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Aritmetica del dualismo

Aritmetica del dualismo

di Gian Piero Abbate 

Noi viviamo in un mondo tridimensionale, dove ogni cosa e ogni evento viene percepito dai nostri sensi come duale.

Il dualismo è insito in noi e in ciò che ci circonda, sin dalla nostra nascita.

Ma un conto è la realtà, altro conto è la sua percezione, altra cosa l’interpretazione che diamo a tutto questo.

Da sempre l’interpretazione data alla dualità delle cose è stata legata alle prime due operazioni aritmetiche che l’uomo impara, cioè la somma e la sottrazione, e all’esistenza degli opposti, cioè dei numeri negativi.

La logica è molto semplice: se esiste n, allora deve esistere il suo opposto -n in modo che n+(-n)=0

Questa è la logica che ha dominato il mondo sin’ora, in ogni settore, incluso la spiritualità.

In particolare questa logica è stata applicata nel mondo occidentale. Gli esempi possono essere molteplici e diversi: così come il bianco e il nero sono definiti come opposti, altresì se esiste un “Cristo” allora deve esistere un “Anticristo”.

Anche rispetto alle energie si parla di energie positive ed energie negative, con la possibilità di accrescere l’energia, sommandone pezzi tra loro, o perdere l’energia, sottraendola.

Così si sviluppa il concetto del bene e del male come opposti in lotta tra loro, e di angeli e demoni, sino a di fatto creare un dio del bene e un dio del male, Dio e Diavolo, anche in quelle religioni che si professano monoteiste.

Solo recentemente alcuni teologi hanno iniziato a dire che in ogni caso gli Angeli e i Diavoli obbediscono entrambi a Dio, ma questo non è in disaccordo con la visione degli opposti, né comporta il suo abbandono, è solo un piccolo passo avanti.

Per sviluppare una nuova visione bisogna introdurre ulteriori concetti.

Però sempre restando agli opposti, è da notare che lo zero è frutto della somma di due elementi eguali ed opposti. In questa visione l’assoluta mancanza del tutto è frutto di un annientamento, di una specie di disintegrazione dell’elemento con il suo opposto. È il concetto di materia ed antimateria, ma l’esperienza fisica ci dice che la realtà è diversa: se due particelle, una di materia e una di antimateria, s’incontrano, è vero che si “annichiliscono”, cioè spariscono, ma la reazione non è nulla, anzi provoca una radiazione elettromagnetica, cioè della luce, di energia pari alla somma delle energie delle due particelle.

Insomma, l’esperimento fisico smentisce la nostra modalità interpretativa basata sugli opposti.

Infine l’infinito matematico, in questa schematizzazione, non è unico, ma esistono due infiniti, uno positivo e un negativo, che si trovano agli estremi opposti.

La tipica rappresentazione geometrica del tutto è una retta, con un punto detto zero, e i numeri positivi e negativi disposti in modo contrapposto. Ma questo è un “uni-verso”, e partire dall’infinito negativo per procedere verso l’infinito positivo non ha molto senso e non corrisponde all’esperienza storica, quindi la rappresentazione deve essere tale da avere un unico verso pur mantenendo la dualità delle cose e certi equilibri che conosciamo “empiricamente”.

Ulteriore elemento di confusione in questa rappresentazione è lo zero, perché zero è il risultato della somma algebrica di qualsiasi numero con il suo opposto, però zero è anche il limite a cui tende l’inverso dell’infinito, cioè  lim(1/)= 0. Ma i due zeri hanno significati ben diversi: il primo è “il niente”, l’insieme nullo dovuto all’annullamento, mentre il secondo è la rappresentazione dell’immanifesto, del contrario di tutto, come può essere il buio il contrario della luce.

Tutta l’evoluzione attualmente in atto, i relativi cambiamenti, gli stessi messaggi che stanno arrivando a molti sensitivi, tutto ci porta a capire come questo schema sia errato e si debba passare a qualche cosa di diverso, la cui portata inizia a dispiegarsi solo recentemente.

Una visualizzazione che ho già proposto in passato è quella della medaglia che per esistere deve avere due facce. Le due facce sono inverse tra loro, inverse ma non opposte, sono “reciprocamente” le due facce della medaglia. In nessun modo è possibile contrapporre le due facce, altrimenti la medaglia perde di senso. Nessuno può stabilire quale sia la faccia “A”, ma semplicemente, a caso, se chiamiamo “A” una faccia, l’altra può essere “B”, ma resta valido anche il viceversa.

Questo è un modo diverso di rappresentare la stessa dualità di prima.

Solo che ora le operazioni fondamentali non sono più somma e sottrazione, ma moltiplicazione e divisione.

Tornando all’aritmetica, i numeri inversi, o reciproci, sono quelli il cui prodotto da l’unità.

In pratica 1/n è l’inverso, il reciproco, di n.  

Ipotizziamo che queste siano le due facce della medaglia. Allora in questa rappresentazione non c’è più spazio per la negatività, ma tutto è sempre positivo.

Molte cose non cambiano, ad esempio l’inverso del nero resta il bianco, e viceversa, ma per capirlo dobbiamo ragionarci sopra, perché non siamo abituati a questa modalità di pensiero.

Se n=5, allora il suo inverso è 1/5. Tanto più il numero cresce, tanto più il suo inverso decresce, sino ad arrivare al limite. Anche in questo caso il limite è l’infinito, ma esiste solo un infinito, e il suo reciproco è lo zero. Ma questo è un limite, anche nella nostra realtà. Finalmente otteniamo uno schema coerente con la parola “universo”: tutto procede sempre in un verso solo, a partire dal nulla iniziale che contiene il tutto, che non appena si manifesta (il così detto “big bang”) si mette in una fase crescente di espansione che non ha mai fine, ma presenta solo un limite teorico non raggiungibile, detto infinito.

E se restiamo al simbolo della medaglia, allora questo significa che il nulla e il tutto sono la stessa cosa, l’uno è l’inverso dell’altro, ma a questo punto la medaglia non esiste più perché entrambi sono dei “limiti” non raggiungibili.

Siccome preso un qualsiasi elemento, il prodotto con il suo inverso è l’unità, cioè (n) x (1/n) = 1, allora l’unione si ottiene proprio dal prodotto (notare il termine “prodotto”, risultato di una produzione) di due inversi.

Angeli e diavoli non sono contrapposti, non si fanno la guerra, e neppure il Cristo e l’Anticristo si danno battaglia, ma semplicemente sono inversi tra loro, e necessari, perché non può esistere una medaglia con una faccia sola. E anche perché la Vita e l’evoluzione nell’universo si produce attraverso la collaborazione degli “inversamente eguali”.

Se prendiamo l’insieme dei numeri naturali (1,2,3,…) e dei loro inversi, possiamo notare che i numeri naturali sono interi, mentre i loro inversi sono sempre decimali, tranne che in un caso.

