Categoria: "Cure Naturali"
Pressione bassa : rimedi naturali
Set 29th
L’adattamento ai ritmi stretti del lavoro è un piccolo shock per il corpo abbronzato e ristorato dal buon ritiro delle vacanze: disintossicati dal caffè e dalla sveglia all’alba ogni imposizione di ritmo serrato è il ritorno a una vile schiavitù. Il senso di spossatezza è già presente al mattino, a volte compaiono piccoli capogiri a cui si risponde con la pausa caffè. Potrebbe essere semplice agonia post-vacanziera ma spesso è semplicemente pressione bassa, un disturbo più che una malattia. La definizione medica è la pressione inferiore ai valori 100 per la massima e 60 per la minima, soprattutto al mattino, appena alzati dal letto. Tipicamente il medico non considera questo disturbo al pari di una patologia ma è pur vero che la pressione bassa è invalidante: i classici rimedi prescritti sono gli integratori di magnesio e potassio, soprattutto per gli sportivi che spesso avvertono capogiri sotto sforzo muscolare intenso. La medicina naturale affianca a questi minerali qualche altra buona idea fitoterapica:
Ribes Nigrum: questo macerato glicerico è adatto a tutti, grandi e piccini, perché non contiene estratti alcolici e perché si tratta di un semplice frutto di bosco. La dose corretta consiste in 50 gocce da assumere al mattino, in mezzo bicchiere di acqua, 20 minuti prima della colazione. Questo rimedio ha una grande indicazione nelle malattie allergiche perché attenua la risposta istaminica. Pertanto è indicatissimo a settembre, quando l’Ambrosia e i suoi pollini allarmano le persone ipersensibili.
Liquirizia: un grande classico per l’ipotensione, facile da usare se il suo aroma è gradito. Basta succhiare al mattino una semplice caramella di liquirizia pura per avere un tono di pressione migliore senza eccedere nel caffè. E’ importante però che si tratti di tavolette amare, non gommose e non zuccherate, oppure del classico legnetto di liquirizia da masticare e succhiare al bisogno.
Equiseto Arvense: questa pianta è un vero minerale vegetale, utile a tutte le persone con debolezza estrema da demineralizzazione. Spesso la pressione bassa si accompagna a perdita di capelli, a fragilità delle unghie, a dolori ossei migranti. In questo caso l’Equiseto è un grande ristoratore e si trova in erboristeria in polvere o in fiale bevibili, una al giorno.
Eleuterococco: è il ginseng femminile utile alle donne per la bassa pressione durante il ciclo mestruale. Ha una debole funzione estrogenica che corre in aiuto quando gli estrogeni del corpo calano nella fase della mestruazione, lasciando la donna indebolita e spossata. La dose della tintura madre è 50 gocce per 3 volte al giorno, nei giorni di flusso abbondante.
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CARDO MARIANO
Pianta versatile, di grande applicazione sia in ambito digestivo che energetico. Da sempre coltivata nei monasteri dai frati, ha una lunga tradizione italiana e fa parte di molti amari serviti a tavola come ammazzacaffè.
Tonico: è il suo utilizzo più apprezzato per la velocità con cui recupera i valori pressori. In questo caso la tintura madre deve essere utilizzata nella dose di 30-35 gocce prima dei 3 pasti principali.
Digestivo: è un drenante del fegato adatto davvero a tutti, utile dopo una cena con libagioni importanti o anche in uso continuativo per le persone con fegato grasso o con colesterolo alto. Per questo è il tonico più apprezzato da chi ha un fegato lento e costipato.
Galattogeno: il cardo mariano è la pianta più adatta per arricchire il latte nel seno materno, perfetto da assumere subito dopo il parto, anche in attesa della montata lattea. Perché mentre favorisce la lattazione favorisce insieme, come tonico, il recupero delle forze. Per questo utilizzo è raccomandabile la dose in bustine, in estratto secco, piva di alcol.
