: i disturbi riscontrati altro non sono che l'effetto risultante dal muco sciolto che viene riassorbito nell'ultimo tratto dell'intestino immettendo nel sangue una notevole quantità di tossine.
Non è una buona ragione per farsi spaventare, anzi è un segnale inequivocabile che bisogna procedere consumando per qualche tempo cibi che sciolgono il muco.
IL SISITEMA DI GUARIGIONE DELLA DIETA SENZA MUCO
Tratto dal sito: www.arnoldehret.it/ che vi invitiamo a visitare per approfondire questo interessante argomento.
Un sistema è una serie di procedure o metodi per compiere determinate azioni che portano ad un preciso risultato. In questo caso il risultato voluto è la guarigione. Occorre però stabilire che cos'è la guarigione. La definizione che noi conosciamo è quella fornita dalla medicina ufficiale e cioè scomparsa dei sintomi. Una persona ha il mal di schiena, il medico gli dà una pomata da spalmare sulla parte dolorante e il dolore se ne va. Salvo per poi tornare la prossima volta, in una condizione di cronicità, alleviata temporaneamente somministrando altri farmaci sotto forma di pomate, pillole, supposte, iniezioni, ecc.
Quella non è una guarigione, per i veri ricercatori della salute, ma la soppressione dei sintomi di una causa che non è stata rimossa e che quindi prima o poi si manifesterà di nuovo con altri o identici sintomi negli stessi punti o, se non gli è permesso da sostanze chimiche introdotte, in un'altra parte del corpo. Ne puoi stare certo!
La definizione di guarigione che appartiene al contesto della Dieta Senza Muco è questa:
"Il processo naturale con il quale il corpo ripara se stesso".
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Il traguardo della dieta è un corpo che ripara se stesso e lo raggiunge rimuovendo gradualmente tutti gli impedimenti, i depositi di materiali fermentati, le tossine, i veleni, le sostanze chimiche estrane, il muco e tutto quanto non appartiene alla composizione naturale del corpo. I germi, batteri o virus, comunque si voglia chiamarli, non attecchiscono in un terreno fisiologico pulito, semplicemente transitano.
Cosa significa Senza Muco? Significa una dieta che utilizza cibi che non creano muco. Il muco qui ha un valore più esteso di quello comunemente noto come secrezione fluida nasale o secrezione protettiva della membrana intestinale. Con quel termine si accomunano tutte quelle sostanze vischiose come colesterolo, catarro, flemma, ecc., molto irriverente per la precisa distinzione che la scienza ha per ognuno di questi termini, ma nella Dieta Senza Muco è irrilevante.
Infatti il muco è un soggetto trattato in modo esteso da Ehret, in quanto si lega ai cibi inadatti incistandosi nel colon e da lì inserendosi in tutti gli organi del corpo.
Con il passare degli anni, la situazione peggiora e il nostro ventre diventa come il vaso di Pandora che conteneva tutti i vizi. Il nostro vaso contiene la causa di malattie che periodicamente, e poi tutte insieme ci colpiscono. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, rimuove quell'indesiderabile fardello e molto di più. A quel punto il corpo inizia a guarire se stesso, come intendeva Ippocrate.
La Dieta Senza Muco è anche una dieta per chi è sano e vuole restare tale. I principi che si apprendono se applicati ci permettono di avere una vita attiva ed energica, libera dagli avvelenamenti a cui tutti purtroppo in maggior o minor misura siamo oggi soggetti.
LA DIETA SENZA MUCO
Il Prof. Arnold Ehret, Originatore e Maestro del Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco nacque il 29 Luglio 1866 a Friburgo.
Era destinato fin dalla sua giovane età a svolgere la sua missione umanitaria come medico, pur essendo un professore di disegno con nozioni di chimica e non risulta che possedesse una laurea in campo medico.
Stiamo parlando del periodo dalla fine del 1800 ai primi del '900, quando i medici ancora pensavano, per esempio, che il mercurio curasse malattie e la medicina per curare si riferiva a teorie bislacche come quella dei germi di Pasteur, e sotto questo punto di vista anche la moderna medicina non ne è immune.
Il fatto che soffrisse di una malattia dichiarata incurabile da eminenti medici di quel tempo e una sentenza di morte che gli fu messa davanti agli occhi, servirono solo a risvegliare lo spirito indomabile che più tardi risultò essere la caratteristica prominente di questo magnifico uomo.
La sua risolutezza nel curare se stesso ebbe così tanto successo che fu praticamente forzato dai suoi sfortunati simili sofferenti ad aiutarli a riguadagnare la salute.
