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Kervran: Le Trasmutazioni Biologiche o "a debole energia"

Kervran Le Trasmutazioni Biologiche o "a debole energia"

Più che dimenticato, qualcuno sostiene che Corentin Louis Kervran sia stato proprio rimosso dalla comunità scientifica poiché metteva in dubbio certezze o dogmi saldamente acquisiti.

“….Tutti sappiamo che i gusci delle normali uova degli uccelli contengono molto Calcio. Kervran isolò alcune galline ovaiole in un'area senza alcuna fonte di Calcio, e le sottopose ad una dieta senza contenuto di Calcio. Dopo alcuni giorni nei quali le uova erano normali, queste iniziarono ad essere prodotte senza guscio, molli, con la sola membrana. Nell'area furono rovesciati dei sacchi contenenti pezzi di mica (la mica comune, detta anche mica muscovite o mica bianca, è un silicato di Potassio e Alluminio). Ed ecco cosa accadde: le galline saltarono eccitate sulla mica, beccandola, raspandola con le zampe e rotolandovicisi sopra. Le uova del giorno dopo e di quelli successivi furono deposte con un normalissimo guscio. Quindi, le galline avevano trasformato qualche elemento della mica, trasformandolo in Calcio! Un esperimento simile, sempre con la stessa mica, fu ripetuto con altri uccelli, per un periodo di 40 giorni, durante i quali la somministrazione della mica venne sospesa tre volte, ed ogni volta le uova tornarono ad essere deposte molli.”…..

Gente, quello che ho descritto accade per davvero! Un gran numero di chimici riferiscono nei loro studi che gli organismi biologici trasformano normalmente elementi chimici in altri, nel loro metabolismo. Ma secondo le teorie classiche della fisica questo è impossibile, perchè energia e condizioni necessarie per tali trasmutazioni sarebbero assolutamente incompatibili con quelle disponibili negli organismi viventi, punto e basta.

Qualcuno poco informato potrebbe lecitamente chiedersi a questo punto chi sia questo Louis Kervran, che si permette di trarre conclusioni blasfeme. Si tratta di uno scienziatucolo da strapazzo, forse illuso o truffaldino? E tutti gli altri scienziati che hanno fatto le stesse osservazioni e hanno convalidato i lavori di Kervran, sono attendibili? La risposta è che si tratta di ricercatori seri ed attendibili, ed inoltre sono ormai moltissimi. Louis Kervran, che è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel. Ma nonostante ciò, la scienza accademica continua ad ignorare le trasmutazioni.

Kervran mise in luce parecchie reazioni, verificandole. Ecco alcune importanti affermazioni, tratte dai suoi lavori:
"Il fenomeno vitale non è di ordine chimico. Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti. La Natura muove particelle da un nucleo all'altro - particelle come nuclei di Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C'è così una trasmutazione. La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalla fissioni o fusioni atomiche della Fisica. Esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro."

Ma Kervran non vuol proprio farci dormire tranquilli, e ci informa di un altro fenomeno interessantissimo: in un capitolo di "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia" ci parla del fatto - colossale se confermato - che nessuno si sia mai accorto che nella frutta secca il rapporto tra gli elementi cambia rispetto a quella fresca, e di molto, perché nella essiccazione (ma solo in quella naturale, che avviene lentamente!) si produrrebbero reazioni enzimatiche che trasmuterebbero gli elementi di partenza.

Kervran sostiene che questo è già sotto gli occhi di tutti, in quanto le più note tabelle nutrizionali (ne cita di francesi) presenterebbero già dei bilanci errati senza che nessuno se ne sia mai accorto, e di fatto conformi alle sue scoperte e analisi………..

