Se ti piace il nostro sito votalo adesso con un click sul pulsante Google +1 qui sotto :


LE QUATTRO VIE: IL GUERRIERO - IL MAGO - IL MONACO - IL MAESTRO

Da quel che ora scriverò, potrò far nascere mille discussioni. Da dove arrivano queste informazioni dirà qualcuno; arrivano, arrivano, esistono per questo li Maestri antichi e quando si sta con orecchio sereno e il sentimento buono, il Maestro fa così con il proprio allievo: 'LE UPANISAD', il dialogo tra Maestro e allievo, da bocca ad orecchio, e questo lo è sempre stato, da che mondo è mondo, da quando l'uomo è per questo apparso a recitar la parte di chi è vivo in terra.

E' la forza de lo spirito pensiero, perché vivo e vero e, non sia tentato di seppellirlo perché quando lo spirito pensiero è vero, vive per la sua forza, luce e verità.

Puoi tu forse fermare il sole ? Se tu farai quello dirò che sei Dio, allora vorrà dire 'Sì', ch'io stia zitto, perché se questo fosse, così io farei. Ma sta a vedere che qualcuno dirà puranco: 'Questo è 'no tantino pazzerello'; mi va bene pure quello, perché non ho pretesa ne la mia persona, ma di portare questo insegnamento, non per essere creduto, questo per la verità me può fregar de meno, ma come ipotesi di ragionamento, poi ognuno farà quel che vorrà credere, quello che vorrà pensare.

Qui bisogna essere liberi, fori da li schemi e da li pregiudizi, ma se l'occhio tu non metti, cosa te rimane dietro il cannocchiale!, le cose stanno là; essere sordi e ciechi e a sembrar obbedienti fa essere un po' stagnanti, prigionieri de le ombre e de la oscurità. Quante volte me son stato zitto, ne lo ascoltare conferenze altrui, poiché chi è nella loggia fa solo parere suo. L'altro giorno (aprile 2003) in quel che è stato il mio docente in psicologia (Prof. Leonardo Milani), salutandoci per telefono, nello schiarirsi la voce mi ha così detto: "Cecchinato, è ora che lei vada a confessar le sue affermazioni nella pubblica piazza". L'ho voluto così far contento; a portare alla luce il frutto de la mia esperienza.

Non temo per questo il rogo, lo potere de la loggia, né il pane e acqua; questa esperienza l'ho già pure fatta, ma se mi si potesse incatenare, mi sa che anche le catene se podaria spaventar, perché quando si ha fede in quello che si ha da comunicare, si ha la forza del mondo, delle stelle e tutta l'energia per continuare.

Ecco allora de lo straordinario insegnamento de le Vie, che sono quattro, a indicar il percorso che nella vita ognuno si è scelto di seguire e praticare, prima ancora di essere forma, nella dimensione di solo spirito coscienza, ne la parola sanscrita chiamata Lokas. In quella dimensione lo Spirito Coscienza ha l'opportunità di stabilire a quale livello essa sia e questo senza la presenza de lo giudice, perché senza l'Ego, l'Ombra e l'Io, lo Spirito Coscienza ha la libera facultà a prendere la formulazione adatta per karma, forma e ragion di vita come ho spiegato già con il lavoro su la reincarnazione.


Quattro sono le Vie: IL GUERRIERO - IL MAGO - IL MONACO - IL MAESTRO.

Ma sia fatta molta attenzione, non le si deve nel modo più assoluto, confonderle con gli Archetipi, che rappresentano invece i ponti del percorso de la vita; essi sono lo sostegno, lo assestamento in funzione de la Via, che ciascun Spirito Coscienza avrà così scelto, nella questione de lo libero arbitrio. Di conseguenza se gli Archetipi sono mobili, alternati e quindi diversificati continuamente per favorire il viaggio de la vita, la scelta de la Via sarà sempre ne lo arco de la vita intera. Le altre tre comunque saranno contenute nella stessa, ma mai da superare in percentuale, anche se a volte, per la spinta de l'Ombra e de lo Ego e degli accadimenti, risulterà difficoltoso rispettare la Via. Avvertiremo così delle difficoltà e ci andremo pure per questo a strizzare i denti e a deviare il naso (perché i denti rappresentano l'aggressività e il naso la direzione de la vita).

