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L'oscura notte dell'anima

L’oscura notte dell’anima

Di Pepper lewis di  Peaceful planet

“…Chi crede di essere il più innocente e puro nei propri pensieri e azioni soffre di una Notte diversa. Questi individui, auto-esiliati in una tortura eterna, sono quasi costretti a vedere una parata costante di individui meno meritevoli ricompensati per ogni più piccola azione. A loro, cosi degni dell’amore di Dio, sembra di essere all’ultimo posto, dimenticati e ignorati. Lasciati senza parole da una simile svolta nelle circostanze, e nonostante le loro tentate auto-correzioni, cominciano a pensare e a esprimere pensieri cattivi per quanto riguarda la bontà e le risorse degli altri. Più compiono buone azioni più sembrano cadere profondamente nell’oscurità da cui sembra non riescono a emergere. A questo punto molti cominceranno a credere che Dio preferisca davvero l’oscurità e quelli che pensano prima a loro stessi. Nel momento in cui gli eventi vanno di male in peggio, la loro lotta diventa se essere come gli altri e ricevere come loro o vivere al bando e soli in un mondo che non li accoglie più. “ Etc….

Siate pazienti mentre attraversate queste esperienze e circondatevi con chi vi garantirà comprensione. Camminate lentamente e gentilmente, poiché il vostro sentiero può rimanere oscuro durante questo ciclo. Compatitevi se dovete, ma non soffermatevi lì. Abituate gli occhi a vedere con poca luce, poiché potreste aiutare gli altri a fare lo stesso quando vi viene chiesto di farlo. Quando l’ esperienza vi riporta a simili momenti che sembrano essere usciti dal vostro passato, riconosceteli come tali. Affrontateli direttamente con onore. Il Sole ritorna all’ora fissata, e la luce diffonderà la sua ombra abbastanza presto. Quando siete impantanati nelle sabbia mobili, non lottate. Abbandonatevi alla vostra densità fino a che vi sostiene a sufficienza da raggiungere la riva; potreste essere ricoperti di fango, ma non sconfitti. Il vostro unico peccato è dimenticare le leggi attraverso cui la natura prevale sulla terza dimensione; queste leggi si applicano anche alla natura umana. Il rimedio è nel ricordare e nel perdonare dove è necessario. La Luce non è mai assente, tuttavia, spesso, la luce la delinea. ……

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Ho sperimentato quello che chiamo un momento e un anno di risveglio personale. Molti dei cambiamenti positivi che ho apportato alla mia vita sono direttamente attribuibili a quella esperienza. Adesso, però, appena un anno dopo, la mia vita è in uno stato di confusione e scompiglio. Non mangio e non dormo bene, mi sento emozionalmente instabile e sbilanciato spiritualmente. Mi colpiscono lievi attacchi d’ansia e periodi temporanei di depressione. Sulla superficie nulla è davvero cambiato e non posso fare a meno di chiedermi come mai le cose non vanno bene o meglio di prima.

Che cosa è accaduto? Che cosa è cambiato? Recentemente qualcuno mi ha parlato di qualcosa che è chiamata l’Oscura Notte dell’Anima. Puoi descrivere questa condizione e dirmi se questo è ciò che sto sperimentando? Se sì, c’è una cura? Negli anni ho visto la differenza che per innumerevoli lettori hanno fatto le tue parole. Spero sarà lo stesso per me.

È importante cominciare ricordando e riconoscendo che i risvegli spirituali, come altri eventi utili (e accidentali), non sono momenti di estasi che capitano una volta e sono seguiti da vite di gloria. I risvegli spirituali sono momenti straordinari che trascendono l’ordinario e poi continuano a dispiegarsi dentro e attraverso vite di esperienza. Tali momenti, per quanto a lungo possano durare, sono cambiamenti nella coscienza da uno stato di consapevolezza al successivo. Sebbene abbiano un’immensa importanza per la crescita della vostra anima, e siano impressi in modo indelebile nella vostra memoria cellulare, sono anche momenti singolari per quanto riguarda i cieli. Non possono essere paragonati alla totalità del viaggio progressivo dell’anima, che è vasto almeno quanto questo Universo. Solo quando tutte le esperienze si uniscono, la bellezza e la luminosità di ogni perla individuale può cominciare a riflettere fedelmente l’interezza che voi siete. L’espansione della vostra coscienza è organica e continua. Non richiede e, di fatto, trascende tutti i momenti di estasi temporanei.