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Malva: proprieta' e utilizzi
Set 26th
Forse conoscerete la malva per via dei suoi bellissimi fiori violetti, in grado di colorare e rallegrare qualsiasi parco, giardino o balcone. Meno note al grande pubblico sono invece le proprietà di questa pianta che vedono proprio in quei fiori dal colore così accattivante, la parte più ricca di proprietà.
Grazie alla presenza delle mucillagini e di altri principi attivi, la malva è dotata di proprietà antinfiammatorie e anti-stipsi, aiuta in caso di colite, tosse e laringite. Tra le altre cose si tratta anche di una delle pochissime piante che si può utilizzare in gravidanza.
Ma vediamo come usarla a seconda dei casi:
1. INFIAMMAZIONE DELLE PRIME VIE AEREE (laringite, faringite o tosse)
Si può preparare una tisana di malva (si trova facilmente in erboristeria) da bere al bisogno lasciando in infusione per circa 10-15 minuti 1 cucchiaino di fiori e foglie per ogni tazza d’acqua bollente utilizzata. La malva infatti, oltre a sfiammare, ha doti espettoranti, ovvero aiuta a fluidificare il catarro e dunque a liberarsene meglio. In alternativa in erboristeria si possono trovare estratti secchi e capsule a base di questa pianta da utilizzare seguendo le istruzioni riportate sulla confezione.
2. STIPSI, COLITE O BRUCIORE DI STOMACO
Anche in caso di stipsi o problemi di colite o gastrite la tisana di malva può venire in aiuto grazie al suo potere antinfiammatorio. La presenza di mucillaggini rende questa pianta un leggero e dolce lassativo e bevuta la sera prima di andare a dormire consente di andare in bagno l'indomani con più semplicità. In caso di colite o gastrite è possibile anche prendere gli integratori a base di malva.
3. AFTE; GENGITIVI o CONGIUTIVITI
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La malva è ottima anche per uso topico per ridurre le infiammazioni locali. In questo caso si può preparare un decotto al 5% (ovvero composto da 5 grammi di malva per ogni 100 ml di acqua) lasciarlo raffreddare e poi utilizzarlo ad esempio per fare gargarismi più volte al giorno in caso di infiammazioni della cavità orale. Dato il potere lenitivo di questa pianta, la malva è ideale anche per fare impacchi su occhi stanchi o colpiti da congiuntivite.
4. INFIAMMAZIONI VAGINALI o CISTITE
Un infuso di malva a temperatura ambiente può essere impiegato anche in caso di infiammazioni vaginali per farsi delle lavande intime. Basta avere l’apposito strumento che si può acquistare in tutte le farmacie. Per problemi alla sfera genitale femminile leggi anche: Consigli per il benessere naturale delle parti intime femminili. Spesso la malva si utilizza anche con successo in caso di cistite lieve.
5. IRRITAZIONI DELLA PELLE Per uso topico la malva può essere utilizzata anche per lenire eventuali irritazioni della pelle come scottature, arrossamenti, brufoli e piaghe. Basta tamponare la zona interessata dal problema (anche più volte al giorno) con un batuffolo di cotone imbevuto di infuso di malva.
Infine sapevate che la malva si può anche mangiare aggiungendola a minestre o insalate? Inoltre è possibile godersi un bel bagno rilassante unendo alla normale acqua calda una tisana di malva preparata con 200 grammi di foglie e fiori lasciati in infusione per 15 minuti in 3 litri d’acqua bollente.
Alla prossima
Francesca
http://www.greenme.it/spazi-verdi/naturomania/1183-malva-propriet%C3%A0-e-utilizzi
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Gastrite: 10 rimedi naturali
Set 26th
Gastrite o semplice bruciore di stomaco? La gastrite è un'infiammazione della mucosa gastrica che può presentarsi in modo cronico o acuto. Tra i sintomi della gastrite possiamo trovare nausea, vomito, febbre, dolori e bruciori di stomaco.