Anche l’uomo trasmuta e non solo magnesio…:

Ma l'Uomo sintetizza solo Magnesio? A questo punto, una volta ammessa la possibilità delle trasmutazioni, sembrerebbe logico di no, ed infatti ci sarebbero altri indizi provenienti da direzioni diverse. Kervran ha verificato la generazione di Calcio da Magnesio e da Silicio, e la cosa potrebbe avere grande rilevanza, se fosse universalmente riconosciuta. Per esempio, i medici sanno che nelle fratture ossee e/o osteoporosi in genere si somministra del Calcio, che è però di difficile assorbimento, e spesso la decalcificazione continua nonostante massicce somministrazioni di Calcio. Ebbene, da sempre la fitoterapia insegna che nei casi di fratture ossee e/o osteoporosi si deve somministrare per via orale polvere di Equiseto (Equisetum arvense), meglio se coadiuvato da Potassio e Magnesio, e la decalcificazione cesserà.

Detto fra noi, l'Equiseto è ricco di Silicio ed è probabile che la reazione sia:
Si28 + C12 > Ca40

 

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Scienza e Tecnologia: Già molti anni fa, i fisici asserivano di essere vicini alla scoperta definitiva dell'ultimo mattoncino della materia, e preannunciavano l'imminente avvento della fusione controllata per la produzione di energia illimitata. "Fusione e fissione dei nuclei degli elementi possono avvenire in natura solo nel nucleo delle stelle, con temperature di milioni di gradi e pressioni inimmaginabili, oppure in appositi grandi macchinari concepiti dall'Uomo", e di conseguenza essi chiedevano di intraprendere la costruzione di acceleratori di particelle, sempre più potenti e sofisticati, con investimenti da capogiro, per studiare l'organizzazione della materia.

 

Anche se allora - come oggi! - la fusione controllata "calda" era ancora lontana dall'essere convenientemente realizzabile, tuttavia c'era un'euforia generale per la continua scoperta di nuove particelle e nuove prospettive. In un clima del genere, praticamente nessuno nella comunità scientifica intendeva concedere il seppur minimo credito alla possibilità delle trasmutazioni a debole energia, che pure venivano segnalate da molti ricercatori, spesso solo come anomalie sperimentali. E Pons e Fleischmann, con il loro annuncio della fusione fredda erano ancora lontani.

In quel periodo la rivista "Scienza e Vita" pubblicò un articolo dal curioso titolo "Le galline con la bomba in pancia". Nel testo si portava all'attenzione del grosso pubblico un notissimo esperimento dello scienziato francese Louis Kervran, a proposito dello strano metabolismo delle ...galline! Kervran sosteneva che le galline (ma anche altri esseri viventi) avessero un metabolismo capace di trasmutare alcuni elementi in altri, e gli scienziati ortodossi ne sostenevano l'assoluta impossibilità dovuta alla terrificante quantità di energia altrimenti necessaria, simile ad una bomba atomica: da cui il titolo scherzoso dell'articolo. Il pezzo suscitò un vespaio di polemiche destinato a durare a lungo, e nonostante l'interesse comunque mostrato dai lettori, scattò una sorta di censura sull'argomento, basata anche sul discredito di chi se ne occupava. Per molto tempo non se ne parlò quasi più, tranne che in ristrette cerchie di fisici e biologi eretici.

Sono passati circa venti anni, e attualmente la Fisica sta cambiando il suo paradigma, ossia la sua stessa impostazione filosofica, orientandosi sempre più verso modelli teorici capaci di inglobare e spiegare anche cose come lo spazio multidimensionale, la fusione fredda, ecc., comprese le trasmutazioni a debole energia di cui qui ci occupiamo. Vediamo di capire di cosa si tratta.

Tutti sappiamo che i gusci delle normali uova degli uccelli contengono molto Calcio. Kervran isolò alcune galline ovaiole in un'area senza alcuna fonte di Calcio, e le sottopose ad una dieta senza contenuto di Calcio. Dopo alcuni giorni nei quali le uova erano normali, queste iniziarono ad essere prodotte senza guscio, molli, con la sola membrana. Nell'area furono rovesciati dei sacchi contenenti pezzi di mica (la mica comune, detta anche mica muscovite o mica bianca, è un silicato di Potassio e Alluminio). Ed ecco cosa accadde: le galline saltarono eccitate sulla mica, beccandola, raspandola con le zampe e rotolandovicisi sopra. Le uova del giorno dopo e di quelli successivi furono deposte con un normalissimo guscio. Quindi, le galline avevano trasformato qualche elemento della mica, trasformandolo in Calcio! Un esperimento simile, sempre con la stessa mica, fu ripetuto con altri uccelli, per un periodo di 40 giorni, durante i quali la somministrazione della mica venne sospesa tre volte, ed ogni volta le uova tornarono ad essere deposte molli.