Ecco perché il Maestro de la storia disse: "Attenzione alla Via", come a dire, non perdetevi in pardonie, degenerazioni, insegnamenti di potere; non lasciatevi abbindolare, ma ascoltatevi da dentro, ne lo spirito de la vostra coscienza, in voi c'è la Verità; siate perciò uomini liberi, coraggiosi; a fare i mammalucchi e i genoflessi si può rischiare di rimanere sempre e solo quello. Non datevi perciò certe colpe, disagi e sofferenze; a fare i masochisti è solo frutto di culture arcaiche, perché il buon Dio non è così che vuole educare i propri figli; ce lo ha insegnato pure il Buddha che è Maestro Illuminato: 'La sofferenza è pur segno de l'ignoranza'; e non che questo sia offesa, ma a voler spiegare che se si ha la conoscenza, ti puoi fregar pure de la sofferenza; per questo povero 'io' che ha la vista corta, nel pensare di essere furbo si sovrappone allo Spirito Coscienza, perché dice: 'Tanto io ho la super intelligenza'; ma povero il nostro Io, se non si porta anche lo sviluppo de lo Spirito Coscienza, questa intelligenza ti farà assai dannare poiché essere dotto e nozionista, quanto a sapienza poi...

Questo insegnamento è particolarmente importante perché se si avrà la volontà di saperlo approfondire non sarà solo il frutto de la ordinaria psicologia, anch'essa assai utile per lo studio del comportamento, ma qui sto parlando di un altro genere di psicologia, ' non quella dal punto di vista di ciò che egli è (l'uomo) o che sembra essere, ma dal punto di vista di ciò che egli può divenire e cioè dal punto di vista de la sua possibile evoluzione'.

Qui non dobbiamo fare gli zombi, non basta il semplice 'SAPERE', dobbiamo orientarci invece a l' 'AFFERRARE' perché grazie a Dio non siamo ancora computer, pensando così di aver introdotto le nozioni ed è presto fatto; non basta la biblioteca a traballar da ogni lato per essere evoluti. Qui non si tratta di fare i dotti, come a dire, essere pieni; a costoro per ironizzare io rispondo sempre:'in culo alla balena'; come a ricordare che a l'esame della vita si deve sempre umilmente ritornare, perché quando parliamo de la 'SAPIENZA', essa è molto di più de la semplice conoscenza e statteve pur tranquilli perché non parlo nel nome del mio ego, ma per le leggi de le Upanisad e per quel che riguarda il mio ego, questo è giusto che sia detto, c'ho da lavorare molto pure io.

Il mio vero scopo non è quello di fare il guretto, già per questo ce ne sono in abbondanza; belli, brutti, visionari, un po' schizoidi, megalomani e pure presidenti di S.p.A. (Società per Azioni), nel fare proseliti, sette e movimenti; né di fare nuove religioni, né di battermi con Chiese e Istituzioni, non si deve vedere quello che non è, appartengo alla scuola Junghiana, questo è vero, ma la mia energia intanto, spero, va per essere un umile maestro che vuole portare l'insegnamento come ragionamento. Poi ognuno pensi pure ciò che vuole, il mio compito finisce lì.