Che ci crediate o meno (e contrario alle opinioni contemporanee), le realizzazioni comuni dell’anima nelle sue attività quotidiane sono più che adeguate. Dio non giudica e valuta quante delle vostre attività sono spirituali rispetto a quelle terrene, ma l’umanità lo fa. Tanto ridicolo quanto possa sembrare, mentre cercate lo scopo della vostra vita lo state anche vivendo. Non potrebbe essere altrimenti, poiché Tutto Ciò Che È è sempre colmo di significato e non è mai incoerente. Che vi piaccia o meno, dobbiamo anche riconoscere che, proposito alla mano, siete un essere umano praticante prima e fate pratica per essere un mistico, un saggio o uno spiritualista dopo. Perciò la vostra esperienza deve, per la maggior parte, riflettere questa legge. Il fatto che la vostra Essenza correntemente dimori in un veicolo di luce più densa chiamato corpo umano, fa sì che questa legge abbia la precedenza sulle altre. Il principio della Legge Universale ha una sottolineatura in momenti come questi, perché altrimenti la si rovescerebbe velocemente.

Detto questo, è difficile non essere influenzati da esperienze che non sembrano niente meno che brillanti. Durante tali momenti l’anima si rallegra e la personalità dimentica i problemi e le lotte che sta tentando di superare. Queste celebrazioni sono dei promemoria che ci ricordano che c’è sempre una realtà più grande e una più piccola che esistono fianco a fianco come una. L’anima non definisce se stessa per mezzo di queste esperienze, ma allo stesso modo la guidano. A beneficio del contrasto, notate che  in queste esperienze l’anima non vede la grande differenza che vede la personalità. Questo è un riflesso della dipendenza della personalità tridimensionale sugli opposti quali buono e cattivo, luce e oscurità. La personalità umana valuta, giudica e paragona opposti alla propria esperienza utilizzandoli come strumenti di misura se necessario, laddove gli opposti delle esperienze dell’anima sono solo una variazione in un contesto più grande.

L’OSCURA NOTTE

L’Oscura Notte si rivela come un processo profondamente umano, in cui il sé, che fino a quel momento pensava di essere spirituale e perciò inespugnabile dalle distrazioni della vita media, è costretto a dare una seconda o terza occhiata. Talvolta l’anima (come personalità) deve persino voltarsi indietro, in opposizione a dove credeva di stare andando, per recuperare le qualità necessarie che ha trascurato o lasciato indietro. La vostra anima è interessata a unificare il tutto e non si accontenterà di meno. Tutti sono soggetti al chiarimento che è l’Oscura Notte e persino una vita ben costruita e coltivata accuratamente non fa eccezione. Chi è ben colto e istruito spiritualmente e chi si è seduto ai piedi del suo maestro per una vita o due sembra rispondere a questa legge naturale con particolare severità, scagliandosi contro gli altri o infliggendo le ferite su di sé man mano che il dramma inevitabilmente si svolge. Sebbene difficile e incerta, l’Oscura Notte è un viaggio che vale la pena intraprendere per quanto riguarda l’anima. Quando il sentiero è ampio si può emulare il viaggio dell’Iniziato, ma quando alla fine diventa più stretto, solo il vero ricercatore sopporterà ciò che viene chiesto.