Questo caso singolare è proprio l’unità, perché l’inverso dell’unità è nuovamente l’unità.

Quando raggiungiamo l’unità, allora siamo uno con tutto e con tutti, e la medaglia è perfetta, quindi paralare di una faccia A e una faccia B non ha più senso, nell’unità le due facce sono identiche e indistinguibili.

Altra considerazione: se associamo il mondo delle cose “positive” della vecchia rappresentazione all’insieme dei numeri naturali, e di conseguenza il mondo delle cose “negative” all’insieme degli inversi, ci accorgiamo che se il valore di una entità positiva cresce, il valore del suo inverso decresce.

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È un nuovo concetto di equilibrio, contrario all’idea preconcetta che se il bene cresce allora anche il male deve crescere per bilanciarlo. È in questo modo che possiamo far “vincere” il Cristo: più ci uniamo al suo corpo mistico, più Lui si espande, più l’Anticristo tende a sparire.

Prima se il bene aumentava, per mantenere l’equilibrio anche il male doveva aumentare in proporzione, essendo l’equilibrio lo zero.

Ma ora l’equilibrio è l’uno, e se il bene cresce il male deve decrescere, secondo la funzione inversa, in modo che il prodotto sia sempre l’unità.

Questa visione è molto più rispondente sia all’esperienza sia alla fisica, anche se ci risulta poco intuitiva.

Abbiamo detto che l’inverso del bianco è il nero, e questo è capibile se si conosce il triangolo dei colori e le sue coordinate, e in ogni caso anche verbalmente che il bianco sia l’inverso del nero può essere un concetto intuitivo, ma se ci chiediamo cosa sia l’inverso della luce, allora la tentazione sarebbe subito di rispondere: “il buio”.

Invece in questa rappresentazione solo l’inverso di una luce infinita può produrre il buio, e quindi essendo questo un concetto limite, ancora una volta non è applicabile alla realtà. Normalmente l’inverso della luce è ancora luce, d’intensità molto minore, ma sempre luce.

L’inverso del bene è il male, ma in questa rappresentazione il male cambia i suoi connotati. Il male diventa una certa quantità di bene, una quantità tanto più piccola quanto più grande era il bene di partenza. Esattamente come il peccato non è una caduta, ma è solo aver sbagliato la mira e non aver fatto centro.

In ogni caso la rappresentazione attraverso il simbolo della medaglia non è perfetta, e mi scuso se non ho trovato di meglio, mentre la codifica matematica con i numeri naturali e i loro inversi è molto più potente, ma meno intuitiva.

Materia e antimateria divengono due elementi che non si possono incontrare, perché sono due facce inversamente eguali della realtà. Per nostra fortuna questo incontro non avviene frequentemente in natura, altrimenti questo universo sarebbe già collassato.

Però quando questo avviene, il risultato non è nullo, ma è il ricongiungimento delle due particelle nell’unità, con liberazione di luce, simbolo della “trasformazione”, ovvero della conversione in energia della medaglia.

Ogni volta che una medaglia sparisce c’è una emissione di luce. Ogni volta che un busco nero sparisce nasce una nuova stella.

Cioè il creato continua a creare, ma in questo processo tende sempre verso l’unità, dove l’unità è perenne dinamismo, e non staticità.

È la musica del creato, che non è silenzio, è la danza del creato, che non è staticità.

Purtroppo spesso abbiamo diffuso una immagine di Dio come di una realtà statica, perfetta e immobile, sempre eguale a se stessa. Questa immagine è però molto limitante, e poco appropriata anche rispetto alle intuizioni che la moderna fisica ed astronomia ci suggeriscono.

Una immagine di un Dio creatore in continua espansione, e di conseguenza che crea continuamente, è una immagine più appropriata, anche se ci può dare fastidio perché mina la staticità dei dogmi e la nostra necessità di rinchiudere “dio” in uno schema.

Ma questo riguarda anche noi e la scoperta di noi stessi.                                  

La vecchia rappresentazione per opposti suddivideva il mondo in buoni e cattivi, in perenne lotta.

La nuova rappresentazione vede l’unità come elemento di separazione tra le due schiere, dove l’inverso dei buoni sono i meno buoni.

In questa rappresentazione i cattivi non hanno più spazio. Ci sono azioni “malvagie”, ma non esistono cuori malvagi, le azioni possono essere cattive, ma i cattivi non esistono. Esistono i meno buoni, i più deboli, che bilanciano i più buoni.

Forse per questo l’antica Cabala ebraica non dice che il nostro cuore è diviso in due parti una buona e una cattiva, ma dice che è diviso in due parti, una buona e una potenzialmente cattiva. Potenzialmente, perché la parte sinistra è buona anch’essa, solo è che è “inversamente” buona.

Tutto il nostro io, il nostro mondo, l’intero universo deve essere ripensato in questa logica.

E vedendo il tutto in una prospettiva diversa, prende corpo il concetto della espansione.

Usiamo l’immagine di una torta. Se passiamo da una fetta grande un sesto della torta ad una un po’ più grande, diciamo un suo quinto, ad una ancora più grande, il suo quarto, cioè 1/6, 1/5, 1/4 e così via, arrivando a 1, cioè una torta, per poi continuare verso 4 torte, e poi 5, e poi 6, e così via, sia nella prima sequenza che nella seconda il processo può essere visto come una espansione, dove all’espansione del lato integro, cioè degli interi, corrisponde una contrazione dei reciprochi.

Per questo motivo le due facce della medaglia hanno sempre la stessa dimensione: se dico che una faccia vale 5,  all’ora la faccia opposta deve “contenere” il suo reciproco, cioè 1/5, ma non può essere grande 1/5 perché l’attribuzione dei valori è del tutto arbitraria, e quindi se la faccia deve contenere 1/5, allora deve poter contenere anche 5.

Inoltre il concetto di espansione comporta uno spostamento della centratura. Pensiamo rispetto a noi stessi. Nella vecchia rappresentazione se espandevo la mia “sfera d’influenza”, ad esempio, da 5 a 6, allora l’opposto passava da -5 a -6, e il centro restava sempre fermo sullo zero. Il raggio d’influenza era passato da 10 a 12.

Adesso se mi espando da 5 a 6, il reciproco si sposta da 1/5 a 1/6, e quindi anche il centro si sposta.

Calcolare dove capita il centro non è difficile: per 5 e 1/5 il centro sarà (5+1/5)/2=26/10=2,6 mentre per 6 e 1/6 sarà (6+1/6)/2=37/12=3,083 cioè la nostra centratura ha fatto un passo avanti.