Quanta gente ho visto e vedo soffrire, perché ne manca la logica o ne manca il supporto; desidero solo dare un possibile contributo per aiutare a capire che tutto quello che avviene, prima de fori vien da dentro.
Osserviamo un po' allora come vanno le cose de la vita; sembra che tutto sia sopravvivenza e l'uomo di conseguenza non abbia mai a trovare pace. Per il povero il problema sarà la fame; per il ricco sarà la noia; c'è poi il tempo de la guerra, il tempo de la pace, il tempo del gran freddo e il tempo del gran caldo; il tempo de la grande politica e il tempo de la grande religione; il tempo de l'euforia e il tempo de la malattia e se volete mettete pure voi quello che vi pare, tanto per l'uomo sembra che se le vada proprio a cercare. E' mai possibile tutto questo, che l'uomo e ancora ribadisco non abbia a trovar mai pace ? Ci sarà pure una ragione; ci vuole allora l'umiltà de la vera e libera introspezione.

In questa altalena c'è per ognuno il vero scopo de la vita, che è lo sviluppo de la Coscienza; ognuno si chieda allora a quale livello sia. In questo girotondo ci dobbiamo formare perché il vero viaggio de la vita è sotto la superficie de le cose e non tutti in verità lo facciamo. Vò per voi l'esempio del filosofo Wittgenstein, il più grande logicista de la storia (Tractatus Logico Philosophicus Ediz. Einaudi), che si disfece per ritrovare il vero Sé, di un'immensa fortuna per diventare maestro elementare, per di più mal pagato; da ricco e potente a quasi un affranto. Che costui fosse un po' fesso!, chi dice questo giudica per ignoranza e non per conoscenza. Wittgenstein aveva fatto questa scelta perché era nella Via de lo Monaco e la sua scelta è stata veramente scelta, per il vero sviluppo de la sua coscienza. Ed io a voi lo dico per aiutare a capire l'insegnamento de le Vie.

Che dire poi di Van Gogh, a me questo artista mi elettricizza, altro che vitamina E, quella è 'na sciocchezza di fronte alla carica de la sua arte. Van Gogh rinunciò ad un comodo lavoro come commerciante d'arte per diventar un predicatore laico nelle miniere del Belgio e a finire a pane e acqua, il resto poi si sa. Van Gogh aveva scelto la Via del Mago e quando uno è grande (e questo non per potere del gallerista), trova la forza di restar nella sua Via, perché quel che vede la coscienza non è la povertà dell'Io.

Che dire poi di LAWRENCE d'ARABIA che rifiutò comode cariche governative per diventare un aviere della R.A.F., apparenti assurdità ? Chi dice questo non sa che LAWRENCE era nella Via de lo Maestro.

Che dire ancora di Hernest Hemingway che visse la Via de lo Guerriero, a sembrare impazzito per lo scrivere de le corride e la penna infuocata ne lo raccontar la sua Africa, pazzerello pure lui !

Bisogna sapere le Vie, allora 'sti pazzerelli saranno compresi; a riuscire nella vita è la conoscenza, a torturarsi l'anima e finirla prima e non sentire la vita piena per non aver compreso a fondo il Sé (il che significa aver seguito la Via senza che l'Io sappia il perché). Detto questo, a cuor sereno andiamo a cominciare l'insegnamento de le Vie; non abbiate mai fretta di scoprire quale sia stata la vostra scelta, ma lasciate ne la attesa, che la risposta salga dalla vostra coscienza o per dono de lo intuito.


LA VIA DEL MONACO

La Via del Monaco è la Via de lo silenzio, legata perciò a delle vibrazioni non troppo circolari, orientate verso il basso, leggermente allargate e distese. Da non confondere con il Monaco religioso, che può essere anche quello ma la Via è altra cosa. Il Monaco della Via è uno che pare da essere un po' introverso e pure un po' timido; parla piano e pacatamente. I luoghi che frequenta sarà fin troppo chiaro, perché non saranno mai da casinaro.

Vi fò per questo l'esempio di un mio allievo, 24 anni nato povero e figlio unico. Per far studiare il figlio, il padre bracciante agricolo, rimasto prematuramente vedovo quando Marco aveva cinque anni, si piegò nel suo lavoro da mattina a sera, incurante alla fatica, per coronare il sogno suo e di Marco al conseguimento del Diploma di perito Meccanico. Marco però rimase timido, dall'aria palesemente insicura, un po' piegato su se stesso, assumersi la responsabilità nell'ambito lavorativo risultava assai difficile impresa. Venne da me con il pensiero triste, molto depresso, poco fiducioso nelle sue risorse; nonostante ciò fu assunto da un'autofficina dal nome prestigioso.