La stessa cosa che ha generato l’estasi così desiderata dalla personalità, si offre adesso in modo diverso, il dono è lo stesso, ma non viene accolto come tale. I risvegli spirituali sono il risultato del sé che sceglie di emergere come Sé. Sono opportunità per sperimentare la realtà anziché l’illusione che percepisce se stessa come reale. Immaginate una figura nello specchio che esce da quello specchio per la prima volta e si volta a guardare il riflesso che ha chiamato se stessa. Riuscite a vedere quanto possa essere profonda l’esperienza per il Sé, e, allo stesso tempo, quanto possa essere devastante per il sé più piccolo?

Il sé più piccolo, impreparato all’esperienza, percepisce soltanto la falsità e la futilità che crede di aver vissuto anziché l’opportunità più grande che si presenta. La distanza tra il sé e il Sé definisce sia l’Oscura Notte che il tempo che durerà. Adesso ricade sulla “sede” dell’anima, o cuore purificato, vedere attraverso l’oscurità della sua condizione umana finché riuscirà a vedere nel buio e infine attraverso di esso. In questo stato, il sé sente che ogni limitazione è finita e finale, perdendo così il suo potere di fare o essere qualsiasi cosa che sia creativa od originale. Crudele quanto questa transizione possa sembrare, arriverà un momento in cui l’anima e la personalità emergeranno unite e sapranno chiaramente una volta per sempre dove si trova la mano di Dio, così come ciò che La muove. 

L’ALLONTANAMENTO DELLO SPIRITO

Nella New Age, dove l’illuminazione simile a quella degli avatar e l’arte di ricevere trasmissioni dallo Spirito sono tutte troppo banali, l’Oscura Notte spesso si manifesta con l’allontanamento di quella stessa compagnia. I Maestri Spirituali come idee obiettive di coscienza evoluta sono diventati punti centrali d’assistenza. Quando questi vengono allontanati dalle leggi superiori dello Spirito, lasciano indietro un residuo profumato che è sostituito troppo velocemente da un impenetrabile muro di oscurità. Quale potrebbe essere il sostituto di una tale intimità e amore reciproco di e per lo Spirito? Troppo in fretta nasce il pensiero che solo ciò che è indegno di essere amato può essere messo da parte così facilmente. E lì l’angoscia comincia.

Per i sensibili e gli organizzati intuitivamente, la perdita spirituale è molto difficile da tollerare, l’assenza è più amara perché la presenza era così dolce. Questo allontanamento è spesso sia personale che impersonale. Per esempio, se il canale [Pepper Lewis] la cui penna adesso offre le parole di Gaia dovesse cadere in un’Oscura Notte, sarà molto probabile che questo faccia tacere anche la penna. Molti di più di quello che si immagini cadono nella disperazione qui descritta, e si aggrappano con esiti sfavorevoli all’ego per la sua fornitura di parole condizionate ed estorte. Con il contatto spirituale tutto tranne che annientato, il sé è lasciato a riprendersi come se fosse morto. Nella privazione, il sé ritorna al suo posto d’innocenza e semplicità, talvolta piangendo come un bambino per non essere abbandonato mai più.

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Lì il sé deve ricominciare da capo, perché anche chi crede di non aver nulla ha ancora tutto nella perpetuità e questa è la cosa che deve stabilire riguardo alla riscoperta. Gli dei e i maestri che adulano il sé o l’anima non sono abbastanza Dio, e questo è il motivo per cui un senso più vero della divinità spesso segue tali esperienze di tristezza e privazione.