Una possibile obiezione potrebbe essere che, nella necessità di deporre uova, le galline attingano il Calcio da tutte le loro riserve mobilizzabili, ossia dalle loro stesse ossa. Ma se questo fosse vero, perchè vennero deposte uova molli senza la mica, e le uova tornarono normali con la mica? Per non essere obbligati ad ammettere la trasmutazione di qualche elemento in Calcio, si potrebbe ipotizzare che la mica in qualche modo stimoli un meccanismo metabolico tale che permetta di utilizzare il Calcio delle ossa per produrre i gusci. L'unico modo per rimuovere ogni dubbio sarebbe quello di somministrare la mica alle galline, assieme ad una dieta priva di Calcio, così a lungo che tutto il Calcio delle ossa venga esaurito. Se continuassero nonostante tutto a deporre uova col guscio, si dovrebbe definitivamente ammettere che, ebbene sì, le galline sono capaci di trasmutare un elemento fra quelli disponibili, in Calcio! In ogni caso alcuni degli esperimenti sono stati portati avanti anche per periodi piuttosto lunghi, con gli stessi risultati.

La formula della mica muscovite è:
KAl2 [(OH,F)2 | AlSi3O10]
e quindi possiamo ipotizzare che la produzione di Calcio possa derivare dalla trasmutazione biologica
del Potassio: K39 + H1 > Ca40
o del Silicio: Si28 + C12 > Ca40
oppure derivare da un più complesso "giro" di trasmutazioni fra elementi diversi.

Gente, quello che ho descritto accade per davvero! Un gran numero di chimici riferiscono nei loro studi che gli organismi biologici trasformano normalmente elementi chimici in altri, nel loro metabolismo. Ma secondo le teorie classiche della fisica questo è impossibile, perchè energia e condizioni necessarie per tali trasmutazioni sarebbero assolutamente incompatibili con quelle disponibili negli organismi viventi, punto e basta.

Qualcuno poco informato potrebbe lecitamente chiedersi a questo punto chi sia questo Louis Kervran, che si permette di trarre conclusioni blasfeme. Si tratta di uno scienziatucolo da strapazzo, forse illuso o truffaldino? E tutti gli altri scienziati che hanno fatto le stesse osservazioni e hanno convalidato i lavori di Kervran, sono attendibili? La risposta è che si tratta di ricercatori seri ed attendibili, ed inoltre sono ormai moltissimi. Louis Kervran, che è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel. Ma nonostante ciò, la scienza accademica continua ad ignorare le trasmutazioni.

Kervran mise in luce parecchie reazioni, verificandole. Ecco alcune importanti affermazioni, tratte dai suoi lavori:
"Il fenomeno vitale non è di ordine chimico. Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti. La Natura muove particelle da un nucleo all'altro - particelle come nuclei di Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C'è così una trasmutazione. La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalla fissioni o fusioni atomiche della Fisica. Esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro."

E per chi conosce la chimica, ecco un elenco delle reazioni (scritte in forma semplificata) che, ad oggi, sono state osservate:
Na23 + H1 > Mg24
Na23 + O16 > K39
Na23 - O16 > Li7
Na23 > Li7 + O16
K39 + H1 > Ca40
Mg24 + Li7 > P31
Mg24 + O16 > Ca40
F19 + O16 > Cl35
C12 + Li7 > F19
Cl35 > C12 + Na23
Fe56 - H1 > Mn55
2 O16 - H1 > P31
O16 + O16 > S32
2 N14 > C12 + O16
N14 + Mg12 > K19
Si28 + C12 > Ca40
P31 + H1 S32

(tratto da Robert A. Nelson, Biological Trasmutations, con modifiche)

Ricordiamo questo utile schema di trasformazioni, perchè costituisce una guida generale. Vedremo infatti qualche altra evidenza della trasmutazione biologica in organismi diversi dalle galline.

