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CIBO E COLORANTI :

Molti studi hanno dimostrato che i coloranti alimentari possono compromettere il comportamento dei bambini, ma fino ad ora la quantità di coloranti, negli alimenti confezionati, è stato un segreto. Una nuova ricerca degli scienziati della Purdue University, pubblicata sulla rivista Pediatrics Clinical, riporta una relazione sul contenuto di colorante di decine di cereali per la colazione, caramelle, prodotti da forno e altri alimenti. Secondo l’associazione no-profit Center for Science in the Public Interest i risultati sono preoccupanti, poiché la quantità di coloranti presenti, anche nelle singole porzioni di cibi o numerose combinazioni di vari alimenti colorati, sono superiori ai livelli che, secondo alcuni studi clinici, arrivano a compromettere alcuni comportamenti dei bambini.

Negli elenchi dei cereali della T***, compaiono i coloranti Giallo 6, Blu 1 e Rosso 40, riportati anche sulla sua lista degli ingredienti. Ma fino ad ora nessuno sapeva che la Trix ha inserito 36,4 milligrammi di queste sostanze chimiche. I Fruity Cheerios hanno 31 mg di coloranti alimentari, in una combinazione di rosso 40, Giallo 6 e Blu 1. Di tutti i cereali testati, quello con i maggiori coloranti artificiali è il Cap'n Crunch di Oops!, con 41 mg.

Un bambino che mangia 2 tazze di “Pasta e formaggio” della K***, una piccola confezione di Skittles e un succo di arancia, consuma 102 milligrammi di colorante artificiale. I test comportamentali hanno riscontrato che ne bastano soltanto 30, per causare comportamenti diversi dal solito.

I destinatari dei Mini Cupcakes verdi, che contengono Giallo 5, Blu 1, Giallo 6 e Rosso 40, ingeriscono 55,3 mg di coloranti artificiali per porzione, il livello più alto di qualunque altro cibo. Il Rosso 40, il giallo 5 e il giallo 6, sono i tre coloranti più utilizzati negli Stati Uniti.

S***s e M&***, sono tinte con Blu 1, Blu 2, Giallo 5, Giallo 6 e Rosso 40 e hanno i più alti livelli di coloranti, trovati nelle caramelle. Gli S*** originali avevano 33,3 mg per porzione, la M*** al cioccolato al latte, ne avevano 29,5 mg per porzione. Entrambe le caramelle sono prodotte dalla M***, Inc.

Nella “Pasta e formaggio” della K**** (Macaroni & Cheese) è stato riscontrato colorante artificiale per 17.6 mg, a porzione. Keebler Cheese & Peanut Butter Crackers hanno 14,4 mg di coloranti artificiali e anche il condimento cremoso per l'insalata francese, della K***, ne ha 5 mg.

I ricercatori della Purdue hanno notato che una delle maggiori fonti di coloranti artificiali, nella dieta americana, sono le bevande. I dati delle bevande sono stati pubblicati nella rivista “Pediatria Clinica”, lo scorso settembre.

Gli studi clinici hanno dimostrato che le percentuali modeste di coloranti sintetici, che colpiscono i bambini e il loro comportamento, partono da circa 35 mg. Fino ad arrivare a percentuali più elevate, con dosi che vanno dai 100 mg in su. La quantità di colorante necessaria per innescare reazioni nei bambini più sensibili, non è nota.

"Fino ad ora, la quantità di questi prodotti chimici neurotossici che viene utilizzata in alimenti specifici è stata un segreto ben custodito" ha detto il direttore esecutivo Michael F. Jacobson. "Ho il sospetto che i produttori di alimenti stessi non lo sanno nemmeno. Ma ora è chiaro che molti bambini stanno consumando molti più coloranti degli importi indicati, che causano problemi comportamentali, in alcuni bambini. L'impatto dei coloranti degli alimenti che sono presenti nelle diete dei bambini, dalla prima colazione, al pranzo, alla cena e agli spuntini, è una ragione parziale per cui i problemi comportamentali sono diventati molto più comuni".

Secondo i ricercatori della Purdue, la quantità di colorante artificiale alimentare certificato per l'uso, da parte della Food and Drug Administration, è aumentato di cinque volte, pro capite, tra il 1950 e il 2012. I ricercatori stimano che un bambino potrebbe facilmente consumare 100 mg di coloranti in un giorno e che alcuni bambini potrebbero consumare più di 200 mg al giorno. Gli studi hanno verificato che gli effetti dei valori molto più bassi, possono essere facilmente minimizzato o essere mancanti del tutto.