Anche il diametro della nostra sfera d’influenza è cambiato: nel primo caso valeva (5-1/5) =24/5 =4,8 mentre ora diviene (6-1/6)=35/6=5,83, cioè è aumentato. Come ci aspettavamo. Il bello di questa rappresentazione, se si riesce a visualizzarla, è che la sfera cresce sempre di più, ma anche si sposta sempre più avanti con il suo centro, cosa che non accadeva nel precedente modo di vedere la realtà.

E così di espansione in espansione, quando si arriva alla massima espansione, cioè ad essere prossimi all’infinito, allora l’inverso tende ad annullarsi, e il tutto si ricompone nell’unità.

Anzi, nell’Unità del Tutto.

A questo punto abbiamo raggiunto il limite della nostra espansione nel mondo reale, e per andare oltre dobbiamo cambiare schema. È importante osservare come in questo limite il nostro diametro tende all’infinito così come la nostra centratura tende a spostarsi verso l’infinito, e non verso l’unità. Questo ci dice che essere uno con tutto e con tutti non significa essere l’unità, ma essere l’infinito, che tutto abbraccia e tutto comprende. L’unità è solo l’elemento “singolare” di questo insieme, quello che separa gl’inversi tra loro, quello che ci permette di scoprire la reciprocità.

Quindi non si tratta di essere 1, ma di sperimentare l’unità essendo, simultaneamente, il nulla e il tutto, che attraverso e grazie all’uno, sono reciproci tra loro.

 

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ANIME GEMELLE-ANIME DI FIAMMA GEMELLA

 

ANIME COMPAGNE- ANIME GEMELLE-

 ANIME DI FIAMMA GEMELLA

 

L’argomento sicuramente più affascinante della reincarnazione riguarda le anime compagne e gemelle. Solitamente i rapporti conflittuali che abbiamo con qualcuno sono dovuti ad un karma negativo che deve bilanciarsi e divenire positivo, mentre se in passato ho avuto una relazione piacevole con qualcuno questa relazione adesso sarà ancora più bella. Solitamente ci si rincontra per equilibrare il karma ma ci si può rincontrare anche solo per puro piacere.

 

Ognuno di noi ha dei compagni spirituali con cui si instaurano dei rapporti diversi da quelli che si instaurano con tutte le altre persone che si incontrano nella vita. I nostri compagni spirituali sono di tre tipi:  

1)anime-compagne
2)anime-gemelle
3) anima di fiamma gemella
 
 

Le anime compagne sono quelle che ci aiutano, che ci guidano, che ci illuminano. 

Sono persone alle quali noi nella vita passata abbiamo fatto un favore e loro ci aiutano in questa vita.  

 Un’anima compagna può essere uno sconosciuto che ci aiuta quando ci si è fermata la macchina, un amico che ci dice qualcosa di illuminante e di chiarificante, una persona che ci sostiene e ci incoraggia o che  incontriamo al momento giusto come una sorta di angelo.  

 Le anime compagne sono persone con cui ci troviamo bene e di solito la relazione con esse dura poco.  

Se dura nel tempo allora possono diventare anime gemelle nella vita successiva.  

Le anime gemelle sono i nostri amici speciali di questa vita.  

 Si tratta di anime compagne con cui si instaura un rapporto di amicizia molto più profondo.  

 Appena le incontriamo avvertiamo subito un senso di familiarità e ci troviamo immediatamente a nostro agio perché il rapporto ricomincia esattamente da dove era terminato, è come rincontrare un vecchio amico dopo molti anni. Si può trattare di amici o di familiari e il rapporto, che sarà comunque molto rispettoso, può durare anche per tutta la vita.  

L’anima di fiamma gemella è una sola ed è l’altra metà del nostro spirito.  

 E’ il nostro unico compagno spirituale e quasi sempre è del sesso opposto. Con lui abbiamo vissuto molte e molte vite. Quest’anima la  si riconosce subito perché appena la si incontra c’è un’attrazione immediata in quanto le anime si ricordano le une delle altre.  

 Nasce subito un rapporto speciale fra di loro ed il sentimento è reciproco.  

 L’anima di fiamma gemella è un’anima compagna e gemella in una persona sola, speciale. 

 In alcuni casi può essere anche un nostro fratello gemello.  

 Un aspetto interessante dell’anima di fiamma gemella è la somiglianza fisica: ci si può assomigliare nei lineamenti, soprattutto negli occhi.  

 Inoltre le aure sono congiunte da un arco di energia.  

E’ bene però fare alcune considerazioni importanti a proposito dell’anima di fiamma gemella: è possibile che ci sia un karma negativo anche con essa ma c’è comunque un forte amore che trascende ogni negatività.  

 Inoltre non è detto che la si incontri in ogni vita poiché dipende da quanto è stato concordato antecedentemente.  

 Solitamente l’anima di fiamma gemella (con la quale siamo sempre in collegamento telepatico)  

si incontra quando entrambe SIAMO GIUNTE AD UNO STADIO EVOLUTIVO UGUALE.

 

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Messaggio Planetario degli Hathors

Le canalizzazioni sono "un sentire personale" prendete quello che vi risuona e lasciate andare il resto

Messaggio Planetario degli Hathors – Attraverso Tom Kenyon

Molti di voi incontreranno maggiori occasioni di frustrazione nella propria vita quotidiana. Questo perché accadrà sempre di più che le azioni intraprese non portino il risultato previsto. Persino quelli di voi che sono intellettualmente dotati e i maestri della manifestazione potrebbero incontrare blocchi e ostacoli imprevisti, non dovuti a loro, ma piuttosto alle azioni o inazioni di altri, oltre che ai problemi imprevisti causati dall’aumento di eventi caotici nel mondo intorno  a voi. Dunque, quando vi troverete senza più risorse, per così dire, se avrete coltivato l’attrattore positivo di riconoscenza o gratitudine, potrete usarlo per intervenire sul vostro turbamento emotivo, perché se soccombete al vostro stress emozionale, è più probabile che il contagio dell’isteria di massa vi raggiunga.

Con l’aumento del numero di Nodi Caotici, sulla terra, si moltiplicheranno le sfide alla stabilità mentale ed emotiva. E, di conseguenza, un numero sempre maggiore di individui entrerà in stati di coscienza irrazionali. Tali individui avranno la tendenza ad esprimersi in modi autodistruttivi. E, dato che siete connessi con tutta la vita su questo pianeta, voi sarete influenzati, in una certa misura, dallo sconvolgimento emotivo degli altri.

Pertanto, sarebbe un grande beneficio, per voi come Iniziati, coltivare uno stato emotivo coerente, qualcosa a cui tornare ripetutamente, rinforzando quello che noi chiamiamo un “attrattore positivo”.

Così, sarà come avere intorno a voi una bolla energetica di coerenza. Sarete in grado di vedere e reagire chiaramente al mondo dualistico in cui vivete, tuttavia la vostra essenza vibratoria rimarrà protetta dai crescenti livelli di caos e irrazionalità degli altri. Come lo farete è una scelta vostra. Ci sono molti modi per riuscirci. Noi ne proponiamo semplicemente due.