Ehret era interessato a scoprire le cause della malattia più che a conseguire una laurea e a questo scopo si recò a Berlino per studiare il vegetarianismo e metodi di cura alternativi che, sorti già dalla metà dell'800 e a cavallo del '900, iniziavano a diffondersi in Germania.
Ma fu quando si recò nell'allora Palestina che venne a contatto con un insegnamento che lo portò a una comprensione libera dagli errori della medicina e della dietetica tuttora non ancora emendati.
Ritornato in Europa, guarito definitivamente e in uno stato di salute da lui mai raggiunto prima, la sua effettiva competenza gli permise di aprire una clinica in Svizzera.
La vasta conoscenza pratica sul soggetto della salute è stata acquisita da Ehret per diretto contatto con migliaia di persone sofferenti che guarirono nella sua clinica, molti dei quali da cosiddette malattie incurabili. La sua chiarezza di espressione, la vigorosa, logica esposizione dei fatti alla sua maniera convincente e comprensibile è sufficiente per provare che la sua mente non era ostruita da qualsiasi interferenza meccanica.
Il suo lavoro fu sempre il suo ideale. Nessun pensiero di considerazioni economiche prevalse nella sua mente, perché le sue necessità erano eccezionalmente poche.
Fu un Maestro che praticava quello che predicava e il suo modo di vivere estremamente frugale non gli recava preoccupazioni economiche. Impavido nel parlare e nello scrivere e riconoscendo nella Natura il suo giudice inappellabile, Arnold Ehret si muoveva fra gli uomini distinto dalla moltitudine, eppure portando solo benevolenza e amore ai suoi simili.
Chi lo conosceva lo onorava e rispettava, chi diventava intimamente familiare lo amava.
Arnold Ehret era animalista e vegano.
Che cos'è Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco
Un sistema è una serie di procedure o metodi per compiere determinate azioni che portano ad un preciso risultato.
In questo caso il risultato voluto è la guarigione. Occorre però stabilire che cos'è la guarigione. La definizione che noi conosciamo è quella fornita dalla medicina ufficiale e cioè scomparsa dei sintomi . Una persona ha il mal di schiena, il medico gli dà una pomata da spalmare sulla parte dolorante e il dolore se ne va. Salvo per poi tornare la prossima volta, in una condizione di cronicità, alleviata temporaneamente somministrando altri farmaci sotto forma di pomate, pillole, supposte, iniezioni, ecc.
Quella non è una guarigione, per i veri ricercatori della salute, ma la soppressione dei sintomi di una causa che non è stata rimossa e che quindi prima o poi si manifesterà di nuovo con altri o identici sintomi negli stessi punti o, se non gli è permesso da sostanze chimiche introdotte, in un'altra parte del corpo. Ne puoi stare certo!
La definizione di guarigione che appartiene al contesto della Dieta Senza Muco è questa:
Il processo naturale con il quale il corpo ripara se stesso
Il traguardo della dieta è un corpo che ripara se stesso e lo raggiunge rimuovendo gradualmente tutti gli impedimenti, i depositi di materiali fermentati, le tossine, i veleni, le sostanze chimiche estranee, il muco e tutto quanto non appartiene alla composizione naturale del corpo. I germi, batteri o virus, comunque si voglia chiamarli, non attecchiscono in un terreno fisiologico pulito, semplicemente transitano.
Cosa significa Senza Muco ? Significa una dieta che utilizza cibi che non creano muco. Il muco qui ha un valore più esteso di quello comunemente noto come secrezione fluida nasale o secrezione protettiva della membrana intestinale. Con quel termine si accomunano tutte quelle sostanze vischiose come colesterolo, catarro, flemma, ecc., molto irriverente per la precisa distinzione che la scienza ha per ognuno di questi termini, ma nella Dieta Senza Muco è irrilevante.
Infatti il muco è un soggetto trattato in modo esteso da Ehret, in quanto si lega ai cibi inadatti incistandosi nel colon e da lì inserendosi in tutti gli organi del corpo.
Con il passare degli anni, la situazione peggiora e il nostro ventre diventa come il vaso di Pandora che conteneva tutti i vizi. Il nostro vaso contiene la causa di malattie che periodicamente, e poi tutte insieme ci colpiscono. Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco, rimuove quell'indesiderabile fardello e molto di più. A quel punto il corpo inizia a guarire se stesso, come intendeva Ippocrate.
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LE BACCHE DI GOJI
Gen 28th
LE BACCHE DI GOJI
DETTO “IL FRUTTO DELLA LONGEVITÀ”, UN POTENTE INTEGRATORE NATURALE CHE RAFFORZA IL NOSTRO SISTEMA IMMUNITARIO.