Il Calcio è un componente fondamentale dell'esoscheletro (comunemente detto guscio) di molti crostacei, e delle conchiglie dei molluschi. Nella loro muta periodica, granchi e gamberi abbandonano la loro vecchia corazza, per formarsene una nuova più comoda. Durante la muta i granchi sono molli e "nudi", del tutto vulnerabili, e perciò impossibilitati a procurarsi il Calcio necessario predando altri esseri. Per questo motivo il granchio si nasconde, e nel brevissimo periodo di un paio di giorni riforma un nuovo guscio. Ma l'acqua marina contiene troppo poco Calcio (circa lo 0.042%) per giustificare una produzione così rapida della corazza.

L'analisi chimica dell'intero corpo di un granchio rivela che esso contiene Calcio sufficiente a produrre solo il 3% del guscio, anche considerando il carbonato di Calcio immagazzinato prima della muta nel suo sistema epatico.

Il problema è che, anche nell'acqua completamente priva di Calcio, granchi e affini possono ancora riformare il loro guscio. Kervran riporta che in un esperimento un gambero fu messo in un contenitore con acqua marina dalla quale il carbonato di Calcio era stato rimosso mediante precipitazione, e che nonostante tutto il gambero produsse il suo bravo guscio.

Sempre secondo Kervran, l'analisi chimica fatta su animali che secernono i loro gusci - come i molluschi - ha rivelato che il carbonato di Calcio si forma sul lato esterno di una membrana, sebbene la misteriosa formazione di Calcio nelle membrane sul lato opposto della membrana, dove le sostanze nutritive entrano, non ci sia Calcio.



Kervran sostiene che normalmente i granchi trasformano il Magnesio in Calcio, secondo la trasmutazione
Mg + O > Ca
e in effetti l'acqua marina contiene un ammontare sufficiente di Magnesio per formare un guscio. Ci si può chiedere cosa accadrebbe se mettessimo un gambero nell'acqua priva sia di Calcio che di Magnesio, ma non ho informazioni al riguardo.

Nel 1975 i chimici Heroux e Pietro (Divisione di Scienze Biologiche del CNR Canadese) condussero un meticoloso esperimento con i topi. Misurarono l'ammontare di Magnesio introdotto con cibo, acqua e perfino aria, confrontandolo poi col Magnesio espulso in urina e feci, in tre periodi di 69, 240 e 517 giorni.
Nel caso nel quale gli animaletti furono alimentati con una dieta nella quale l'ammontare di Magnesio ingerito era meno di quello espulso, ci si aspettava che il Magnesio subisse un grave deficit molto prima del 517° giorno. Dopo i 517 giorni i topini furono (purtroppo) uccisi ed analizzati, aspettandosi di non trovare praticamente più Magnesio nel corpo. Il metodo era rigoroso e la strumentazione precisa (spettrometro di massa), ma ogni topino conteneva mediamente 82 mg di Magnesio... il conto non tornava, il Magnesio sarebbe dovuto essere assai inferiore.
I due ricercatori verificarono allora l'accuratezza delle loro determinazioni inviando i loro cadaverini a due altri laboratori (alla Divisione di Chimica al CNR del Canada e al Reparto di Chimica dell'Università di McMaster), ma entrambi i laboratori ottennero essenzialmente gli stessi risultati della prima misurazione. Infine, furono usati altri metodi ancora più raffinati, ma anche questi diedero risultati simili, sconcertanti tanto per i ricercatori quanto per gli analisti.
[Heroux, O. and Peter, D. "Failure of balance measurements to predict actual retention of magnesium and calcium by rats as determined by direct carcass analysis." Journal of Nutrition, 1975, volume 105, pages 1157-1167]

Per quanto riguarda i batteri, c'è una sufficiente evidenza di molte anomalie sperimentali: come fa un batterio a sintetizzare una proteina contenente un certo elemento, se il terreno di coltura ne è privo? Il biochimico Komaki dell'Università di Mukogawa in Giappone trovò che un gran varietà di microrganismi (per esempio l'Aspergillus niger, usato nella produzione di acido gallico e acido citrico, e il Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito del pane e della birra) «creano» Potassio durante la loro crescita. Aggiungo che c'è chi avanza l'ipotesi secondo la quale molti depositi minerali sarebbero dovuti non ai consueti meccanismi geologici, bensì alla produzione metabolica di masse batteriche sotterranee.