Il primo è il più elementare e fondamentale, ma è la base per quello più avanzato. Sappiamo bene che molte persone che stanno leggendo questo messaggio sono nuove a questo tipo di informazioni, mentre altre sono più esperte, ecco perché presentiamo due tecniche.

La Tecnica Base

Questo primo metodo è per coloro che non hanno familiarità con la vastità della propria coscienza interiore. È semplice, ma assai efficace.

Vi raccomandiamo di coltivare regolarmente questo stato coerente, nel giardino della vostra mente.

Per farlo, portatevi semplicemente nei sentimenti di riconoscenza e gratitudine, senza alcun motivo. In altre parole, non state cercando qualcosa, nel vostro ambiente o nella vostra vita, per cui essere grati e riconoscenti. Entrate semplicemente in questo stato vibratorio, per il solo motivo che avete scelto di farlo.

Questo stato vibratorio crea una coerenza nel vostro corpo e nella vostra mente ed è un genere di elevazione mentale/emozionale che agisce da contrappeso alla spirale discendente che molti umani sperimenteranno.

Vi raccomandiamo di entrare in questo stato emotivo diverse volte al giorno. Appena uno o due minuti è tutto ciò che occorre, ma, entrando in questo stato vibratorio nel corso della giornata, allenate il vostro cervello/mente/corpo ad entrare in uno stato coerente a comando. E questa sarà una abilità mentale molto utile e importante, quando vi addentrerete ulteriormente in questo stato transitorio planetario (cioè l’insorgenza di Nodi Caotici multipli).

Un motivo per cui affermiamo che questa capacità mentale vi tornerà utile, è dovuto agli effetti connessi ai Nodi Caotici multipli.

Molti di voi incontreranno maggiori occasioni di frustrazione nella propria vita quotidiana. Questo perché accadrà sempre di più che le azioni intraprese non portino il risultato previsto. Persino quelli di voi che sono intellettualmente dotati e i maestri della manifestazione potrebbero incontrare blocchi e ostacoli imprevisti, non dovuti a voi, ma piuttosto alle azioni o inazioni di altri, oltre che ai problemi imprevisti causati dall’aumento di eventi caotici nel mondo intorno  a voi. Dunque, quando vi troverete senza più risorse, per così dire, se avrete coltivato l’attrattore positivo di riconoscenza o gratitudine, potrete usarlo per intervenire sul vostro turbamento emotivo, perché se soccombete al vostro stress emozionale, è più probabile che il contagio dell’isteria di massa vi raggiunga.

Pensate a questa tecnica come a un salvagente. È qualcosa di passivo, ve ne state semplicemente lì ed esso crea un campo vibratorio che, per sua stessa natura, protegge la vostra essenza emozionale e spirituale.

Pensate a questa tecnica come a un salvagente. È qualcosa di passivo, ve ne state semplicemente lì ed esso crea un campo vibratorio che, per sua stessa natura, protegge la vostra essenza emozionale e spirituale.

La Tecnica Avanzata

La seconda tecnica che desideriamo condividere è per quelli di voi che hanno maggiore esperienza con i vostri mondi interiori.

Abbiamo parlato della prima parte di questa tecnica in un messaggio precedente, intitolato L’Estasi e il Cuore.

La tecnica comporta il concentrarsi sul cuore fisico, non il chakra del cuore, e, mentre concentrate l’attenzione sul cuore fisico, entrate nello stato di riconoscenza e gratitudine (proprio come nel metodo più semplice che abbiamo spiegato prima).

L’effetto del mantenere la vostra consapevolezza sul cuore fisico, mentre contemporaneamente provate riconoscenza o gratitudine, crea una gioia o estasi, se li mantenete entrambi abbastanza a lungo.

Una volta entrati nella gioia o estasi, diventate coscienti dello spazio fra gli atomi del vostro corpo e del vostro ambiente. Questo è uno spostamento dell’attenzione mentale e si basa sulla realtà quantica che la materia fisica è, per oltre il 99%, spazio.

Ovviamente, voi non percepite questo spazio fra gli atomi del vostro corpo e dell’ambiente circostante attraverso i vostri sensi fisici, per via dei limiti del vostro sistema nervoso. Ma l’aspetto non-locale della vostra coscienza, che non subisce i vincoli della vostra realtà fisica, può sperimentare questo spazio.

Lo stadio finale di questa tecnica prevede uno spostamento di attenzione. Mentre diventate consapevoli di questo spazio nel vostro corpo e dello spazio intorno a voi, fate un atto paradossale di coscienza. Inviate la riconoscenza e la gratitudine che state provando, sia allo spazio nel vostro corpo che allo spazio che vi circonda, oltre che alle particelle di materia che costituiscono il vostro corpo e il mondo intorno a voi.

Questo “tenere” sia lo spazio che la materia nel campo vibratorio di riconoscenza o gratitudine, rivelerà alla fine la sua natura di essere sia incarnato che non incarnato – come un essere che vive attraverso un corpo o forma fisica e, simultaneamente, come una coscienza non costretta nella forma. Se persistete con questo metodo, esso finirà per aprirvi una porta miracolosa, una porta che conduce a illuminazioni profonde riguardo alla natura dell’ascensione.

Riguardo al fatto di scegliere quale metodo utilizzare, vi suggeriamo di iniziare dove siete.

Il primo metodo, benché sia semplice, è altamente efficace e vi protegge dal contagio dell’irrazionalità umana e vi solleverà nelle correnti della spirale ascendente, anche se quelli che vi sono accanto scenderanno.

Quando vi sentirete pronti, potrete esplorare il metodo avanzato. Questa non è una maratona, per vedere chi arriva per primo al metodo avanzato.

La sola cosa necessaria è che vi poniate nella riconoscenza o gratitudine più spesso che potete, senza motivo. Questo semplice regno vibratorio sarà un vostro grande alleato, mentre attraverserete l’attuale stato di transizione planetaria.

Un altro alleato valido in questa transizione è una meditazione che vi fornimmo in una comunicazione precedente.

 

Sommario

Come abbiamo detto all’inizio di questo messaggio, state entrando in uno stato di transizione critico. Per quelli che non conoscono il nostro messaggio precedente, intitolato Stati Transitori di Coscienza, suggeriamo caldamente di dargli un’occhiata.

La vostra Terra sta per entrare in un periodo incerto, nel suo movimento ascendente. Molti aspetti della vostra realtà cambieranno proprio sotto i vostri occhi, più rapidamente di quanto possiate immaginare.