LE BACCHE DI GOJI DA MIGLIAIA DI ANNI SONO AMATE E COLTIVATE DA POPOLAZIONI DEL TIBET E DELL’ HIMALAYA, OGGI LE BACCHE DI GOJI VENGONO CONSIDERATE DA ESPERTI IN TUTTO IL MONDO TRA LE FONTI DI CIBO NATURALE PIU RICCHE DI NUTRIENTI E ANTIOSSIDANTI ESISTENTE SULLA TERRA.
IL LYCIUM BARBARUM O PIÙ COMUNEMENTE BACCHE DI GOJI CRESCONO SPONTANEAMENTE NELLE VALLI HIMALAYANE, DELLA MONGOLIA, DEL TIBET E NELLE PROVINCE DELLA CINA DELLO XINJIANG E DEL NINGXIA DOVE SONO APPREZZATE DA MIGLIAIA DI ANNI E SONO CONSIDERATE IN TUTTO L’ORIENTE UNA POTENTE RISORSA ANTI-INVECCHIAMENTO.
QUALI SONO I BENEFICI DELLE BACCHE DI GOJI ?
COSA LE RENDE COSÌ NUTRIENTI ?
LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO PIÙ BETA-CARATONE DELLE CAROTE, PIÙ FERRO DEI SPINACI E PIÙ PROTEINE DEI CEREALI. QUESTE PICCOLE BACCHE ROSSE CONTENGONO BEN 21 TRACCE DI MINERALI, INCLUSO IL GERMANIO – UN POTENTE MINERALE TRACCIA EFFICACE NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CELLULARI E RARAMENTE SI TROVA IN ALTRI CIBI NATURALI.
LE BACCHE DI GOJI CONTENGONO 18 AMINOACIDI, VITAMINA E, E 500 VOLTE LA QUANTITÀ DI VITAMINA C DI QUELLA CONTENUTA NELLE ARANCE. VITAMINE B1, B2 E B6 CHE FACILITANO LA COSTRUZIONE DI NUOVE CELLULE E IL FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.
IL BETACATOTENE È UN IMPORTANTE SOSTANZA PER IL NOSTRO CORPO, CHE CONVERTITA IN VITAMINA A DAL NOSTRO ORGANISMO AIUTA NELLA LOTTA CONTRO LE MALATTIE CARDIACHE E PROTEGGE LA SALUTE DEGLI OCCHI E DELLA PELLE DAI DANNI CAUSATI DAL SOLE.
LE BACCHE DI GOJI SONO UNA RICCA FONTE DI VITAMINE DEL GRUPPO B, ANTIOSSIDANTI CHE FORNISCONO ENERGIA ALL’ORGANISMO, FONDAMENTALI PER IL METABOLISMO ED ESSENZIALI AL CORRETTO FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA NERVOSO.
LE BACCHE DI GOGI SONO ANCHE RICCHE DI POLISACCARIDI, GLUCIDI COMPLESSI CHE COSTITUISCONO LA FONTE FONDAMENTALE DI ENERGIA IN QUALSIASI DIETA BILANCIATA, INOLTRE CONTENGONO 18 TIPI DIVERSI DI AMINOACIDI E SONO UN NOTEVOLE FONTE DI POTASSIO E DI MAGNESIO.
GLI ANTIOSSIDANTI SONO CONSIDERATE TUTTE QUELLE SOSTANZE PREZIOSE ASSIMILATE DAL CORPO AL FINE DI RALLENTARE IL PROCESSO DI OSSIDAZIONE CELLULARE, VITAMINE, MINERALI, AMINOACIDI ESSENZIALI, FLAVONOIDI TUTTI NUTRIENTI IN GRADO DI CONTRASTARE EFFICACEMENTE L’AZIONE DEI RADICALI LIBERI E IL CONSEGUENTE PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI.
L’ ORAC (OXYGEN RADICAL ABSORBANCE CAPACITY) È UN TEST SCIENTIFICO SVILUPPATO DAL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI, IL QUALE MISURA LA “CAPACITÀ DI ASSORBIMENTO DEI RADICALI DELL’ OSSIGENO”, OVVERO IL LIVELLO DI SOSTANZE ANTIOSSIDANTI PRESENTI NEGLI ALIMENTI VEGETALI. ECCO QUI DI SEGUITO I VALORI ORAC (PER 100GR DI PRODOTTO) DI ALCUNI ALIMENTI VEGETALI NOTI PER I LORO BENEFICI PER LA SALUTE:
MELOGRANO 10.450
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MIRTILLI 3.750
UVETTA 2.830
FRAGOLE 2.475
SPINACI 2.450
CAVOLI 2.250
ARANCE 750
IL VALORE ORAC DELLE BACCHE DI GOJI È STATO CERTIFICATO DI OLTRE 25.000!