Ma solo granchi, gamberi, galline, topi e microrganismi avrebbero questa possibilità? La risposta è senz'altro no: probabilmente tutti gli esseri viventi, all'occorrenza, sono capaci di attivare le reazioni a debole energia che portano alla trasmutazione di alcuni elementi disponibili in altri non disponibili ma indispensabili, e l'Uomo non fa eccezione. Vediamo perchè.
Kervran descrive esperimenti fatti dai francesi nel 1959 in due località torride del deserto del Sahara, volendo determinare il fabbisogno nutrizionale umano nelle condizioni di estremo calore.
Nel primo esperimento si comparò la quantità di Magnesio ingerito con quello espulso: ogni soggetto espulse quotidianamente con feci, urina e sudore, in media 117.2 milligrammi in più rispetto a quello ingerito. Considerando che il corpo umano ha una riserva di 5000 milligrammi di Magnesio, si può facilmente calcolare che in circa 43 giorni le riserve si sarebbero dovute esaurire:


5000/117.2 = 42.6


Eppure, l'esperimento fu protratto per 180 giorni, ed ogni giorno ogni soggetto continuò ad espellere i suoi bravi 117.2 mg di Magnesio!


Nel secondo esperimento, condotto in una località ancora più arida, fu rilevato che ogni uomo espelleva mediamente ogni giorno 256 mg di Magnesio in più rispetto a quello ingerito: in tali condizioni il Magnesio si sarebbe dovuto esaurire dopo soli 20 giorni, ed invece l'esperimento durò ben 220 giorni. Sembrerebbe inevitabile concludere che il corpo umano è in grado in qualche modo di sintetizzare Magnesio. E pare che proprio questo processo ancora ignoto gli conferisca una maggiore resistenza al clima torrido, a patto che vi sia un maggiore apporto di Sodio, forse secondo la reazione


Na23 + H1 > Mg24
[Kervran, C. Louis. Biological Transmutation. New York: Swan House Publishing Company, 1972]

Ma l'Uomo sintetizza solo Magnesio? A questo punto, una volta ammessa la possibilità delle trasmutazioni, sembrerebbe logico di no, ed infatti ci sarebbero altri indizi provenienti da direzioni diverse. Kervran ha verificato la generazione di Calcio da Magnesio e da Silicio, e la cosa potrebbe avere grande rilevanza, se fosse universalmente riconosciuta. Per esempio, i medici sanno che nelle fratture ossee e/o osteoporosi in genere si somministra del Calcio, che è però di difficile assorbimento, e spesso la decalcificazione continua nonostante massicce somministrazioni di Calcio. Ebbene, da sempre la fitoterapia insegna che nei casi di fratture ossee e/o osteoporosi si deve somministrare per via orale polvere di Equiseto (Equisetum arvense), meglio se coadiuvato da Potassio e Magnesio, e la decalcificazione cesserà. Detto fra noi, l'Equiseto è ricco di Silicio ed è probabile che la reazione sia:
Si28 + C12 > Ca40
(Silicio + Carbonio = Calcio)

Ed anche questo è un bel mistero che è lì in tutta evidenza e tuttora inspiegato: il Calcio delle ossa è secreto da una membrana detta periostio; però, se c'è Calcio dal lato verso l'osso, sull'altro lato non se ne trova. Dunque il periostio secerne Calcio, ma da dove lo prende? Se il lettore ricorda quanto già detto per la membrana di crostacei e molluschi, noterà forse una similitudine col periostio.