Nel suo sogno vi era la casa (e perché no, pure una bella macchina), per dare a se stesso e al padre una sistemazione migliore, perché la casa dove vivevano (che era la stessa dov'era nato Marco) era ridotta ormai in condizioni precarie, diciamo al limite dell'abitabilità.

Anche se per molti giovani avere un posto di lavoro come il suo poteva rappresentare un felice traguardo, per Marco e nel suo specifico caso, visto tutta la sua situazione in generale in cui c'era il poco meno di niente; il padre ammalato ormai non più in grado di esercitare il suo umile lavoro. A Marco non rimaneva molto per poter fantasticare.

Non gli chiedevo nulla per le mie lezioni; gli occhi smarriti, con il capo un po' piegato, prima ancora di essere il suo terapeuta ero diventato per lui un secondo padre.

Quando comprese bene le Vie, approfondì con caparbietà la sua, che contribuì a cambiare completamente la sua psicologia. Come par essere strana a volte la vita; basta cambiare atteggiamento e le cose, pur stando sempre quelle, cambia però l'angolazione. Il titolare pur vedendolo taciturno e silenzioso, ma infaticabile e operoso, lo portò ad essere capofficina e al premio ogni mese in busta paga. Così arrivò la casa nuova e pur la bella macchina. Ora vive con serenità la sua Via che corrisponde a quella del Monaco.


LA VIA DEL MAESTRO

La Via del Maestro è la Via de l'umiltà, del sorriso vero e de la semplicità. Chi ha scelto questa Via si prodiga di dare consigli a destra e a manca e lo fa con il cuore aperto perché desidera il bene di tutti.

Non si deve confondere la Via del Maestro con il maestro tra virgolette, il Maestro della Via parla per cuore suo con grande semplicità. Usa una vibrazione aperta, precisa, armonica. Ha per questo un'aria sempre attenta ma non è mai un ficcanaso, è semplicemente una persona solare; ad aiutar la gente gli si illuminano le pupille. Sceglie lavori semplici, preferibilmente in contatto con le persone; il fruttivendolo, il portinaio, il barbiere; difficilmente si lamenterà di se; il suo spirito è sempre accomodante e non farà mai la primadonna.

Vò per questo l'esempio di un bigliettaio de le ferrovie de lo stato. Per tre anni (64-67) sono andato a studiare a Milano e tutte le settimane andavo su e giù in treno e a forare il biglietto era quasi sempre una persona assai distinta; oltre che a forare il biglietto che faceva con grande impegno, sorrideva guardando tutti negli occhi e quando poteva dava pure un consiglio. Un giorno eravamo soli, nel vedermi mi riconobbe e disse: "Vada, vada avanti così", ed era un momento di difficoltà; quelle semplici parole dette a cuore aperto mi avevano rigenerato.

Un altro episodio è per un netturbino del piazzale del Caffè Pedrocchi (ristoro importante della mia città, ma anche mèta per il turismo), siamo negli anni 1967-70. Abitavo allora da quelle parti, tutte le mattine con la sua bella ramazza a pulire le strade, le piazze ed ogni cantone, e tra una ramazza e l'altra sempre con il suo bel sorriso, dava sempre il suo bel consiglio e incoraggiamento alla gente che incontrava. E questo poteva essere, dal direttore di banca all'assessore, al commesso e pure al sottoscritto; la parolina c'era per tutti e non era mai banale, e com'erano pulite le piazze perché per lui era un lavoro importante e di grande responsabilità.


