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Sale marino integrale migliore del comune sale da cucina

 

Sale marino integrale: perché è migliore del comune sale da cucina

 

Di sale, si sa, bisogna consumarne poco, il meno possibile. Questa però non è cosa semplice dato che le nostre papille gustative sono ormai abituate ai sapori decisi e poco naturali degli alimenti, dovuti molto spesso proprio ad un abuso di sale oltre che ad esaltatori di sapidità non certo salutari come il glutammato monosodico.

Un quantitativo moderato di sale è però accettabile nella nostra dieta quotidiana (3-5 grammi al giorno, circa un cucchiaino), ma quale scegliere? Certamente non il comune sale da cucina che si trova al supermercato. In questo caso infatti si tratta di un prodotto molto raffinato che, se è vero che insaporisce al meglio i cibi, è vero anche che fa solo male e non apporta nulla al nostro organismo.

Diversa la questione se si sceglie un sale marino integrale, ottenuto semplicemente dall’evaporazione dell’acqua di mare e quindi non raffinato. Seppur da usare sempre con moderazione questo sale dal colore grigiastro, dall’aspetto grumoso e molto umido è in grado di offrire minerali e altre sostanze utili al nostro organismo tra cui il magnesio, lo zinco e lo iodio. Quest’ultimo è un oligoelemento fondamentale per il nostro benessere, che con la raffinazione del sale si perde (salvo poi ritrovarlo in quei sali iodati dove viene addizionato artificialmente).

E’ ben diverso dunque assumere un sale come quello marino integrale che contiene praticamente tutta la tavola degli elementi piuttosto che uno raffinato e sbiancato che apporta al nostro organismo solo sostanze dannose ed è difficile da smaltire. Ci spiega meglio la differenza tra il tradizionale sale da cucina e il sale integrale, il dottor Raniero Facchini medico chirurgo esperto in alimentazione naturale.

Ottimo non solo da mangiare, il sale marino integrale può essere utilizzato anche per fare degli impacchi caldi contro i dolori articolari o muscolari.

Francesca Biagioli

10 MODI PER DIVENTARE AUTOSUFFICIENTI E INDIPENDENTI, DAL CIBO ALL'ENERGIA

 

10 MODI PER DIVENTARE AUTOSUFFICIENTI E INDIPENDENTI, DAL CIBO ALL'ENERGIA

(per modo di dire secondo me perche’ mancano certi parametri…ma sarebbe bello !)


Se vogliamo diventare autosufficienti e indipendenti, proviamo a metterci in gioco a partire dagli aspetti principali della nostra vita quotidiana e iniziamo a porci alcune domande utili a migliorare il nostro stile di vita.
Qual è il nostro modo di fare la spesa? Da dove proviene il nostro cibo? I nostri consumi energetici sono eccessivi? In questo modo potremo identificare meglio gli ambiti in cui ci piacerebbe migliorare.
Si tratta di un percorso da compiere passo dopo passo, ancora meglio se con la collaborazione di tutta la famiglia o coinvolgendo la comunità della città o del quartiere in cui si vive. Mai come in questo caso, ognuno di noi può davvero fare la differenza.
Ecco alcuni consigli utili per progredire verso l'autosufficienza e una maggiore indipendenza.

(SAREI D’ACCORDO SE VIVESSIMO DIVERSAMENTE, ANZI SAREBBE PROPRIO BELLO, E MOLTI GIOVANI HANNO DECISO di  RITORNARE ALLA TERRA….MA PER CHI VIVE QUI E’ MOLTO DIFFICILE….VI AUGURIAMO CHE RIUSCIATE A TROVARE UNA VOSTRA SOLUZIONE MIGLIORE…)


1) Fare il pane in casa


Di solito comprate il pane al supermercato e non sapete mai se sia davvero pane fresco o se si tratta di un prodotto surgelato? Preparare il pane in casa è uno dei passi più semplici verso l’autosufficienza. Si può richiedere in dono della pasta madre a chi la utilizza già e poi iniziare ad impastare con le farine acquistate dal contadino.
2) Coltivare l’orto



Chi è alla ricerca di una progressiva autosufficienza dal punto di vistaalimentare, può cominciare a pensare di coltivare un orto. L’ideale è avere a disposizione lo spazio per realizzare un orto in casa propria. In alternativa, molte città danno la possibilità di prendere in affitto o di gestire un orto sul proprio territorio. Coltivare l’orto è probabilmente l’unico modo per conoscere davvero la provenienza del nostro cibo.