I più attenti avranno notato che non ho ancora parlato delle trasmutazioni negli organismi vegetali superiori. Forse nelle piante non è stato osservato il fenomeno? Tutt'altro! Tanto è vero che su di esse si è concentrata l'attenzione di diversi ricercatori, per verificare le osservazioni di Kervran e altri.
Nel 1971, al Laboratorio della "Societe de Agriculteurs" in Francia, Kervran condusse una serie molto accurata di esperimenti, che dimostrarono senza ombra di dubbio che durante la germinazione dei semi di avena si crea una notevole quantità di elementi prima non presenti nei semi o nel terreno di coltura. La descrizione degli esperimenti e dei metodi adottati è complessa e molto lunga, pertanto qui lasciamola agli addetti ai lavori, che troveranno tutto in "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia". Dalle sue numerosissime esperienze coi vegetali in genere, Kervran si convinse che ciascun genere di pianta può tramutare solamente determinati elementi, ma non altri, con specifiche reazioni enzimatiche. Qui diremo solo che, dopo germinazione di semi di avena in ambiente controllato, analisi spettroscopica delle ceneri, confronto col gruppo di controllo, ecc., fu alfine evidenziata una notevolissima creazione di Calcio.

L'estrema sofisticazione del metodo utilizzato e delle misurazioni, assieme alle molteplici repliche di altri autorevoli sperimentatori indipendenti, fanno assolutamente escludere ipotesi di errori sperimentali o inaccuratezza delle analisi. Per convincerserne si leggano le opere di Kervran, ora disponibili in italiano (vedi bibliografia alla fine).
Vi sono state naturalmente moltissime repliche positive di questi esperimenti, ma alcune con una creazione di Calcio inferiore alle attese, anche se comunque inspiegabili. Perchè? Attenti, qui, è un punto importante: Kervran nota che, usando negli esperimenti acqua distillata al fine di semplificare le analisi, si ha solo un piccolissimo incremento del Calcio, attorno a solo qualche punto percentuale. Invece, usando acqua oligominerale (lui usò la famosa acqua francese Volvic), l'incremento è quello atteso, variabile fra il 50 e il 200 per cento o anche più, a seconda delle condizioni sperimentali e del tempo di coltura. La grande differenza è spiegabile col fatto che, usando un'acqua mineralizzata, la germinazione avviene in condizioni più vicine a quelle naturali, mentre l'acqua bi- o tridistillata conduce logicamente ad una grave sofferenza del seme e del germoglio, con una conseguente attività enzimatica assente o alterata (vedasi opera citata, ed. italiana, pag 163).
Da quanto segue, viene il sospetto che anche i ricercatori italiani non siano immuni dal pregiudizio scientifico, il quale porta persino a distorcere le sperimentazioni stesse, magari ispirate inizialmente da sincero interesse.

Ma, sempre in funzione del ruolo di "agente provocatore" che mi è congeniale, vorrei proporre un semplice esperimento terra-terra affinchè gli scettici (quelli in buona fede) possano convincersi della realtà delle trasmutazioni ad energia debole. Vorrei dunque "rilanciare" con una prova più semplice dell'infelice esperimento prima citato, ma anche più "spettacolare", che non mi risulta sia stata ancora effettuata in Italia (se mi sbaglio, informatemi!).