A causa dell’accelerazione del tempo, la trasformazione della nostra civiltà aumenterà esponenzialmente. Il vostro termine “trasformazione” significa letteralmente spostarsi oltre la forma, perciò le strutture della vostra realtà (cioè le forme pensiero e le convinzioni, oltre che le realtà esterne della vostra vita) subiranno un cambiamento rapido.

È necessaria una maggiore fluidità di coscienza. La protezione della vostra essenza vibratoria è vitale. State per entrare in tempi sconvolgenti, eppure, in questa complessità ci sono opportunità immense per la vostra evoluzione personale.

Noi crediamo che ci sarà una forte polarizzazione fra la gente, man mano che i Nodi Caotici aumentano per numero e intensità. Eppure, persino nel mezzo della polarizzazione, se il vostro cuore/mente sarà aperto, avrete momenti di comunione profonda con gli altri, anche sconosciuti, ogni volta che guarderete negli occhi di un altro essere umano che riconosce la sacralità di questo momento, la sacralità della vita e la sacralità di questa Terra.

I nostri pensieri e la nostra benedizione sono con voi.

Gli Hathor 

Pensieri e Osservazioni di Tom

Secondo gli Hathor (chiamateli guide, maestri), ora siamo testimoni dell’insorgere di molteplici Nodi Caotici, con un conseguente aumento di eventi e situazioni caotiche in tutto il mondo.

Gli Hathor hanno individuato alcuni di questi Nodi, nel messaggio, come pressioni estreme sui nostri ecosistemi, schemi climatici bizzarri che, a loro volta, influenzano negativamente sia l’agricoltura che le nostre risorse alimentari, oltre a cambiamenti terrestri (cioè terremoti e vulcani), per non parlare dell’estrema instabilità economica e politica.

Però non perdono tanto tempo sui dettagli di queste calamità fisiche. Dicono, piuttosto correttamente,  penso, che chiunque guardi sotto la superficie degli eventi attuali, può constatare le conseguenze di questi Nodi Caotici.

Il principale obiettivo del loro messaggio è duplice: uno, il modo in cui ciascuno di noi può creare un campo vibratorio di protezione, mentre entriamo collettivamente in questo stato di transizione (e nel corrispondente aumento di caos globale). E, secondo, parlano di quello che vedono come un pericolo nascosto, che, paradossalmente, non è fisico, bensì mentale.

Essi criticano alcune delle maggiori religioni e tradizioni spirituali del mondo per gli effetti tossici e insidiosi derivanti da alcune delle loro forme pensiero centrali – primo, che la natura sia qualcosa da dominare e sottomettere alla nostra volontà (in contrapposizione al co-creare con il mondo naturale – per usare le loro stesse parole). E, secondo, che ci sia un’eterna scissione e battaglia fra la materia e lo spirito. Gli Hathor sono talmente convinti che queste forme pensiero e convinzioni siano tossiche, che l’hanno menzionato in due dei loro ultimi messaggi.

Io lavoro con gli Hathor ormai da vent’anni e di solito sono più gentili, quando si tratta di lasciare che gli altri abbiano le proprie percezioni. È piuttosto insolito che adottino un atteggiamento così adamantino.

Dopo aver ricevuto quest’ultimo messaggio, ho interrogato uno dei miei mentori Hathor su questo attacco senza precedenti a due forme pensiero comuni a molte tradizioni religiose e spirituali. La sua risposta è stata che l’umanità è ad un punto di svolta e che le due forme pensiero citate sono un veleno tossico che ha contaminato, e continua a contaminare, il nostro approccio collettivo alla vita stessa (dato che, secondo alcune di queste tradizioni, la vita è una punizione, un errore e/o un’illusione).

Gli Hathor ritengono che queste idee siano illusorie per natura, dato che, secondo la loro percezione, non esiste separazione fra lo spirito (cioè le realtà interdimensionali) e la materia. Infatti, come hanno detto, essi vedono la coscienza come un continuum dalle vibrazioni più alte della luce alle vibrazioni più basse della materia. E, per loro, la materia è sacra in maniera intrinseca, dato che è un’espressione di questo continuum. È solo che le cose si muovono più lentamente nel mondo della materia, di quanto non facciano nei regni della luce.

Con vero stile Hathoriano, essi affermano che ogni singolo Iniziato (cioè chiunque si sforzi di vivere elevandosi nella coscienza) deve prendere la propria decisione riguardo la scissione perpetuata dalla religione fra lo spirito e la materia. In altre parole, non ci dicono in che cosa credere (né dovrebbero farlo). Ma hanno indubbiamente chiarito la loro posizione.  

Follia Collettiva

Essi discutono anche di quanti di noi sperimenteranno significative reazioni allo stress, man mano che gli effetti globali dei Nodi Caotici si intensificheranno. Una conseguenza della tensione collegata agli umani, secondo loro, sarà un aumento dell’instabilità mentale ed emotiva. E, per di più, essi pensano che “ci sarà una tendenza da parte di molti umani, a entrare in stati di coscienza illusori e dissociativi”.

La storia psicologica dell’umanità mostra abbastanza chiaramente, credo, che quando le pressioni sociali, economiche e/o ambientali raggiungono un certo livello, i problemi di salute mentale, nella famiglia umana collettiva, spuntano come i funghi a primavera.

Lo psichiatra Carl Jung predisse la Seconda Guerra Mondiale basandosi sui sogni tormentati dei suoi pazienti, poco dopo la fine della Prima Guerra Mondiale. L’intensità e le somiglianze degli incubi dei suoi pazienti indicavano, per lui, che il collettivo umano era profondamente disturbato e traumatizzato da qualcosa che si sarebbe materializzato nell’immediato futuro.

In effetti, un campo relativamente nuovo della socio-psicologia ha ricercato le interazioni complesse delle pressioni sociali ed economiche, in che modo esse provocano reazioni da stress nelle persone e come questo tipo di stress possa sfociare in problemi di salute mentale.

Ma, riportando la nostra attenzione sui commenti degli Hathor riguardo ai crescenti stati di coscienza illusori e dissociativi, essi citano un solo esempio di questo, come le aspettative di molti sul fatto che ci troviamo sull’orlo del Giorno del Giudizio (qualcuno direbbe che ci siamo già dentro).

Gli Scenari Apocalittici

L’idea che siamo prossimi all’apocalittica fine del tempo non è affatto nuova.

Alla fine del primo millennio, l’Europa fu presa da una Follia da Fine del Tempo. Convinti che il mondo stesse per finire e che fosse imminente il ritorno di Gesù, numeri incalcolabili di persone abbandonarono i propri villaggi, i propri mezzi di sussistenza e partirono in pellegrinaggio, per espiare quelli che ritenevano i loro peccati nei confronti di Dio. Quando spuntò l’alba del primo giorno del nuovo millennio (1.000 d.C.) e il mondo non era finito, molti dei credenti più convinti rimasero indubbiamente sgomenti. Dopo tutto, il ritorno di Gesù garantiva la fuga dalla follia del loro tempo.