3) Autosufficienza energetica



In Italia sono necessari ancora molti passi avanti per poter vivere completamente scollegati dalla rete elettrica nazionale e dalla fornitura del gas, ma già nel 2012 nelle Marche è nata la prima casa off-grid autonoma. Questo progetto permette all’abitazione di avere a disposizione energia pulita a impatto e chilometri zero: qui viene prodotta, gestita distribuita e utilizzata, senza la necessità di reti, intermediari o filiere di distribuzione.

PER LA LUCE E’ STATO MESSO SUL MERCATO UN APPARECCHIO CHE SI CHIAMA KRASH ( non l’ho scritto bene ma si pronuncia cosi’ ) che secondo gli insegnamenti di TESLA generi da solo tutta l’energia che ti serve per la casa)

4) Trasformare la propria passione in una piccola attività



Purtroppo in Italia la burocrazia può diventare un grande ostacolo da questo punto di vista. Per trasformare la propria grande passione in una piccola attività è necessario informarsi bene sulle procedure e sugli eventuali investimenti. In ogni caso è sempre possibile portare avanti le proprie passioni creative almeno come hobby. Chi crea e autoproduce può pensare al baratto come forma di scambio gratuito nel cammino verso una maggiore autosufficienza.
5) Cambiare il modo di fare la spesa



Fin da subito possiamo decidere di modificare il nostro modo di fare la spesa per renderci più indipendenti dai supermercati e in generale dalla grande distribuzione. E allora informiamoci sulle aziende agricole bio che fanno vendita diretta nella nostra zona, andiamo alla ricerca dei mercati del contadino e dei Gruppi d’Acquisto Solidale

6) Ridurre i consumi energetici



Se non possiamo essere completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, possiamo almeno provare a ridurre drasticamente i consumi e a risparmiare sulle bollette della luce e del gas. Con l’arrivo dei mesi freddi non esageriamo con l’accensione dei termosifoni per raggiungere temperature tropicali in casa e nello stesso tempo prestiamo attenzione a non eccedere con l’uso dei condizionatori in estate. Installiamo lampadine a risparmio energetico e controlliamo la classe energetica degli elettrodomestici prima di acquistarli.
7) Prepariamo in casa le conserve



Se siamo un po’ stanchi di acquistare le conserve e le marmellate al supermercato, rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a prepararle in casa. Si tratta del modo più semplice per utilizzare il surplus dell’orto. Ad esempio, quando abbiamo a disposizione della frutta molto matura che altrimenti rischieremmo di non consumare in tempo, dedichiamoci alla preparazione delle confetture.

8) Condividiamo e risparmiamo con la sharing economy



Condividere invece di acquistare un bene che diventerà di nostra proprietà, creando una nuova dipendenza. Ecco il concetto alla base della sharing economy che anche in Italia sta coinvolgendo diversi aspetti della vita quotidiana di chi la sceglie. Si può mettere il divano di casa propria a disposizione dei viaggiatori per avvantaggiare l’ospitalità a basso costo ma ad alta qualità, per esempio. Grazie alla sharing economy si condividono viaggi e passaggi in auto con vantaggi per l’ambiente e il portafogli, si scambiano case per le vacanze e tanto altro ancora.
9) Partecipiamo a una Banca del Tempo



Mai come in questo caso il tempo è denaro, anzi, fa risparmiare denaro. Grazie alla rete delle Banche del Tempo ognuno può mettere a disposizione gratuitamente il proprio tempo e le proprie competenze e ricevere in cambio l’aiuto o il servizio prescelto al momento del bisogno. Ad esempio un insegnante di inglese può mettere a disposizione le proprie competenze per una lezione e riscuotere il proprio credito chiedendo l’aiuto o la consulenza in altri ambiti da parte di uno dei partecipanti alla Banca del Tempo di cui fa parte.