“IL DIPARTIMENTO DELL’AGRICOLTURA DEGLI STATI UNITI HA PUBBLICATO I DETTAGLI DI QUESTO STUDIO DICHIARANDO CHE GLI ALIMENTI CON UN ELEVATO VALORE ORAC AIUTANO A RALLENTARE IL PROCESSO DI INVECCHIAMENTO DEI TESSUTI E PROTEGGONO LE CELLULE DAI DANNI DELL’ OSSIDAZIONE CAUSATI DAI RADICALI LIBERI”.
BENEFICI DEL GOJI PER IL PH TUTTE LE REAZIONI ALL’INTERNO DEL NOSTRO ORGANISMO, CHE DEFINISCONO LE CONDIZIONI ESSENZIALI DI UN AMBIENTE IN CUI LA “VITA” SIA POSSIBILE, SI SVOLGONO NELL’AMBITO DI DETERMINATI VALORI, TRA QUESTI IL PIÙ IMPORTANTE È IL RAPPORTO ACIDO/BASICO.
PER UNA BUONA SALUTE QUESTO RAPPORTO DOVREBBE SEMPRE RIMANERE COSTANTE. FUNGHI, BATTERI E TOSSINE CHE ARRIVANO NEL SANGUE POSSONO INFLUENZARE NEGATIVAMENTE IL PH E L’ALCALINITÀ DEL SANGUE, CREANDO CONDIZIONI TROPPO ACIDE O TROPPO BASICHE E FACILITARE L’INSORGERE DI MALATTIE.
I NUTRIMENTI CONTENUTI NELLE BACCHE DI GOJI POSSONO COSÌ AIUTARE IL LAVORO DEI GLOBULI BIANCHI NEL RIPULIRE IL NOSTRO SANGUE DALLE TOSSINE E RIEQUILIBRARE IL PH DEL SANGUE.
CHIUNQUE GUARDI CON ATTENZIONE ALLA STORIA DELL’ANTICA CINA, TROVERÀ MOLTI RIFERIMENTI AI POTERI CURATIVI DELLE BACCHE DI GOJI E NUMEROSI SCRITTI DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE DESCRIVONO IL FRUTTO DEL GOJI COME UN POTENTE RIMEDIO ANTI-ETÀ, DALLE GRANDI PROPRIETÀ ANTIOSSIDANTI.
UN CURIOSO RIFERIMENTO RITROVATO, NARRA DIUN POZZO D’ACQUA NEI PRESSI DI UN TEMPIO BUDDHISTA IN TIBET. DURANTE LA DINASTIA TANG (CIRCA 800 D.C.), QUESTO POZZO ERA CIRCONDATO DA PIANTE DI GOJI; GLI ABITANTI DEL LUOGO CHE REGOLARMENTE SI RECAVANO AL TEMPIO PER PREGARE, BEVEVANO LA SUA ACQUA. ESSI GODEVANO DI OTTIMA SALUTE, ANCHE ALL’ETÀ DI 80 ANNI NON AVEVANO CAPELLI BIANCHI E NON AVEVANO PERSO NEANCHE UN DENTE. LE BACCHE DI GOJI CHE CIRCONDAVANO IL POZZO CADEVANO NELL’ACQUA, RENDENDOLA COSÌ “MAGICA”.
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LA CURCUMA
Gen 28th
LA CURCUMA
La curcuma è una spezia originaria dell'Asia sud-orientale che si contraddistingue per il sapore muschiato e il particolare colore dorato. Insieme ad altre spezie, la curcuma è uno degli ingredienti principali della miscela del curry, alla quale conferisce il caratteristico colore ambrato. Annoverata anche da Marco Polo, che usava spesso citarla nei propri viaggi in Cina associandola, per colore e gusto alla pianta dello zafferano, in Occidente oggi la curcuma viene spesso usata in sostituzione allo zafferano tanto da essere volgarmente chiamata anche "Zafferano delle Indie"
CURCUMA E SALUTE
Già 4000 anni fa gli Indiani facevano largo uso della curcuma nei rituali indù, considerandola un potente antisettico contro tagli, scottature e contusioni.
Sempre nella medicina tradizionale indiana, la curcuma viene largamente usata anche per favorire la disintossicazione dell'organismo, in particolare del fegato, e come aiuto negli stati infiammatori. La radice della curcuma è considerata in medicina Ayurvedica come una delle piante più importanti per la salute, soprattutto per le sue proprietà cicatrizzanti e antinfiammatorie.