Perché i sintomi possano scomparire in breve tempo, è necessario individuare al più presto la causa, che può essere determinata, ad esempio, da errori alimentari, dallo stress o dall'assunzione di farmaci aggressivi per la membrana dello stomaco. Per alleviare i sintomi, potrete ricorrere ad alcuni rimedi naturali.
1) More e lamponi
More e lamponi sono un prezioso alleato per proteggere lo stomaco dalla gastrite. A confermarlo è un nuovo studio condotto dagli esperti dell''Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Centro Ricerca e Innovazione di San Michele all'Adige (Trento). Ne basterebbero 150 grammi al giorno per contrastare l'infiammazione. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Plos One.
2) Camomilla
L'infuso di camomilla uno dei rimedi naturali più conosciuti ed applicati in caso di gastrite e mal di stomaco. E' adatto anche ai bambini. La camomilla protegge le pareti dello stomaco e calma le infiammazioni. L'azione protettiva della camomilla è efficace sia contro gli effetti collaterali dei farmaci, che possono risultare nocivi per la superficie interna dello stomaco, sia nel caso in cui la gastrite sia provocata dall'assunzione eccessiva di alcolici o dalla cattiva alimentazione.
3) Argilla verde ventilata
L'argilla verde ventilata è considerata un rimedio naturale dolce adatto a chi soffre di gastrite. Come assumerla? Dovrete versare 1 cucchiaino di argilla verde ventilata in 1 bicchiere d'acqua tiepida, mescolare e lasciare riposare per almeno 5 minuti. Bevete il rimedio al mattino o durante la giornata, gettando la parte sedimentata.
Leggi anche: Argilla verde: 10 usi per la salute e la bellezza
4) Limone
Bere del succo di limone, oppure acqua e limone al mattino a digiuno, è un rimedio naturale utile per neutralizzare l'iperacidità gastrica, che può causare dolori allo stomaco e infiammazione. L'acqua e limone ha infatti un potere alcalinizzante sull'organismo ed è utile per regolare il pH dello stomaco. Se il problema è causato da cattiva digestione, la medicina popolare consiglia di aggiungere al bicchiere di acqua e limone un pizzico di bicarbonato di sodio.
Leggi anche: Limone: tutti i benefici e 5 modi per utilizzarlo come rimedio naturale
5) Cannella
La cannella è una spezia davvero portentosa. Abbassa la glicemia, regola i livelli degli zuccheri nel sangue, calma i dolori mestruali ed è utile per risolvere problemi di cattiva digestione. In caso di gastrite, è possibile ricorrere alla cannella come rimedio naturale, preparando una tisana da assumere dopo i pasti principali. La tisana alla cannella è benefica anche per combattere il mal di gola.
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Leggi anche: 10 usi alternativi della cannella
6) Zenzero
Come prevenire la gastrite? Chi soffre spesso di gastrite, a causa dello stress o di abitudini alimentari scorrette, può ricorrere ad una delle spezie più portentose a nostra disposizione: lo zenzero. Masticare un pezzetto di zenzero fresco prima dei pasti, infatti, aiuta a prevenire la gastrite. Lo zenzero vi darò una mano per stimolare la digestione e proteggere lo stomaco dalle infiammazioni.
Leggi anche: Zenzero: tutte le proprietà e i trucchi per valorizzarne i benefici
7) Macerato di fico
Dal nostro Forum ecco un suggerimento interessante per combattere la gastrite. Si tratta di un rimedio erboristico conosciuto come macerato glicerinato di fico o gemmoderivato di Ficus carica. Può essere acquistato in farmacia o in erboristeria. Se assunto prima dei pasti, normalizza la produzione di succhi gastrici e aiuta nei problemi di gastrite e ulcera.
8) Infuso di melissa
Tra i rimedi a base di erbe officinali adatti per calmare la gastrite, troviamo l'infuso di melissa. E' possibile assumerlo dopo i pasti per alleviare i fastidi causati dalla gastrite. Potrete acquistare le tisane alla melissa pronte in erboristeria. Se avete a disposizione delle foglie di melissa essiccate e tritate, preparate l'infuso lasciandone riposare due cucchiaini in una tazza di acqua bollente per 10 minuti. Filtrate e lasciate intiepidire prime di bere.