10) Diamo spazio al saper fare



Riscopriamo l’importanza del saper fare e dedichiamoci il più possibile all’autoproduzione. Coltivare l’orto, fare il pane e preparare le conserve sono soltanto alcuni spunti per iniziare ad essere più autonomi e indipendenti ma possiamo anche percorrere altre strade a seconda delle nostre capacità e inclinazioni. A volte basta mettersi in gioco e provare ad imparare qualcosa di nuovo: cucire, lavorare a maglia, preparare la pasta fatta in casa, imbiancare, fare piccole riparazioni e tanto altro ancora.

Marta Albe

FONTE

 

 

 

Essere sani senza medicine – Il sistema di Ivan Neumivakin

Essere sani senza medicine – Il sistema di Ivan Neumivakin

Se avete fame – bevete.

Dopo aver bevuto, per mezz’ora avrete tolto la fame, e poi bevete ancora. Solo quando avrete una forte fame, mangiate. Se non ne avete, non mangiate, fate riposare l’organismo. C’è ancora del cibo del mattino da digerire, se buttate sopra dell’altro, il cibo marcisce.

L’acqua è il cibo, per ¾ siamo l’acqua. Dobbiamo bere a digiuno 1,5-2 l di acqua fresca. Guardate alcune persone dopo 60-70 anni, quando iniziano a bere circa 2 litri d’acqua, le rughe si stirano e l’intestino lavora bene, le cellule si fanno il bagno nell’acqua, è la base della loro vita….

acqua  PURA serve alla cellula, non deve spendere l’energia per pulirla, è l’acqua pura che restituisce la salute.

LEGGI TUTTO:

Il professore Ivan Neumivakin era il capo del programma di salute degli astronauti russi.

Nel corso della sua attività ha saputo prendere il meglio della medicina russa e l’aveva arricchito con le sue invenzioni; come risultato, è stato creato un sistema di risanamento unico al mondo, grazie al quale gli astronauti da più di 50 anni non si ammalano.

Questa è una delle sue interviste, nella mia traduzione (con qualche taglio del testo che è molto lungo):

Prima di tutto, io dovevo capire dove si trova il confine tra la salute e la malattia, e poi capire, che cosa, dall’arsenale della medicina ufficiale, poteva essere utile nello spazio. In pratica, nulla. Dopo che me ne sono andato dal programma, ho cercato di proporre alla sanità pubblica tutto ciò che avevo trovato utile, ma ho incontrato una feroce resistenza.

– Qual’è la sua discordanza con la scienza medica classica?

Siamo una catena di montaggio, e la bocca è una macchina per rimpicciolire e spezzettare il cibo. Dobbiamo non ingoiare il cibo, ma masticarlo molto bene, praticamente, “berlo”.

Avete ingoiato il boccone senza masticarlo. Questo si copre solo superficialmente con l’acido cloridrico che non può penetrare dentro il boccone. Ma la cosa più grave è che questo acido si diluisce con l’acqua bevuta alla fine del pasto; la sua concentrazione è ridotta e, come risultato, il cibo non si digerisce. Tutto ciò che avete mangiato diventa “scorie”, prodotti di metabolismo non digeriti.

Mangiamo 4-5 volte più del necessario. E tutto il cibo “in più” è un lavoro per i medici, se non oggi, lo sarà domani.

Lei propone di bere meno liquidi?

Dipende dai liquidi. Solo l’acqua “pulita” va nelle cellule; le acque minerali o gassate vanno prima pulite. Il tè e il caffè alzano momentaneamente l’energia, ma aggravano la mancanza dell’acqua.

L’acqua “sporca” va nella cellula che invece di ricevere l’energia deve prima pulirla. Lo sporco si getta via ma di acqua ce ne poca. E l’energia manca. L’assunzione dei liquidi impuri causa l’arteriosclerosi, lì ipertensione, l’aritmia: questa è la causa delle maggioranza delle malattie.