La tradizione le attribuisce inoltre un'importante azione antiossidante per uso esterno nei problemi di invecchiamento della pelle. Le donne indiane infatti si spalmano spesso il viso con la polvere di curcuma, ritenuta anti-macchie e anti-rughe.
La spezia che si ricava dalla curcuma contiene un componente, la curcumina, su cui si è concentrata in modo particolare l'attenzione degli studiosi negli ultimi anni, in relazione agli effetti antinfiammatori che questo componente sembra avere. Inoltre si è osservato che molti tipi di tumori sono più comuni in Occidente che non in India e ciò ha fatto ipotizzare che questa circostanza fosse in qualche modo legata alle abitudini alimentari degli indiani, che consumano elevate quantità curcuma e quindi di curcumina.
La curcuma è anche ricca di olii essenziali che sono in grado di stimolare l'appetito, quelli amari sembrano inoltre stimolare la formazione di enzimi digestivi e promuovere un adeguato metabolismo.
CURCUMA IN CUCINA
Oltre che un componente del curry, la curcuma è anche un ingrediente fondamentale di numerosissime ricette asiatiche, come il piatto nepalese momos (gnocchi nepalesi a base di carne) e il piatto tailandese kaeng tai pla (curry con gamberi e pesce). Oltre che nella cucina asiatica, la curcuma si sta ampiamente diffondendo anche nella cucina europea dove trova un largo impiego in molte ricette. Ideale per carni bianche, zuppe, risotti, vellutate, si abbina perfettamente anche con pesce, formaggi spalmabili, frutta cotta, yogurt e insalate.
La curcuma arriva dall’India e, secondo vari studi, sembrerebbe essere utile per contrastare l’insorgere dei tumori: ovviamente come al solito queste sono informazioni da prendere con le molle e non si può generalizzare o pensare che una spezia risolva tutti i nostri potenziali problemi!
Di certo si sa che la curcuma è un potente antiossidante e quindi rallenta l’invecchiamento naturale delle cellule oltre ad essere un cicatrizzante perfetto per la chiusura veloce di ferite e tagli di vario tipo; inoltre pare essere utile contro il colesterolo, come antinfiammatorio, come antispasmodico dei muscoli dell’apparato gastrointestinale e dunque come aiuto per digerire e pulire stomaco e intestino.
Di colore simile al curry, la curcuma è più vicina allo zenzero per il suo sapore leggermente muschiato ed è per questo che se ne consiglia l’assunzione controllata altrimenti il sapore naturale dei cibi viene alterato troppo e invece di trarne beneficio il nostro fisico arriva a detestare questa spezia e tutte quelle della sua famiglia per una sorta di reazione a catena.
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La si può trovare pura in polvere oppure aggiunta al curry e io ho imparato ad utilizzare quella assoluta per aromatizzare le uova strapazzate e le insalate per renderle più colorate e più saporite e chiaramente per il pollo; un uso particolare, sperimentato, consiste nell’aggiungerne un cucchiaino scarso ad un cucchiaino di miele e versare in una tazza di tè o tisana.
La medicina ayuverdica e quella tradizionale sconsigliano l’utilizzo della curcuma alle donne durante la gravidanza e l’allattamento e ai bambini al di sotto dei 2 anni
La curcuma è una delle più potenti guaritori della natura. Il principio attivo della curcuma è la curcumina.
L’India è il mondo più grande produttore di curcuma in polvere, nonché il più grande consumatore mondiale della polvere.
La curcuma è l’ingrediente del curry che dà un colore giallo vivace.
La città di Erode, nello stato indiano del Tamil Nadu è il maggior produttore mondiale di curcuma. Erode è stata spesso denominata “Yellow City” o “Curcuma City.”
E ‘un rituale in matrimoni indiani applicare della pasta curcuma per la sposa e sposo viso e le braccia.
La curcuma può essere presa in polvere o in forma di pillola. Prima di iniziare regolarmente la curcuma in cucina, è consigliabile incominciare ad aggiungerla in pizzichi sui cibi.
La Curcuma è utilizzata nella medicina ayurvedica da oltre 2500 anni in India (all’inizio usata come colorante) e sta guadagnando l’attenzione della comunità scientifica occidentale per le sue proprietà anti-infiammatorie, una recente ricerca ha rivelato che la curcuma è una meraviglia naturale, dimostrando benefici nel trattamento di molte condizioni di salute diverse, nel cancro, nel morbo di Alzheimer e nella cura delle malattie della pelle. tra cui la psoriasi. La curcumina è il principio attivo che inibisce la crescita delle scaglie della pelle che portano alla psoriasi
(Vol. 595 della rivista “I progressi in Medicina Sperimentale e Biologia”)
Ecco le ragioni per aggiungere la curcuma alla vostra dieta:
1.Si tratta di un agente naturale antisettico e antibatterico, utile per disinfettare i tagli e le ustioni.