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Più recentemente, un profeta contemporaneo aveva calcolato che l’ultimo giorno della creazione sarebbe stato il 21 Maggio di quest’anno (2011). Egli si basò su quella che definiva un’analisi meticolosa della Bibbia. E la sua visione degli Apocalittici Tempi Finali si diffuse come un virus in un ampio gruppo di Cristiani evangelici fondamentalisti. In una strana riproduzione del millennio precedente, molti di questi devoti credenti lasciarono il lavoro, mentre altri donarono i risparmi di tutta una vita per acquistare intere pagine pubblicitarie e allestire insegne luminose per salvare i pagani miscredenti dalla dannazione eterna, portandoli al gregge durante i tempi finali.

Quando il 21 Maggio arrivò e passò, e giunse l’alba del 22 Maggio, che non sarebbe dovuta arrivare, molti di questi credenti furono, senza dubbio, scossi. Altri, tuttavia, hanno abbandonato la nave e ora dicono che il 21 Maggio era frutto di calcoli errati e che la data giusta per la fine del mondo è il 21 Ottobre 2011.

Ma questa Follia dei Tempi Finali non si limita affatto ai fondamentalisti Cristiani. La New Age ha il suo infuso potente e inebriante chiamato Fine del Tempo Maya. E, secondo quelli che prendono le cose alla lettera, il mondo terminerà quando l’attuale Conteggio Lungo del calendario Maya giungerà alla fine, il 21 Dicembre 2012.

Personalmente, io credo che il Calendario Maya sia più una specie di contachilometri cosmico. Quando il Calendario finisce, esso semplicemente ruota e comincia un nuovo ciclo del tempo. Finisce il vecchio calcolo del tempo, ma ne inizia uno nuovo. Dire che il mondo finirà il 21 Dicembre del prossimo anno, per me, è come dire che la mia auto scomparirà quando il contachilometri supererà le 100.000 miglia. Proprio non me la bevo.

Ho domandato agli Hathor, in svariate occasioni, che cosa pensassero della fine del Calendario Maya e la loro posizione è stata coerente. La fine del Computo Lungo Maya non significa la fine del mondo, per loro, ma significa la fine del mondo così come noi lo conosciamo. Essi credono anche che un’energia evolutiva possente sarà rilasciata il 21 Dicembre 2012 dal centro galattico, che a volte viene chiamato Sole Centrale. Ma, anche se questa energia avrà un profondo effetto di trasformazione sull’umanità, per loro esso non indica la fine dell’Homo Sapiens. Infatti, alcune delle loro predizioni riguardanti l’umanità si concentrano su eventi cosmici che si verificheranno nell’anno 2023. In altre parole, essi non vedono una fine imminente del genere umano, ma vedono invece una trasformazione radicale che avverrà nella coscienza globale dell’umanità stessa.

La Conseguenza Implicita e Non Dichiarata

Naturalmente, la storia alla fine rivelerà chi ha ragione e chi ha torto, in merito a tutta questa Faccenda della Fine del Mondo – questo, ovviamente, nel caso esista effettivamente una qualche storia futura per l’umanità.

Forse hanno ragione i catastrofisti e il mondo terminerà in un giudizio finale imposto da un Dio arrabbiato o, come sostengono alcuni che credono nell’antico intervento alieno, il mondo finirà quando gli Anunnaki ritorneranno per controllare i loro schiavi geneticamente modificati (cioè il genere umano).

Forse, come credono alcuni, i Grandi Benevolenti ritorneranno e ci salveranno da noi stessi. E la fine del Calendario Maya ci introdurrà in una nuova Era degli Dei e tutte le cose da incubo che vediamo succedere intorno a noi saranno come un brutto sogno, quando ci risveglieremo.

O, forse, quelli che prendono alla lettera il Calendario Maya hanno ragione e, quando questo terminerà, finirà anche il tempo e finirà anche il nostro mondo.

Ma il Pensiero Catastrofico, almeno per me, presenta alcuni problemi sostanziali, indipendentemente dalle sue origini. Per cominciare, è, per sua stessa natura, auto-limitante ed essenzialmente toglie potere. E troppo tempo trascorso a immergersi negli scenari Apocalittici può portare davvero ad uno stato mentale molto negativo.

La conseguenza inespressa di questo modo di pensare è che esso sminuisce qualsiasi azione intraprendiamo nella nostra vita. E il nostro potere di agire, di cambiare le situazioni della nostra vita, è una delle qualità più importanti.

Campi Vibratori di Protezione

In questo messaggio, gli Hathor hanno fornito due metodi per affrontare la natura caotica dello stato di transizione in cui il nostro pianeta sta entrando. Entrambi i metodi hanno a che vedere con il cuore e/o gli stati emotivi associati al cuore. Questo non sorprende, dato che gli Hathor mi hanno detto sin dal primo giorno che il mezzo più efficace e sicuro per accelerare l’evoluzione spirituale di una persona è attraverso il cuore e le emozioni di riconoscenza e/o gratitudine.

Il primo metodo che hanno condiviso è per coloro che sono nuovi a questo genere di informazioni. Se siete praticanti avanzati, forse vorrete saltare alla sezione successiva, dato che questa è piuttosto elementare. La mia analisi della tecnica avanzata segue il titolo La Tecnica Avanzata/Considerazioni Filosofiche.

La Tecnica Base

L’idea, qui, è di entrare nell’emozione, o nel sentimento, di riconoscenza e gratitudine. E voi entrate in questo stato di corpo e mente per nessun altro motivo se non il fatto che scegliete di sperimentarlo.

In altre parole, non cercate qualcosa nella vostra vita per cui provate riconoscenza o gratitudine. Entrate in questo stato di sensazione per un atto di volontà.

Secondo gli Hathor, quando rimanete in questo stato di corpo e mente, create quello che loro chiamano un attrattore positivo. Esso influisce positivamente sul vostro umore, il vostro pensiero e il vostro comportamento e, dicono loro, anche sul vostro campo energetico vibrazionale.

Gli Hathor suggeriscono di entrare in questo sentimento di gratitudine e riconoscenza diverse volte al giorno – così da padroneggiarlo – nel senso che possiamo entrarci in qualsiasi momento, giorno e notte, a comando.

Essi affermano che questa capacità ci servirà moltissimo quando noi, e gli altri quasi 7 miliardi di persone su questo pianeta, entreremo più a fondo nelle conseguenze di tutti questi Nodi Caotici. In altri termini – il sentimento di riconoscenza e gratitudine è un antidoto, una protezione mentale/emozionale, contro le reazioni da stress indotte dal caos.