LA VIA DEL MAGO

L'articolo che stai leggendo continua sotto :
il linguaggio informatico di Dio
LIBRO IN VENDITA Scritto dal Dott. Emanuel Celano - Un testo unico che coniuga informatica, fisica quantistica e spiritualità
IL LINGUAGGIO INFORMATICO DI DIO [ QUI ]

La Via del Mago è la Via che potremmo chiamare la Via de la attesa (da non confondere con la attesa, vedi per questo uno dei precedenti articoli), de la attesa del cambiamento che dovrà scendere sempre ad un preciso compimento. La sua vibrazione è fatta a picchi, a sembrar per questo la spina del pesce.

A questa Via per fare un esempio, appartiene il regista, lo scrittore, il cuoco, il pittore, il politico, il muratore. E' la Via di chi sa cosa vuole; nell'attesa osserva, scruta; il suo fine è di portare l'idea, va per questo in alto e scende giù, prima raccoglie, poi sale e scende (ma mai nel movimento circolare, questo appartiene a lo Guerriero). Ha l'aria di chi non vuole dare troppa confidenza, ma non per questo mai gradasso, tende semmai al distacco, ma non è per questo freddo e insensibile.


LA VIA DEL GUERRIERO

La Via del Guerriero è la Via dell'azione e della circolarità.

Il suo spirito è assai irrequieto e impetuoso, parte sempre da una base, salendo poi in modo elicoidale per raggiungere il vertice. Ogni azione è di andare su e ritornare giù, nelle grandi e piccole azioni.

Nello sali e scendi e ne lo gioco di questa circolarità deve raggiungere il suo potere che dovrà essere armonico.

In questo modo crescerà la sua coscienza e la sua spiritualità. Vò per voi, nello spiegar la Via de lo Guerriero, la storia mia. Desidero fare questo perché vissuta in quanto tale e a raccontarmi per la verità mi ci è voluto molto coraggio e quindi, quale migliore esempio di chi parla con il cuore in mano e non per sentito dire. Desidero fare questo per aiutare tutti coloro che come me hanno vissuto e vivono la Via del Guerriero (ma questo spero aiuti a capire pure le altre Vie), a cuore aperto, via da ogni pregiudizio, vanità o artefizio; dare così risposta e chiarificazione per ogni fatto e angolazione di come io abbia vissuto la Via del Guerriero; senza però scendere nei particolari che sono stati duri, profondi e dolorosi; tralascio questo per non sembrare patetico ma dare semplicemente i segni per capire meglio.

Nella alta scola de la psicologia esoterica si insegna che siano i figli a scegliere i genitori (leggi gli altri miei articoli per capire meglio) e sapere questo potrà far capire molte cose, sempre per via di quel che si dice che nulla vien per caso.

Mia madre, benestante, ricca, il primo paio di calzini lo lavò a trent'anni sposando mio padre di provenienza assai umile. Per amore e per sposare mio padre scappò di casa, rinunciando così al benessere e alle comodità. Andarono a Roma per vivere il loro amore; mio padre aprì una piccola attività e nacquero due figli, ma era anche il tempo de la grande guerra e le bombe distrussero ogni cosa. Ritornarono così a Padova, come si suol dire dalle mie parti, nudi e nadi, con due figli e il loro amore. Nacque in quel contesto il 9 febbraio del 1945, 'sto piccolo guerriero. Finì così la guerra ma tutt'intorno c'erano i segni della devastazione.

Come ricordo bene la mia infanzia; a volte per mangiare si faceva la danza, perché la tavola era rotonda ma pure vuota. Dopo le elementari a undici anni fui iscritto alla scuola di avviamento commerciale, la G. Galilei di Via S.Giovanni da Verdara. Il fratello mio più grande, nel vedermi di tutto punto esclamò: "Il signorino va pure a scuola"; non ci pensai due volte, anziché andare diretto a scuola, presi la via più in là per andare a lavorare, in pantaloncini corti e 'na maglietta. Chiesi così al padrone de l'Ottica Nova del Comm. Gabriotti di Via S. Fermo: "Signore, lei non ha mica bisogno di un operaio, perché io ho bisogno di lavorare".