– Il cancro, l’AIDS?

Penso che queste malattie non esistano.

– Come no?!

CI sono degli stati legati alle scorie nell’organismo. In questo ambiente le cellule vivono in un ambiente putrido e privo di ossigeno. Sono costrette a mutare e a diventare cancerose. Le cellule cancerose ci sono in qualsiasi organismo, ma il sistema immunitario sano le sopprime. E se l’individuo è debole, queste iniziano a moltiplicarsi e a crescere. In linea di principio, ci servono, perchè l’organismo deve sapere che il male e il bene coesistono.

Abbiamo creato un centro di salute dove in tre settimane, senza clisteri e farmaci, purifichiamo l’ambiente interno dell’organismo. Spariscono le malattie come, per esempio, l’ipertensione.

– Come lo fate?

Mangiando molto poco, più delle speciali tisane per pulite il sangue, il fegato, i reni e il pancreas. Due giorni di digiuno e due giorni di tisane.

– Si dice che da voi curano con successo il Parkinson e la Sclerosi Multipla.

Si, dopo tre-sei mesi i malati che erano a letto si alzano, vanno al mercato, iniziano ad essere autosufficienti. Il segreto è semplice: hanno saziato le cellule dell’acqua di cui si avvertiva la mancanza. La medicina non nota che l’acqua è il miglior elettrolita, è l’energia; senza l’acqua non funzionano i mitocondri, le stazioni idroelettriche che forniscono alla cellula l’energia.

Il primo organo che risente la mancanza dell’acqua è il cervello. Di qui l’irritabilità, il mal di testa, la stanchezza, gli scarsi risultati nello studio.

Il cancro e l’AIDS sono le conseguenze e non le cause, se una persona è certa che il cancro è uno stato temporaneo, potrà liberarsene.

Deve prima di tutto capire cosa ha fatto di sbagliato nella vita, capire i suoi errori, chiedere il perdono, e poi credere nella guarigione.

– La gente si stupisce quando lei dice che non c’è cuore nel petto.

Il cuore è un motore per pompare il liquido, si trova sotto l’ombelico.

– Come?!

Una persona adulta è alta 150-180 cm. Il liquido sotto la forza della gravità cade in giù, si deve farlo tornare su, e lo fanno i muscoli dentro i quali si trovano i vasi; sono le pompe che spingono il sangue in su. Se il padrone del corpo non lo cura, non fa lo sport, non allena i muscoli del tronco e delle gambe, arriva l’arteriosclerosi, arrivano le varici, ecc. Il sangue, in presenza delle scorie, si addensa e il cuore deve applicare molti sforzi per spingere questo sangue.

Prima sorge l’ipertrofia del ventricolo sinistro, poi le aritmie, poi l’infarto o l’ictus. Non ce la fa il cuore, a lavorare al posto di più di 500 muscoli che devono pompare il sangue. Il cuore deve lavorare con il cuore non denso ma liquido, pieno d’acqua. Ma nessuno insegna come ottenerlo.

Non molti sanno che si deve bere l’acqua 10-15 min prima di mangiare, 1-2 bicchieri. L’acqua supera lo stomaco e si raccoglie nel duodeno, dove si accumulano gli alcali. Quest’acqua non si inacidisce, diventa alcalina.

– E le tradizionali bevande a fine pasto?

ASSOLUTAMENTE NO. Potete solo sciaquare la bocca. Dopo aver mangiato carne, per due ore non mangiate né bevete nulla, i succhi gastrici devono trattare la carne. Anche perché nella carne c’è qualcosa di utile, noi viviamo nella tavola periodica di Mendeleev e abbiamo bisogno di vari elementi.

(chissa come saranno felici i vegetariani a sentire questo !)

 

Se avete fame – bevete.

Dopo aver bevuto, per mezz’ora avrete tolto la fame, e poi bevete ancora. Solo quando avrete una forte fame, mangiate. Se non ne avete, non mangiate, fate riposare l’organismo. C’è ancora del cibo del mattino da digerire, se buttate sopra dell’altro, il cibo marcisce.