Più spesso praticherete questo spostamento del vostro stato mentale/emotivo al sentimento di riconoscenza e gratitudine, più esperti diventerete. Questo genere di abilità emozionale del cervello è proprio questo – un’abilità. E come tutte le abilità, se ne ottiene la maestria con le ripetizioni. Dobbiamo costruire i neuro-circuiti nei nostri cervelli, prima di poter contare sul fatto che ci sia la reazione quando ne avremo più bisogno.

Se siete il tipo di persona con una rete neurale ben sviluppata, che vi consente l’accesso alle vostre emozioni, probabilmente vi basta solo ricordare la sensazione di riconoscenza e gratitudine. E, quando lo fate, noterete la qualità delle vostre emozioni che si trasforma nel sentimento coerente e positivo di riconoscenza e gratitudine. Ora, tutto ciò che dovete fare è scegliere di entrare in questo stato diverse volte al giorno. Fatelo come una sorta di esperimento mentale. Fatelo in situazioni in cui è facile e fatelo in situazioni in cui è difficile farlo, come quando siete arrabbiati, impazienti o contrariati. State a vedere che cosa succede quando intervenite nella vostra esperienza mentale/emozionale con questo stato emotivo coerente (cioè riconoscenza o gratitudine). E ricordate, più vi esercitate, più esperti diventerete.

Se siete il tipo di persona che non ha accesso diretto alle proprie emozioni, potreste provare il metodo di richiamo del ricordo. L’idea, qui, è che quando ricordate un evento o una situazione in cui avete provato un’emozione, l’emozione tende a ritornare nella vostra consapevolezza quando accedete al ricordo.

Perciò, il primo passo è ricordare qualcosa nel vostro passato per cui avete provato riconoscenza o gratitudine. Non importa quale fosse il motivo. Può essere stato qualcosa di grande o qualcosa di piccolo. Non importa proprio, purché abbiate provato un minimo di riconoscenza o gratitudine.

Il passo successivo è di richiamare il ricordo vero e proprio. Ricordate la situazione, i dettagli di dove eravate. Portate tutti i vostri sensi in questa esperienza. Immaginatevi come se foste davvero lì fisicamente. Vedetela, ascoltatela, avvertite le sensazioni fisiche. Mentre sintonizzate finemente il vostro ricordo di che cosa fu che vi fece provare riconoscenza, vi ritroverete a provare nuovamente quell’emozione.

L’ultimo passo è di lasciar andare il ricordo, in modo che vi rimanga la sensazione stessa. Mentre rimanete in questa emozione coerente di riconoscenza o gratitudine, familiarizzate con la sua qualità. Alla fine, sarete in grado di richiamare il sentimento di riconoscenza o gratitudine senza dover ritornare al ricordo. A questo punto, siete pronti a entrare nel sentimento coerente di riconoscenza e gratitudine diverse volte al giorno. E ricordate... la pratica rende perfetti.

Alcune persone non  riescono ad accedere al sentimento di riconoscenza o gratitudine, né direttamente né tramite il metodo di richiamo del ricordo. Questo di solito è dovuto a molti vari fattori, come la rete neurale nel cervello e, soprattutto, alla storia passata. In altre parole, quando queste persone vanno in cerca di qualcosa nel loro passato verso cui hanno provato riconoscenza o gratitudine, si ritrovano senza niente in mano. È solo che non riescono a ricordare alcuna esperienza positiva che avrebbe potuto generare questo genere di sentimenti.

Se per caso siete questo tipo di individuo, potete creare una nuova rete neurale nel vostro cervello, che vi permetterà di provare il sentimento coerente di riconoscenza o gratitudine, anche se non l’avete mai sperimentato effettivamente nella vostra vita.

Per farlo, applicherete qualcosa che si chiama fantasia creativa. E, per quanto possa sembrare strano, in certe situazioni il corpo/mente non riesce a capire la differenza tra un evento reale e un immaginario.

Quando create una fantasia terapeutica, liberate delle profonde risposte curative nel vostro corpo/mente, anche se la fonte di queste reazioni curative è la vostra immaginazione!

Il primo passo, in questo metodo particolare, è di pensare a qualcosa che vi faccia provare riconoscenza o gratitudine. Non importa che cosa sia questa cosa immaginaria, potrebbe essere qualcosa di molto grande, o qualcosa di semplice. Basta solo che sia qualcosa che vi faccia provare riconoscenza o gratitudine.

Dopodiché, iniziate a costruire la fantasia immaginandovi nella situazione e ricevendo qualsiasi cosa che vi faccia sentire riconoscenza o gratitudine. Immaginatevi completamente immersi in questa situazione, come se stesse succedendo per davvero. Vedetela; provate le sensazioni fisiche; ascoltate i suoni.

Man mano che riempite i vostri sensi, la fantasia vi sembrerà sempre più reale. Quando sentite l’emozione di riconoscenza o gratitudine che sale in voi, lasciate andare la fantasia, in modo che vi resti solo la sensazione.

A volte le persone hanno una reazione secondaria alla fantasia, oltre al sentimento di riconoscenza o gratitudine. Queste reazioni secondarie possono comprendere sentimenti quali tristezza, rimpianto o rabbia per non aver mai avuto niente, nella loro vita, che abbia fatto provare loro riconoscenza o gratitudine.

Se succede anche a voi, permettetevi di vivere la reazione secondaria. L’idea è di non coprire niente, specialmente le reazioni emotive autentiche a situazioni relative alla vostra vita. Il concetto è quello di introdurre un nuovo stato di sentimento su cui possiate lavorare.

Se vi permettete di provare abbastanza a lungo la reazione secondaria, essa finirà per perdere di intensità. A questo punto, ritornate alla fantasia e lasciate che riemerga di nuovo l’emozione di riconoscenza o gratitudine. Poi, rilassatevi in questo stato coerente fin tanto che vi sentite a vostro agio, in modo da cominciare a riconoscerne le caratteristiche.

Alcune persone, con molte reazioni secondarie, potrebbero dover ripetere più volte questo metodo della fantasia creativa. Tenete duro, perché ne vale la pena e la valete anche voi.

Quando avvertite la sensazione di riconoscenza o gratitudine che affiora dal vostro lavoro di fantasia, senza reazioni secondarie, siete pronti ad esercitarvi con lo stato coerente sopra descritto. Sperimentate. Provatelo in ogni tipo di circostanza. Più vi allenate a entrare nella riconoscenza o gratitudine a comando, più esperti diventerete.

C’è un altro beneficio, spesso inatteso, derivante da questa pratica. Man mano che entrate sempre più di frequente in questo sentimento coerente di riconoscenza o gratitudine a comando, create un attrattore positivo. E alla fine attirerete a voi situazioni, persone e opportunità che vi faranno provare riconoscenza o gratitudine nella vita reale.