A 14 anni ero già bello sveglio, la vita mi aveva così precocemente disincantato e il garzone di bottega, vendeva già gli occhiali dietro al bancone in camice bianco. Ma nel mio cuore amavo anche la cultura e ne sentivo fortemente il vuoto. Cominciò così il mio calvario di lavoratore studente, studente lavoratore, dieci anni di scuole serali, ma anche il freddo, sonno e fame faceva tutto parte de lo gioco, a volte da svenir per terra, perché di giorno lavoravo e di notte studiavo; la casa era umida e fredda; la stufa mia madre l'accendeva alle sei del mattino (ma se credi che mi venga a lamentare per questo, ti sbagli di grosso perché la mia vita è stata piena, lo è e spero che sia perché questa è la mia Via).

Ad ascoltare l'amico Vasco Rossi, che vuol la vita spericolata, a impiantar per questo l'ago in 'te la vena, io gli dico (da amico), sprona piuttosto le morfine del tuo cervello, ti daranno la carica e pure grandi emozioni, con la differenza che sono vere e alla fine non ti faranno ritrovare un po' suonato. Me se volesse per questo scusà per quel che dico, naturalmente senza offendere nessuno; meglio avere prima le idee chiare, che a praticar lo viaggio virtuale; e questo non per giudicare nessuno, perché questo non lo farò mai; ti invito solo a riflettere perché questi viaggi portano molti giovani ad un brutto cammino e a lasciar pure le penne; lasciamo che questo sia per karma, non parleremo così di morte ma alchimia della vita.

A 26 anni presi il Diploma di Ottico al Galileo Galilei di Milano, già sposato e un figlio, Gianluca di due anni.
Decisi di aprire nella mia città la prima boutique di occhialeria (1972), l'Optikal Shop. La mattina seguente, anziché firmare il contratto per il negozio di ottica di Via Roma, me ne andai il giorno stesso ad aprire lo 'Spartan Club', la prima palestra della mia città. Sorpresi tutti, dicevano: 'Hai l'oro in mano, sei pure bravo, potresti fare uno spolverone'; fra l'altro fare l'ottico a me piaceva molto, ma una forza più grande di me mi portò altrove ad aprire di conseguenza la palestra (all'età di dieci anni venne a trovarmi uno zio che era stato in America e mi portò in regalo una rivista di sport dei fratelli Weider, questo accese in me una segreta passione che altro non attendeva che di trovare il suo giusto spazio). Dopo un solo anno, la palestra non poteva contenere neppure le formiche; quanto ne fu l'impegno, ma anche quanta gioia e soddisfazione, il mio popolo aveva ritrovato ne la mia Via il lor Guerriero. Ventimila allievi. Organizzai così sette Campionati Padovani al Supercinema, chicca della mia città (oggi Megastore Benetton), un campionato veneto; tre campionati italiani, di cui, quello che vorrei ricordare, del 1981 al Cinema Teatro Corso (oggi sede di una Banca) e con questo il primo Campionato femminile in Italia, con la presenza, ai suoi inizi di Canale 5 con il Dottor Giorgio Medail e la presenza di 40 testate giornalistiche. Ho gareggiato come atleta con discreto successo e ho scritto più di 50 articoli tecnici. Ho girato l'Europa per questo in lungo e in largo, stringendo amicizie in ogni dove, con tutti i Campioni della mia epoca compreso il mitico Schwarzenegger. Un periodo della mia vita fatto di grandi impegni ma anche di grande soddisfazione. Nel 1982 in un momento di follia mi misi sotto il culo pure la Ferrari, per segnare così la mia felicità di chi si era fatto da solo e per avere 32 anni, una famiglia, un appartamento in centro, lo Spartan, il 50% di un negozio di dischi musicali, Yes di Via Buonarroti e una partecipazione dell'Industria Norditalia Oftalmica di Via Brunacci, la Rossa Ferrari rappresentava per me un po' la ciliegina per tutto quello che avevo fatto e raggiunto.