L’acqua è il cibo, per ¾ siamo l’acqua. Dobbiamo bere a digiuno 1,5-2 l di acqua fresca. Guardate alcune persone dopo 60-70 anni, quando iniziano a bere circa 2 litri d’acqua, le rughe si stirano e l’intestino lavora bene, le cellule si fanno il bagno nell’acqua, è la base della loro vita.

– Dove si prende l’acqua pura?

L’acquedotto di Mosca fornisce l’acqua buona. ( e noi cerchiamo di prendere quella migliore ma dobbiamo con il DEVAJAL RIVITALIZZARLA O COL REIKI )

Mettetela alla sera in una bottiglia, la mattina dopo ci sarà un sedimento, anche se invisibile agli occhi. Togliete accuratamente l’acqua di sopra, circa due terzi, e non fatela bollire, portatela solo alle bollicine piccole (è la “bollitura fredda” che conserva la sua struttura per 24 ore).  OPPURE TRATTATELA COME VI HO DETTO E ALLA MATTINA BERRETE UN’ACQUA BUONA

Questa acqua serve alla cellula, non deve spendere l’energia per pulirla, è l’acqua pura che restituisce la salute.

Olga Samarina

 

radionicaesoterico-scientificarussa.blogspot.it

 

I buchi neri sono degli stargate? Stephen Hawking sembra confermarlo

I buchi neri sono degli stargate? Stephen Hawking sembra confermarlo.

Il famosissimo cosmologo Stephen Hawking in queste settimane ha rivalutato le sue teorie, in relazione ai buchi neri. Secondo le sue ultime ricerche i buchi neri potrebbero essere degli stargate, ovvero dei portali interstellari, che ci collegherebbero ad altri universi.

A distanza di pochi giorni arriva un’altra sorprendente notizia, quella che sembrava pura fantascienza da film, è diventata realtà. Sono stati realizzati, in un laboratorio , i tunnel spazio temporali capaci di collegare due luoghi lontani nello spazio, e qui vengono subito in mente i film di Star Trek, Stargate e ultimamente il favoloso Interstellar.

Il risultato, pubblicato sulla rivista Scientific Reports e ottenuto nell’Università Autonoma di Barcellona, si deve ai fisici guidati da Alvar Sanchez. 1-14102114002VR Il tunnel spazio temporale mai realizzato è molto diverso da quelli immaginati nei film di fantascienza.

 

Per collegare due punti dello spazio non utilizza infatti campi gravitazionali, ma trasferisce il campo magnetico da un punto dello spazio ad un altro ed è stato costruito utilizzando i cosiddetti ”mantelli dell’invisibilità”, ossia materiali speciali che reagiscono alla luce in modo da rendere impossibile osservare il passaggio del campo magnetico.

Il dispositivo sperimentale è una sfera composta da tre diversi strati, uno esterno con una superficie ferromagnetica, uno interno fatto di un materiale superconduttore e un foglio ferromagnetico arrotolato su un cilindro che attraversa la sfera da un estremo all’altro e che risulta magneticamente invisibile all’esterno.

Il tunnel spazio temporale così realizzato è simile a quelli gravitazionali, visto che si ha uno spostamento nello spazio.

Curvatura:

Ci sono notizie apparse in questi giorni in rete che la Nasa sta lavorando ad un motore a curvatura, come quello dell’Enterprise del capitano Kirk per intenderci.

Il tutto fa presupporre che in questi anni l’uomo potrà viaggiare per l’universo a distanze prima insperate.

 

http://www.focus.it/scienza/spazio/velocita-warp-motore-a-curvatura-si-puo-13062014-7844

 

 

 

tunnel di plasma che si muovono sopra la Terra

Studentessa australiana prova l’esistenza di tunnel di plasma che si muovono sopra la Terra

Studentessa australiana ha scoperto che dei giganti e invisibili tubi di plasma in movimento si trovano nei cieli sopra la Terra.