Chi crede di essere il più innocente e puro nei propri pensieri e azioni soffre di una Notte diversa. Questi individui, auto-esiliati in una tortura eterna, sono quasi costretti a vedere una parata costante di individui meno meritevoli ricompensati per ogni più piccola azione. A loro, cosi degni dell’amore di Dio, sembra di essere all’ultimo posto, dimenticati e ignorati. Lasciati senza parole da una simile svolta nelle circostanze, e nonostante le loro tentate auto-correzioni, cominciano a pensare e a esprimere pensieri cattivi per quanto riguarda la bontà e le risorse degli altri. Sopraffatti dalla loro stessa cattiva sorte, cattivi presagi e sventure ripetute continuano a essere la loro esperienza quasi quotidiana. Più compiono buone azioni più sembrano cadere profondamente nell’oscurità da cui sembra non riescono a emergere. A questo punto molti cominceranno a credere che Dio preferisca davvero l’oscurità e quelli che pensano prima a loro stessi. Nel momento in cui gli eventi vanno di male in peggio, la loro lotta diventa se essere come gli altri e ricevere come loro o vivere al bando e soli in un mondo che non li accoglie più.

Nel processo dell’Oscura Notte, l’anima si purifica attraverso l’esperienza delle sue stesse imperfezioni. L’anima, accompagnata dalla personalità, rivisita ogni peccato reale o immaginario. Ogni particella e ogni atomo viene ampliato fino ad avere proporzioni enormi così che non sia trascurato nessun dettaglio. Con una distorsione simile, il sé non può fare a meno di vedere il suo squallore e il suo essere una creatura. Man mano che la distanza tra il sé e l’anima aumenta, allo stesso modo lo fanno anche la Luce e l’Oscurità, rendendo le comodità della vita poco più che astrazioni e distrazioni, poiché entrambe poggiano pesanti fardelli sulle spalle che ora sono fragili e incerte.

LA NOTTE ETERNA

Fa parte della natura umana avere rimpianti per l’inevitabile, guardare indietro ai propri errori anziché avanti verso l’ignoto e pensare che la buona volontà è permanente mentre quella cattiva è temporanea. È una verità più grande, tuttavia, che tutte le cose sono temporali e temporanee. Detto questo, la vostra Essenza, ciò che è la presenza della vostra anima, è eterna. Ciò che è temporaneo è un aspetto di ciò che è permanente, ma ciò che è permanente non è un aspetto di ciò che è eterno. È questa verità (e anche una Legge Universale) che il sé-personalità/Sé-Anima dimentica durante la sua discesa nell’Oscura Notte.

La permanenza si trova in ciò che dura per sempre o per un periodo di tempo molto lungo. Si applica a tutto ciò che non cambia mai o non ci si aspetta che subisca un cambiamento significativo. La permanenza è relativa a tutto ciò che è fisico. Si può applicare a Stonehenge, così come al vostro corpo fisico. Si ritiene che Stonehenge sia stato eretto molte migliaia di anni fa e si può pensare che lo sarà ancora per molti altri. Sembra quasi che possa essere un’opera fissa, ma è stata creata intenzionalmente e un giorno quando il suo scopo non esisterà più sarà smontata. Lo stesso è vero del vostro corpo fisico. Sembra solido e permanente perché ha uno scopo nel suo essere. Un giorno, quando il suo scopo superiore sarà diverso da quello di oggi, potreste scegliere di abbandonarlo o di ricostituirlo in un’altra forma. Per ora, la permanenza e lo scopo lo hanno reso vostro.

L’eternità è una qualità non fisica. È infinita e quindi non è influenzata dal passaggio del tempo. La vostra anima è composta da questa qualità eterna. È ciò che rende la vostra anima destinata a scoprire la sua stessa divinità. Uno dei sentieri attraverso cui la vostra anima segue il suo viaggio predestinato è attraverso l’esperienza dell’incarnazione umana. Ciò che è permanente e ciò che è eterno hanno una relazione molto unica. Entrambi obbediscono alle stesse leggi, uno per mezzo della sua manifestazione fisica e l’altro dalla sua opposizione. Il sé e il Sé (non inferiore e superiore) obbediscono alle stesse leggi e mentre sono complementari uno all’altro, è spesso la loro opposizione che sfida maggiormente l’umanità.