Una mattina, stavo per salire nella rossa Ferrari e mi si avvicinò un signore molto alto, distinto e raffinato, con l'erre moscia e mi disse: "Com'è bella la sua macchina, sembra quella che mi regalò mio zio quando presi la maturità (pensai, ma che vuole questo; per la verità, mi ero abituato ad una certa attenzione perché la Ferrari è un simbolo di potere che suscita invidia, ma scatena anche ammirazione e grande simpatia, come quando nel mese di agosto andando a Sapri per un concorso, feci tutto il viaggio Padova-Sapri a 220 all'ora senza mai lasciare l'acceleratore; le macchine in autostrada si spostavano tutte sulla destra perché a passare era la Ferrari, orgoglio e simbolo dell'Italia intera).

La persona con la erre moscia era il Principe Sebastian von Furstenberg e lo zio era l'Avvocato G.Agnelli.

Vendetti così a lui la mia rossa Ferrari, ero già appagato per averla avuta e quanto basta per quel che mi aveva dato. Intanto il successo de lo Spartan continuava a più non posso; era scoppiato nel frattempo così la meteora del Fitness. Aprii così nel dicembre del' '85 lo Spartan 2, ma nel cassetto c'era il programma per la terza, la quarta, la quinta e oltre; il mio destino, la Via del Guerriero sembrava delinearsi per quel sentiero.

Ma a scuotere il percorso, ecco entrare in azione l'archetipo del viandante perché nella Via de lo Guerriero, come si sale così altrettanto si scende; nell'alchimia de la coscienza da sera a mattina tutto può cambiare, così come è stato per la boutique de l'occhialeria, così sarà pure per le palestre. Avevo allora quarant'anni e lo mio animo cominciò così a cambiare direzione; quando allo Spartan entravano ad allenarsi li ciechi e a sfilar le carrozzine, mi si formava un nodo in gola. Ma debbo anche riconoscere di essere stato un Maestro un po' particolare; più spesso e volentieri più che a insegnare a come formare i muscoli, ascoltavo di più i problemi dei miei allievi (oggi miei assistiti), a dar loro la parolina di sostegno in ogni cosa che mi si chiedeva.

Caddi così in profonde meditazioni, fino ad arrivare a quel mio particolare sogno (leggi se vuoi 'Dimmi come sogni e ti dirò chi sei'), per trovarmi così da sera a mattina ad aprire all'Arcella in Via Boccherini, il 'Centro Mani Distese' e a studiar tutte le notti psicologia per diventar quel che oggi sono, Dottore in 'Scienze Parapsicologiche e Metapsichiche' e Docente in 'Psicologia del Benessere'.

Ed eccomi qua o miei gentil lettori, a confessar quanto è stato grande lo impegno in questa terza fase de la mia vita, perché a fare il guaritore de lo pensiero, è un mondo assai complesso, ma questa scelta è stata fatta da lo mio inconscio ed io non ho fatto altro che genoflettermi perché la scelta quando è veramente scelta, siamo così scelti dalla situazione diventando quello che la scelta vuole.

La Via del Guerriero non si piega a nulla, opporsi è come non bere quando si ha sete.

Puoi forse opporti a questo ? Oggi lo Studio si chiama: 'Centro Psyco Armonia', a significare tutto questo. Il mio insegnamento si basa su tutto ciò che in me è così pervenuto per cultura e per iniziazione.

Questo è stato ed è per me la Via de lo Guerriero; ora che ho 60 anni, ma solo per l'anagrafe, perché dico sempre ai miei di averne 40, perché a ricominciare nelle nuove fasi della vita si scalano anche gli anni.

Credo che in questa fase de la Via de lo Guerriero mi sia lasciato il fare e il dire, perché per tutto che ho fin qui imparato, vissuto e alchemizzato, abbia pure tanto da insegnare; dormo per questo poco e mangio parco, ma lo entusiasmo è veramente sempre alto ed è pur vero che così sta la vita di chi come me ha scelto la Via de lo Guerriero, fatta di alti e bassi; l'importante alla fine è essere se stessi per quel che si è chiamati a fare.