9) Acqua di cocco
L'acqua di cocco è un rimedio naturale considerato molto utile per normalizzare la funzionalità dello stomaco e ridurre la sensazione di dolore e di bruciore, anche in caso di gastrite. Si tratta inoltre di una bevanda rimineralizzante, che stimola il metabolismo e che aiuta ad alleviare i disturbi digestivi. Può essere acquistata nei negozi di prodotti biologici e assunta più volte al giorno.
Leggi anche: Acqua di cocco: 10 benefici per la salute
10) Succo di cavolo e infuso di malva
Se avete a disposizione un estrattore di succhi freschi o una centrifuga, potrete ottenere del succo di cavolo. Si tratta di una bevanda dalle proprietà lenitive e riequilibranti dello stomaco, che può essere assunta in abbinamento all'infuso di malva, per completare il trattamento naturale. La malva, a propria volta, possiede proprietà emollienti e calmanti, che contribuiscono a ridurre i bruciori di stomaco. Per la preparazione del succo fresco di cavolo utilizzate 4 foglie di cavolo verza e 1 mela.
Marta Albè
http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/11343-gastrite-rimedi-naturali
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Cancro : cura con l'Ascorbato di Potassio. Il protocollo Pantellini
Set 19th
ASCORBATO DI POTASSIO (SALUTE E PREVENZIONE)
I protocolli antiossidanti: L'ASCORBATO DI POTASSIO
Studi e ricerche sull'Ascorbato di Potassio del dott. biochimico GIANFRANCO
VALSE' PANTELLINI.
Gianfranco Valsè Pantellini laureato in chimica pura ad indirizzo organico
biologico.
Lavorò fin dal 1946 con il Prof. Giocondo Protti al Centro autonomo Tumori
di Ancona, seguendo indagini di ricerca enzimatica dei lieviti e dell'azione
Piroerte dei medesimi nei confronti della cellula neoplastica.
Partecipò con comunicazioni personali ai congressi di cancerologia di
Firenze, Cremona, BadenBaden, New York, ecc.
Seguace del pensiero scientifico atomistico dei maestri Saent Gyodgyi ed E.
Maiorana, tenne contatti con studiosi di vari centri di ricerca
parallelamente alle ricerche di Linus, Pauhng, Kemberg, Marks, Lapis,
Zsende, Kervran.
Appartenne ad un gruppo internazionale di ricerca sul cancro con metodiche
non convenzionali, per questo venne eletto Membro dell'Accademia delle
Scienze di New York, Usa, e della Società Internazionale di Criochirurgia.
PREMESSA
Nell'organismo umano, i processi metabolici di base a livello cellulare sono
di tipo bio-chimico-fisico
Il corretto funzionamnto cellulare è regolato da quattro cationi: SODIO,
CALCIO, POTASSIO e MAGNESIO, attraverso i processi di legami reversibili che
influenzano le reazioni di ossidoriduzione. In particolare il Potassio è
considerato il catione guida (cofattore) dei processi metabolici
intracellulari. l'organismo sano si contraddistingue per il corretto
funzionamento della pompa Sodio-Potassio. L'acido ascorbico, che è un
fortissimo antiossidante, si comporta come "veicolo trasportatore" per il
Potassio, mantenendo o riportando la sua concentrazione intracellulare ai
valori corretti. Infatti uno squilibrio di questo catione è il segnale che
l'organismo è a rischio di processi degenerativi e porta come conseguenza lo
sbilanciamento degli altri cationi.
L'importanza del potassio per il metabolismo cellulare e la sua carenza
nelle patologie degenerative è nota in letteratura fin dagli anni '30.
Durante la degenerazione, c'è una perdita di potassio intracellulare a
vantaggio del sodio (alterazione della pompa sodio/potassio), con
conseguente sbilanciamento elettrolitico. Questo evento, che completa una
catena di processi bio-chimico-fisici complessi, ha un peso decisivo nella
proliferazione incontrollata delle cellule degenerate perchè il potassio è
un elemento che gioca un ruolo decisivo nella regolazione dell'attività
metabolica di enzimi e proteine.