2.Se combinato con il cavolfiore, essa ha dimostrato di prevenire il cancro alla prostata o di bloccare la sua crescita.
3.Può prevenire il melanoma
4.Riduce il rischio di leucemia infantile.
5.È un ottimo disintossicante del fegato naturale.
6.Possono prevenire e rallentare la progressione della malattia di Alzheimer, eliminando l’accumulo di placca amyloyd nel cervello.
7.E ‘un potente antinfiammatorio naturale che funziona così come molti farmaci anti-infiammatori, ma senza gli effetti collaterali; è un trattamento naturale per l’artrite e l’artrite reumatoide.
8.È un antidolorifico naturale
9.Aiuta la metabolizzazione dei grassi e quindi la gestione del peso corporeo.
10.È stato a lungo utilizzato nella medicina cinese come trattamento per la depressione.
11.Aumenta gli effetti della chemio paclitaxel farmaco e ne riduce gli effetti collaterali.
12.Accelera la guarigione delle ferite e favorisce il rimodellamento della pelle danneggiata.
13.Può aiutare nel trattamento di psoriasi e di altre condizioni infiammatorie della pelle: Può essere usata nelle scottature.
Controindicazioni: la curcuma non deve essere utilizzata da persone affette da calcoli biliari o ostruzione biliare. Anche se la curcuma è spesso usato dalle donne in stato di gravidanza, è importante consultare un medico prima di farlo, perchè la curcuma può essere uno stimolante uterino
Curcuma e Psoriasi
La curcuma è un rimedio popolare per la psoriasi.
http://www.lacuochinasopraffina.com/come-fare/curcuma-cose-come-si-usa-in-cucina-e-a-cosa-serve/1436
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le cipolle assorbono i batteri dannosi
Gen 28th
Articolo dal SITO DI NINO PEPE
NON AVEVO MAI SENTITO TUTTO QUESTO SULLE CIPOLLE.
SI PREGA DI LEGGERE FINO ALLA FINE, PERCHE’ E’ MOLTO IMPORTANTE
le cipolle assorbendo i batteri sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi !!!!!!!!!!!!!!!!.
Nel 1919, quando l’influenza ha ucciso 40 milioni di persone c’era questo medico che ha visitato i molti agricoltori per vedere se poteva aiutarli a combattere l’influenza …Molti degli agricoltori e delle loro famiglie avevano contratto la malattia e molti morirono.
Il medico venne presso un contadino e con sua grande sorpresa, constatò che tutti in famiglia erano molto sani. Quando il medico chiese cosa stesse facendo l’agricoltore perché in famiglia erano tutti sani, la moglie rispose che aveva messo una cipolla non sbucciata in un piatto nelle stanze della casa, (probabilmente solo due camere allora). Il dottore non riusciva a crederci e gli chiese se poteva avere una delle cipolle per esaminarla al microscopio . Il contadino diede al dottore una di quelle cipolle e, guardando al microscopio il medico trovò il virus dell’influenza nella cipolla, la quale aveva assorbito i virus mantenendo la famiglia sana.
Ora, ho sentito quest’altra storia dal mio parrucchiere.
Diversi anni fa, molti dei suoi dipendenti erano giù per avere preso l’influenza, e così molti dei suoi clienti. L’anno successivo ha disposto diverse ciotole con cipolle in giro nel suo negozio. Con sua sorpresa, nessuno del suo staff si è ammalato. Si deve lavorare. Provate e vedrete cosa succede. Lo abbiamo fatto l’anno scorso e non abbiamo mai avuto l’influenza.
Ora ho mandato uno scritto ad un amico in Oregon, che collabora regolarmente con me mandandomi materiale sanitario. Lui mi ha risposto con questa esperienza più interessante sulle cipolle:
Grazie per avermelo ricordato. Io non so la storia del contadino … ma, so che ho contratto la polmonite, e, manco a dirlo, sono stato molto male … Mi sono imbattuto in un articolo che diceva di tagliare entrambe le estremità di una cipolla, metterla in un barattolo vuoto e posizionare il vaso accanto al paziente malato di notte. Ha detto che la cipolla sarebbe diventata la mattina dopo nera di germi … di sicuro è successo proprio così … la cipolla era un disastro e ho io ho cominciato a stare meglio.