Miei gentili lettori, spero così con lo insegnamento de le Vie, aiutarvi a capire lo ingranaggio de la vita.

Siate orgogliosi di essere nati, la vita è un dono prezioso, non buttatela mai alle ortiche, a meno che non sia la Via che ve lo chiede, ma state però bene attenti che l'insegnamento de la Via è sempre fatto per ciò che accade, per costruire e mai per distruggere, a questo caso mai ci pensa l'Ombra e l'Ego, e per questo non si abbia mai ad essere sordi e ciechi.

Siate sempre pieni d'amore e di passione per qualsiasi cosa voi fate, dal fabbro all'avvocato, dal muratore all'imprenditore. I momenti, per alcuni, saranno lineari; per altri, tra gli alti e bassi, larghi e piatti, ma nel cammino ci siete voi; non perdetevi per strada, andate sempre verso la luce, là un giorno vi riconoscerete e scoprirete ad essere pure voi una cellula particolare, la goccia dell'oceano che chiamiamo Dio.

Per ultimo vorrei aggiungere ancora poche righe, in modo particolare per coloro che son dotati di infinita pazienza; se avete letto anche l'articolo sulla Reincarnazione e le mie in particolare che volutamente ho elencato, per aiutarvi meglio a capire lo complicato ingranaggio tra la scelta de la Via, i frammenti de le reincarnazioni che incidono fortemente nella presente vita, gli archetipi perché come si muovono e di conseguenza gli accadimenti per come avvengono; potrà essere allora più chiaro che nulla abbia ad essere per caso, nel percorso appaiono pure le interpretazioni de lo libero arbitrio; le resistenze de lo Io, perché si rimane nel grossolano di tutto ciò che accade, non se ne capisce nulla; i tormenti de l'Ombra che vorrebbe fare sempre da padrona, la conquista de la vostra coscienza e de la conoscenza andrà così a liberarvi o meglio a trasformare il vostro karma (rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori); possiamo anche capire perché il Buddha disse allora: 'La sofferenza appartiene all'ignoranza'; e dar luogo finalmente a quel che potremo dire 'tutto a posto', il che anche vorrà dire passare dal subire al consapevolizzare e a guidar nella gioia e nella conoscenza quel che è per noi, in questo momento, il percorso della vita nella forma.

Di recente, sono stato insignito dalla Moscow Academy University di una laurea ad honorem in Scienze e Metodologie Psicologiche.

OGNI BENE

Riconosciuta la tua via lasciati vivere,
prendine atto perchè tu credi di pensare ma sei pensato,
tu credi di agire, ma sei agito.

riportato da http://www.liberamenteservo.it Fonte: centropsycoarmonia.org
di Mario Cecchinato
Diventa Templare della Nuova Era
Associazione Culturale
Centro Psyco Armonia - Padova
Phone +39 3475547891

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER

Iscriviti alla nostra newsletter e rimani aggiornato con UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/newsletterspazio/operazioni.php


#spaziosacro

TROVA LA CURA NATURALE

TROVA LA CURA NATURALE CON UN CLICK

Corsi in Arrivo

reiki bologna


breathwork il potere del respiro

AMI LEGGERE ?

libri gratuiti benessere e crescita personale e spirituale

ACCEDI SUBITO ALLA BIBLIOTECA GRATUITA DI LIBRI DEL BENESSERE, CRESCITA PERSONALE E SPIRITUALE PIU' GRANDE DEL WEB. SCARICA I LIBRI GRATUITI CON UN CLICK QUI :

https://www.spaziosacro.it/interagisci/libri/index.php

FIRMA PER UNA LEGGE SULLE DISCIPLINE BIO-NATURALI

UNA LEGGE PER LE DISCIPLINE BIO-NATURALI : FIRMA ANCHE TU

Ultimi 80 articoli