La perdita di potassio è legata ad una degradazione di particolari strutture
proteiche ed enzimatiche conosciute con il nome di anelli pirrolici e
l'unico modo per reintegrare questa perdita è attraverso la somministrazione
di ascorbato di potassio.
L'acido ascorbico, oltre all'effetto antiossidante, si comporta da veicolo
di trasferimento intracellulare per il potassio ed è in grado di sostituire
le strutture pirroliche degradate.
Nell'esperienza del biochimico dott. Gianfranco Valsè Pantellini questi
fatti producono un arresto nel processo di proliferazione incontrollata, un
riequilibrio degli elettroliti con ripristino del corretto metabolismo
cellulare ed un ripristino del corretto funzionamento cellulare.
L'ascorbato di potassio non è una metodica alternativa perchè agisce sui
meccanismi cellulari fondamentali e può essere considerata come una metodica
biochimica di base.
L'interesse per l'agente antiossidante ascorbato di potassio è legato
appunto agli straordinari effetti contro le patologie degenerative, ed i
tumori in particolare, percvhè agisce per ripristinare il corretto
equilibrio di potassio intracellulare, alterato dalla patologia
intracellulare.
LA PREVENZIONE
L'Ascorbato di Potassio interviene per riequilibrare i meccanismi che sono
all'origine dei processi degenerativi ed agisce anche per POTENZIARE LA
RISPOSTA IMMUNITARIA DELL'ORGANISMO ALLE AGGRESSIONI DI "AGENTI ESTERNI".
Si capisce quindi l'importanza di una corretta prevenzione basata
sull'impiego di Ascorbato di Potassio, la cui efficacia preventiva potrebbe
esssere indagata attraverso un'indagine epimediologica adeguata.
Per l'assenza di tossicità e di effetti collaterali (a meno di intolleranza
alla Vitamina C) l'assunzione del composto può essere protratta a tempo
indeterminato.
LA RICERCA
La ricerca sull'Ascorbato di Potassio viene condotta dalla Fondazione
Internazionale Valsè Pantellini insieme con il Dipartimento di Sanità
Pubblica dell'Università di Parma e con l'Istituto di Mutagenesi e
Differenziamento del C.N.R. di Pisa.
Attualmente questa collaborazione ha portato a presentare due relazioni ai
Congressi Internazionali di Atene (Giugno 2001), organizzato dall'Institute
of Physics, che evidenziano le caratteristiche antiossidanti e non tossiche
del composto.
E' in corso di completamento un articolo scientifico con i contenuti di
queste relazioni da sottomettere per la pubblicazione all'autorevole
"Anticancer Research".
COS'E' E COME SI USA
L'Ascorbato di potassio è un sale ottenuto dall'acido ascorbico, facilmente
solubile in acqua, che si ottiene mettendo insieme acido L-ascorbico
(Vitamina C) e bicarbonato di potassio in forma cristallizzata purissima.
I due componenti, già dosati, devono essere mantenuti separati e protetti
dall'umidità e dalla luce, essendo igroscopici e fotosensibili
(particolarmente l'acido ascorbico).
L'Ascorbato di Potassio si ottiene sciogliendo i due componenti in 20 cc di
acqua in un bicchiere di vetro. Per evitare possibili fenomeni di tipo
ossidativo, si consiglia di NON UTILIZZARE CUCCHIAINI METALLICI per
miscelare la soluzione.
In linea di principio, l'assunzione in senso preventivo può essere fatta a
giorni alterni la mattina a digiuno (10-15 minuti prima di colazione) oppure
un quarto d'ora prima di uno dei pasti principali.
Il dosaggio medio di ascorbato di potassio consigliato a livello di
prevenzione è inferiore ad 1 grammo per settimana, ma in ogni caso dipende
dalla valutazione dei dati ematochimici, dell'anamnesi remota e dei fattori
di rischio di ciascun soggetto.