Questa opposizione così poco compresa è un fattore che contribuisce alla separazione che è più spesso descritto nel processo dell’Oscura Notte. L’anima, riconoscendosi eterna, accoglie l’Oscura Notte come un’opportunità per rivisitare le sue esperienze più incerte. L’anima cerca di intensificare il suo viaggio e vede l’Oscura Notte come poco più di una pre-alba. Il sé della personalità, credendo che il suo scopo è associato a una vita, ha paura di esitare o persino di fare tardi. La personalità vede l’Oscura Notte come un esame andato male, un esame che è stato tentato e mancato; aspetta soltanto il meritato castigo per il suo peccato, che non è altro che la natura umana.

IL RIPRISTINO DELLA LUCE

L’Oscura Notte dura soltanto fino a quando si percepisce il peccato. Se si potesse vedere un risveglio spirituale come nulla più di una progressione di momenti eterni, allora l’oscura notte non durerebbe più a lungo della notte stessa, vedete? Un risveglio spirituale è un motivo per festeggiare, ma non è una ricompensa che viene data per un giorno (o un anno) e poi ripresa quello successivo. Anche così, è appropriato adattarsi a cenare sontuosamente una sera e a partecipare a un’altra cena più semplice la sera successiva. Il giorno va verso la notte, così come certamente la notte ritorna verso il giorno e lo stesso non potrebbe essere più vero delle vostre esperienze.

La confusione, lo scompiglio e l’ansia regnano quando la separazione è molto presente. Se siete separati dal vostro respiro durante l’inspirazione ansimerete e durante l’espirazione sbufferete. Se la vostra consapevolezza non è concentrata sul vostro benessere fisico allora all’insistenza del vostro corpo per il nutrimento non verrà fatto fronte e se avete paura di non avere il coraggio di continuare e di superare gli ostacoli, il vostro corpo non riposerà e non cederà alla pace che reca il sonno. La stabilità emozionale è il risultato della fiducia che si sente per il momento successivo e l’esperienza successiva. La depressione è la richiesta insistente ma vana del sé che è solo al controllo. Senza la collaborazione e il riconoscimento di entrambi gli emisferi cerebrali, l’equilibrio rimarrà a una distanza irraggiungibile. L’equilibrio spirituale si ristabilirà nel momento in cui rigide credenze si dissolveranno in nuove possibilità.

L’Oscura Notte dell’Anima è un fenomeno associato al risveglio spirituale e non dovrebbe essere temuta. Un’oscura notte non segue o precede necessariamente un risveglio spirituale, poiché non è altro che un’esperienza dell’espansione dell’anima. Tuttavia, state attenti a chi promette un sentiero che vi allontana dal vostro centro e vi porta a quello di un altro. Troppo spesso queste esperienze sfociano in un diverso tipo di dolore e sofferenza. Siate pazienti mentre attraversate queste esperienze e circondatevi con chi vi garantirà la stessa comprensione. Camminate lentamente e gentilmente, poiché il vostro sentiero può rimanere oscuro durante questo ciclo. Compatitevi se dovete, ma non soffermatevi lì. Abituate gli occhi a vedere con poca luce, poiché potreste aiutare gli altri a fare lo stesso quando vi viene chiesto di farlo.

Quando l’ esperienza vi riporta a simili momenti che sembrano essere usciti dal vostro passato, riconosceteli come tali. Affrontateli direttamente con onore. Il Sole ritorna all’ora fissata, e la luce diffonderà la sua ombra abbastanza presto. Quando siete impantanati nelle sabbia mobili, non lottate. Abbandonatevi alla vostra densità fino a che vi sostiene a sufficienza da raggiungere la riva; potreste essere ricoperti di fango, ma non sconfitti. Il vostro unico peccato è dimenticare le leggi attraverso cui la natura prevale sulla terza dimensione; queste leggi si applicano anche alla natura umana. Il rimedio è nel ricordare e nel perdonare dove è necessario. La Luce non è mai assente, tuttavia, spesso, la luce la delinea. 

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© 2007 Pepper Lewis & The Peaceful Planet

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