"Negli anni 1970 e 1980, sono stati condotti molti studi su una miscela di coloranti data ai bambini, che ruota intorno alla quantità dei 26 mg", ha detto Laura Stevens, socio di ricerca nel Dipartimento di Scienze della Nutrizione presso la Purdue e autore principale dello studio. "Solo pochi bambini sembravano reagire ai coloranti, così molti medici hanno concluso che una dieta priva di colorante fosse inutile. Gli studi successivi, con dosi maggiori, hanno dimostrato che una percentuale molto maggiore di bambini ha reagito. Ma alcuni ricercatori hanno considerato queste dosi irrealistiche. Ma è ormai chiaro che anche i più grandi valori utilizzati nello studio, potrebbero non essere stati abbastanza alti. E’ passato molto tempo prima che si chiedesse di non utilizzare i coloranti nel cibo e finchè le società lo facessero volontariamente subito."

Nel 2008, è stata fatta una petizione per vietare il Giallo 5, il Giallo 6, il Rosso 40 e altri cinque coloranti alimentari artificiali e, nel 2011, come misura provvisoria, è stata esortata la FDA (Food and Drugs Administration)a richiedere l'informativa sulle confezioni di alimenti che utilizzano i coloranti. Il governo britannico e l'Unione europea richiedono etichette di avvertimento sui prodotti alimentari più colorati, che ha quasi eliminato l'uso di coloranti alimentari in Europa.

Nel 2011, la FDA ha riconosciuto che i coloranti alimentari (e altri ingredienti) causano problemi comportamentali in alcuni bambini, ma non ha fatto nulla per proteggerli. Eppure, le preoccupazioni sui coloranti, ha portato alcune diverse grandi aziende ad eliminare i coloranti in alcuni dei loro cibi. La K*** ha rimosso i coloranti alimentari da alcune varietà della sua “Pasta e formaggio”, ma non tra quella più popolare, orientata ai bambini. La General Mills ha rimosso i coloranti dai Trix e Yoplait Go-Gurt yogurt. Chick-fil ha rimosso il Giallo 5 dal suo brodo di pollo. La Frito- Lay ha rimosso i coloranti da alcuni dei suoi prodotti: Lay, Sun Chips e Tostitos. La Pepperidge Farm ha rimosso i coloranti dai suoi Goldfish crackers.

 

Se vuoi leggere l'articolo originale :

https://www.cspinet.org/new/201405071.html

 

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Rosso cocciniglia e120: non ci sono più scuse: ora lo so!!!!

 

Rosso cocciniglia E120

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Per produrre un chilogrammo di colorante occorrono circa 100.000 insetti.

 

Una volta ottenuto una polvere dal carapace degli insetti questa viene trattata con acqua calda per estrarre l'acido carminico, che è la molecola colorata.

...Viene utilizzata per produrre gran parte dei coloranti rossi utilizzati nell'industria alimentare (noto come E 120), nell'industria cosmetica (in fard, rossetti e ombretti) e, in misura minore, nella tintura dei tessuti (dove viene per gran parte sostituito da coloranti di sintesi).

In alcuni soggetti può dar luogo ad allergie.

 

Fonte: http://www.zoes.it/content/blog/rosso-cocciniglia

 

 

L'E120 (cocciniglia) è un colorante naturale che si ricava dal corpo essiccato di alcuni insetti (Coccus Cacti) che si nutrono della linfa di piante, soprattutto di succulente.

Questa sostanza dal colore rosso (detto anche Carminio), è presente soltanto nelle femmine e raggiunge la massima concentrazione in quelle gravide. Gli insetti vengono allevati naturalmente sulle pale dei fichi d'india e le femmine vengono raccolte (staccandole con delle lamine metalliche) poco prima della deposizione delle uova, ed essiccate. Dal loro corpo viene estratto il colorante che può essere usato in tintoria, nell'industria dolciaria, per la colorazione di liquori o bibite rosse (o arancio scuro) e l'inchiostro e in prodotti cosmetici.

Nonostante alcuni sostengano che gran parte dell' E120 oggi sia prodotto sinteticamente, non vi è prova alcuna che questo corrisponda ai fatti concreti. Anzi, questi insettini sembrano molto richiesti dall'industria come colorante, e vi sono addirittura paesi in cui l'allevamento della cocciniglia è largamente diffuso: Perù (produttore dell'85% della cocciniglia a livello mondiale), Canarie e Spagna meridionale si collocano ai primi posti della produzione.

E' meglio dunque evitare i prodotti che ne contengano. Anche le Kosherut (le norme alimentari di purità proprie della religione ebraica), escludono l'utilizzo di alimenti e bibite contenenti E120 che vengono classificati tra gli alimenti proibiti.

 

Fonte: http://www.veganitalia.com/modules/wordbook/entry.php?entryID=24

È utilizzato come colorante alimentare (E120, E124) o nell'industria cosmetica.

 

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dactylopius_coccus

 

http://www.animeinvisibili.it/index.php?view=article&id=447%3Arosso-cocciniglia-e120-non-ci-sono-piu-scuse-ora-lo-so&option=com_content&Itemid=67

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