SCHEDA TECNICA:
Composto ASCORBATO DI POTASSIO NIKE C-K
(Acido L-Ascorbico- Potassio Bicarbonato in bustine)
100 DOSI DI ASCORBATO DI K SOLUBILI IN ACQUA confezionato per New Mercury
s.r.l. dal Laboratorio Mirko Ely S.L.
INFORMAZIONI
Per informazioni sul composto ASCORBATO DI POTASSIO NIKE C-K in bustine
(ACIDO L-ASCORBICO POTASSIO BICARBONATO) New Mercury s.r.l. scrivere a:
Per ulteriori consultazioni vedi:
La Fondazione Valsè Pantellini
Non facciamo miracoli. Troviamo solo nuove strade per aggredire le malattie degenerative: soluzioni che rispettano coloro che le usano.
L’obiettivo ed il proposito di questo sito è di riuscire a spiegare perché l’Ascorbato di Potassio ed il Ribosio sono diventati la nostra arma contro le malattie degenerative.
In particolare vogliamo spiegare come queste sostanze cerchino di attaccare direttamente, anche nelle situazioni più compromesse e difficili, la causa fisiologica che, a nostro modo di vedere, scatena queste patologie.
In questo sito non promettiamo miracoli, nè pensiamo di essere dalla parte della verità: offriamo solamente le nostre conoscenze, le nostre “ipotesi di lavoro” (supportate da fatti, dati e ricerche scientifiche), le nostre convinzioni e le nostre esperienze, la nostra “chiave di lettura” del problema.
Le offriamo alla discussione e alla critica costruttiva convinti che la Scienza possa progredire soltanto superando le “ottusità” e le “presunte verità“, cercando la strada della collaborazione, del confronto, della condivisione dei dati scientifici e delle esperienze umane.
Siamo profondamente convinti che non esistano una scienza ufficiale ed una alternativa. La Scienza, infatti, o è tale o non è una realtà degna di essere presa in considerazione.
Desideriamo, inoltre, onorare la figura e l’attività scientifica del Dott. Gianfrancesco Valsè Pantellini, biochimico fiorentino, scopritore delle qualità curative dell’Ascorbato di Potassio contro il cancro e le malattie degenerative.
Il suo calore umano, la sua curiosità scientifica, il suo spirito arguto, la sua statura morale, la sua etica rigorosa dal punto di vista scientifico ed umano, sono stati e sono tutt’ora, infatti, l’esempio su cui si costruisce l’attività della Fondazione Pantellini.
http://cosco-giuseppe.tripod.com/medicina/potassio.htm
http.//www.medicinaalternativa.biz/cure natur/ascorb potassio.htm
http.www.alinet.it/andromeda/reprint01appr.htm
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Punture di vespa: 10 rimedi naturali
Set 18th
Cosa fare in caso di punture di vespa? Innanzitutto, è necessario verificare che il pungiglione non sia presente. Altrimenti, dovrete rimuoverlo con delicatezza, utilizzando un ago sterilizzato o una pinzetta.
Eliminare il pungiglione è fondamentale per evitare un ulteriore rilascio di veleno. Solo a questo punto potrete applicare uno dei rimedi naturali che vi suggeriamo per alleviare rossore, gonfiore e dolore. Se siete allergici o si manifesta una reazione mai avuta in precedenza, si consiglia di andare immediatamente al pronto soccorso, soprattutta in presenza di sintomi gravi e generalizzati come difficoltà a respirare o senso di mancamento. Se, invece si manifesta una reazione locale estesa, si consiglia di recarsi dal medico curante. Nei casi meno gravi, invece, questi rimedi naturali possono essere d'aiuto per placare il fastidio.