Un’altra cosa che ho letto in questo articolo è che le cipolle e l’aglio disposti intorno alla stanza hanno salvato molti dalla peste nera, alcuni anni fa. Hanno potenti antibatterici, proprietà antisettiche.
Adesso parliamo del perché, a volte, le cipolle fanno male.
Un sacco di volte, quando abbiamo problemi di stomaco non sappiamo a cosa dare la colpa. Forse la colpa grave E’ della cipolla.
Infatti le cipolle assorbendo i batteri sono così brave da impedirci di prendere raffreddori e influenze, ed è proprio questa la ragione per cui non si deve mangiare una cipolla dopo troppo tempo da che è stata tagliata, perché ha assorbito i batteri dannosi.
Ho avuto il privilegio di un meraviglioso tour tra i prodotti alimentari Mullins, Makers di maionese. Ho posto delle domande sulle intossicazioni alimentari, e voglio condividere quello che ho imparato da un chimico.
La nostra guida è un mago della chimica degli alimenti. Durante il tour, qualcuno gli ha chiesto se abbiamo davvero bisogno di preoccuparsi della maionese. Le persone sono sempre preoccupate che la maionese potesse guastarsi. La risposta vi sorprenderà. Egli ha detto che tutte le maionesi in commercio sono completamente sicure.
"Le maionesi non hanno nemmeno bisogno di essere refrigerate anche se non c’è nulla di male a metterle in frigorifero." Ha spiegato che il pH nella maionese si trova ad un punto che i batteri non possono sopravvivere in questo ambiente. Ha poi parlato del pic-nic estivo, con la ciotola di insalata di patate sul tavolo, e di come tutti accusano la maionese quando qualcuno si ammala.
Egli afferma che, quando succede un’intossicazione alimentare, la prima cosa che i medici dobrebbero cercare è se le vittime abbiano mangiato cipolle, quando le hanno mangiatE e se tali cipolle provengono da un’insalata con patate. Egli dice che non è la maionese ad aver procurato l’intossicazione, ma probabilmente le cipolle, e se non le cipolle affettate da troppo tempo , magari le patate.
Ha spiegato che le cipolle sono un enorme magnete per i batteri, in particolare le cipolle cotte. Non si dovrebbe mai conservare una parte di una cipolla affettata , perché non è sicura nemmeno se la metti in un sacchetto a chiusura lampo e dentro al frigorifero.
La cipolla e ‘già abbastanza contaminata solo per essere stata fuori per un po’ dopo essere stata tagliata, e può essere un pericolo per te (e doppiamente attenzione per chi le cipolle le mette in hotdog al parco di baseball!).
La nostra guida dice ancora che se si prende la cipolla rimanente e la si cuoce molto, probabilmente è tutto bene, ma se metti nel panino una cipolla tagliata da tempo, sei in cerca di guai. Quando vai in panineria, non fare mettere cipolle nel panino. Sia le cipolle che le patate umide in una insalata di patate attireranno e faranno crescere i batteri più velocemente di qualsiasi maionese commerciale.
Inoltre, i cani non devono mai mangiare cipolle. I loro stomaco non riesce a metabolizzare le cipolle.
Si prega di ricordare che è pericoloso tagliare una cipolla e cercare di utilizzarla per cucinare il giorno dopo, diventa altamente tossica anche per una sola notte e crea batteri tossici che possono causare infezioni dello stomaco negativi a causa delle secrezioni biliari in eccesso e anche intossicazioni alimentari.
nino pepe
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Alternative al glutine
Set 2nd
Si puo’ certamente vivere una vita senza glutine senza rinunciare al gusto, senza dover ricorrere a cracker che “sanno” di cartone o prodotti da forno eccessivamente trasformati ed alterati.
Ci sono molte alternative nutrienti senza glutine intorno a noi, quindi non ci resta che sperimentarle e scoprire quale si adatta maggiormente ai nostri gusti, stili di vita e… preferenze!
1) Quinoa: è un seme, membro della famiglia delle graminacee (e quindi nemmeno un grano a tutti gli effetti), tuttavia viene commercializzato come un grano per il sapore e le proprietà di cottura. Oramai popolarissimo si trova in ogni sorta di combinazione: nelle insalate, in barrette proteiche, crackers a anche ricoperto di cioccolato. Personalmente mi piace preparare una bella tazza di quinoa condita con verdure al vapore o condita con salsa cremosa di erbe e noci. Uno dei vantaggi maggiori della quinoa, soprattutto per chi segue una dieta vegetariana/vegana, è che contiene tutti e nove gli aminoacidi essenziali, il che lo rende un alimento proteico completo!