Sperimentiamo assieme? Galline!
Propongo di replicare, a costo quasi zero, l'esperimento delle galline ovaiole private del Calcio, descritto a inizio pagina. Questo solo per verificare la ripresa della deposizione di uova complete di guscio dopo la somministrazione di mica muscovite: in caso di successo si ripeterebbe magari il tutto in condizioni di maggiore controllo, con le necessarie analisi chimico-fisiche. Gli studenti di qualche Istituto Agrario o Dipartimento Universitario potrebbero proporlo ai loro Professori! Chi si fa avanti? Il materiale occorrente è pochissimo:
IL NECESSARIO
1. una gabbia metallica (sospesa da terra);
2. una gallina ovaiola (nel periodo produttivo);
3. mica muscovite tritata, circa mezzo chilo (recuperabile dalle lastrine di supporto per le resistenze di stufette elettriche e ferri da stiro);
4. semi di avena, qualche chilo (l'avena è molto povera di Calcio)
5. acqua oligominerale (non gasata).
L'ESPERIENZA
1. Messa la gallina nella gabbia ben pulita, si verifichi che produca regolarmente uova (mediamente uno al giorno) che verranno sempre subito tolte per evitare che le becchi, e si inizi l'alimentazione con sola avena e poca acqua.
2. Dopo circa 4 o 5 giorni la gallina ha esaurito il Calcio mobilizzabile: le uova sono o no molle, senza guscio?
3. Si attenda ancora un giorno, poi si dia la mica ben tritata, e si annoti il comportamento della gallina (la mica non è un nutriente, e non dovrebbe interessarla): la mangia o no con entusiasmo?
4. Dopo 18-24 ore si controllino le uova: tornano o no ad avere il guscio?
5. Dopo qualche giorno di dieta a base di avena, acqua e mica, interrompere quest'ultima: dopo 18-24 ore le uova tornano o no ad essere senza guscio?
IL SIGNIFICATO
Questo non è certo un esperimento rigoroso, ma almeno è alla portata di chiunque, e nella sua semplicità potrebbe mettere più di una pulce nell'orecchio. Se le risposte alle domande poste fossero solo sì, allora si potrebbe sospettare che qualcuno non ci ha detto tutto, o non ha capito molto sinora: e vale la pena indagare! Immaginatevi l'impatto sulla Biologia.

Bene. Cioè, male. Ho proposto questo esperimento due anni fa. Da allora mi hanno scritto a tutt'oggi una decina di persone, anche titolate, per assicurarmi di avere la possibilità e l'intenzione di fare l'esperimento su riportato, ma poi o non ne hanno fatto più nulla o non me l'hanno voluto dire.
Troppo semplice? Poco serio? È lo stesso meccanismo che porta chi vuol verificare le scoperte di Kervran a scegliere le esperienze più critiche e complesse, anziché cominciare con le uova delle umili galline?
Non lo so, forse semplicemente i tempi non sono ancora maturi per uno stravolgimento simile dei canoni consolidati.

Ma Kervran non vuol proprio farci dormire tranquilli, e ci informa di un altro fenomeno interessantissimo: in un capitolo di "Prove in biologia delle trasmutazioni a debole energia" ci parla del fatto - colossale se confermato - che nessuno si sia mai accorto che nella frutta secca il rapporto tra gli elementi cambia rispetto a quella fresca, e di molto, perché nella essiccazione (ma solo in quella naturale, che avviene lentamente!) si produrrebbero reazioni enzimatiche che trasmuterebbero gli elementi di partenza.

 

Kervran sostiene che questo è già sotto gli occhi di tutti, in quanto le più note tabelle nutrizionali (ne cita di francesi) presenterebbero già dei bilanci errati senza che nessuno se ne sia mai accorto, e di fatto conformi alle sue scoperte e analisi.
Osserviamo i valori degli elementi in questa tabella: si riferiscono ai fichi, freschi e secchi, per 100 grammi. Non conosciamo la diminuzione in peso dovuta alla essiccazione, ma non ci interessa. È importante la variazione dei rapporti fra i vari elementi, che infatti dopo l'essiccazione sono mutati:
Fichi (analisi per 100 g)
elemento naturale essiccato variazione
Ca(Calcio) 35 mg 70 mg x 2
Fe(Ferro) 0.37 mg 0.88 mg x 2.38
Mg(Magnesio) 17 mg 29 mg x 1.7
P(Fosforo) 14 mg 29 mg x 2.1
K(Potassio) 232 mg 294 mg x 1.27
Na(Sodio) 1 mg 4 mg x 4
Zn(Zinco) 0.15 mg 0.24 mg x 1.6
Cu(Rame) 0.070 mg 0.124 mg x 1.77
Mn(Manganese) 0.128 mg 0.220 mg x 1.7
Se(Selenio) 0.2 mcg 0.2 mcg x 1

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