LEGGI anche: Allergie da imenotteri: cosa fare in caso di puntura di api, vespe e calabroni
1) Bicarbonato
Il bicarbonato di sodio è un rimedio multiuso, utile anche per le punture di vespa. Dovrete mescolarne un cucchiaino con un po'd'acqua fino ad ottenere un composto dalla consistenza spalmabile. Applicatelo sulla puntura per alcuni minuti, prima di risciacquare con acqua fredda.
Leggi anche: 50 usi alternativi del bicarbonato di sodio
2) Ghiaccio
Applicate sulla puntura di vespa una borsa del ghiaccio e lasciatela agire per 20 minuti. Il ghiaccio aiuterà ad alleviare il dolore e a ridurre il gonfiore. Se utilizzate dei cubetti di ghiaccio, avvolgeteli con un fazzoletto o con un asciugamano sottile.
3) Aceto
L'aceto è un rimedio naturale molto utile per le punture di vespa. La sua applicazione sulla zona colpita neutralizza il veleno. Imbevete di aceto un fazzolettino o un batuffolo di cotone e applicatelo sulla pelle. E' possibile versare un paio di gocce d'aceto anche direttamente sulla puntura.
LEGGI anche: Aceto: 30 usi alternativi
4) Limone
Applicare una fettina di limone sulle punture di vespa neutralizza il veleno e contribuisce ad alleviare il dolore e il gonfiore. Potrete utilizzare anche del succo di limone. Applicatene alcune gocce direttamente sulla puntura, oppure su di un fazzolettino di cotone, che appoggerete con delicatezza sulla pelle.
LEGGI anche: Limone: tutti i benefici e i 5 modi per utilizzarlo come rimedio naturale
5) Cipolla
La cipolla è un rimedio naturale dalle spiccate proprietà medicinali, utilissimo per le punture di vespa. Vi basterà affettare una cipolla, o dividerla a metà, e applicarla sulla zona arrossata fino a quando i fastidi non saranno scomparsi.
LEGGI anche: Rimedi naturali: 10 usi alternativi della cipolla
6) Aglio
Un altro ottimo rimedio naturale è l'aglio. Vi basterà tritarne finemente uno o due spicchi. Applicate l'aglio sminuzzato sulla puntura di vespa e lasciate agire fino alla scomparsa di dolore e rossore. Potrete avvolgere la zona interessata con un fazzoletto.
LEGGI anche: Aglio: le proprieta' e i mille utilizzi
7) Basilico
Il basilico è ricco di oli essenziali benefici, che ci aiutano ad alleviare il fastidio causato dalle punture di vespa. Non vi resterà che tritare finemente una o due foglie di basilico fresco, in modo che rilascino le loro sostanze preziose. Applicatele sulla pelle e lasciate agire il più a lungo possibile.
LEGGI anche: Orto sul balcone: il basilico
8) Patate
Le fettine o le bucce di patata sono un rimedio naturale utilizzato soprattutto per le scottature solari. Risultano però molto utili anche nel caso delle punture di vespa. Il loro contenuto di amido lenisce la pelle arrossata e irritata. Applicatele sulla pelle con delicatezza e senza strofinare.
LEGGI anche: 20 usi alternativi delle patate
9) Aloe
Il gel d'aloe è uno dei migliori sostituti delle comuni pomate dopo-puntura. Potrete estrarre il gel d'aloe direttamente dalle foglie della pianta o acquistare il prodotto già pronto in erboristeria. Basterà applicarne una piccola quantità sulla puntura per ottenere un immediato effetto lenitivo.
LEGGI anche: 20 fantastici utilizzi dell'Aloe Vera
10) Melissa
La melissa è una pianta officinale dalle spiccate proprietà calmanti e lenitive. In caso di punture di vespa, potrete applicare sulla pelle una o due foglie fresche di melissa, dopo averle tritate. Potrete inoltre preparare un normale infuso, con due cucchiaini di melissa essiccata per tazza (o con una bustina di tisana). Applicate l'infuso freddo sulla puntura di vespa con un batuffolo di cotone o con un fazzolettino.
Marta Albè
http://www.greenme.it/vivere/salute-e-benessere/11275-punture-di-vespa-rimedi-naturali
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