La Tecnica Avanzata/Considerazioni Filosofiche

Ritengo sia importante discutere delle implicazioni filosofiche della Tecnica Avanzata, prima di entrare nei dettagli più specifici. Il motivo di questa reticenza da parte mia, è che la Tecnica Avanzata altera i processi cerebrali e la percezione interiore in modi profondi. E io credo che dovreste sapere in che cosa vi state cacciando, in modo da poter decidere se sia effettivamente qualcosa che volete sperimentare oppure no.

Se leggete le istruzioni degli Hathor su questo metodo, noterete che c’è un momento, nella tecnica, in cui vi concentrate sul vostro cuore fisico, mentre provate l’emozione di riconoscenza o gratitudine.

Se rimanete così abbastanza a lungo, nascerà spontaneamente la beatitudine o l’estasi. E allora, secondo gli Hathor, voi rimanete nella beatitudine mentre contemplate (cioè siete consapevoli) del vuoto o spazio che costituisce il vostro corpo.

Questa duplice consapevolezza di beatitudine e di vuoto, produce uno spostamento profondo nella percezione interiore. È una sorta di liberazione, dato che sperimentate direttamente la natura infinita e non-locale della vostra stessa coscienza. Mentre siete in questo stato di consapevolezza interiore, le costrizioni del vostro corpo e i limiti del mondo vengono trascesi.

Siete entrati in uno stato infinito della mente che non conosce confini.

Se arrivate fin qui, con la tecnica, vi suggerisco di trascorrere un bel po’ di tempo in questo stato espanso della mente e di godervelo davvero, prima di passare alla fase seguente. Lo dico perché, almeno per me, è uno stato che nutre e riposa in modo profondo il corpo e la mente.

Con il passo seguente, inviate riconoscenza sia allo spazio che costituisce il vostro corpo che alla materia effettiva che forma il vostro corpo – ricordando che tutta la materia, compreso il vostro corpo, è più del 99% spazio.

Ciascuno di noi avrà un’esperienza tutta personale di questa fase, immagino. Per me è un’esperienza viscerale. Vengo riportato indietro dal mio stato mentale senza confini, ad uno stato in cui sono limitato dai confini del mio corpo, ma contemporaneamente li trascendo. In altre parole, sono simultaneamente non-locale e localizzato. È uno stato davvero strano.

Quando rimango in questo stato duplice di coscienza non-localizzata e localizzata abbastanza a lungo, inizio ad avvertire delle ondate di energia che entrano nel mio corpo da quello che sembra essere lo spazio interno del mio corpo. E, spesso, il mio corpo inizia ad entrare spontaneamente in una sorta di movimento circolare (se sono seduto dritto o a gambe incrociate), cosa nota a yogi e yogini come kriyas. I kryias sono un segno che le energie sottili si stanno muovendo lungo il corpo.

Questa fase della tecnica, almeno per me, non è riposante, è potente ed energizzante.  (si usano anche per bilanciare i corpi nella numerologia tantrica……..)

Secondo gli Hathor, questa fase della Tecnica Avanzata genera un flusso di energie sottili dallo spazio interdimensionale del corpo al Ka (il corpo energetico) e da qui fino alle cellule del corpo fisico, attraverso i mitocondri, fino al DNA. Non ho modo di determinare, per la cronaca, se questo accada effettivamente. Riferisco soltanto quello che mi hanno spiegato gli Hathor, quando ho rivolto loro alcune domande specifiche sulle mie esperienze personali con il metodo.

Essi affermano che l’energizzazione di KA/mitocondri/DNA rivelerà spontaneamente delle illuminazioni, nel processo e nella natura dell’ascensione, se il praticante lavora abbastanza a lungo con questa tecnica.

E qui sta il nocciolo del dilemma filosofico. La Tecnica Avanzata altera la percezione interiore così tanto, che sperimenterete tanto gli aspetti non-localizzati (cioè trascendenti) del vostro essere, quanto gli aspetti localizzati.

Inoltre, essa crea un ponte fra l’aspetto di voi che è incarnato e l’aspetto di voi che trascende la vostra incarnazione. Uno degli effetti di questo ponte della coscienza è che portate nel vostro copro alcune energie molto potenti, provenienti dall’aspetto di voi che trascende il vostro corpo.

Non consiglierei questa tecnica a chiunque creda in una separazione fra materia e spirito o pensi che ci sia una battaglia fra lo spirito e la carne. Questa tecnica, a livello fondamentale, riguarda la spiritualizzazione della materia. E se è una cosa che non vi interessa, vi consiglio di non intraprenderla affatto.  

www.tomkenyon.com

 

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QUALCOSA DI STRANO ACCADE:ci facciamo coraggio con le parole del maestro OSHO

Qualcosa di strano accade

Queste piogge, troppe, sono il “buio annunciato”?

Accadono solo dove irrorano le scie chimiche? 

Se il sole  viene cosi’ poco, il nostro corpo non potra’ essere piu’ in equilibrio. 

Per farmi e farvi coraggio vi invio le parole-anima del Maestro OSHO

Egli dice: 

“ Io non uso mai la parola rinuncia.

Io affermo: gioisci  nella vita, nell’’amore, nella meditazione, in tutto cio’ che e’ bello nel mondo, nell’estasi dell’esistenza…gioisci in ogni cosa…

Trasforma cio’ che e’ mondano in qualcosa di sacro. 

Trasforma questa sponda nell’altra, muta la Terra in un paradiso. 

A quel punto, in modo del tutto indiretto, iniziera’ a prendere forma una rinuncia

Accadra’ senza che tu faccia nulla 

Non e’ un fare, e’ un accadere. 

Inizi a rinunciare alle tue stupidita’,inizi a rinunciare alle tue assurdita’, al tuo “pattume”.

Rinunci alle tue relazioni prive di significato

Rinunci a lavori che non appagano il tuo essere

Rinunci a luoghi in cui non ti e’ possibile alcuna crescita

Rinunci ad avere paura

Ma io non definisco tutto questo una rinuncia, la chiamo comprensione, consapevolezza. 

Se hai in mano delle pietre e te le porti appresso pensando che sono diamanti non ti diro’ di rinunciarci, ti diro’ semplicemente, stai attento, guardale di nuovo.

Se tu stesso vedrai che non sono diamanti devi forse rinunciarci?

Cadranno da sole dalle tue mani.

In realta’ se ancora vorrai portartele dietro dovrai fare un grande sforzo, dovrai usare tutta la tua volonta’ e comunque non potrai tenerle a lungo,

 quando vedrai che sono prive di significato inevitabilmente le butterai via. 

E quando le tue mani saranno vuote, potrai metterti alla ricerca dei veri tesori: non sono nel futuro

Qualcosa di remoto o di imprecisato.

Sono proprio qui, adesso

Nel tuo consapevole presente.” 

Qualunque esso sia, mi permetto io di aggiungere!

 carmen di www.spaziosacro.it

 

 

Grazie  maestro Osho

carmen

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