Questa scoperta ha riscontrato inizialmente scetticismo nel campo dell’astrofisica,
ma una studentessa di 23 anni dell’Università di Sidney, Cleo Loi, ha provato che il fenomeno esiste.

Usando un radiotelescopio posizionato ad Ovest, nell’entroterra australiano, la Loi ha dimostrato che l’atmosfera terrestra è integrata con queste strane, tubolari strutture di plasma.

“Per oltre 60 anni si è creduto che queste strutture esistessero, ma adesso, riuscendo a visualizzarle per la prima volta, abbiamo avuto la conferma che sono veramente lì.”

Ha detto la Loi, dell’Australia Research Counsil Centre of Excellence for All-sky Astrophysics (CAASTRO)

“Abbiamo stimato che la loro posizione si trovi a 600 Km dal suolo, nella parte alta della ionosfera e che continuino nella plasmasfera. Questa è la zona in cui l’atmosfera terrestre termina e comincia la zona plasmatica dello spazio esterno.

Abbiamo osservato un incredibile schema nel cielo dove strisce ad alta densità di plasma si alternano a strisce a bassa densità di plasma. Questo schema vaga lentamente e si allinea perfettamente con le linee del campo magnetico terrestre, come le aurore.

Abbiamo realizzato che potremmo essere al corrente di qualcosa di grande.

La svolta è arrivata quando la Loi ha utilizzato un telescopio a distanza, il Murchison Widefield Array (MWA) per mappare il cielo in modo diverso. Grazie a 128 antenne sparse per oltre 9 chilometri quadrati nel deserto, gli astronomi hanno suddiviso le tessere del cielo ad Est da quelle ad Ovest, ottenendo la possibilità di vedere in 3D.


“E’ come mettere un telescopio all’interno di un paio di occhi e, attraverso questi,
siamo riusciti a vedere la natura tridimensionale di queste strutture e abbiamo potuto osservarle mentre si muovevano. Siamo stati in grado di vedere le distanze tra loro, l’altezza dal suolo e il grado di inclinazione. Tutto questo prima non era possibile ed è una nuova, eccitante tecnica.”



La Loi ha spiegato che inizialmente la sua scoperta non era stata presa in considerazione poiché sembrava che le immagini del telescopio presentassero delle imperfezioni.

“Nessuno aveva mai visto questo genere di cose prima. Nessuno aveva analizzato dati in questo modo. Molte persone erano convinte che ci fossero dei problemi con le immagini e quindi che non ci fosse niente di speciale nell’osservarle. Ma io, da studentessa cocciuta, ero curiosa e così ho messo tutto in dubbio. Sono stata molto cauta su quello che stesse accadendo e così anche altri si sono resi conto che ci sarebbe dovuto essere qualcos’altro. Abbiamo visto che gli schemi di ionizzazione della ionosfera si muovevano in queste strutture tubolari allineate al campo magnetico terrestre e che si muovono tra loro in perfetta armonia.

Cleo Loi ha detto che questi tubi di plasma potrebbero alterare il funzionamento di alcuni strumenti, come ad esempio i sistemi di navigazione satellitare. Questo significa inoltre che dobbiamo rivalutare la nostra attuale visione di come le galassie, le stelle e le nebulose si comportano e come ci appaiono.

La relatrice della Loi ha detto che il suo lavoro è stato impressionante


“Il grande merito di Cleo non è stato solo quello di fare questa scoperta, ma anche quello di convincere tutta la comunità scientifica. Per una studentessa senza alcuna formazione in questo campo questa è veramente un’incredibile conquista.”

Ha detto la Dottoressa Murphy, membro del CAASTRO e del Dipartimento di Fisica all’Università di Sydney.


Quando hanno visto per la prima volta i dati, i membri più anziani hanno creduto che fosse letteralmente “troppo bello per essere vero” e hanno pensato che dovesse esserci qualcosa che non stavano analizzando. Ma nei mesi successivi, Cleo li ha convinti che i dati sono reali e convincenti sul piano scientifico.”

La scoperta di Cleo Loi è stata pubblicata nel Geophysical Research Letters.

FONTE