2) Miglio: fratello della quinoa è un’ altra grande fonte di proteine, viene venduto anche sotto forma di farina utilizzato soprattutto per fare il pane indiano come ilRoti. Come tutte le farine senza glutine puó essere difficile da impastare ma un piccolo trucco è aggiungere gomma di guar (di solito ne basta un cucchiaino da caffé) per rendere la pasta più morbida. Il miglio ha un sapore neutro per cui si presta sia per essere un primo piatto (ottimo il miglio al pesto veg o le polpette di miglio e zucchine), oppure un’ottima alternativa alla solita colazione mescolato con latte di nocciola, cardamomo, sciroppo di agave e fragole o frutti di bosco freschi.
3) Amaranto: è un seme molto piccolo, simile al miglio e alla quinoa, anch’esso fonte di proteine vegetali e di un particolare acido amminico essenziale la lisina che è stato dimostrato (studio consultabile qui) aiuta la riduzione del colesterolo. Viene utilizzato per fare zuppe, stufati e porridge. I semi sono molto fini e tendono a diventare molto cremosi questo lo rende ideale anche per preparare ottimi budini. La farina di amaranto è ottima anche per preparare frittelle e pane mischiata ad altre farine.
4) Grano saraceno: ottimo alleato del sistema cardiovascolare e fonte di magnesio viene utilizzato per preparare tagliatelle ma soprattutto nella regiona della Bretagna in Francia come base delle crepes sia dolci che salate e come gallette ottime per accompagnare un insalata o diventare base per un dolce a base di frutta. Nonostante il suo nome il grano saraceno non è correlato al frumento e non contiene glutine.
5) Semi di Chia: trattasi di semi che derivano dalla pianta di salvia hispanica che ha avuto origine in Messico e Sud America, ora si trova in vendita anche in Italia. Considerato dai nutrizionisti un super alimento per l’elevato contenuto di Omega-3, proteine, fibre alimentari, antiossidanti, inoltre sono stati riscontrati numerosi benefici nei pazienti diabetici per la capacità di rallentare il processo di trasformazione dei carboidrati in zuccheri. I semi possono essere mangiati crudi aggiunti alle insalate ma il consumo ottimale è dato da un precedente ammollo (almeno 10/12 ore) in quanto i semi rilasciano una sostanza gelatinosa ricca di tutti i principi attivi. Questa stessa “gelatina” li rende ottimi per poter essere trasformati in un delizioso budino, semplicemente aggiungendo un latte vegetale a scelta, estratto di vaniglia, cacao, sciroppo d’acero o stevia. È anche possibile utilizzare la farina per preparare pane e crackers.
6) Farina di Teff: originaria dell’Etiopia difficile da trovare nei negozi (per ora è acquistabile solo on-line) viene utilizzata per preparare il tipico pane etiope chiamato Injera dal caratteristico gusto nocciola (leggermente amaro) e per le frittelle.
7) Farina di riso: originaria della Corea oramai è utilizzata in quasi tutti i prodotti da forno e dolciari anche dalla grande distribuzione. Per la sua consistenza spesso gommosa si consiglia di mischiarla con altre farine per rendere i vostri preparati più facili da lavorare e malleabili. In Corea costituisce la base di un piatto molto popolare chiamato Dduk una sorta di torta di riso, addolcita con uvetta o fagioli rossi, si presta ad essere un’ interessante e diverso modo di preparare un dessert a base di riso.
8) Farina di mais: conosciuta anche come masa harina (originaria del Messico) è diversa sia dall’amido di mais (o maizena) sia da quella che viene venduta come polenta. Ingrediente fondamentale per il Sope un tradizionale piatto a base di masi messicano servito con una varietà di ripieni. Anche questa farina si presta per preparare ottime focacce e varianti di tacos e burritos.
9) Noodles (o tagliatelle) di zucchine: semplice come pelare una patata! Procuratevi una mandolina o un affettatrice a spirale per ottenere sottili spaghetti lunghi da condire con salsa di pomodoro fresco o pesto di noci! Consigliatissimo soprattutto in estate un piatto fresco ed istantaneo.
10) Focaccia di lattuga: usate foglie di romanella o di lattuga abbastanza grandi da contenere ripieni di ogni tipo, come una sorta di tacos o tortilla. Potete provare a sbollentare anche grandi foglie di cavolo o fogli di alghe Nori e arrotolarvi dentro tutte le vostre verdure preferite, un po’ di crema di avocado, semi di sesamo e germogli. Un sandwich tutto veg!
Ora che tutti (o quasi tutti) questi alimenti sono disponibili in tutti i negozi di alimentari perché non provare alcune di queste alternative al grano?!
http://www.promiseland.it/2012/07/03/alternative-al-glutine/
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